Assistente presso Università Cattolica: conta come preruolo?

Ciao a tutti.
Scorrendo l'allegato per autocertificare gli anni di servizio, ho visto che riporta anche una voce "D) servizio prestato nel ruolo degli assistenti universitari". Per un certo periodo (due anni), io ho fatto l'assistente in Cattolica.

Volevo dunque domandare:

1) posso contarlo anche se l'università non era statale ma privata?

2) ho bisogno di un'attestazione dell'Università (cioè, un documento aggiuntivo rispetto all'autocertificazione che sto compilando) o basta autocertificarlo?

3) come faccio a calcolare con esattezza i periodi? ossia: se ho tenuto alcuni esami come assistente in diversi mesi di un certo anno scolastico, lezioni in altri mesi ecc, si conta quell'intero anno scolastico? Oppure ci sono criteri diversi? Ho visto che nella nota 1) a quella sezione si specifica che l'anno viene considerato valido se si hanno 180 giorni di servizio, ma non so bene in ambito universitario come questo sia calcolabile/contabilizzabile (ossia: non credo che in università agli assistenti capiti spesso di fare 180 giorni di lezione come alle superiori... cosa si intende quindi con quel "di servizio"? Come è dimostrabile?)

Grazie in anticipo a tutti.

Ciao, forse nel link qui sotto puoi trovare qualche risposta.
Anch'io comunque mi unisco a questo topic per chiedere se i servizi prestati presso le scuole come esperto esterno di musica in progetti finanziati con fondo d'istituto e con contratto d'opera occasionale possono essere valutati come "altri servizi valutabili come preruolo" a cui fa riferimento Tassella in questa scheda: "La gestione dei docenti soprannumerari"

http://www.gildavenezia.it/mestiere/documenti/2010/gestione_soprannumerari-2010.pdf

Grazie a tutti per l'aiuto.

ti ringrazio.
Nel link in effetti però non si specifica se università statali e università private fa lo stesso...
non vorrei correre qualche guaio (annullamento della domanda?) indicando qualcosa cui magari non ho diritto - mi dispiacerebbe rischiare l'annullamento per 3 o 6 punti...
Spero che qualcuno sappia dare ulteriori informazioni.
Grazie ancora.

Mi domando se in effetti sia meglio inserirlo nella domanda o no, non riuscendo ad avere più informazioni: ossia, secondo voi, il rischio peggiore è che semplicemente non mi valutino i 3 punti essendo l'università in cui lavorai privata e non statale, oppure che magari annullino l'intera domanda?
Grazie in anticipo a tutti.

kaurismaki ha scritto:Ciao a tutti.
Scorrendo l'allegato per autocertificare gli anni di servizio, ho visto che riporta anche una voce "D) servizio prestato nel ruolo degli assistenti universitari". Per un certo periodo (due anni), io ho fatto l'assistente in Cattolica.

Premetto che la mia risposta non si fonda su specifica competenza nel campo, ma mi stupisce che tu dica di aver fatto l'assistente, perché pensavo che questa figura fosse ormai scomparsa dall'Università, almeno se parliamo di giovani leve.
Tra l'altro, lì si parla di servizio nel ruolo degli assistenti, mentre tendo a credere che tu abbia lavorato come dottorando, contrattista, borsista, ricercatore... o qualcosa del genere.
Se mi sbaglio, non tener conto del mio intervento.

fradacla ha scritto:

kaurismaki ha scritto:Ciao a tutti.
Scorrendo l'allegato per autocertificare gli anni di servizio, ho visto che riporta anche una voce "D) servizio prestato nel ruolo degli assistenti universitari". Per un certo periodo (due anni), io ho fatto l'assistente in Cattolica.

Premetto che la mia risposta non si fonda su specifica competenza nel campo, ma mi stupisce che tu dica di aver fatto l'assistente, perché pensavo che questa figura fosse ormai scomparsa dall'Università, almeno se parliamo di giovani leve.
Tra l'altro, lì si parla di servizio nel ruolo degli assistenti, mentre tendo a credere che tu abbia lavorato come dottorando, contrattista, borsista, ricercatore... o qualcosa del genere.
Se mi sbaglio, non tener conto del mio intervento.

Ti ringrazio per la risposta.
In effetti non sto parlando di oggi, ma del biennio 1996-1998. Dopo la laurea, avevo iniziato a fare l'assistente per il prof con cui mi ero laureato (in Storia delle teoriche del cinema). Questo implicava tenere dei corsi e svolgere gli esami. Non so però, burocraticamente/giuridicamente, in che modo fossi inquadrato: di sicuro non ero né un dottorando né un ricercatore né un borsista; l'università mi pagava un tot per ogni sessione in cui esaminavo gli studenti.
Il problema è anche questo: da un lato sono passati quasi tre lustri, dall'altro non saprei nemmeno burocraticamente come inquadrare la cosa (era, tra l'altro, il mio primissimo lavoro in assoluto, quindi ero del tutto sprovveduto)...
In più, al di là di tutto, non so nemmeno se, con il fatto che l'università fosse privata e non statale, quel tipo di servizio sia - ammesso che trovi il modo di attestarlo - computabile ai fini dell'anzianità....
Insomma, mi sto rassegnando a non mettere nulla per non correre il rischio di inficiare la domanda di mobilità, anche a costo di perdere dei punti che magari potrebbero spettarmi. Qualcuno di voi ha altri suggerimenti?
Secondo voi potrei provare a sentire i sindacati?

