Obbligo di leva

Cosa scrivere alla voce "posizione nei confronti degli obblighi di leva"? Premetto che sono nato nel 1990.

Grazie

esonero ai sensi abolizione Leva Legge 23 agosto 2004 n. 226

sharaba ha scritto:esonero ai sensi  abolizione  Leva Legge 23 agosto 2004 n. 226

Il problema è che la legge citata è stata abrogata dal d.lgs. 66/2010, che consta di centinaia di articoli!

Altri consigli?

Guarda che la riorganizzazione del 2010 ha abrogato una DPR del 1964, non la 226/2004.

http://www.comune.radda-in-chianti.si.it/it/content/ufficio-leva-militare

L’ intera normativa che regolamenta la materia è stata riveduta con la recente emanazione del "Codice dell'Ordinamento Militare" - D.Lgs. 15 marzo 2010, n.66 (in vigore dal 9 ottobre 2010) che ha espressamente abrogato la precedente legislazione (D.P.R. 327 del 1964).

ma è una cosa che vale anche per i pre-1990 o solo dopo il 1990?..da quando parte il limite temporale per rientrare in qs legge?

Questo dubbio (era anche il mio, ho una dispensa per essere terzo figlio maschio) è stato più volte discusso su vari thread.

Dopo varie ricerche intrecciate si è giunti alla conclusione che è sufficiente dichiarare in breve i 2 casi:
a) Si è ancora soggetti all'obbligo di leva (per qualsiasi motivo);
b) Si è viceversa esenti dall'obbligo di leva (anche in questo caso per qualsivoglia motivo: congedo, esonero, dispensa, ecc...) senza fornire specifiche.
Funzionava così per le domande di lavoro precompilate da barrare (in cui la semplice parola esente era affiancata dalle caselle SI/NO) e funziona così tuttoggi per quei datori di lavoro (anche il miur, la scuola, ecc...) che vogliono conoscere questo dato per capire se la piena ed effettiva disponibilità del candidato è soggetta o meno a questa eventualità.

Quindi:
a) se ci si attende di essere chiamati a svolgere questo obbligo lo si scrive, magari aggiungendo il motivo (oggi cosa rara).
b) semplicemente, come da dizionario, scriviamo militesente.

Ciccio8 ha scritto:Questo dubbio (era anche il mio, ho una dispensa per essere terzo figlio maschio) è stato più volte discusso su vari thread.

Dopo varie ricerche intrecciate si è giunti alla conclusione che è sufficiente dichiarare in breve i 2 casi:
a) Si è ancora soggetti all'obbligo di leva (per qualsiasi motivo);
b) Si è viceversa esenti dall'obbligo di leva (anche in questo caso per qualsivoglia motivo: congedo, esonero, dispensa, ecc...) senza fornire specifiche.
Funzionava così per le domande di lavoro precompilate da barrare (in cui la semplice parola esente era affiancata dalle caselle SI/NO) e funziona così tuttoggi per quei datori di lavoro (anche il miur, la scuola, ecc...) che vogliono conoscere questo dato per capire se la piena ed effettiva disponibilità del candidato è soggetta o meno a questa eventualità.

Quindi:
a) se ci si attende di essere chiamati a svolgere questo obbligo lo si scrive, magari aggiungendo il motivo (oggi cosa rara).
b) semplicemente, come da dizionario, scriviamo militesente.

Scusa ma sei rimasto indietro di un decennio NESSUNO dal 2004 può essere più chiamato a svolgere servizio di leva.

Grazie per gli interventi..
quindi scriveremo semplicemente:....militesente.; o come dice sharaba ...esente ai sensi della legge 23 Ago 2004 n.226?...voi cm avete fatto?

gugu ha scritto:
Scusa ma sei rimasto indietro di un decennio NESSUNO dal 2004 può essere più chiamato a svolgere servizio di leva.

Ciao gugu. Lo so, ma i casi da me riportati comprendono anche i nati dopo il 1986, soggetti alla nuova legge. Altrimenti perché continuano ad inserire questa domanda? Per i rinvii infiniti (di quanti decenni? o_O) o per i rientrati in patria dopo anni che si erano sottratti all'obbligo? Oppure ancora solo per chi ha ottenuto cittadinanza?
Un modulo non ragiona in automatico e non sa quando sei nato finché non lo compili, ponendo a tutti questa domanda (generica, desueta e che manda spesso in confusione anche le donne).
Noi maschietti dobbiamo praticamente dichiarare sotto la nostra responsabilità se dobbiamo o non dobbiamo svolgere ancora sto benedetto servizio militare, aldilà delle leggi a monte o della storia personale. Che io sappia solo le donne possono ignorarla o barrarla.

A parte che gugu, scusami... la tua affermazione non è del tutto esatta, può essere chiamato eccome. Non lo è per legge attuale, dato che il dispositivo oggi "sospende" (forma di esenzione appunto) solo l'obbligo alla leva ma non il dovere di rispondere eventualmente ad una chiamata alle armi. Nel caso dovesse servire glielo fanno svolgere anche sbrigativo un addestramento di leva straordinario e poi via, servizio direttamente svolto al fronte, così come tutti gli idonei in congedo richiamati alle armi. Ti faccio questa ovvia osservazione perché forse è proprio per questo semplicissimo e triste motivo che lo stato non toglierà mai dai moduli tale domanda, tutti gli uomini devono sempre tenerla presente come eventualità e rispondervi in ogni caso.

Per la forma di dichiarazione io mi attengo alla più semplice e generica, visto che anche la domanda posta è dello stesso tenore, tanto non dichiaro certo il falso, al massimo la mia risulta una risposta parziale. Se poi vorranno maggiori dettagli presenterò le vecchie scartoffie. Per i giovanissimi il motivo dell'esenzione mi pare ancora più ovvio degli altri... quindi fate un po' voi.

Posto che esiste la legge 226/2004 non esiste nessun reale problema sulla dichiarazione. La dichiarazione non riguarda "i giovanissimi" visto che molti nati in anni precedenti usufruiscono della stessa legge a causa del rinvio per motivi di studio. Per cui non parliamo del 1986, ma anche del 1982, 1980 e antecedenti.
Per tutti gli altri, chiamati alle armi prima del 2004, è logico che la 226/2004 non possa trovare applicazione ma si debba fare riferimento alle specifiche situazioni personali.

A titolo esemplificativo, da un bando comunale:

a. di essere in regola con le norme concernenti gli obblighi di leva e quelli relativi al
servizio militare ______________________________________________________;
ovvero
b. di non avere avuto obblighi di leva e quelli relativi al servizio militare a seguito della
loro sospensione stabilita dalla legge 23 agosto 2004, n. 226.