Per i moderatori: scuola per ciechi

Nell'elenco delle disponibilità per la scuola secondaria di I grado pubblicato dall' Ufficio Scolastico Provinciale di Milano leggo che per le classi di concorso A28, A30, A33, A45 oltre che per posti di sostegno sono da assegnare 1cattedra per A28, 3 cattedre per A30, 4 cattedre A33, 1 cattedra A45 3 3 cattedre di sostegno per minorati della vista.
Dal momento che concorro per queste classi di concorso e non sarei in grado di insegnare a persone non vedenti (non ho preparazione specifica, non so leggere in braille ecc.) mi chiedo se le classi da assegnare siano di persone non vedenti o meno e se nel caso sarei costretta a rifiutare l'eventuale cattedra su questa scuola.
Grazie in anticipo a chi potesse darmi chiarimenti.

nannapanna ha scritto:mi chiedo se le classi da assegnare siano di persone non vedenti o meno

No, non avrai una classe di allievi non vedenti, ne avrai uno soltanto...

Perché rifiutare? Se hai svolto il corso di base del sostegno, avrai i fondamentali del Braille. Dovrai solo esercitarti un po' in lettura e scrittura (per quest'ultima potrai utilizzare una dattilobraille, le tavolette non servono a molto). Ti garantisco che in un paio di giorni si diventa competenti... Inoltre un disabile visivo, ipovedente o cieco, che arriva in prima media, ha di solito già una grande padronanza degli ausili che sempre vengono forniti già dalla scuola primaria: pc con sintesi vocale e barra braille, stampante braille (è lei che "traduce" dal nero, cioè dai nostri caratteri, e stampa direttamente su appositi moduli in braille), piani in gomma (servono per disegnare) e via dicendo... Guarda che non è complicato lavorare con disabili della vista, anzi! Dà grandi soddisfazioni... Perché mai dovresti rifiutare un ruolo? Il mio primo incarico fu su un disabile della vista, avevo le tue stesse perplessità, pensavo di non essere all'altezza... Ho poi capito che, se la disabilità è solo visiva, è molto semplice lavorare con un cieco. Coraggio!

Grazie mille per le informazioni.
quindi la denominazione "scuola speciale per ciechi" che riporta l'elenco risulta fuorviante, solo qualche disabile visivo o ipovedente o cieco.
Mi hai rassicurata.

nannapanna ha scritto:Grazie mille per le informazioni.
quindi la denominazione "scuola speciale per ciechi" che riporta l'elenco risulta fuorviante, solo qualche disabile visivo o ipovedente o cieco.

La cosa cambia: è una scuola speciale per ciechi. Non sono tantissime in Italia: io ho lavorato con non vedenti solo in scuole non speciali. Credo che lavorare in scuole speciali sia ancora meglio: sono strutture organizzate, che costruiscono l'intero percorso formativo su metodologie e modalità operative consolidate (mentre nelle scuole ordinarie tutto è delegato al docente di sostegno, che deve ingegnarsi per trovare le strategie per raggiungere il successo formativo). Sta' tranquilla... Se dovesse capitarti il ruolo accettalo senza riserve... E se hai dei dubbi, visita la scuola e parla con qualcuno che vi lavora. Ripeto: non farti spaventare dal Braille. Per me, e per molti miei colleghi, lavorare con i ciechi è stata un'esperienza molto stimolante e creativa!

Grazie ancora.
Spero di essere io all'altezza per il compito.

Sai qualcosa della scuola speciale di via Vivaio a Milano o conosci qualcuno che ci ha insegnato con cui potrei parlere?
La segreteria non risponde...saranno tutti in ferie ormai.

No, mi spiace, vivo altrove e non conosco la realtà lombarda... Dal sito si evince che è una scuola mista che utilizza metodologie speciali ed è ad indirizzo musicale. Sì, magari saranno in ferie...