ragazzo con distrofia:consigli
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ragazzo con distrofia:consigli
Salve ragazzi. Seguo per nove ore alla settimana un ragazzo di 13 anni con la distrofia che non ha ancora la sedia a rotelle.
Non scrive molto perchè si stanca, per cui in classe sono io a prendere appunti, sottolineare, copiare dalla lavagna.
Ho un problema: non riesco a portarlo mai fuori dalla classe perchè gli insegnanti curricolari non vogliono e lui un pò si oppone. La madre mi dice che posso fare qualsiasi cosa nell'interesse di suo figlio. Perchè portarlo fuori? Vorrei farlo di tanto in tanto per fissare bene i concetti dopo la spiegazione, per fare con lui qualche mappa concettuale e soprattutto per farlo parlare. Visto che non scrive dovrebbe esercitarsi con il linguaggio che invece è povero perchè in classe non gli fanno delle vere e proprie interrogazioni ma domande che richiedono risposte brevi. Vorrei sapere dove posso trovare la normativa (se c'è qualcosa di specifico) per tranquillizzare i miei colleghi sul fatto che non vado "contro legge", anche se lo so che si parla tanto di inclusività, ma io penso che in alcuni momenti non posso che fare il bene del ragazzo portandolo un pò fuori. E poi mi chiedo se posso portare con me un piccolo gruppo (chiedo sempre riferimenti normativi) per aiutare chi ne ha bisogno ed ovviamente per non far sentire "diverso" il mio alunno. Quando propongo ai colleghi di aiutare di tanto in tanto il piccolo gruppo la risposta è:"NOOOOO e ai genitori cosa diciamo???? che i figli vanno con l'insegnante di sostegno?????".
A me tutto questo sembra pazzesco....
Altra domanda è: cosa fare per l'ora di educazione fisica? L'insegnante mi vuole sempre durante le sue due ore, ma a meembra un pò sprecato star lì senza far nulla: il ragazzo si limita a stare appoggiato al muro ed al massimo lancia la palla. Io durante quell'ora cosa potrei fare? Ho la sensazione che sia desiderata la mia presenza solo per avere un carico di responsabilità in meno nel caso l'allievo dovesse cadere (in quel caso non avrei nemmeno la forza di sorreggerl). Il problema è che ho solo nove ore e capite che se ne levo due per fare la statua vicino a lui, è un peccato (quest'anno ha pure gli esami!)
Non scrive molto perchè si stanca, per cui in classe sono io a prendere appunti, sottolineare, copiare dalla lavagna.
Ho un problema: non riesco a portarlo mai fuori dalla classe perchè gli insegnanti curricolari non vogliono e lui un pò si oppone. La madre mi dice che posso fare qualsiasi cosa nell'interesse di suo figlio. Perchè portarlo fuori? Vorrei farlo di tanto in tanto per fissare bene i concetti dopo la spiegazione, per fare con lui qualche mappa concettuale e soprattutto per farlo parlare. Visto che non scrive dovrebbe esercitarsi con il linguaggio che invece è povero perchè in classe non gli fanno delle vere e proprie interrogazioni ma domande che richiedono risposte brevi. Vorrei sapere dove posso trovare la normativa (se c'è qualcosa di specifico) per tranquillizzare i miei colleghi sul fatto che non vado "contro legge", anche se lo so che si parla tanto di inclusività, ma io penso che in alcuni momenti non posso che fare il bene del ragazzo portandolo un pò fuori. E poi mi chiedo se posso portare con me un piccolo gruppo (chiedo sempre riferimenti normativi) per aiutare chi ne ha bisogno ed ovviamente per non far sentire "diverso" il mio alunno. Quando propongo ai colleghi di aiutare di tanto in tanto il piccolo gruppo la risposta è:"NOOOOO e ai genitori cosa diciamo???? che i figli vanno con l'insegnante di sostegno?????".
A me tutto questo sembra pazzesco....
Altra domanda è: cosa fare per l'ora di educazione fisica? L'insegnante mi vuole sempre durante le sue due ore, ma a meembra un pò sprecato star lì senza far nulla: il ragazzo si limita a stare appoggiato al muro ed al massimo lancia la palla. Io durante quell'ora cosa potrei fare? Ho la sensazione che sia desiderata la mia presenza solo per avere un carico di responsabilità in meno nel caso l'allievo dovesse cadere (in quel caso non avrei nemmeno la forza di sorreggerl). Il problema è che ho solo nove ore e capite che se ne levo due per fare la statua vicino a lui, è un peccato (quest'anno ha pure gli esami!)
serenella- Messaggi : 167
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: ragazzo con distrofia:consigli
Riguardo all'ultimo punto, visto le problematiche dell'alunno, si potrebbe chiedere un'esonero anche parziale delle ore di motoria. Questo si può fare. Basta che sia giustificato nel PEI. Viceversa la distribuzione delle ore di sostegno non la decide motoria ma tu in base alle esigenze del ragazzo.
Tu di alla collega che le ore sono nove e che per motoria ne puoi fare solo una (che già è troppo). Poi ricorda alla collega che l'alunno di sostegno è prima di tutto a suo carico, per cui quando non ci sei tu sono affari suoi. Se continua a rompere le scatole dille di andare dal dirigente e farti assegnare più ore viceversa tu, anche in relazione al fatto che l'alunno deve fare gli esami, non puoi fare di più. BASTA.
Riguardo al secondo punto, è la prima volta che sento che i colleghi si oppongono addirittura perchè non venga portato fuori l'alunno certificato e nemmeno in piccolo gruppo. Molto spesso l'alunno certificato si oppone ad uscire (si chiederà dove andiamo?? perchè mi devo scomodare ad uscire, ma che vuole questa/o) ma presi con le buone, poi saranno loro a chiedere di uscire (a me è sempre successo così).
