La Buona Scuola ed il signoraggio politico. Ipotesi deliranti(?)
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paniscus_2.0
noncicapisconiente
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La Buona Scuola ed il signoraggio politico. Ipotesi deliranti(?)
Non so, ma una strana idea mi sobbalza alla mente. Forse sono solo delirante ma un dubbio mi assale.
Se ho ben capito la "prossima scuola" si baserà su un sistema che prevede anche la possibilità da parte dei DS di licenziare e assumere chi vogliono?
In caso affermativo facciamo un piccolo esempio di come i politici vogliono mettere le mani su 800.000 voti.
Sappiamo tutti come si diventa insegnanti. Il punteggio delle graduatorie non ci viene regalato da nessuno. Si calcola in base al punteggio acquisito con l'abilitazione + gli anni di effettivo servizio. Se escludiamo i corsetti frociom e robette varie, la stragrande parte del punteggio non è stato "comprato". Fin qui ho, per gli addetti ai lavori, detto cose che tutti sanno.
Iniziamo con il delirio.
Perchè la scuola ed i docenti sono sempre stati malvisti dai politici?
Perchè è L'UNICO posto statale che si conquista senza raccomandazione. Non ci può essere raccomandazione che regga se io ho 100 punti, il cugino della preside ne ha 30 e il figlio dell'assessore ne ha 20. Il posto è mio e senza dover andare ad elemosinare al politico di turno una raccomandazione.
Cosa cambierebbe nel caso il DS avesse la possibilità di licenziare ed assumere chi vuole?
Ipotesi 1. Insegno da tanti anni e ho 150 punti. Dietro di me in graduatoria c'è il figlio, o il cugino, o l'amante, o l'amico di famiglia, o il mantenuto, della mia DS oppure c'è l'amante dell'assessore. Secondo voi, l'anno prossimo che probabilità ho di essere confermato oppure di essere sbattuto fuori? Che probabilità ci sono che io venga sostituito con uno dei due che sono dietro di me?
Ipotesi 2. Sappiamo benissimo che l'interessamento di un politico con conseguente successo nell'assunzione su un posto statale equivale a votare per quel politico. Tranne poche eccezioni la verità è questa. Fino ad oggi, non servendo raccomandazione per insegnare, nessuno di noi è mai andato da un politico per avere un contratto di docenza (quest'affermazione non vale sui concorsi a cattedra, in quanto sappiamo come si svolgono i concorsi in italia, quindi il dubbio rimane). Dall'anno prossimo probabilmente si avrà la corsa al politico per farsi raccomandare. Successivamente il politico si attiverà presso la mia DS, che non vede l'ora di avere qualche "leccatina" dal politico di turno, e la mia DS farà il possibile per accontentare il politico. Perchè il DS si metterà a disposizione? Perchè sappiamo tutti che se un politico ti chiede un favore poi tu vai a chiederne uno a lui.
Detto questo:
1) secondo voi, odorando la possibilità di mettere mano su 800.000 voti dei docenti (escludendo quelli dei familiari) i politici non andranno ad interferire con le nomine?
E cosa succederà in Lombardia dove l'Aprea ha già fatto pressioni per far chiudere le graduatorie ai "torroncini" a favore degli autoctoni?
p.s. che poi storicamente parlando da quelle parti c'è passato di tutto quindi geneticamente sono più misti di un gelato centogusti?
2) chi controllerà il DS? gli amici del DS o i politici interessati a far assumere i loro elettori?
3) Ho letto da qualche parte che saremo sottoposti ogni anno a valutazione psico/attitudinale. Ottimo. Però:
a) devono essere sottoposti a questa valutazione anche i dirigenti scolastici
b) la valutazione del ds deve essere effettuata da una commissione composta da 1 ds + 1 medico generico + 1 psichiatra tutti scelti dal collegio docenti, che non si conoscano e professionalmente operanti in luoghi distanti almeno 400 km dalla scuola dove il ds presta servizio.
Se ho ben capito la "prossima scuola" si baserà su un sistema che prevede anche la possibilità da parte dei DS di licenziare e assumere chi vogliono?
