Coincidenza giorno riunione preliminare ed esame finale TFA
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Coincidenza giorno riunione preliminare ed esame finale TFA
Ciao a tutti, ho bisogno di una delucidazione. Sono su una cattedra di 18 ore dal 12 febbraio e, dal momento che la titolare non rientra fino al 1 giugno, porterò la classe III (di cui sono pure coordinatore) agli esami. Ho saputo dalla vicepreside che la riunione preliminare degli esami si terrà il 14 giugno. Combinazione vuole che proprio quel giorno io abbia l'esame finale di abilitazione TFA, fortunatamente a non più di 25-30 minuti da scuola. La vicepreside mi ha tranquillizzato, dicendomi che la riunione durerà non più di un'ora e che comunque mi lascerà andare in tempo per l'esame. Volevo però chiedervi: secondo voi sarebbe possibile affacciarmi alla riunione, firmare e scappar via? Oppure la riunione deve essere presieduta da tutti i commissari per tutta la sua durata?
perseon83- Messaggi : 351
Data d'iscrizione : 20.05.12
Re: Coincidenza giorno riunione preliminare ed esame finale TFA
Quali sono i rispettivi orari? per curiosità, perché anch'io potrei trovarmi in una situazione simile... credo infatti che la riunione preliminare sia al mattino e l'esame finale TFA al pomeriggio
Miles75- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 25.04.13
Re: Coincidenza giorno riunione preliminare ed esame finale TFA
La riunione c'è dalle 11 alle 12 e gli esami della mia cdc iniziano alle 9,30, sebbene io abbia chiesto alla segreteria di mettermi per ultimo..
perseon83- Messaggi : 351
Data d'iscrizione : 20.05.12
Re: Coincidenza giorno riunione preliminare ed esame finale TFA
perseon83 ha scritto:Ciao a tutti, ho bisogno di una delucidazione. Sono su una cattedra di 18 ore dal 12 febbraio e, dal momento che la titolare non rientra fino al 1 giugno, porterò la classe III (di cui sono pure coordinatore) agli esami. Ho saputo dalla vicepreside che la riunione preliminare degli esami si terrà il 14 giugno. Combinazione vuole che proprio quel giorno io abbia l'esame finale di abilitazione TFA, fortunatamente a non più di 25-30 minuti da scuola. La vicepreside mi ha tranquillizzato, dicendomi che la riunione durerà non più di un'ora e che comunque mi lascerà andare in tempo per l'esame. Volevo però chiedervi: secondo voi sarebbe possibile affacciarmi alla riunione, firmare e scappar via? Oppure la riunione deve essere presieduta da tutti i commissari per tutta la sua durata?
naturalmente la seconda. data l'importanza del secondo appuntamento, sarà possibile verbalizzare fino a che punto sei rimasto e il motivo per cui sei andato via (non dimenticare la giustificazione).
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Coincidenza giorno riunione preliminare ed esame finale TFA
E’ utile, a proposito di assenze dei commissari, vedere come si può gestire con equilibrio ed intelligenza una breve ed imprevedibile assenza (per esempio un malore improvviso) di un commissario solo per il primo giorno di riunione della plenaria. Poiché per l’insediamento di quest’ultima non ci saranno votazioni relative alla valutazione dei candidati, quindi non è richiesto un collegio perfetto nella composizione, che sarebbe obbligatorio invece per l’attribuzione del voto finale da parte della sottocommissione o per la ratifica e poiché occorre in ogni caso procedere con gli adempimenti iniziali per non mettere a rischio l’andamento degli stessi esami, al limite si può, nella impossibilità di trovare soluzioni immediate ed alternative, effettuare comunque il primo incontro anche con l’assenza di un commissario. Ciò è legittimo, in quanto non c’è nessuna norma che dichiari nullo l’insediamento iniziale se manca un membro della commissione. A conferma di ciò, basta leggere con attenzione l’art. 8 del DPR n. 362 del 14 maggio 1966 (compiti del presidente): “Alla sostituzione dei professori impediti per ragioni di malattia o per altri documentati motivi di partecipare