Complicanze della gravidanza: la scuola non paga?

Buona sera a tutti.
Espongo qui la mia forte perplessità, che mi auguro vivamente possiate aiutarmi a sciogliere.

1) Il 26 marzo u.s. ho accettato una supplenza di 2 gg. in qualità di docente di scuola dell'infanzia - giusto contratto individuale di lavoro a tempo determinato - e contestualmente sono stata collocata in interdizione dal lavoro per gravi complicanze della gravidanza;

2) effettuati i previsti accertamenti sanitari, la competente ASP ha fatto pervenire all'Istituto scolastico i provvedimenti di interdizione dal lavoro per i periodi dal 26.03 al 24.04.2013 (30 gg.) e dal 25.04 al 23.06.2013 (ulteriori 60 gg.);

3) tuttora permane lo stato di gravi complicanze, così come debitamente certificato;

4) mi sono stati corrisposti emolumenti relativi ai soli 2 gg. dal 26 al 27 marzo 2013;

5) in esito a reiterate richieste di informazioni con riguardo agli ulteriori emolumenti dovutimi, dopo innumerevoli attese telefoniche e rimpalli da un applicato di Segreteria all'altro, oggi l'Istituto scolastico mi ha "informalmente" risposto, per le vie brevi, che null'altro mi spetterebbe in quanto non sarei "coperta da nomina", adducendo confusamente motivazioni legate ai codici di tipologia di servizio "N17" ed "N18".

Grata sin d'ora per gli orientamenti che vorrete fornirmi con riguardo alla legittimità di tale posizione dell'Istituto, Vi auguro buon proseguimento di serata.

@iarumasami
I codici detti dalla segreteria, che io sappia, sono quelli che deve inserire per indicare la tipologia dei contratti
N17 = supplente breve in astensione obbligatoria
N18 = trattamento di indennità di maternità

vedi link al riguardo

Dovresti percepire come indennità di maternità fuori nomina l'80% dell'ultimo stipendio (avendo avuto un contratto per 2 gg non sarà gran cosa...)

Per tutte le informazioni in merito ti rimando alla pagina di OS
http://www.orizzontescuola.it/news/supplenze-e-maternit-tanti-diritti-vi-spieghiamo-come-farli-valere

Grazie del prezioso contributo, flo.
Leggendo l'articolo di Paola Pizzo, si evince che "per il personale a tempo determinato gli effetti della indennità di maternità hanno validità sia se in costanza di rapporto di lavoro (accettazione e sottoscrizione del contratto), sia dopo il termine dello stesso (supplenza terminata ma inizio o continuazione del periodo di congedo obbligatorio/interdizione dal lavoro).
A tale personale spetta il 100% della retribuzione per il periodo di congedo coperto da nomina (sia se interdizione che congedo di maternità), mentre nei periodi fuori copertura contrattuale è fatto salvo esclusivamente il diritto alla corresponsione della relativa indennità di maternità nella misura dell’80% dell’ultimo stipendio relativo all’ultimo contratto".
Ciò posto, atteso che per i 2 giorni coperti da nomina (26 e 27 marzo) sono stata pagata e che tuttora mi trovo in interdizione dal lavoro per complicanze della gestazione - senza interruzioni sin dal 26 marzo u.s. - sostengo di avere il diritto alla corresponsione dell'indennità di maternità a far data dal 28 marzo 2013 fintanto che perdurerà l'interdizione, circostanza che l'istituto scolastico ritiene invece di negarmi.