In caso affermativo facciamo un piccolo esempio di come i politici vogliono mettere le mani su 800.000 voti.
Sappiamo tutti come si diventa insegnanti. Il punteggio delle graduatorie non ci viene regalato da nessuno. Si calcola in base al punteggio acquisito con l'abilitazione + gli anni di effettivo servizio. Se escludiamo i corsetti frociom e robette varie, la stragrande parte del punteggio non è stato "comprato". Fin qui ho, per gli addetti ai lavori, detto cose che tutti sanno.
Iniziamo con il delirio.
Perchè la scuola ed i docenti sono sempre stati malvisti dai politici?
Perchè è L'UNICO posto statale che si conquista senza raccomandazione. Non ci può essere raccomandazione che regga se io ho 100 punti, il cugino della preside ne ha 30 e il figlio dell'assessore ne ha 20. Il posto è mio e senza dover andare ad elemosinare al politico di turno una raccomandazione.
Cosa cambierebbe nel caso il DS avesse la possibilità di licenziare ed assumere chi vuole?
Ipotesi 1. Insegno da tanti anni e ho 150 punti. Dietro di me in graduatoria c'è il figlio, o il cugino, o l'amante, o l'amico di famiglia, o il mantenuto, della mia DS oppure c'è l'amante dell'assessore. Secondo voi, l'anno prossimo che probabilità ho di essere confermato oppure di essere sbattuto fuori? Che probabilità ci sono che io venga sostituito con uno dei due che sono dietro di me?
Ipotesi 2. Sappiamo benissimo che l'interessamento di un politico con conseguente successo nell'assunzione su un posto statale equivale a votare per quel politico. Tranne poche eccezioni la verità è questa. Fino ad oggi, non servendo raccomandazione per insegnare, nessuno di noi è mai andato da un politico per avere un contratto di docenza (quest'affermazione non vale sui concorsi a cattedra, in quanto sappiamo come si svolgono i concorsi in italia, quindi il dubbio rimane). Dall'anno prossimo probabilmente si avrà la corsa al politico per farsi raccomandare. Successivamente il politico si attiverà presso la mia DS, che non vede l'ora di avere qualche "leccatina" dal politico di turno, e la mia DS farà il possibile per accontentare il politico. Perchè il DS si metterà a disposizione? Perchè sappiamo tutti che se un politico ti chiede un favore poi tu vai a chiederne uno a lui.
Detto questo:
1) secondo voi, odorando la possibilità di mettere mano su 800.000 voti dei docenti (escludendo quelli dei familiari) i politici non andranno ad interferire con le nomine?
E cosa succederà in Lombardia dove l'Aprea ha già fatto pressioni per far chiudere le graduatorie ai "torroncini" a favore degli autoctoni?
p.s. che poi storicamente parlando da quelle parti c'è passato di tutto quindi geneticamente sono più misti di un gelato centogusti?
2) chi controllerà il DS? gli amici del DS o i politici interessati a far assumere i loro elettori?
3) Ho letto da qualche parte che saremo sottoposti ogni anno a valutazione psico/attitudinale. Ottimo. Però:
a) devono essere sottoposti a questa valutazione anche i dirigenti scolastici
b) la valutazione del ds deve essere effettuata da una commissione composta da 1 ds + 1 medico generico + 1 psichiatra tutti scelti dal collegio docenti, che non si conoscano e professionalmente operanti in luoghi distanti almeno 400 km dalla scuola dove il ds presta servizio.
noncicapisconiente- Messaggi : 21
Data d'iscrizione : 29.08.11
Re: La Buona Scuola ed il signoraggio politico. Ipotesi deliranti(?)
noncicapisconiente ha scritto:Non so, ma una strana idea mi sobbalza alla mente. Forse sono solo delirante ma un dubbio mi assale.
Se ho ben capito la "prossima scuola" si baserà su un sistema che prevede anche la possibilità da parte dei DS di licenziare e assumere chi vogliono?