ai lavori della commissione provvede, se necessario, il presidente che affiderà l’incarico…”. Quel “se necessario” vuol dire che il presidente sostituirà solo se si prevede una assenza di una certa durata, soprattutto quando ci sarà bisogno del collegio perfetto; ma una breve assenza non rientra in questa ipotesi, anzi, chiamare un sostituto se non è necessario, sarebbe a questo punto controproducente anche dal punto di vista della gestione ‘didattica’ dell’esame. Ovviamente si dovrà ripristinare subito la normalità: se necessario, si nomina un sostituto con le modalità descritte precedentemente (ripeto solo se si prevede una assenza prolungata che va ad incidere sulla collegialità perfetta di alcune operazioni), altrimenti se l’assenza rimane come fatto eccezionale e limitato al solo giorno della plenaria iniziale o poco oltre, il docente in questione potrà operare a tutti gli effetti nella commissione d’esame, non dimenticando di fargli firmare, appena rientrato, le dichiarazioni relative alle parentele/affinità e alla istruzione privata dei candidati, nonché di fargli prendere visione di tutte le decisioni adottate in plenaria. Identiche considerazioni e modalità di gestione delle operazioni d’esame, valgono qualora si verifichi una assenza improvvisa per la presentazione delle terne delle prove scritte; ciò vuol dire che, poiché è impossibile modificare il calendario, si prenderanno in considerazione i temi proposti da altri docenti di una determinata materia; tanto è comunque compito del presidente scegliere alla fine la terna da sottoporre al sorteggio.
Un’ultima considerazione relativa alla eventuale richiesta, da parte dei docenti che fanno parte della commissione e durante il periodo degli esami, di giorni di permesso per motivi personali o familiari, come da CCNL vigente (art. 15 c2). Va chiarito innanzitutto che la domanda sarà indirizzata al dirigente scolastico della scuola e non al presidente della commissione, poiché quest’ultimo non ha la veste giuridica, in quel contesto, di gestire i permessi. Il D.S., o suo delegato, comunicherà poi il verificarsi di eventuali concessioni di permessi al presidente, il quale adotterà le soluzioni più idonee a garantire il programmato andamento degli esami (sostituzioni, riformulazione del calendario e così via). Comunque il docente in questione dovrà, nei limiti del possibile, adottare tutti gli accorgimenti utili per ridurre il disagio nei confronti dei colleghi e della organizzazione scolastica. Si ricorda che i permessi per usufruire della L. 104/1992 devono essere programmati e richiesti con congruo anticipo, salvo dimostrate situazioni di emergenza; ciò in base alla circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 13 del 6 dicembre 2010.
dal manuale degli esami dle primo ciclo di Lupparelli
Un’ultima considerazione relativa alla eventuale richiesta, da parte dei docenti che fanno parte della commissione e durante il periodo degli esami, di giorni di permesso per motivi personali o familiari, come da CCNL vigente (art. 15 c2). Va chiarito innanzitutto che la domanda sarà indirizzata al dirigente scolastico della scuola e non al presidente della commissione, poiché quest’ultimo non ha la veste giuridica, in quel contesto, di gestire i permessi. Il D.S., o suo delegato, comunicherà poi il verificarsi di eventuali concessioni di permessi al presidente, il quale adotterà le soluzioni più idonee a garantire il programmato andamento degli esami (sostituzioni, riformulazione del calendario e così via). Comunque il docente in questione dovrà, nei limiti del possibile, adottare tutti gli accorgimenti utili per ridurre il disagio nei confronti dei colleghi e della organizzazione scolastica. Si ricorda che i permessi per usufruire della L. 104/1992 devono essere programmati e richiesti con congruo anticipo, salvo dimostrate situazioni di emergenza; ciò in base alla circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 13 del 6 dicembre 2010.
