QUANDO SI PRONUNCERA' IL TAR DEL LAZIO PER I RICORSISTI DELLA PRESELETTIVA?

Qualcuno sa quando si saprà l'esito definitivo del ricorso per la preselettiva?

bella domanda.... (che sottoscrivo)

L'assurdo è che potrebbe pronunciarsi dopo le immissioni in ruolo,è a dir poco surreale!

lamannafranca ha scritto:L'assurdo è che potrebbe pronunciarsi dopo le immissioni in ruolo,è a dir poco surreale!

Non è possibile.

Se un ricorrente dovesse essere in posizione utile, il suo posto verrà congelato fino a giudizio del TAR e dato a supplenza da GI.

gugu ha scritto:

lamannafranca ha scritto:L'assurdo è che potrebbe pronunciarsi dopo le immissioni in ruolo,è a dir poco surreale!

Non è possibile.

Se un ricorrente dovesse essere in posizione utile, il suo posto verrà congelato fino a giudizio del TAR e dato a supplenza da GI.

Ah,almeno!

Da quanto mi hanno riferito alcuni avvocati (ripeto: riferito alcuni avvocati), questo è un caso diverso rispetto agli inserimenti a pettine: in questo caso si chiede il rispetto di una fonte normativa di rango superiore, cioè le leggi della Stato, rispetto ai decreti del Miur.
Secondo loro a settembre ci sarà l’inserimento in ruolo con riserva dei ricorsisti 30/35.
Diverso è il caso dei ricorsisti per il titolo d’accesso, cioè la laurea conseguita dopo il 2002.
Naturalmente, altri avvocati interpellati dai “ricorsisti ai ricorsisti” saranno di parere opposto

io so che i ricorsisti saranno congelati fino alla sentenza che secondo me non potrà che essere negativa per loro. Per due considerazioni: La prima è che il punteggio della preselettiva (minimo 6) non concorreva a formare punteggio per la gradutoria, come per il caso degli scritti o dell'orale, ma era un limite di punteggiofissato dal bando. Seconda considerazione: chi ha passato le preselettive CON MERITO, e nel rispetto delle regole del bando, non può certo farsi soffiare il posto da chi invece ha avuto un punteggio inferiore. Se così non fosse c'è già pronto un contro-ricorso. Quindi non cantino vittoria coloro che, come da italico costume, vogliono sopraffare chi ha rispettato le regole del bando, in forza di una interpretazione forzata di una norma.

pronti alla battaglia!!!

topis ha scritto:pronti alla battaglia!!!

Stanne certa!

aldo_net ha scritto:

topis ha scritto:pronti alla battaglia!!!

Stanne certa!

Pronta! Difenderò con le unghie e con i denti il mio meritato 40,5!!!!

Da quel che ho capito la situazione in merito ai ricorsisti è identica a quanto avvenne per i ricorsisti del test preselettiva del concorso a Dirigenti Scolastici.
Infatti in quel caso essi persero il ricorso e questo mi fa credere che anche adesso succederà così.

La motivazione legale è stata la seguente: il ricorso è stato fatto DOPO aver verificato di non aver passato la preselettiva... purtoppo (per loro) chi si siede e affronta un test preselettivo, nel momento in cui lo effettua senza batter ciglio PRIMA, vuol dire che accetta implicitamente le regole sancite nel bando.
Quindi se il ricorso fosse stato fatto a monte, prima di effettuare la prova preselettiva, forse i ricorsisti avrebbero potuto anche spuntarla, ma avendolo fatto a posteriori, ovvero SOLO perchè non sono passati, non ha valore legale.
Così è troppo facile: se passo sto tranquillo, se non passo faccio ricorso!
Se una cosa è ritenuta errata o incostituzionale lo è a prescindere dal fatto che essa sia a nostro vantaggio o meno!

Che poi a voler contestare proprio qualcosa, più che il voto minimo di passaggio, io avrei contestato la tipologia di prova, che non è stata assulatamente la modalità migliore per verificare chi è preparato in materia.