è chiedere troppo se si immagina che un insegnante, nonostante il suo nick sia noncicapisconiente, prima di lanciarsi in analisi sulla sociologia dei processi politici italiani, con sconfinamenti addirittura nella psichiatria, legga il documento di proposta di riforma avanzata dal governo?
dopo che l'hai letto (non è un testo difficile, dai, provaci) mi dici in quale capitolo, capoverso, riga, si afferma che il dirigente assume e licenzia chi vuole?
silver76- Messaggi : 835
Data d'iscrizione : 25.05.13
Re: La Buona Scuola ed il signoraggio politico. Ipotesi deliranti(?)
noncicapisconiente ha scritto:
Perchè la scuola ed i docenti sono sempre stati malvisti dai politici?
No, la scuola e i docenti sono generalmente malvisti da tutti. :-)
Per questo i politici sanno di potersi accanire sui docenti senza grandi proteste se non da parte dei diretti interessati.
JaneEyre- Messaggi : 1988
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: La Buona Scuola ed il signoraggio politico. Ipotesi deliranti(?)
Ciao Silver, solo per precisare: ne La Buona Scuola, pag. 68, si evince l'intenzione di attuare un registro nazionale da cui i DS potranno scegliere i docenti più adatti alla scuola che dirigono. Il criterio di scelta non sarà un merito assoluto ma: un profilo professionale coerente con le attività da svolgere in quella scuola in nome dell'autonomia e della flessibilità, il tutto per incoraggiare la mobilità.
Quindi, se ho capito bene: così come vengo scelto, potrò essere "incoraggiato alla mobilità" in un secondo momento?
Inoltre, l'on. Faraone precisò senza troppi giri di parole che l'autonomia scolastica significa poter scegliere da sé i docenti con chiamata diretta. Quindi non stiamo parlando di cose campate del tutto in aria...resta da vedere se e come intenderanno regolamentare la cosa... ;-)
Quindi, se ho capito bene: così come vengo scelto, potrò essere "incoraggiato alla mobilità" in un secondo momento?
Inoltre, l'on. Faraone precisò senza troppi giri di parole che l'autonomia scolastica significa poter scegliere da sé i docenti con chiamata diretta. Quindi non stiamo parlando di cose campate del tutto in aria...resta da vedere se e come intenderanno regolamentare la cosa... ;-)
sweetdream- Messaggi : 729
Data d'iscrizione : 27.04.11
Re: La Buona Scuola ed il signoraggio politico. Ipotesi deliranti(?)
Anche per me è oscuro quel passaggio di p. 68. Voi come lo interpretate?
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: La Buona Scuola ed il signoraggio politico. Ipotesi deliranti(?)
Sinceramente non vedo da nessuna parte l'istituzione del potere di assunzione o licenziamento da parte dei Dirigenti scolastici. Si parla invece di possibilità dei Dirigenti Scolastici, dietro consultazione degli organi collegiali, di richiedere la mobilità in ingresso di docenti che rispondono a determinati requisiti in coerenza con il progetto formativo dell'istituto. Cosa significa? Tutto e niente. Il risultato dipende:
1) dalle finalità che si definiranno, de facto, per gli organici funzionali
2) dalle competenze che saranno attribuite agli organi collegiali (es. parere consultativo o vincolante?)
3) dalla codificazione dei progetti che definiranno i requisiti
4) dal collegamento strutturale che si farà tra la mobilità "tradizionale", basata su graduatorie a punteggi di merito rigidamente codificati, e questa mobilità "funzionale", basata sulle competenze curricolari
5) dagli adeguamenti dello status giuridico dei docenti.
Allo stato attuale si tratta di pura fuffa e neanche facile da realizzare perché richiede stravolgimenti della contrattazione nazionale, dell'inquadramento giuridico, nonché una oculata articolazione delle procedure di deliberazione all'interno degli organi collegiali. Insomma, almeno nel breve periodo, alla fine, rischia di risolversi in una banca dati a cui è possibile accedere per richiedere l'ingresso di un docente che abbia particolari requisiti per gestire l'esecuzione di specifici progetti di particolare complessità o, più semplicemente, per aprire la scorciatoia all'ingresso di un amico degli amici che guarda caso avrà un profilo curricolare coerente con le finalità del progetto promosso dalla scuola o dalla rete di scuole.