dal manuale degli esami dle primo ciclo di Lupparelli
forza- Moderatore
- Messaggi : 5304
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Coincidenza giorno riunione preliminare ed esame finale TFA
forza ha scritto:E’ utile, a proposito di assenze dei commissari, vedere come si può gestire con equilibrio ed intelligenza una breve ed imprevedibile assenza (per esempio un malore improvviso) di un commissario solo per il primo giorno di riunione della plenaria. Poiché per l’insediamento di quest’ultima non ci saranno votazioni relative alla valutazione dei candidati, quindi non è richiesto un collegio perfetto nella composizione, che sarebbe obbligatorio invece per l’attribuzione del voto finale da parte della sottocommissione o per la ratifica e poiché occorre in ogni caso procedere con gli adempimenti iniziali per non mettere a rischio l’andamento degli stessi esami, al limite si può, nella impossibilità di trovare soluzioni immediate ed alternative, effettuare comunque il primo incontro anche con l’assenza di un commissario. Ciò è legittimo, in quanto non c’è nessuna norma che dichiari nullo l’insediamento iniziale se manca un membro della commissione. A conferma di ciò, basta leggere con attenzione l’art. 8 del DPR n. 362 del 14 maggio 1966 (compiti del presidente): “Alla sostituzione dei professori impediti per ragioni di malattia o per altri documentati motivi di partecipare ai lavori della commissione provvede, se necessario, il presidente che affiderà l’incarico…”. Quel “se necessario” vuol dire che il presidente sostituirà solo se si prevede una assenza di una certa durata, soprattutto quando ci sarà bisogno del collegio perfetto; ma una breve assenza non rientra in questa ipotesi, anzi, chiamare un sostituto se non è necessario, sarebbe a questo punto controproducente anche dal punto di vista della gestione ‘didattica’ dell’esame. Ovviamente si dovrà ripristinare subito la normalità: se necessario, si nomina un sostituto con le modalità descritte precedentemente (ripeto solo se si prevede una assenza prolungata che va ad incidere sulla collegialità perfetta di alcune operazioni), altrimenti se l’assenza rimane come fatto eccezionale e limitato al solo giorno della plenaria iniziale o poco oltre, il docente in questione potrà operare a tutti gli effetti nella commissione d’esame, non dimenticando di fargli firmare, appena rientrato, le dichiarazioni relative alle parentele/affinità e alla istruzione privata dei candidati, nonché di fargli prendere visione di tutte le decisioni adottate in plenaria. Identiche considerazioni e modalità di gestione delle operazioni d’esame, valgono qualora si verifichi una assenza improvvisa per la presentazione delle terne delle prove scritte; ciò vuol dire che, poiché è impossibile modificare il calendario, si prenderanno in considerazione i temi proposti da altri docenti di una determinata materia; tanto è comunque compito del presidente scegliere alla fine la terna da sottoporre al sorteggio.
Un’ultima considerazione relativa alla eventuale richiesta, da parte dei docenti che fanno parte della commissione e durante il periodo degli esami, di giorni di permesso per motivi personali o familiari, come da CCNL vigente (art. 15 c2). Va chiarito innanzitutto che la domanda sarà indirizzata al dirigente scolastico della scuola e non al presidente della commissione, poiché quest’ultimo non ha la veste giuridica, in quel contesto, di gestire i permessi. Il D.S., o suo delegato, comunicherà poi il verificarsi di eventuali concessioni di permessi al presidente, il quale adotterà le soluzioni più idonee a garantire il programmato andamento degli esami (sostituzioni, riformulazione del calendario e così via). Comunque il docente in questione dovrà, nei limiti del possibile, adottare tutti gli accorgimenti utili per ridurre il disagio nei confronti dei colleghi e della organizzazione scolastica. Si ricorda che i permessi per usufruire della L. 104/1992 devono essere programmati e richiesti con congruo anticipo, salvo dimostrate situazioni di emergenza; ciò in base alla circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 13 del 6 dicembre 2010.
dal manuale degli esami dle primo ciclo di Lupparelli
Grazie di cuore per l'utilissimo dossier. Postilla : chi invece ha presentato domanda come sostituto commissario esterno, nel caso in cui venisse chiamato come si deve comportare ? Intendo che so già il giorno del mio esame finale (sabato 22 giugno), ma nella mia esperienza ho visto che alcune commissioni il sabato lavorano, altre no; ora, siccome quando telefonano dall'URS comunicano giusto le scuole disponibili ma non i giorni in cui la commissione sarà impegnata (non so nemmeno se possano farlo, a dire il vero), come ci si può regolare ? Si è costretti a rifiutare a scatola chiusa o c'è un escamotage ?
Non vorrei perdere occasioni, specie perché questo TFA mi ha dissanguata, ma non voglio nemmeno agire in maniera scorretta, ecco... Grazie attendo fiduciosa un ragguaglio !
laclefdesonges- Messaggi : 1059
Data d'iscrizione : 18.05.12
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