Orario e ora di ricevimento

Ciao a tutti, l'orario che hanno fatto nella mia scuola è stato organizzato con la cosiddetta "diciannovesima ora" ... Nel mio orario, l'ora di ricevimento è stata incastrata tra le ore di servizio e quindi devo per forza rimanere a scuola... io pensavo fosse obbligatoria,ma leggendol'articolo di Paolo Pezzo mi sono resa conto che non lo è... Questa cosa mi fa un po' arrabbiare e non capisco perchè i miei colleghi l'hanno accettata senza fiatare.... io ho un incarico fino al 30 giugno, quindi sono l'ultima arrivata... Secondo voi cosa bisogna fare?

L'ora di colloquio settimanale è una forzatura adottata in molte scuole ma che non è minimamente prevista nel CCNL. La disponibilità per i contatti scuola-famiglia fa parte degli adempimenti individuali funzionali all'insegnamento, ma nulla ti impone di fare uno sportello fisso. Puoi ad esempio comunicare alle famiglie di renderti disponibile per appuntamento in data e orario da concordare con congruo anticipo. Sotto l'aspetto pratico questa soluzione è anche un valore aggiunto dell'offerta formativa perché ti rendi disponibile per le esigenze di chiunque, al contrario di una disponibilità "fissa" che potrebbe essere d'impedimento per un certo numero di famiglie.

D'altra parte, non hai diritto ad un orario continuativo, perciò se nel tuo orario ti ritrovi una o più ore buche, non puoi fare alcuna opposizione, salvo svincolarti dall'obbligo di essere presente a scuola in quell'ora buca.

C'è anche la possibilità che questa "diciannovesima ora" sia istituita per delibera del collegio dei docenti, ma in questo caso la responsabilità oggettiva di questa condizione è anche tua, dal momento che le delibere del collegio dei docenti sono approvate dall'assemblea. Non so se tali delibere possano essere impugnate perché antisindacali.

Detto questo. puoi formalmente comunicare al DS che secondo la norma non sei tenuta a offrire una diciannovesima ora di lavoro non prevista dal contratto e che concorderai autonomamente e direttamente con le famiglie tempi e modalità di svolgimento dei colloqui periodici al fine di ottimizzare l'offerta formativa. Al tempo stesso puoi diffidarlo dall'assumere, sotto sua diretta responsabilità, comportamenti antisindacali. Questa liberatoria unilaterale ti permette di farti li cavoli tuoi e andare a prenderti il cappuccino al bar nell'ora buca perché in quel lasso di tempo non sei in servizio.

Oppure puoi fare buon viso a cattiva sorte e accettare di buon grado le forzature imposte dal DS per evitare di trovarti in una posizione ricattabile alla prima mancanza che commetti.

Farò così... non so nemmeno se questa fantomatica "diciannovesima ora" l'hanno deliberata in qualche collegio... Io non c'ero... Tanto l'orario non me lo cambieranno... però farò vedere a qualche collega l'articolo di Paolo Pezzo...

anto66 ha scritto:Farò così... non so nemmeno se questa fantomatica "diciannovesima ora" l'hanno deliberata in qualche collegio... Io non c'ero... Tanto l'orario non me lo cambieranno... però farò vedere a qualche collega l'articolo di Paolo Pezzo...

per curiosità, puoi mettere il link a quest'articolo?

ma se la 19esima ora non è stata incastrata tra le ore di servizio, ad esempio è l'ultima ora di lezione del proprio orario, se non ci sono sostituzioni da fare o genitori da ricevere, mica possiamo andarcene.. ?

http://www.orizzontescuola.it/guide/ricevimento-genitori-anche-se-antimeridiana-e-deliberata-l-ora-ricevimento-non-ritenuta-obbligo
Paolo Pizzo ( ho sbagliato il cognome)

dolcetto ha scritto:ma se la 19esima ora non è stata incastrata tra le ore di servizio, ad esempio è l'ultima ora di lezione del proprio orario, se non ci sono sostituzioni da fare o genitori da ricevere, mica possiamo andarcene.. ?

Scusa, è una battuta? Puoi andartene eccome:
1) non sei tenuto a fare sostituzioni, a meno che non abbia preso un impegno scritto all'inizio dell'anno, offrendo la tua disponibilità a svolgere supplenze in determinate ore
2) non sei tenuto a restare a scuola ad attendere che qualche genitore di punto in bianco decida di parlarti senza preavviso.
Se lo fai è solo un atto volontario.

D'altra parte, se sto andando via e incrocio un genitore che vuole parlarmi non ho alcuna difficoltà a trattenermi 5-10 minuti per un colloquio a prescindere da qualsiasi imposizione formale. Cinque minuti del proprio tempo non si negano a nessuno e tanto meno ad un genitore verso il quale ho comunque un dovere.

Non è invece un dovere far parte dell'arredamento scolastico, ogni settimana, dall'ora x all'ora y, a meno che quell'intervallo di tempo non faccia parte del tuo orario di servizio (leggi "completamento orario a disposizione").