Cmq sia attendiamo...

Kle ha scritto:Da quel che ho capito la situazione in merito ai ricorsisti è identica a quanto avvenne per i ricorsisti del test preselettiva del concorso a Dirigenti Scolastici.
Infatti in quel caso essi persero il ricorso e questo mi fa credere che anche adesso succederà così.

La motivazione legale è stata la seguente: il ricorso è stato fatto DOPO aver verificato di non aver passato la preselettiva... purtoppo (per loro) chi si siede e affronta un test preselettivo, nel momento in cui lo effettua senza batter ciglio PRIMA, vuol dire che accetta implicitamente le regole sancite nel bando.
Quindi se il ricorso fosse  stato fatto a monte, prima di effettuare la prova preselettiva, forse i ricorsisti avrebbero potuto anche spuntarla, ma avendolo fatto a posteriori, ovvero SOLO perchè non sono passati, non ha valore legale.
Così è troppo facile: se passo sto tranquillo, se non passo faccio ricorso!
Se una cosa è ritenuta errata o incostituzionale lo è a prescindere dal fatto che essa sia a nostro vantaggio o meno!

Che poi a voler contestare proprio qualcosa, più che il voto minimo di passaggio, io avrei contestato la tipologia di prova, che non è stata assulatamente la modalità migliore per verificare chi è preparato in materia.

Cmq sia attendiamo...

infatti le prove per testare la preparazione in materia sono venute subito dopo...
le preselettive erano, e lo dice anche la parola, un modo per sfoltire la mole di candidati che avesse anche il compito di selezionarne attitudini a logica, informatica, inglese etc. etc.

A me non è chiara una cosa, se i posti dei ricorsisti che si posizionano utilmente in graduatoria vengono congelati, saranno di conseguenza congelati anche quei posti di chi in graduatoria si trova dietro il congelato... Non so se mi sono espressa bene.... Che casinoooo

Manujumpy ha scritto:A me non è chiara una cosa, se i posti dei ricorsisti che si posizionano utilmente in graduatoria vengono congelati, saranno di conseguenza congelati anche quei posti di chi in graduatoria si trova dietro il congelato... Non so se mi sono espressa bene.... Che casinoooo

Magari chiamano chi è subito dopo in attesa di sapere come si pronuncerà il giudice. Certo che sarebbe assurdo essere scavalcati da una persona che non ha superato una prova! Quei quiz non testavano niente è vero, ma la prova era quella e si sapeva che bisognava superarla. Nessuno si rassegna a perdere, né chi ha preso meno di 35, né chi è laureato dopo il 2002 né chi non ha fatto inglese nella prova scritta. Questa cosa poi è assurda, che senso ha voler fare l'orale a tutti i costi se poi ci si ritrova comunque la lingua straniera all'orale? Parlo della primaria...
Speriamo che per fine luglio si sappia qualcosa, anche se in certe regioni gli orali finiscono ad agosto, settembre ecc...

Ho chiamato circa 3 mesi orsono l'avvocato Anief che si occupa di questi ricorsi, e mi è stato riferito che ancora devono fissare la data del processo che presumibilmente sarà per Dicembre Gennaio.
Quindi per quanto riguarda i tempi....sicuramente tutto sarà oltre le immissioni in ruolo!

Non ho chiesto però, cosa succederà a chi si ritroverà vincitore con riserva, e cioè se sarà immesso in ruolo o se sarà congelato.........chi può e vuole sotto ha i riferimenti per sentirla, e se ha buone nuove ci faccia sapere a tutti sul forum.

Kle ha scritto:Da quel che ho capito la situazione in merito ai ricorsisti è identica a quanto avvenne per i ricorsisti del test preselettiva del concorso a Dirigenti Scolastici.
Infatti in quel caso essi persero il ricorso e questo mi fa credere che anche adesso succederà così.