kaurismaki ha scritto:
In effetti non sto parlando di oggi, ma del biennio 1996-1998. Dopo la laurea, avevo iniziato a fare l'assistente per il prof con cui mi ero laureato (in Storia delle teoriche del cinema). Questo implicava tenere dei corsi e svolgere gli esami. Non so però, burocraticamente/giuridicamente, in che modo fossi inquadrato: di sicuro non ero né un dottorando né un ricercatore né un borsista; l'università mi pagava un tot per ogni sessione in cui esaminavo gli studenti....
Secondo voi potrei provare a sentire i sindacati?

Quindi non eri un assistente di ruolo, ma incaricato o straordinario. Se la dizione con cui ti faceva lavorare l'Università è questa, mi sembra che il servizio sia valutabile, ma non al punto D.
Scorrendo il modello, che sono andata a guardare, c'è, alla pagina successiva, la seguente dizione

3 A) Di aver prestato in possesso del prescritto titolo di studio, i seguenti servizi pre ruolo, riconoscibili ai sensi dell'art. 485 del D. L.vo n. 297 del 6.4.94 (4).

Ora, tra i servizi riconoscibili secondo il T.U., c'è quello di assistente universitario incaricato o straordinario

Sezione IV - Riconoscimento del servizio agli effetti della carriera
Art. 485 - Personale docente
1. omissis
2. omissis
3. omissis
4. omissis
5. Al personale docente contemplato nel presente articolo è riconosciuto, agli stessi fini e negli stessi limiti precedentemente indicati, il servizio prestato in qualità di docente incaricato o di assistente incaricato o straordinario nelle università
6. I servizi di cui ai precedenti commi sono riconosciuti purché prestati senza demerito e con il possesso, ove richiesto, del titolo di studio prescritto o comunque riconosciuto valido per effetto di apposito provvedimento legislativo.

A questo punto, mi accerterei che l'Università possa rilasciare una certificazione del servizio prestato, da cui si evincerebbero lo status giuridico e i limiti temporali; mi rivolgerei anche ad un sindacalista esperto per avere conferma.

fradacla ha scritto:
A questo punto, mi accerterei che l'Università possa rilasciare una certificazione del servizio prestato, da cui si evincerebbero lo status giuridico e i limiti temporali; mi rivolgerei anche ad un sindacalista esperto per avere conferma.

ti ringrazio per la risposta - e anche per avermi chiarito la distinzione tra "di ruolo" e "straordinario".
Per il resto, però, prima di rivolgermi all'università mi rimane il dubbio di fondo: ma con il fatto che sia un'università PRIVATA e non statale, averci lavorato può comunque dare punteggio? Magari domani provo a chiedere ai sindacati...

io mi sono informato con l'Università, perchè ho lo stesso problema, e ho capito che le figure "assistente incaricato" o "assistente straordinario" sono figure vecchie che risalgono agli anni 80, prima della riforma, e non sono assimilabili a quelle figure che chiamiamo oggi in maniera impropria assistenti (che sono esercitatori, cultori della materia ecc.).
I vecchi assistenti equivalgono ai moderni ricercatori.
Anche io mi ero illuso ieri, leggendo, ma dalla ricerca che ho fatto mi pare che non si possa valutare il titolo. Anche gli assistenti una volta erano delle figure strutturate. Le cifre che gli assistenti (cultori, dottorandi...) di oggi prendono figurano come rimborso spese

Io dall'Universita` (pubblica) ho avuto dei contratti per "supporto alla didattica", nelle domande per le graduatorie di istituto li avevo inseriti.. adesso che mi dite????

Il testo unico sulla scuola è vecchio, è degli anni '90, e contempla delle figure precise, che erano quelle che c'erano allora o che c'erano appena state. L'art 485 al comma 5 parla di:
1 docenti incaricati
2 assistenti incaricati
3 assistenti straordinari.
queste erano figure strutturate. Tutte le altre figure che non sono comprese, in teoria non possono avanzare diritti. Secondo me.

Riprendo questo vecchio post per chiedere agli interessati se sono venuti a capo della vicenda. Io sono stata per 6 anni Ricercatore a tempo determinato, dipendente di una università pubblica non statale. Per la mobilità mi hanno riconosciuto gli anni di preruolo in virtù della legge legge 341/1990 che equipara la figura di Ricercatore alla figura dell’assistente universitario. Ora per la ricostruzione di carriera invece non vogliono considerarlo. Che dite posso di nuovo invocare la legge 341/90 oppure il riconoscimento vale solo per le università statali. Nel testo unico, si fa genericamente riferimento alle università