Supplenze, dottorato e congedo

Giulia1986 ha scritto:Buongiorno a tutti,

nonostante abbia cercato e letto tanti topic sull'argomento presenti su questo forum, mi rimangono non pochi dubbi su una questione al momento per me molto importante. Sono iscritta in terza fascia in 20 istituti della provincia di Palermo; finora non ho mai svolto neanche un'ora di supplenza. Al prossimo aggiornamento (2014) vorrei cambiare provincia, forse addirittura optare per la provincia di Trento, oppure per una provincia del Piemonte o della Lombardia. Il problema è il seguente: a gennaio scorso (gennaio 2013) ho iniziato un corso di dottorato con borsa e mi interrogavo circa la compatibilità del dottorato e, soprattutto, della borsa, con eventuali supplenze. Da quanto letto ho capito le seguenti cose:

- in caso di supplenza fino almeno al 30/6, posso richiedere il congedo. Ok, ma in questo caso conservo solo il punteggio (12 punti, giusto?) o anche la retribuzione da parte della scuola? Oppure nessuno dei due, come ho letto da qualche parte sul forum... In caso di retribuzione da parte dell'istituto scolastico, sono costretta a rinunciare alla borsa?

- in caso di supplenza "fino ad avente diritto" o comunque breve, inferiore al 30/6, come dovrei comportarmi? Rinunciare alla borsa, rifiutare la supplenza o cosa? Non ho capito "chi decide" sulla compatibilità della borsa con la supplenza (l'università, il ministero...); è proprio incompatibile, perdo la borsa oppure posso "decidere" di rinunciare alla retribuzione da parte della scuola e prendere solo il punteggio??
Credo che sia un problema molto comune e rappresentativo della situazione di numerosi dottorandi italiani.
Per questo chiedo aiuto in particolare a Lalla e Paolo che, sicuramente, hanno le idee più chiare di noi.
Grazie mille

Kkimba ha scritto:

Devi inoltrare domanda al DS che potrebbe anche rifiutarla. Il congedo è diventato discrezionale del DS con la riforma gelmini.

Sai indicarmi il documento di riferimento?

Se il DS la accoglie, la domanda sarà inoltrata dalla scuola alla tesoreria che, in applicazione della normativa, blocca lo stipendio. Sussite infatti per il ministero il divieto di cumulo. Tale divieto vale anche per l'università, che potrebbe revocare la borsa in caso di superamento di una certa fascia di reddito (ma vedi il regolamento del tuo Ateneo). In ogni caso, il blocco ti viene di sicuro in virtù del tuo contratto a scuola.

Quindi, dottorato e supplenza non sono di per sè incompatibili, è solo un problema di revoca della borsa?

Il punteggio è garantito (servizio virtuale). In caso di supplenza breve, il congedo non è previsto. In questo caso (se accetto la supplenza, dici?), rischi la revoca della borsa per i motivi di cui sopra. Non puoi scegliere di entrare in aula e lavorare gratis. Considera anche che molti Atenei chiedono l'unicità dell'incarico, quindi l'attività lavorativa non sarebbe prevista.

monuska76 ha scritto:

Giulia1986 ha scritto:

Kkimba ha scritto:

Devi inoltrare domanda al DS che potrebbe anche rifiutarla. Il congedo è diventato discrezionale del DS con la riforma gelmini.

Si, purtroppo è vera questa modifica a vantaggio dell'amministrazione, ed infatti quetsa situazione è stata ed è materia di contenzioso, perché infatti non va dimenticato il diritto allo studio cui, credo, nessuno, neanche il DS dovrebbe opporsi.
Infatti qualora il mio DS dovesse negare  il congedo (lo sto per chiedere anche io, quindi è quello che farò in caso) gli chiederò di mettere nero su bianco le motivazioni.

Kkimba ha scritto:

monuska76 ha scritto:

Giulia1986 ha scritto:

Kkimba ha scritto:

Devi inoltrare domanda al DS che potrebbe anche rifiutarla. Il congedo è diventato discrezionale del DS con la riforma gelmini.

Si, purtroppo è vera questa modifica a vantaggio dell'amministrazione, ed infatti quetsa situazione è stata ed è materia di contenzioso, perché infatti non va dimenticato il diritto allo studio cui, credo, nessuno, neanche il DS dovrebbe opporsi.
Infatti qualora il mio DS dovesse negare  il congedo (lo sto per chiedere anche io, quindi è quello che farò in caso) gli chiederò di mettere nero su bianco le motivazioni.

Il diritto allo studio è tutelato (ci sono le 150 ore, e quelle i DS non le rifiutano), ma a livello giuridico viene negata l'equiparazione tra docente a TD e docente di ruolo: le numerose sentenze a favore dei congedo retribuito per i precari si basano proprio su questa contraddizione giuridica. Supponendo di trovarci di fronte a un dirigente, e non a un despota che esercita la discrezionalità come puro arbitrio, bisogna considerare che egli non può fare altro che applicare la normativa: concedere dunque il congedo, ma non retribuito. E così scatta il contenzioso.