alunno con diagnosi funzionale di DSA

Gentile Lalla,
spero riesca ad aiutarmi a risolvere la seguente questione:
sono una docente di sostegno di una scuola secondaria di II grado, seguo da
tre anni un alunno con una Diagnosi Funzionale del 2004 di DSA (dislessia,
disortografia, disgrafia e lieve discalculia), ha sempre avuto il sostegno e la
famiglia vuole che continui ad averlo frequentando il IV liceo artistico.
Il mio dubbio è, in vista degli esami di stato che dovrà fare l'anno prossimo,
è meglio
-continuare con un PDP che definisce le modalità migliori affinché anche lui
possa raggiungere gli obiettivi minimi della classe, che individui gli
strumenti compensativi e dispensativi come previsto dalla legge 170/2010
-oppure pensare ad un PEI che comunque definisca gli obiettivi minimi, le
metodologie, gli strumenti e le modalità di verifica facendo riferimento alla
legge 104/92?
Mi preoccupa in modo particolare la prova d'Italiano, come devo comportarmi?
Sottolineo che la D.F. è del 2004, quindi antecedente al 2010, e non esiste
una certificazione di DSA perché la famiglia teme che con la certificazione
venga tolto al figlio il sostegno e che l'alunno è sempre stato valutato ai
sensi dell'O.M. n. 90 del 2001 art.15 comma 3.
In attesa di risposta porgo distinti saluti,
prof.ssa Maria Grifoni

Presumo esistano altre problematiche che interessano lo studente, non credo sia "soltanto" DSA, perchè in tal caso non avrebbe diritto (purtroppo) all'insegnante di sostegno. Puoi essere più chiara Maria?