La Lega Nord caccia gli insegnanti meridionali da un sito web

Grande successo della Lega Nord - Dopo 30 anni di battaglie la Lega Nord è riuscita a rispedire a casa gli insegnanti meridionali grazie al decreto Milleproroghe. Finalmente ce l'ha fatta e invece del federalismo mette in saccoccia una vittoria che piacerà molto al suo elettorato più becero: debellare le scuole del nord dagli insegnanti terroni.

I tentativi precedenti - Ci sono voluti 3 anni per riuscire nell'intento, la battaglia è iniziata nel 2009 con il decreto numero 42 che permetteva agli insegnanti di iscriversi nelle graduatorie di una sola provincia. Successivamente modificato, alla fine il decreto ha consentito l'inserimento nelle graduatorie di 4 provincie, ma grazie all'intervento della Lega, ciascun insegnante poteva figurare nella graduatoria ”a pettine” (cioè in base ai punti e ai titoli di studio) della sola provincia di residenza. Nelle altre tre, sarebbe finito in coda agli elenchi. La palese stupidità della manovra, che predilige la territorialità alla preparazione, ha fatto in modo che il tar accogliesse ogni ricorso presentato dagli insegnanti per farsi inserire nelle graduatorie secondo i propri meriti e punteggi. Ad annullare tutti questi ricorsi ci avrebbe dovuto pensare la Riforma Gelmini col suo decreto "salvaprecari", giudicato però illegittimo dalla Corte Costituzionale.

Finalmente il Milleproroghe - A rimediare alle ingiustizie della Corte Costituzionale ci pensa però il decreto Milleproroghe, con un emendamento portato dal senatore leghista Mario Pittoni: l'emendamento del 12 febbraio chiede di congelare le attuali graduatorie fino al 31 agosto del 2012, così facendo si è ottenuto il rimescolamento delle graduatorie e molti insegnanti precari del Sud del Paese non possono più inserirsi nelle liste provinciali del Nord. In più grazie all'emendamento Pittoni non si potranno più chiedere supplenze in province diverse da quelle permanenti. Ora, nonostante la Lega parli di grande successo, la situazione è sprofondata nel caos, dato che il rimescolamento delle graduatorie colpirà tutti gli insegnanti. Praticamente chi si trova ai primi posti delle graduatorie scolastiche, in attesa di supplenze o dell’entrata in ruolo, rischia di vedersi sorpassare da un numero indefinito di aspiranti maestri e professori. Una vera ingiustizia che colpirà migliaia di insegnanti di tutta Italia. Mario Pittoni: "Ancora non è chiaro quanti insegnanti potranno inserirsi a scavalco nelle graduatorie. È certo però che molti docenti, non solo del Centro-Nord, che negli ultimi anni, pur precari, hanno lavorato in maniera continuativa, perderanno il posto." Perfetto.

trumma ha scritto:Grande successo della Lega Nord - Dopo 30 anni di battaglie la Lega Nord è riuscita a rispedire a casa gli insegnanti meridionali grazie al decreto Milleproroghe. Finalmente ce l'ha fatta e invece del federalismo mette in saccoccia una vittoria che piacerà molto al suo elettorato più becero: debellare le scuole del nord dagli insegnanti terroni.

I tentativi precedenti - Ci sono voluti 3 anni per riuscire nell'intento, la battaglia è iniziata nel 2009 con il decreto numero 42 che permetteva agli insegnanti di iscriversi nelle graduatorie di una sola provincia. Successivamente modificato, alla fine il decreto ha consentito l'inserimento nelle graduatorie di 4 provincie, ma grazie all'intervento della Lega, ciascun insegnante poteva figurare nella graduatoria ”a pettine” (cioè in base ai punti e ai titoli di studio) della sola provincia di residenza. Nelle altre tre, sarebbe finito in coda agli elenchi. La palese stupidità della manovra, che predilige la territorialità alla preparazione, ha fatto in modo che il tar accogliesse ogni ricorso presentato dagli insegnanti per farsi inserire nelle graduatorie secondo i propri meriti e punteggi. Ad annullare tutti questi ricorsi ci avrebbe dovuto pensare la Riforma Gelmini col suo decreto "salvaprecari", giudicato però illegittimo dalla Corte Costituzionale.