La motivazione legale è stata la seguente: il ricorso è stato fatto DOPO aver verificato di non aver passato la preselettiva... purtoppo (per loro) chi si siede e affronta un test preselettivo, nel momento in cui lo effettua senza batter ciglio PRIMA, vuol dire che accetta implicitamente le regole sancite nel bando.
Quindi se il ricorso fosse stato fatto a monte, prima di effettuare la prova preselettiva, forse i ricorsisti avrebbero potuto anche spuntarla, ma avendolo fatto a posteriori, ovvero SOLO perchè non sono passati, non ha valore legale.
Così è troppo facile: se passo sto tranquillo, se non passo faccio ricorso!
Se una cosa è ritenuta errata o incostituzionale lo è a prescindere dal fatto che essa sia a nostro vantaggio o meno!

Che poi a voler contestare proprio qualcosa, più che il voto minimo di passaggio, io avrei contestato la tipologia di prova, che non è stata assulatamente la modalità migliore per verificare chi è preparato in materia.

Cmq sia attendiamo...

Condivido l'analisi molto intelligente e puntale...complimenti

kle concordo in toto!!!

bravo/a kle!

p.s.credo, sommessamente, sia inutile chiudere i topic su questo argomento poiché se ne apriranno sicuramente altri, essendo la questione veramente centrale...

Se vincerà l'ANIEF il punteggio della prova preselettiva sarà valutato ai fini della graduatoria?
Ciao

Perchè dovrebbe? Non mi sembra che il ricorso sia su questo.

E quindi, in attesa della sentenza, si è capito cosa succede in graduatoria se un ricorrente si colloca in posizione utile per il concorso? Possibile che il suo posto venga bloccato fino all'esito della sentenza e dato da GI? Questa situazione sarà comunissima. Grazie

Dopo tanto scrivere e parlare, mi resta ancora difficile rinvenire il fondamento giuridico del ricorso presentato per la prova preselettiva.

Se ho capito bene, i ricorsisti (o meglio, chi li ha ispirati....) il mancato rispetto della principale fonte normativa sui concorsi pubblici nella scuola, ossia il D. Lgs. n. 297/94, sulla cui base il MIUR avrebbe dovuto fissare per la preselezione uno sbarramento di 30/50 (e non di 35/50).
In particolare, si lamenta la violazione di una specifica disposizione, l'art. 400, comma 11 che prescrive quanto segue:
La valutazione delle prove scritte e grafiche ha luogo congiuntamente secondo le modalità stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1989, n. 116. Peraltro, l'attribuzione ad una prova di un punteggio che, riportato a decimi, sia inferiore a sei preclude la valutazione della prova successiva.


Orbene, astraendo da qualsiasi valutazione si natura etica ed umana (coscienza ed onestà non si comprano al supermercato), due dati mi pare emergano lampanti da una lineare lettura della fonte normativa invocata dai ricorsisti:
1) il comma 11 dell'articolo 400, che reca la famigerata indicazione dei sei decimi, è riferito solo ed esclusivamente alle prove scritte e grafiche del concorso, con ciò dovendosi, mi pare, intendere che, date le n prove scritte e grafiche previste, l'attribuzione ad una di esse di un punteggio inferiore a sei decimi (ossia pari a 6) preclude la valutazione della successiva prova (scritta, grafica o orale);
2) nell'intero testo del D. Lgs. n. 297/94 non compaiono le parole "preselezione" e/o "prova preselettiva".

Non dimenticherei, poi, che c'è un altro decreto legislativo, il n. 165/2001 ("Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche") che si applica a tutte le amministrazioni pubbliche, incluse le scuole di ogni ordine e grado e che prevede la possibilità per le pp.aa. di realizzare forme di preselezione senza fissare alcuna soglia minima, né alcun parametro per la determinazione della stessa, in linea con i principi di imparzialità, economicità, celerità di espletamento del procedimento che legittimano la fase della preselezione nei concorsi pubblici.

