Ferie e sostituzioni/malattia

cari colleghi, ripresento una domanda posta altrove nel posto giusto...

ho chiesto alcuni giorni di ferie (ma mi accontenterei anche solo di uno) come favore in segreteria, per raggiungere i giorni di servizio (avendo fatto quasi tre mesi di malattia e avendone ancora bisogno). I giorni sono uno su spagnolo, due su sostegno, cmq quello che mi interessava maggiormente (in cui ho anche una visita fisiatrica oltre la solita fisioterapia) è un giorno di sole due ore di sostegno. Una collega è disposta a sostituirmi, ma in segreteria mi hanno detto che il ds non può accordarmi le ferie perchè non trova il sostituto. Quindi, dovrò continuare a chiedere giorni di malattia al medico. Mi chiedo perchè anche solo per un giorno (due ore) non mi concedano le ferie, quando la sostituta sul sostegno ci sarebbe. Mi hanno detto che vogliono farle un contratto, che continuerà fino al giorno in questione, sulla mia malattia, mentre se prendo ferie, niente contratto.

Ora mi chiedo: ma se ho trovato la sostituta, le ferie non dovrebbero essere concesse?

Inoltre, mi chiedo: quando ho lavorato qui nelle ore di sostegno non di rado mi hanno chiesto di "abbandonare" il ragazzo per fare supplenza in altra classe (generalmente ho rifiutato di farlo, quando possibile ho lavorato con lui portandolo nella classe di supplenza)... e ora che chiedo ferie durante poche ore di sostegno e trovo loro il sostituto me le rifiutano... è un controsenso, solo quando va bene a loro vogliono tutelare l'alunno!
E pensare che mi hanno detto in segreteria "per venirle incontro...", ma non vedo nessun impegno a "venirmi incontro".
Voi cosa ne pensate?

Altro quesito: per un periodo di due settimane farò delle terapie di circa un'ora e mezza in un centro convenzionato, il mattino. Questo va sempre certificato come periodo di malattia o c'è modo di far valere qualche giorno come permesso non retribuito? E per il giorno in cui avrò una visita neurochirurgica privata che tipo di assenza devo chiedere?

Grazie a chiunque vorrà rispondermi

le ferie possono essere concesse solo ed esclusivamente nel periodo di sospensione delle lezioni, quindi non puoi chiedere altro che i giorni di festività soppressa (4, ma quest'anno, causa festività del 17 Marzo solo 3, come da Circolare appena giunta). Questi giorni sono a discrezione del DS e devi obbligatoriamente trovare un sostituto senza oneri, anche se sei in compresenza. Non capisco perchè tu, e altri docenti, parlate sempre di segreteria, il personale di segreteria non può fare altro che accogliere le domande e protocollarle, solo il dirigente può concedere giorni, seguendo la normativa e non come "favore personale", perchè non sarebbe equo per gli altri lavoratori della scuola.

miranda ha scritto:le ferie possono essere concesse solo ed esclusivamente nel periodo di sospensione delle lezioni, quindi non puoi chiedere altro che i giorni di festività soppressa (4, ma quest'anno, causa festività del 17 Marzo solo 3, come da Circolare appena giunta). Questi giorni sono a discrezione del DS e devi obbligatoriamente trovare un sostituto senza oneri, anche se sei in compresenza. Non capisco perchè tu, e altri docenti, parlate sempre di segreteria, il personale di segreteria non può fare altro che accogliere le domande e protocollarle, solo il dirigente può concedere giorni, seguendo la normativa e non come "favore personale", perchè non sarebbe equo per gli altri lavoratori della scuola.

Scusa Miranda, ma neanche le festività soppresse può chiedere. Lo vieta l'art 14/2 del CCNL

2. Le quattro giornate di riposo, di cui al comma 1, sono fruite nel corso
dell'anno scolastico cui si riferiscono e, in ogni caso, dal personale docente
esclusivamente durante il periodo tra il termine delle lezioni e degli esami e
l'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, ovvero durante i periodi di
sospensione delle lezioni.


Aggiungo che il ds deve motivare per iscritto la negazione del giorno di ferie.

grazie per le risposte...

parlo di segreteria perchè sono riuscita a parlare solo con loro, al telefono, preside sempre impegnato, ovviamente essendo a casa in malattia non posso fare altro che parlare al telefono... ma la segretaria mi ha detto che il preside ha appunto negato le ferie

cmq ho letto un topic nuovo e ci ho capito qualcosa di più... dunque per i futuri giorni di visita medica posso chiedere un permesso non retribuito di un giorno, ho capito bene?

grazie ancora

ariannare ha scritto:per i futuri giorni di visita medica posso chiedere un permesso non retribuito di un giorno, ho capito bene?

