riscatto preruolo

sto riscattando i 4 anni di laurea. ma vanno riscattati anche gli anni preruolo? ditemi di no...

No. I contributi pensionistici sono già stati versati, se lavoravi nelle scuole statali. Dovrai fare invece la ricostruzione di carriera, ma questa va tutta a tuo vantaggio.

ok, grazie, meglio così. ricostruzione già fatta, sto pagando per la laurea (circa 33.000,00 euro)

posso chiedere come avviene il pagamento? Si può rateizzare?

lucetta10 ha scritto:posso chiedere come avviene il pagamento? Si può rateizzare?

120 rate da 273,00 euro al mese, senza interessi. gli importi sono detraibili fiscalmente, quindi il 19% lo detrarrai dall'irpef. se conviene nessuno al momento lo sa. è un azzardo, vediamo come va.

Grazie. Posso anche chiederti a quanti anni dalla pensione?

Posso chiederti quanto tempo fa hai fatto la domanda di riscatto?

Io non ho riscattato (e non lo avrei fatto tanto più se fossi stato neo-assunto, ricadente cioè nella cancellazione della fascia stipendiale 3-8): economicamente è conveniente solo per lo Stato, non per noi che ormai non siamo più retributivi; sembra - ma non mi sono più informato - che il riscatto serva solo ai fini economici (ma i soldi che spendi non li ammortizzi certo con il piccolo aumento di pensione che si avrà, peraltro tale piccolo aumento - che dura poi in base al reale tempo di vita che il Signore ci concede - è diminuito, se non azzerato, dal coefficiente di trasformazione variabile ogni tre anni col quale il montante contributivo accumulato viene trasformato - in maniera ovviamente peggiorativa per il contribuente - in rendita pensionistica mensile secondo la normativa vigente al momento del pensionamento); sembra infatti che il riscatto non serva ai fini temporali ("andare in pensione prima") e, anche se ho capito male e potesse servire ai fini temporali, l'anticipo in conseguenza del riscatto verrebbe annullato dai vari differimenti pensionistici che di qui a 30 anni si avranno.

C'è anche un altro fatto da considerare: se uno se la sente, per noi contributivi sarebbe meglio andare in pensione il più tardi possibile (a Dio piacendo, ovviamente!), in quanto - a differenza dei colleghi con calcolo pensionistico retributivo - avremo quasi un dimezzamento tra salario stipendiale e rendita pensionistica.

220 euro / mese da accantonare, per me - che non insegno Religione e quindi non ho lo stipendio maggiorato, come i colleghi di Religione - sono troppi. Peraltro, ho la netta impressione che se avessi 220 euro / mese da mettere da parte per 10 anni, mettendomeli da parte senza alcun investimento bancario (A) arriverei a ben di più del piccolo aumento pensionistico che mi darebbero a fine carriera (magari aumentano il coeff. di trasformazione e l'aumento pensionistico verrebbe di fatto annullato); mettendomeli da parte mensilmente anche solo con Buoni Postali (B) avrei ancora un po' di più; se - (come ipotesi C) avessi a disposizione tutti insieme i 26.000 già oggi, un investimento finanziario a Titoli di Stato poliennali a 10 anni (o fino a fine carriera) renderebbe molto di più (e sarebbe anche più sicuro di tutti i calcoli pensionistici, statali, integrativi, riscatti et similia, perchè - anche in caso di forti difficoltà di solvibilità dello Stato -, i titoli di stato sono gli ultimi ad essere toccati, in quanto è debito pubblico pagato anche da investitori stranieri).

Inoltre, da ultimo, si sa che i contributi di noi statali non vengono accantonati per le nostre pensioni ma per le pensioni attuali e per gli stipendi attuali; e che le nostre pensioni verranno pagate dai lavoratori che lavoreranno negli anni in cui noi percepiremo la pensione. Quindi, secondo questo ragionamento, dovrei invertire la logica di tutto il post e incentivare tutti a riscattare gli anni di studio: forse è una modalità efficace per rastrellare danaro (una sorta di redistribuzione) e possiamo avere qualche speranza che ci restituiscano anche l'utilità 2013 (sembra che per il 2012 si stia risolvendo) e far continuare il meccanismo degli scatti automatici (son pessimista su questo); sui rinnovi contrattuali sarò ugualmente pessimista - mi sa - anche dopo il 14 maggio p.v. (o magari sarò ottimista solo per quel che diranno prima delle Elezioni europee di maggio).

Purtroppo sono finiti i tempi dei colleghi che andavano in pensione col sistema retributivo, che potevano permettersi di non curarsi di sapere quanti contributi avevan versato e di auto-convicersi che la propria rendita pensionistica se l'eran pagata con i contributi versati e, di conseguenza, mai viene loro in mente di ringraziare - per questo - i colleghi in servizio (magari quelli della progressione di carriera raffeddata post-2012) e i loro stessi figli.