MOdalità svolgimento Terza prova

Buongiorno,
esiste una norma che obbliga a svolgere per due quinte geometri all’interno della medesima commissione la terza prova in due turni successivi (8.30-11.30 e 12.00-15.00) distinti e separati nell’arco della stessa mattinata e con quesiti diversi?
Se esiste, quali sono i riferimenti normativi?
Dati i tempi ristretti gradirei gentilmente una risposta tempestiva.
Grazie.

La scelta, e sottolineo la scelta, è effettuata dalla commissione in sede di riunione preliminare. Molti svolgono la prova contemporaneamente, con gli stessi quesiti. Dipende anche dalla disponibilità dei locali. Potresti trovare qualcosa nell'O.M. 37/2014.

L'obbligo della separazione riguarda la riunione di preparazione delle terze prove perché è un'operazione d'esame disgiunta che richiede la collegialità della classe-commissione. Non c'è nulla che vieti la contemporaneità della somministrazione, se locali e assistenza sono garantiti. Nella fattispecie, si poteva fare dalle 8 alle 8.30 la riunione di preparazione della terza prova per la prima classe e dalle 8.30 alle 9.00 quella per la seconda classe. Entrambe le classi avrebbero potuto svolgere la prova dalle 9.00 alle 12.

In merito al contenuto della terza prova, è ragionevole ipotizzare che due classi diverse abbiano magari la stessa tipologia (generalmente standardizzata all'interno di un istituto), ma discipline differenti o contenuti differenti. Nulla vieta, comunque, che ci sia coincidenza di questi elementi.

Scusate, voglio chiedervi a proposito della terza prova e dell'esame nel suo complesso, a chi ci si può rivolgere per denunciare eventuali irregolarità, come appunto la consegna anticipata dei quesiti della terza prova?

smashthemirror ha scritto:Scusate, voglio chiedervi a proposito della terza prova e dell'esame nel suo complesso, a chi ci si può rivolgere per denunciare eventuali irregolarità, come appunto la consegna anticipata dei quesiti della terza prova?

Inizia con la richiesta di verbalizzare la delibera di questa procedura. È possibile che il presidente, di fronte a questa richiesta, cambi approccio: un conto è una deroga non documentata alla norma, un altro è volerla imporre comunque e scatenare un vespaio.

Se ci fosse il rifiuto della verbalizzazione potresti provare a contattare l'ispettore tecnico referente territoriale per l'esame di stato, magari facendoti passare il recapito da un altro presidente di commissione che conosci.

Comunque muoviti con cautela: se rimesti troppo nel torbido rischi di affondare nelle sabbie mobili

Grazie gian, tu mi consigli sempre per il bene e di affrontare con calma queste difficoltà, ma ogni anno che passa mi rendo conto che la situazione peggiora, nel senso che non si cerca di premiare l'impegno del lavoro svolto durante l'anno, dai docenti e dagli allievi, ma piuttosto si vuole a tutti i costi dare l'impressione che gli alunni ammessi siano tutti dei "geni" e si considera più importante fare in modo di alzare i voti quanto più è possibile. Purtroppo io non riesco a comprendere il perchè di questi fatti.

smashthemirror ha scritto:Purtroppo io non riesco a comprendere il perchè di questi fatti.

Puoi comprenderli se li inquadri sotto un'aspetto politico-economico: marketing. Da quando si è deciso di trasformare le scuole in aziende misurandone l'efficienza sulla base del fatturato e non del profitto. Il fatturato (numero di iscritti) si attira presentando falsi profitti (alte percentuali di promozioni). Questo aspetto crea un successo nel breve periodo, da cui traggono vantaggio soprattutto i dirigenti, interessati ad essere misurati con il fatturato che riescono a generare, ma nel lungo periodo si rivela un indebitamento da cui è difficile uscire. Nel frattempo il dirigente di turno se ne va in pensione lasciando la patata bollente a chi subentra. E' evidente che questa logica non sta facendo altro che produrre un disastro: il crollo della qualità del sistema dell'istruzione italiano. Il sistema è sempre più logoro, anche se si cerca di mascherare questo logorio con maquillage di facciata spacciate per innovazioni.