io x la visita medica chiederei malattia

Ho scritto che puoi chiedere le festività soppresse perchè può essere oggetto di contrattazione. Io ne concedo fino a 4 purchè il docente trovi sostituzioni gratuite da parte dei colleghi. Anche come docente me le hanno sempre concesse i miei presidi. E' ovvio che dipende molto dalla presenza del docente a scuola, cioè, senza offendere nessuno, se un docente è sempre in servizio a parte la solita influenza, è disponibile a sostituire i colleghi, è puntuale, perchè devi negare qualche giorno di permesso? Due anni fa ho mandato una docente negli USA attaccando le festività alle vacanze di Pasqua. Un dirigente a mio parere dovrebbe conoscere i suoi dipendenti, non per simpatia, ma per serietà professionale. Da me sono 130 e so benissimo chi lavora a chi no.

miranda, mi dispiace tu dica questo, perchè io, fino al giorno in cui ho iniziato ad avere problemi di salute, sono sempre stata sia puntuale che disponibile a sostituire colleghi durante le mie ore buche che impegnata nel mio lavoro. sono andata a lavorare anche quando non stavo bene fin quando ce l'ho fatta, anche se il medico voleva darmi più tempo di malattia, e il risultato, purtroppo, è stato quello di peggiorare le mie condizioni al punto di stare assente tutto questo periodo. ora, ho provato a rientrare al lavoro settimana scorsa, e sono bastate poche ore per peggiorare ancora il mio stato di salute, i miei colleghi, che hanno visto come stavo, mi hanno detto che certo non potevo andare avanti così: imbottirmi di forti antidolorifici per andare a lavorare ma non riuscendo comunque quasi a stare in piedi. questo è un problema solo mio e al forum ovviamente non interessa, ma scrivo questo, anche se non è oggetto del topic, per fare capire che io, come altri, non sono certo contenta di essere a casa in malattia, ma non ho altra scelta e mi dispiace che il fattore "malattia", oltre a comportare tutti i dolori le preoccupazioni e le rinunce che comporta, determini anche l'impossibilità di vedersi concesso un permesso. l'importante per me è non vedere calpestati i miei diritti, e se questo non è un diritto, va bene così. questa comunque non è assolutamente una polemica, comprendo perfettamente che chi è al di fuori della situazione abbia un punto di vista ben diverso. anzi la tua risposta mi fa pensare che l'istituzione scuola, giustamente, ha la sua logica, che è diversa dalla mia, che sto ragionando solo come persona. in un certo senso mi rasserena, perchè capisco che la decisione del ds non è "personale" verso di me. quindi grazie per la tua risposta

miranda ha scritto:Un dirigente a mio parere dovrebbe conoscere i suoi dipendenti, non per simpatia, ma per serietà professionale. Da me sono 130 e so benissimo chi lavora a chi no.

sante parole!!!!

ariannare ha scritto:miranda, mi dispiace tu dica questo, perchè io, fino al giorno in cui ho iniziato ad avere problemi di salute, sono sempre stata sia puntuale che disponibile a sostituire colleghi durante le mie ore buche che impegnata nel mio lavoro. sono andata a lavorare anche quando non stavo bene fin quando ce l'ho fatta, anche se il medico voleva darmi più tempo di malattia, e il risultato, purtroppo, è stato quello di peggiorare le mie condizioni al punto di stare assente tutto questo periodo. ora, ho provato a rientrare al lavoro settimana scorsa, e sono bastate poche ore per peggiorare ancora il mio stato di salute, i miei colleghi, che hanno visto come stavo, mi hanno detto che certo non potevo andare avanti così: imbottirmi di forti antidolorifici per andare a lavorare ma non riuscendo comunque quasi a stare in piedi. questo è un problema solo mio e al forum ovviamente non interessa, ma scrivo questo, anche se non è oggetto del topic, per fare capire che io, come altri, non sono certo contenta di essere a casa in malattia, ma non ho altra scelta e mi dispiace che il fattore "malattia", oltre a comportare tutti i dolori le preoccupazioni e le rinunce che comporta, determini anche l'impossibilità di vedersi concesso un permesso. l'importante per me è non vedere calpestati i miei diritti, e se questo non è un diritto, va bene così. questa comunque non è assolutamente una polemica, comprendo perfettamente che chi è al di fuori della situazione abbia un punto di vista ben diverso. anzi la tua risposta mi fa pensare che l'istituzione scuola, giustamente, ha la sua logica, che è diversa dalla mia, che sto ragionando solo come persona. in un certo senso mi rasserena, perchè capisco che la decisione del ds non è "personale" verso di me. quindi grazie per la tua risposta

Purtroppo i comportamenti scorretti di qualcuno ci portano a dubitare quando leggiamo di malattie lunghe (ma purtroppo esistono anche quelle, eccome se esistono). Nessuno di noi ti conosce personalmente e sa come stai, ma se tu hai la coscienza a posto non preoccuparti dei commenti che leggi sul forum e vai avanti per la tua strada. E auguri per la salute.

Dec ti ringrazio infinitamente per la tua risposta, è molto confortante per me sapere che ci sono persone come te, sopra tutto in questo momento per me così difficile

grazie ancora per la tua comprensione