A margine, una soluzione che ritengo ragionevole era quella adottata da un DS in una scuola in cui completavo l'anno scorso: ogni docente doveva indicare, per i mesi che non comprendevano i colloqui generali, un'ora a disposizione per eventuali incontri con le famiglie prevvio appuntamento. Questo implica che non si deve restare a scuola a fare la bella statuina, bensì che si comunica un orario di riferimento alle famiglie, per poter conferire dopo aver concordato un appuntamento. Infatti, andavo regolarmente via all'inizio dell'ora dopo aver verificato che nessun genitore si era presentato a conferire.

anto66 ha scritto:...
Paolo Pizzo ( ho sbagliato il cognome)

Conflittato nel mio ultimo messaggio, grazie per il link

L'informativa alle famiglie è prevista nel CCNL come funzione docente, secondo le modalità previste dal Collegio Docenti. Scusa, ma questa lamentela sulle ore buche e il diritto di andarsene è proprio una delle cose per cui gli insegnanti sono criticati. Si tratta di 18 ore di lezione, 40 + 40 ore annue, ricevimenti e scrutini. Credi che un quadro (parlo di una persona con lo stesso titolo di studio) in fabbrica possa andarsene allo scoccare del tempo? I nuovi contratti aziendali ha limitato lo straordinario a un forfait mensile, quindi cerchiamo di non essere assurdi.

miranda ha scritto:L'informativa alle famiglie è prevista nel CCNL come funzione docente, secondo le modalità previste dal Collegio Docenti.

Scusa, l'assurdità è riferita a quel che ho scritto?
E' giusto quello che dici, ovvero che il CCNL prescrive che l'informativa alle famiglie si svolga secondo le modalità previste dal Consiglio d'Istituto secondo le proposte del Collegio dei docenti, ma le modalità e le proposte non devono comunque istituire soluzioni antisindacali, Infatti, il comma 4 dell'articolo 29 recita assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell'istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie.
Cosa significa?
1. Il docente non può e non deve sottrarsi all'obbligo di conferire con le famiglie
2. L'istituto deve fornire alle famiglie l'opportunità di beneficiare del servizio di comunicazione scuola-famiglia
Il contratto lascia alle singole istituzioni scolastiche la scelta di definire autonomamente le modalità di espletamento del servizio in modo da ottimizzarlo. Questo non significa necessariamente che tale scelta debba comportare un onere del tutto irrazionale.
Ad esempio, il Consiglio d'Istituto può individuare le risorse finanziarie per corrispondere un compenso forfettario per la "diciannovesima ora" (ecco il senso della deliberazione in sede collegiale), ma gli organi collegiali non possono imporre un orario aggiuntivo non corrisposto. Peraltro, l'istituzione della diciannovesima ora può costituire una violazione del dovere d'informativa: se un genitore, per motivi vari è impossibilitato a conferire con un docente dall'ora x all'ora y del giorno z si vede negato il diritto ad un servizio. La scuola deve invece permettere l'incontro fra genitore e docente e quale soluzione più razionale, sotto l'aspetto organizzativo, può essere se non quella di concordare un appuntamento fra singolo docente e singolo genitore? E' la modalità prevista nella maggior parte dei servizi pubblici, pensiamo ad esempio al servizio sanitario, dove le prestazioni ordinarie vengono programmate per appuntamento.

La scuola deve perciò offrire la possibilità di contattare il docente (es. tramite telefono o email o altro) e un luogo fisico per lo svolgimento del colloquio e il docente deve venire incontro a qualsiasi esigenza. Restare a disposizione un'ora alla settimana in sala professori sempre e comunque non è un servizio, è un'inutile formalità burocratica e antisindacale e, a mio parere, anche poco funzionale come valore aggiunto. Per questo ritengo molto più ragionevole la soluzione adottata nella scuola che ho citato nel mio intervento precedente.

Scusa, ma questa lamentela sulle ore buche e il diritto di andarsene è proprio una delle cose per cui gli insegnanti sono criticati. Si tratta di 18 ore di lezione, 40 + 40 ore annue, ricevimenti e scrutini.

A parte il fatto che è una moda criticare qualsiasi categoria di cui non si fa parte (quanti insegnanti criticano i medici, gli impiegati alle poste, i carabinieri, i commercianti, ecc.?), dimentichi che la funzione dell'insegnante non si esaurisce nelle "18 ore ecc.". E qui mi fermo. Raramente sono stato criticato da un genitore e sui casi che ricordo potrei scrivere aneddoti sullo stile di "Storie dalla sala macchine". Al contrario, in 24 anni di servizio, ho sempre ricevuto apprezzamenti per la mia disponibilità. E lo stesso dicasi per tanti altri colleghi. Senza andare troppo lontano, due giorni fa ho impiegato un'ora, volontariamente, per telefonare ad una serie di genitori per informarli su un'assenza di massa di una classe e quelli che non ho contattato io sono stati contattati da un'altra collega durante una sua ora buca. Smettiamola con questo mito degli insegnanti fannulloni che scappano dalla scuola: ce ne sono tantissimi che non stanno a guardare l'orologio e si mettono volontariamente a disposizione per spirito di servizio.

Credi che un quadro (parlo di una persona con lo stesso titolo di studio) in fabbrica possa andarsene allo scoccare del tempo? I nuovi contratti aziendali ha limitato lo straordinario a un forfait mensile, quindi cerchiamo di non essere assurdi.

Beh, lo stai dicendo a uno che ha accettato l'incarico di coordinare, come delegato del dirigente scolastico, una sede associata distante 80 km dalla centrale e che vede la presenza fisica del DS una volta l'anno. Ovviamente lo faccio per arricchirmi con la gratifica prevista nell'ambito del fondo d'istituto ;-)