domenica non riconosciuta durante astensione obbligatoria

Salve a tutti,
chi mi aiuta per favore?

Sono stata in astensione obbligatoria dal 01/12/2012 al 01/03/2013; durante questo periodo ho ricevuto le seguenti 2 nomine:

1) 21/01/2013 - 09/02/2013 ;

2) 13/02/2013 - 23 /02/2013


PRECISO che sia il giorno 09/02/2013 che il 23 /02/2013 sono due SABATO e che la segreteria scolastica ha fermamente deciso che la domenica non mi spettava in quanto NON maturata (... a voi i commenti).

Non e' finita qui....

Su ISTANZE ON LINE ho controllato (sono stata anche al Tesoro) e nel momento in cui hanno inserito i contratti come INDENNITA' DI MATERNITA' FUORI NOMINA lo hanno fatto partendo una volta dall' 11/02/2013 e un'altra dal 25/02/2013, ovvero NON INCLUDENDO LE DOMENICHE ( cioe' il 10 e il 24 febbraio )!

Ora, poiché e' la prima volta che mi trovo di fronte a una situazione del genere tanto assurda, c'e' qualche riferimento normativo specifico sulla questione DOMENICA durante il periodo dell' ASTENSIONE OBBLIGATORIA o che parli di CONTINUITA' CONTRATTUALE durante tale periodo?

Mi auguro di essere stata abbastanza chiara e spero fortemente in un vostro aiuto...

GRAZIE!

Grazie

nessuno?

Dovresti dirmi di quante ore era il contratto e quali sono stati i periodi di assenza della titolare.

l'11 e il 12 febbraio è rientrata in servizio?

grazie innanzitutto per avermi risposto...

Dunque, il mio contratto era di 24 ore settimanali (scuola primaria) ed e' stato interrotto dal 10 febbraio al 12 perché la scuola era chiusa (MARTEDI' GRASSO)per poi riprendere dal 13 al 23 .

I giorni 11 e 12 febbraio sono stati inseriti come indennita' di maternita' fuori nomina ,ma la domenica non me la riconoscono ne' come supplenza breve con contestuale astensione obbligatoria ,ne' come indennita' di maternita' fuori nomina!

Orario intero.

Sabato e domenica devono essere per forza inclusi nel contratto, a nulla rilevando che la scuola è stata poi chiusa .

Inoltre si dovrebbe applicare l'art. 7/4 del DM per la proroga del contratto dal momento che la titolare non è rientrata in servizio.

La scuola è quindi in errore.

La scuola insiste nel dire che NON C'E' scritto da nessuna parte che la domenica sia valutata giuridicamente, ma che vada SOLAMENTE RETRIBUITA; praticamente quando stipula un contratto e' la scuola stessa che liquida la domenica ma non la include nel contratto (PRIMA VOLTA CHE SENTO UNA COSA SIMILE...) .

Il problema sorge perché nel MIO CASO non possono liquidarmi loro personalmente (che poi come lo farebbero, in nero? mah...non l'ho capito questo fatto eh...) ma lo deve fare il Tesoro.

Mi ritrovo che alla fine non mi ha pagato ne' la scuola ne' il Tesoro.

Riprovero' a parlare con loro.

Grazie ancora

Come si può valutare economicamente e non giuridicamente?!

Questa mi è nuova. Non si tratta infatti di un ricorso.

Devi insistere, sono in torto.

Art. 40/3 CCNL/2007:

"Le domeniche, le festività infrasettimanali e il giorno libero dell'attività di
insegnamento, ricadenti nel periodo di durata del rapporto medesimo, sono
retribuite e da computarsi nell'anzianità di servizio. Nell’ipotesi che il docente
completi tutto l’orario settimanale ordinario, ha ugualmente diritto al
pagamento della domenica ai sensi dell’art. 2109, comma 1, del codice civile"


ARAN NOTA DEL 28 APRILE 2008 Risposta a nota prot. A00DGPER/5606.

Applicazione Ccnl 29/11/2007ne sequenza contrattuale del 13/02/2008

"In relazione a quanto richiesto con la nota in oggetto, questa Agenzia ritiene opportuno fornire i seguenti elementi di chiarimento.

      La formulazione dell’art. 40, comma 3 del Ccnl 29/11/2007 del comparto Scuola, secondo cui “nell’ipotesi che il docente completi tutto l’orario settimanale ordinario, ha ugualmente diritto al pagamento della domenica ai sensi dell’art. 2109, comma 1, del Codice civile” trova la sua radice, oltre che nella su citata norma codicistica, nell’art. 36 della Costituzione.

      Dal combinato disposto delle due norme, infatti, deriva sia il diritto del lavoratore ad un giorno di riposo ogni settimana, di regola in coincidenza con la domenica, sia il diritto alla retribuzione, come conseguenza naturale del riconoscimento degli effetti giuridici di un periodo di servizio per il quale il lavoratore ha stipulato un contratto.

      Nel caso prospettato, dunque, e a condizione che il docente supplente abbia svolto tutto l’orario settimanale proprio del docente titolare che va a sostituire, va retribuita non solo la giornata festiva della domenica, ma anche la giornata del sabato, ancorché non lavorativa.

      Sulla corresponsione di una una-tantum pari a 51,46 euro stabilita dall’art. 83, comma 4, del contratto in questione, è pacifico che essa si riferisce a tutto il personale docente ed educativo.

      A tal proposito, oltre alla dizione adoperata nell’articolo “servizio prestato durante l’anno”, si rileva che l’applicazione del contratto a tutto il personale della scuola sia con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che a tempo determinato è prescritta dall’art. 1, comma 1, del Ccnl del 29/11/2007.

      Del resto lo stesso art. 25, comma 1, del Ccni del 31 agosto 1999, richiamato in nota, che disciplina il compenso accessorio, antesignano della retribuzione professionale docente, stabiliva delle diverse modalità di erogazione dello stesso a seconda della durata del servizio prestato.

      Per quanto concerne la retrodatazione degli incrementi stipendiali sancita dall’art. 2 dell’Ipotesi di sequenza contrattuale del 13/2/2008, firmata definitivamente l’8/4/2008, questa Agenzia conferma la data del 1° febbraio 2007 in essa prevista.

      La tabella 1 allegata alla sequenza registra tale decorrenza rimodulando e aggiornando per il solo personale docente, in base alla sopraggiunta legge Finanziaria e alle risorse derivanti dal processo triennale di razionalizzazione del medesimo personale, gli incrementi già descritti nella tabella 2 allegata al Ccnl del 29/11/2007."

Ebbene, caro Paolo, nonostante più volte io abbia fatto loro presente la normativa che tu stesso mi hai evidenziato la risposta è stata sempre la stessa e cioè che non è specificato che la domenica venga riconosciuta giuridicamente ma SOLO economicamente ( ASSURDO..ASSURDO...ASSURDO ) .
Tra l'altro il Preside dell' IC in questione è pure un sindacalista per cui se mi rivolgessi al sindacato come avevo pensato di fare mi ritroverei proprio lui davanti e quindi ho mani e piedi legati!

Spero che dovendo necessariamente sbloccarmi il problema qualcuno più "in alto " e competente faccia loro presente che sono nel torto marcio e che si convincano una volta e per tutte che non sono le altre segreterie a sbagliare nel riconoscere giuridicamente la domenica ( come da loro stesso affermato )ma loro ad interpretare la normativa coi piedi!

...e continuo a domandarmi come liquidino la domenica senza una base contrattuale....