esistono o non esistono le aliquote di posti per la mobilità?

Oggi una sindacalista della Cgil mi ha detto in un colloquio che non esistono aliquote e percentuali per la mobilità di tutte le fasi.
Secondo lei, "a seconda di quanti posti ci sono viene stabilito quanti trasferimenti e passaggi assegnare", ma tutto può variare di anno in anno. Cioè potrebbero decidere di darlo o no. Se ci sono più posti ne danno, se ce ne sono pochi non ne danno...

Leggendo il contratto di mobilità, invece, a me risulta scritto chiaramente che esistono delle aliquote.

Non si fa esplicito riferimento a quelle di prima e seconda fase (almeno, io non l'ho trovato, quindi non riesco a capire se alle prime due fasi va il 50% del totale o anche il 100% del totale, se potenzialmente ci fosse un numero di aspiranti tale da coprire tutti i posti... questo non l'ho mai capito!), mentre si afferma esplicitamente che alla terza fase viene assegnato il 50% delle disponibilità residuate dalle altre due fasi e suddiviso a sua volta in due per trasf interprovinciali e passaggi.

Da quanto ho capito, la scelta di concedere o meno il trasferimento e il passaggio non è "arbitraria", ma con aliquote che non variano... quello che può variare è la disponibilità delle cattedre, non mi risulta le aliquote.

Qualcuno di voi esperto di mobilità mi può rispondere per favore? ha ragione la sindacalista o ci sono regole trasparenti?

grazie, saluti
GiGi79

alla prima e seconda fase va il 100%, pensa ai dop ad esempio, devono essere sistemati prima degli altri e se occupano tutte le cattedre, non c'è più nulla

alla III fase va il 50% del residuo , diviso al 25% tra passaggi e interprovinciali

Anche io sapevo che le cose funzionano come dice Giulia Boffa ... ah! sono appena riuscita a rientrare nel forum (re)iscrivendomi con un altro indirizzo mail ...

Grazie per le risposte, allora mi confermate quanto già sapevo.

A questo punto mi viene da chiedere... ma se con la riforma delle cdc (di cui si parla da anni e che non viene mai realizzata) il punto fermo sembra essere il mantenimento delle attuali titolarità dei docenti di ruolo, mi chiedo cosa succederebbe poi nella mobilità...

Penso, per esempio, alle classi di concorso riformate in modo più ampio di lettere e matematica nella scuola superiore. Se oggi possono richiedere trasferimento solo per determinati indirizzi di studi, poi continueranno a essere gestiti nello stesso modo o si troveranno anche in indirizzi diversi (ad esempio, ho visto che la A13 sarebbe sia per licei che per tecnici e professionali).

Cioè: il mantenimento della titolarità e la gestione della mobilità sono legate tra loro o la tutela è solo formale, ma poi la gestione del personale cambia secondo altre regole?

E per chi come me è titolare in un tipo di posto, ma in una classe di concorso disciplinare? l'eventuale istituzione della classe di concorso di sostegno avrebbe effetti retroattivi?

da quanto dice Giulia Boffa, se alla II fase va il 100% dei posti e alla III solo il 25% del residuo, il cambiamento non è da poco nelle disponibilità dei posti.

Qualcuno esperto di mobilità mi saprebbe dire se queste riflessioni, nonchè timori e preoccupazioni sono fondate? temo che nella riforma delle classi di concorso si celi di fatto una riduzione delle possibilità di mobilità, mascherate per "ampliamento" delle possibilità con l'organico funzionale.

grazie, spero in una vostra risposta
GiGi79