Scordiamoci perciò sistemi di reclutamento che prevedano la sistematica cacciata a calci nel sedere dell'ultimo pirla che occupa la cattedra X per darla all'amico degli amici che da anni scalpita per avere un posto nel Liceo Tal dei Tali. Più che altro si tratterà dell'istituzione di una corsia preferenziale analoga a quella che attualmente permette l'affidamento di incarichi a determinati esterni in progetti particolari attivati in certi istituti.
Certo, secondo i meccanismi su cui sarà strutturato il sistema, sarà possibile manipolarlo per soddisfare interessi particolari, ma da qui ad elaborare un'intera teoria del complotto ce ne passa.
Faccio due esempi di ipotesi di uso congruo e uso incongruo del sistema.
1) una rete di scuole vuole progettare e realizzare una intranet didattica multimediale che permetta l'interazione didattica fra i plessi che la compongono. Affidare la progettazione, la realizzazione e la gestione di una simile piattaforma ad un fornitore di servizi esterni avrebbe un costo esorbitante, molto difficilmente accessibile per un gruppo di scuole. Solitamente questi progetti sono alla portata di enti locali (province o regioni). In Sardegna, ad esempio, era stato avviato e realizzato (solo al livello fisico di struttura) un progetto del genere, poi miseramente fallito perché troppo ambizioso (progetto M@RTE). Una rete di scuole è potenzialmente in grado di realizzarlo se dispone già di una buona dotazione infrastrutturale di base e può accedere a determinati canali di finanziamento (locali-nazionali-europei). Di cosa ha bisogno? di risorse umane, quelle in grado di far risparmiare soldi e dirottarli nell'adeguamento e potenziamento dell'infrastruttura fisica. Quali sono queste risorse? ad esempio, servirà una persona con le palle esperta nella progettazione ai fini dell'accesso ad un finanziamento, una persona con le palle esperta di TIC, una persona con le palle esperta di multimedialità. Queste persone esistono nella scuola italiana, molto spesso impegnate in progetti esterni perché la loro competenza è spesso sottoutilizzata se non sminuita nel gulag delle scuole del regno. Ecco che in questa banca dati delle competenze vado a cercare queste persone e prevedo nell'organico funzionale l'ingresso di tre docenti che non metterò certo a fare i badanti di torme di ragazzini urlanti, ma impiegherò a tempo pieno nella progettazione, realizzazione e coordinamento di un progetto che se dovessi commissionarlo ad esterni mi costerebbe decine se non centinaia di migliaia di euro. E non ci vorrebbe molto a stimolare la mobilità di queste persone, magari confinate a gestire due laboratori di informatica arrancanti nel loro istituto, fra un'ora buca e un'ora aggiuntiva, o a redigere il solito progettino che abbellisce il POF e soprattutto fa arrivare un finanziamento di 2000 euro dalla provincia, o a sbattersi con colleghi annoiati cercando di proporre sistemi di e-learning che non si caga nessuno. Magari li stimolo finanziariamente anche prevedendone l'inserimento tra i famosi fortunati che potranno godere dell'immensa pioggia di soldi che arriveranno dagli scatti stipendiali. Ecco un modo avanzato di gestire il concetto di organico funzionale, che non è certo quello di avere in dotazione una squadra di jolly tappabuchi. Chissà se le menti illuminate di Supermatteo & co. hanno visioni del genere (ne dubito, credo che il profilo sia piuttosto basso).
2) un dirigente scolastico vorrebbe far entrare l'amico degli amici nel suo istituto. Ecco che immagina un progetto ad hoc e lo propone ai suoi colleghi della "rete": non scassate le palle, dobbiamo aumentare l'organico funzionale di cinque unità, appoggiatemi in questo progetto per fare entrare questa persona e non vi metto i bastoni tra le ruote per gli altri quattro.
La facilità di configurazione dell'ipotesi due dipenderà tutto dal modo in cui si tradurrà nei fatti la fuffa prospettata nella slide n. 68. Che al momento è solo una slide che espone fuffa.