Aggiungo, inoltre, per esperienza personale e per conoscenza di bandi di altri concorsi, che di solito lo sbarramento per la preselezione è di solito più selettivo di quello fissato dal MIUR per il concorso docenti. Ai concorsi cui ho preso parte, così come nella maggior parte dei bandi, infatti, prevede l'ammissione agli scritti di un numero di candidati pari ad n volte i posti messi a concorso, col risultato pratico di escludere anche chi ottiene un punteggio che, riportato in decimi, sia più alto anche del 7. Altri bandi prevedono un numero fisso di candidati da ammettere agli scritti ed altri ancora una soglia già di per sé superiore in decimi al 7 (ad esempio, l'ultimo concorso per dirigenti scolastici prevedeva un a soglia di 80/100).

Insomma, non sono un avvocato, un giurista o un giudice amministrativo ma con le mie limitate facoltà davvero non riesco proprio ad intravedere alcuna violazione di legge o una presunta arbitrarietà ed irragionevolezza usata dal MIUR nel fissare una soglia pari a 35/50.
E spero, per tutti quelli che hanno superato la preselezione con le loro capacità e per il futuro di questo Paese, che anche il Tar Lazio la veda come me.

Gizz73 ha scritto:Dopo tanto scrivere e parlare, mi resta ancora difficile rinvenire il fondamento giuridico del ricorso presentato per la prova preselettiva.

Se ho capito bene, i ricorsisti (o meglio, chi li ha ispirati....) il mancato rispetto della principale fonte normativa sui concorsi pubblici nella scuola, ossia il D. Lgs. n. 297/94, sulla cui base il MIUR avrebbe dovuto fissare per la preselezione uno sbarramento di 30/50 (e non di 35/50).
In particolare, si lamenta la violazione di una specifica disposizione, l'art. 400, comma 11 che prescrive quanto segue:
La valutazione delle prove scritte e grafiche ha luogo congiuntamente secondo le modalità stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1989, n. 116. Peraltro, l'attribuzione ad una prova di un punteggio che, riportato a decimi, sia inferiore a sei preclude la valutazione della prova successiva.


Orbene, astraendo da qualsiasi valutazione si natura etica ed umana (coscienza ed onestà non si comprano al supermercato), due dati mi pare emergano lampanti da una lineare lettura della fonte normativa invocata dai ricorsisti:
1) il comma 11 dell'articolo 400, che reca la famigerata indicazione dei sei decimi, è riferito solo ed esclusivamente alle prove scritte e grafiche del concorso, con ciò dovendosi, mi pare, intendere che, date le n prove scritte e grafiche previste, l'attribuzione ad una di esse di un punteggio inferiore a sei  decimi (ossia pari a 6) preclude la valutazione della successiva prova (scritta, grafica o orale);
2) nell'intero testo del D. Lgs. n. 297/94 non compaiono le parole "preselezione" e/o "prova preselettiva".

Non dimenticherei, poi, che c'è un altro decreto legislativo, il n. 165/2001 ("Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche") che si applica a tutte le amministrazioni pubbliche, incluse le scuole di ogni ordine e grado e che prevede la possibilità per le pp.aa. di realizzare forme di preselezione senza fissare alcuna soglia minima, né alcun parametro per la determinazione della stessa, in linea con i principi di imparzialità, economicità, celerità di espletamento del procedimento che legittimano la fase della preselezione nei concorsi pubblici.

Aggiungo, inoltre, per esperienza personale e per conoscenza di bandi di altri concorsi, che di solito lo sbarramento per la preselezione è di solito più selettivo di quello fissato dal MIUR per il concorso docenti. Ai concorsi cui ho preso parte, così come nella maggior parte dei bandi, infatti, prevede l'ammissione agli scritti di un numero di candidati pari ad n volte i posti messi a concorso, col risultato pratico di escludere anche chi ottiene un punteggio che, riportato in decimi, sia più alto anche del 7. Altri bandi prevedono un numero fisso di candidati da ammettere agli scritti ed altri ancora una soglia già di per sé superiore in decimi al 7 (ad esempio, l'ultimo concorso per dirigenti scolastici prevedeva un a soglia di 80/100).