Finalmente il Milleproroghe - A rimediare alle ingiustizie della Corte Costituzionale ci pensa però il decreto Milleproroghe, con un emendamento portato dal senatore leghista Mario Pittoni: l'emendamento del 12 febbraio chiede di congelare le attuali graduatorie fino al 31 agosto del 2012, così facendo si è ottenuto il rimescolamento delle graduatorie e molti insegnanti precari del Sud del Paese non possono più inserirsi nelle liste provinciali del Nord. In più grazie all'emendamento Pittoni non si potranno più chiedere supplenze in province diverse da quelle permanenti. Ora, nonostante la Lega parli di grande successo, la situazione è sprofondata nel caos, dato che il rimescolamento delle graduatorie colpirà tutti gli insegnanti. Praticamente chi si trova ai primi posti delle graduatorie scolastiche, in attesa di supplenze o dell’entrata in ruolo, rischia di vedersi sorpassare da un numero indefinito di aspiranti maestri e professori. Una vera ingiustizia che colpirà migliaia di insegnanti di tutta Italia. Mario Pittoni: "Ancora non è chiaro quanti insegnanti potranno inserirsi a scavalco nelle graduatorie. È certo però che molti docenti, non solo del Centro-Nord, che negli ultimi anni, pur precari, hanno lavorato in maniera continuativa, perderanno il posto." Perfetto.

questo articolo ha il sapore di "pura propaganda politica". Se lo leggi bene si capisce che non sa di cosa parlano . Le terze fascie GI sono piene di meridionali come fanno ad eliminare quelli? anzi ne vengono avvantaggiati .

trumma ha scritto:Grande successo della Lega Nord - Dopo 30 anni di battaglie la Lega Nord è riuscita a rispedire a casa gli insegnanti meridionali grazie al decreto Milleproroghe. Finalmente ce l'ha fatta e invece del federalismo mette in saccoccia una vittoria che piacerà molto al suo elettorato più becero: debellare le scuole del nord dagli insegnanti terroni.

I tentativi precedenti - Ci sono voluti 3 anni per riuscire nell'intento, la battaglia è iniziata nel 2009 con il decreto numero 42 che permetteva agli insegnanti di iscriversi nelle graduatorie di una sola provincia. Successivamente modificato, alla fine il decreto ha consentito l'inserimento nelle graduatorie di 4 provincie, ma grazie all'intervento della Lega, ciascun insegnante poteva figurare nella graduatoria ”a pettine” (cioè in base ai punti e ai titoli di studio) della sola provincia di residenza. Nelle altre tre, sarebbe finito in coda agli elenchi. La palese stupidità della manovra, che predilige la territorialità alla preparazione, ha fatto in modo che il tar accogliesse ogni ricorso presentato dagli insegnanti per farsi inserire nelle graduatorie secondo i propri meriti e punteggi. Ad annullare tutti questi ricorsi ci avrebbe dovuto pensare la Riforma Gelmini col suo decreto "salvaprecari", giudicato però illegittimo dalla Corte Costituzionale.

Finalmente il Milleproroghe - A rimediare alle ingiustizie della Corte Costituzionale ci pensa però il decreto Milleproroghe, con un emendamento portato dal senatore leghista Mario Pittoni: l'emendamento del 12 febbraio chiede di congelare le attuali graduatorie fino al 31 agosto del 2012, così facendo si è ottenuto il rimescolamento delle graduatorie e molti insegnanti precari del Sud del Paese non possono più inserirsi nelle liste provinciali del Nord. In più grazie all'emendamento Pittoni non si potranno più chiedere supplenze in province diverse da quelle permanenti. Ora, nonostante la Lega parli di grande successo, la situazione è sprofondata nel caos, dato che il rimescolamento delle graduatorie colpirà tutti gli insegnanti. Praticamente chi si trova ai primi posti delle graduatorie scolastiche, in attesa di supplenze o dell’entrata in ruolo, rischia di vedersi sorpassare da un numero indefinito di aspiranti maestri e professori. Una vera ingiustizia che colpirà migliaia di insegnanti di tutta Italia. Mario Pittoni: "Ancora non è chiaro quanti insegnanti potranno inserirsi a scavalco nelle graduatorie. È certo però che molti docenti, non solo del Centro-Nord, che negli ultimi anni, pur precari, hanno lavorato in maniera continuativa, perderanno il posto." Perfetto.

il titolo non ha molto senso. inoltre l'articolo è datato

La situazione è molto fluida: lo "scavalco" è tutto da vedere se entra in gioco, fra gli altri, anche il Giudice del Lavoro come unico competente nel caso dei diritti dei ricorrenti. Se anche partissero oggi i processi, una sentenza si avrebbe comunque dopo le prossime nomine (luglio/agosto 2011).

E poi l'emendamento sul congelamento, nonché il legaccio fra GI e GaE, non è ancora legge.

Insomma, prima di fasciarci la testa, vediamo se davvero riescono a rompercela ;-)

chiudo, abbiamo altri topic in cui seguire in tempo reale l'evolversi della situazione