E' un bene stare in classe, ma momenti all'esterno sono indispensabili. La reticenza dei colleghi è davvero assurda, dovresti farlo presente al primo consiglio di classe (dovrebbero essere a breve) quindi sul PEI nero su bianco. La normativa vuole che si stia in classe, poi il resto sono pratiche di buon senso, tutto qui'; non troverai mai scritto da nessuna parte che l'insegnate di sostegno può portare fuori dalla classe l'alunno per qualsivoglia motivo, ma sempre il contrario.
Riguardo al piccolo gruppo, capisco che è per il bene del ragazzo e per non farlo sentire solo, ma rispetto a questo punto non posso avallare la tua posizione. La pratica dei piccoli gruppi (che in realtà si traduce spesso in una malsana abitudine di fare dell'insegnante di sostegno un prof per le ripetizioni e alla fine ti ritrovi ad uscire dalla classe in "piccolo gruppo" con 20 alunni.....no grazie!!),la pratica dei piccoli gruppi dicevo si fa quando le difficoltà sono simili, quando è possibile lavorare sugli stessi obiettivi, ma io mi sono trovato sempre malissimo perchè alla fine per pensare agli altri la diddattica individualizzata non la fai più.
E' solo questione di abitudine: quando il ragazzino si abituerà a te sarà lui a chiederti di uscire (con o senza gruppo).
Comunque, per lavorare in piccolo gruppo, io di norma chiedo l'utorizzazione dei genitori. Non puoi prenderti una tale responsabilità e tantomeno i tuoi colleghi che a ragione te lo impediscono.
Tu di alla collega che le ore sono nove e che per motoria ne puoi fare solo una (che già è troppo). Poi ricorda alla collega che l'alunno di sostegno è prima di tutto a suo carico, per cui quando non ci sei tu sono affari suoi. Se continua a rompere le scatole dille di andare dal dirigente e farti assegnare più ore viceversa tu, anche in relazione al fatto che l'alunno deve fare gli esami, non puoi fare di più. BASTA.
Riguardo al secondo punto, è la prima volta che sento che i colleghi si oppongono addirittura perchè non venga portato fuori l'alunno certificato e nemmeno in piccolo gruppo. Molto spesso l'alunno certificato si oppone ad uscire (si chiederà dove andiamo?? perchè mi devo scomodare ad uscire, ma che vuole questa/o) ma presi con le buone, poi saranno loro a chiedere di uscire (a me è sempre successo così).
E' un bene stare in classe, ma momenti all'esterno sono indispensabili. La reticenza dei colleghi è davvero assurda, dovresti farlo presente al primo consiglio di classe (dovrebbero essere a breve) quindi sul PEI nero su bianco. La normativa vuole che si stia in classe, poi il resto sono pratiche di buon senso, tutto qui'; non troverai mai scritto da nessuna parte che l'insegnate di sostegno può portare fuori dalla classe l'alunno per qualsivoglia motivo, ma sempre il contrario.
Riguardo al piccolo gruppo, capisco che è per il bene del ragazzo e per non farlo sentire solo, ma rispetto a questo punto non posso avallare la tua posizione. La pratica dei piccoli gruppi (che in realtà si traduce spesso in una malsana abitudine di fare dell'insegnante di sostegno un prof per le ripetizioni e alla fine ti ritrovi ad uscire dalla classe in "piccolo gruppo" con 20 alunni.....no grazie!!),la pratica dei piccoli gruppi dicevo si fa quando le difficoltà sono simili, quando è possibile lavorare sugli stessi obiettivi, ma io mi sono trovato sempre malissimo perchè alla fine per pensare agli altri la diddattica individualizzata non la fai più.
E' solo questione di abitudine: quando il ragazzino si abituerà a te sarà lui a chiederti di uscire (con o senza gruppo).
Comunque, per lavorare in piccolo gruppo, io di norma chiedo l'utorizzazione dei genitori. Non puoi prenderti una tale responsabilità e tantomeno i tuoi colleghi che a ragione te lo impediscono.
runaway- Messaggi : 422
Data d'iscrizione : 14.07.13
Re: ragazzo con distrofia:consigli
Ti segnalo che ad esempio su alcuni modelli di PEI da me compilati era già riportata tale dicitura:
MODALITA’ DELL’INTERVENTO INDIVIDUALIZZATO:
Per favorire l’inserimento e potenziare le capacità di apprendimento nell’arco della settimana scolastica vengono messe in atto le seguenti modalità di intervento:
• Lavoro individuale fuori della classe:
• Lavoro in classe individuale o in piccolo gruppo:
Quindi in realtà tutto può essere previsto nel PEI ma il punto è che tale documento viene stilato con tutto il cdc, certamente ci sarà una riunione per tale scopo, alle medie c'è di sicuro. In quella sede di decide tutti assieme.
MODALITA’ DELL’INTERVENTO INDIVIDUALIZZATO:
Per favorire l’inserimento e potenziare le capacità di apprendimento nell’arco della settimana scolastica vengono messe in atto le seguenti modalità di intervento:
• Lavoro individuale fuori della classe:
• Lavoro in classe individuale o in piccolo gruppo:
Quindi in realtà tutto può essere previsto nel PEI ma il punto è che tale documento viene stilato con tutto il cdc, certamente ci sarà una riunione per tale scopo, alle medie c'è di sicuro. In quella sede di decide tutti assieme.
runaway- Messaggi : 422
Data d'iscrizione : 14.07.13
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