Insomma, non sono un avvocato, un giurista o un giudice amministrativo ma con le mie limitate facoltà davvero non riesco proprio ad intravedere alcuna violazione di legge o una presunta arbitrarietà ed irragionevolezza usata dal MIUR nel fissare una soglia pari a 35/50.
E spero, per tutti quelli che hanno superato la preselezione con le loro capacità e per il futuro di questo Paese, che anche il Tar Lazio la veda come me.

non sei un avvocato?....limitate facoltà....??

ma ci vuoi prendere in giro....?
non hai idea il tuo post come ci abbia tranquillizzati in tanti....

analisi puntuale e chiara...
moderatori...cosa ne pensate??

Gizz73 ha scritto:Dopo tanto scrivere e parlare, mi resta ancora difficile rinvenire il fondamento giuridico del ricorso presentato per la prova preselettiva.

Se ho capito bene, i ricorsisti (o meglio, chi li ha ispirati....) il mancato rispetto della principale fonte normativa sui concorsi pubblici nella scuola, ossia il D. Lgs. n. 297/94, sulla cui base il MIUR avrebbe dovuto fissare per la preselezione uno sbarramento di 30/50 (e non di 35/50).
In particolare, si lamenta la violazione di una specifica disposizione, l'art. 400, comma 11 che prescrive quanto segue:
La valutazione delle prove scritte e grafiche ha luogo congiuntamente secondo le modalità stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1989, n. 116. Peraltro, l'attribuzione ad una prova di un punteggio che, riportato a decimi, sia inferiore a sei preclude la valutazione della prova successiva.


Orbene, astraendo da qualsiasi valutazione si natura etica ed umana (coscienza ed onestà non si comprano al supermercato), due dati mi pare emergano lampanti da una lineare lettura della fonte normativa invocata dai ricorsisti:
1) il comma 11 dell'articolo 400, che reca la famigerata indicazione dei sei decimi, è riferito solo ed esclusivamente alle prove scritte e grafiche del concorso, con ciò dovendosi, mi pare, intendere che, date le n prove scritte e grafiche previste, l'attribuzione ad una di esse di un punteggio inferiore a sei  decimi (ossia pari a 6) preclude la valutazione della successiva prova (scritta, grafica o orale);
2) nell'intero testo del D. Lgs. n. 297/94 non compaiono le parole "preselezione" e/o "prova preselettiva".

Non dimenticherei, poi, che c'è un altro decreto legislativo, il n. 165/2001 ("Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche") che si applica a tutte le amministrazioni pubbliche, incluse le scuole di ogni ordine e grado e che prevede la possibilità per le pp.aa. di realizzare forme di preselezione senza fissare alcuna soglia minima, né alcun parametro per la determinazione della stessa, in linea con i principi di imparzialità, economicità, celerità di espletamento del procedimento che legittimano la fase della preselezione nei concorsi pubblici.

Aggiungo, inoltre, per esperienza personale e per conoscenza di bandi di altri concorsi, che di solito lo sbarramento per la preselezione è di solito più selettivo di quello fissato dal MIUR per il concorso docenti. Ai concorsi cui ho preso parte, così come nella maggior parte dei bandi, infatti, prevede l'ammissione agli scritti di un numero di candidati pari ad n volte i posti messi a concorso, col risultato pratico di escludere anche chi ottiene un punteggio che, riportato in decimi, sia più alto anche del 7. Altri bandi prevedono un numero fisso di candidati da ammettere agli scritti ed altri ancora una soglia già di per sé superiore in decimi al 7 (ad esempio, l'ultimo concorso per dirigenti scolastici prevedeva un a soglia di 80/100).

Insomma, non sono un avvocato, un giurista o un giudice amministrativo ma con le mie limitate facoltà davvero non riesco proprio ad intravedere alcuna violazione di legge o una presunta arbitrarietà ed irragionevolezza usata dal MIUR nel fissare una soglia pari a 35/50.
E spero, per tutti quelli che hanno superato la preselezione con le loro capacità e per il futuro di questo Paese, che anche il Tar Lazio la veda come me.

complimenti: ottima analisi!!!