Abbattiamo il blocco dei 5 aa ..ora...ma come????

Promemoria primo messaggio :

Qualcuno sta intraprendendo un'azione legale solo contro il blocco delle AP perché non si può andare contro una legge... incostituzionale...Ma è possibile che le leggi non si possano modificare solo per gli onesti cittadini che per "quattro" soldi tutti i giorni si alzano per andare a lavorare?
Rifaccio il punto della situazione....

1) se mancano le cattedre (l'unica cosa reale) non ti muovi né con la mobilità né con il trasferimento

2) giusto il voler ricorrere contro il Blocco quinquennale .(riporto un sunto delle lettere e del CCN)
La legge 106\2011 ha portato da tre a cinque gli anni di permanenza nella stessa provincia per i neo-immessi in ruolo blindando per cinque anni anche le assegnazioni provvisorie e gli utilizzi interprovinciali in presenza di esubero. E' stata fortemente voluta dalla Lega per scoraggiare i precari meridionali, a trasferirsi nelle province del nord, dove notoriamente ci sono più posti liberi.

-la petizione che ho letto navigando qua e la vuole .. "l’abrogazione della suddetta norma che, rivendicata dalla Lega per inibire le richieste di trasferimento del personale della scuola durante l’ultimo aggiornamento delle graduatorie e condivisa scandalosamente da diversi sindacati durante le audizioni parlamentari, è palesemente incostituzionale ( artt. 3 e 120 della Costituzione Italiana già citati dalla Corte costituzionale - Sentenza 9 febbraio 2011 n. 41) e contraria alla normativa comunitaria in quanto limita con un irragionevole provvedimento “a tempo” il diritto alla mobilità dei docenti e introduce disparità di trattamento rispetto agli stessi immessi in ruolo nell’ anno 2010 con retrodatazione giuridica (prima volta nella storia delle assunzioni pubbliche la distinzione tra retrodatati al 1° settembre 2010 ed assunti da vecchie graduatorie e non retrodatati ed assunti da nuove graduatorie) sia dalle graduatorie dei concorsi che da quelle ad esaurimento .."


3) assurdo ricorrere contro il blocco dell'AP (problema marginale) soprattutto a settembre del 3° anno (dal 2011) a giochi conclusi...si parla di 30000 docenti bloccati (bloccati per sempre non per 5 anni..perchè le riforme Gelmini-Fornero hanno decurtato i posti drasticamente) ma leggiamo insieme la normativa della mobilità...confermata per il 2° anno..

"Pertanto, per chi rientra nel blocco dei 5 anni a partire dalla decorrenza giuridica 1° settembre 2011 è consentito richiedere assegnazione interprovinciale nei seguenti casi:

-PERSONALE CON GRAVI MOTIVI DI SALUTE

-PERSONALE CON DISABILITA’ E PERSONALE CHE HA BISOGNO DI PARTICOLARI CURE CONTINUATIVE

-ASSISTENZA

-Le lavoratrici madri o, in alternativa i lavoratori padri anche adottivi o affidatari, assunti con decorrenza giuridica 1° settembre 2011, che hanno figli DI ETÀ SUPERIORE A TRE ANNI E FINO AD OTTO, pur non avendo diritto alla precedenza di cui al successivo art. 8, punto IV, lettera i), potranno presentare domanda di assegnazione provvisoria per un’altra provincia.

-PERSONALE CONIUGE DI MILITARE O DI CATEGORIA EQUIPARATA (limitatamente alla fase delle assegnazioni provvisorie)

-PERSONALE CHE RICOPRE CARICHE PUBBLICHE NELLE AMMINISTRAZIONI DEGLI ENTI LOCALI (limitatamente alla fase delle assegnazioni provvisorie)

Praticamente tutti i docenti assunti potenzialmente possono chiedere l'AP...e poi, per chi resta fuori dalle citate categorie, dico...mancano solo 2 anni e comunque beato te che non hai pensieri e problemi che ti legano a casa...

Il mio punto di vista è questo...dietro il ricorrere contro il blocco dell'AP c'è il voler buttare fumo negli occhi e distrarre da quello che è il problema reale...la riduzione delle cattedre..la perdita dei posti di lavoro e l'impossibilità di trasferirsi non dopo i 3 anni ma dopo i 5...perchè non ci saranno cattedre disponibili... altro che 69.000 assunzioni in 3 anni...
Forse ...ad oggi ci sono tante decisioni da rimettere in discussione..con e senza i sindacati..

chiudo, le parole di tata matilda sono offensive per tutti,al di là del pensiero personale sulla questione.