1) dalle finalità che si definiranno, de facto, per gli organici funzionali
2) dalle competenze che saranno attribuite agli organi collegiali (es. parere consultativo o vincolante?)
3) dalla codificazione dei progetti che definiranno i requisiti
4) dal collegamento strutturale che si farà tra la mobilità "tradizionale", basata su graduatorie a punteggi di merito rigidamente codificati, e questa mobilità "funzionale", basata sulle competenze curricolari
5) dagli adeguamenti dello status giuridico dei docenti.
Allo stato attuale si tratta di pura fuffa e neanche facile da realizzare perché richiede stravolgimenti della contrattazione nazionale, dell'inquadramento giuridico, nonché una oculata articolazione delle procedure di deliberazione all'interno degli organi collegiali. Insomma, almeno nel breve periodo, alla fine, rischia di risolversi in una banca dati a cui è possibile accedere per richiedere l'ingresso di un docente che abbia particolari requisiti per gestire l'esecuzione di specifici progetti di particolare complessità o, più semplicemente, per aprire la scorciatoia all'ingresso di un amico degli amici che guarda caso avrà un profilo curricolare coerente con le finalità del progetto promosso dalla scuola o dalla rete di scuole.
Scordiamoci perciò sistemi di reclutamento che prevedano la sistematica cacciata a calci nel sedere dell'ultimo pirla che occupa la cattedra X per darla all'amico degli amici che da anni scalpita per avere un posto nel Liceo Tal dei Tali. Più che altro si tratterà dell'istituzione di una corsia preferenziale analoga a quella che attualmente permette l'affidamento di incarichi a determinati esterni in progetti particolari attivati in certi istituti.
Certo, secondo i meccanismi su cui sarà strutturato il sistema, sarà possibile manipolarlo per soddisfare interessi particolari, ma da qui ad elaborare un'intera teoria del complotto ce ne passa.
Faccio due esempi di ipotesi di uso congruo e uso incongruo del sistema.
1) una rete di scuole vuole progettare e realizzare una intranet didattica multimediale che permetta l'interazione didattica fra i plessi che la compongono. Affidare la progettazione, la realizzazione e la gestione di una simile piattaforma ad un fornitore di servizi esterni avrebbe un costo esorbitante, molto difficilmente accessibile per un gruppo di scuole. Solitamente questi progetti sono alla portata di enti locali (province o regioni). In Sardegna, ad esempio, era stato avviato e realizzato (solo al livello fisico di struttura) un progetto del genere, poi miseramente fallito perché troppo ambizioso (progetto M@RTE). Una rete di scuole è potenzialmente in grado di realizzarlo se dispone già di una buona dotazione infrastrutturale di base e può accedere a determinati canali di finanziamento (locali-nazionali-europei). Di cosa ha bisogno? di risorse umane, quelle in grado di far risparmiare soldi e dirottarli nell'adeguamento e potenziamento dell'infrastruttura fisica. Quali sono queste risorse? ad esempio, servirà una persona con le palle esperta nella progettazione ai fini dell'accesso ad un finanziamento, una persona con le palle esperta di TIC, una persona con le palle esperta di multimedialità. Queste persone esistono nella scuola italiana, molto spesso impegnate in progetti esterni perché la loro competenza è spesso sottoutilizzata se non sminuita nel gulag delle scuole del regno. Ecco che in questa banca dati delle competenze vado a cercare queste persone e prevedo nell'organico funzionale l'ingresso di tre docenti che non metterò certo a fare i badanti di torme di ragazzini urlanti, ma impiegherò a tempo pieno nella progettazione, realizzazione e coordinamento di un progetto che se dovessi commissionarlo ad esterni mi costerebbe decine se non centinaia di migliaia di euro. E non ci vorrebbe molto a stimolare la mobilità di queste persone, magari confinate a gestire due laboratori di informatica arrancanti nel loro istituto, fra un'ora buca e un'ora aggiuntiva, o a redigere il solito progettino che abbellisce il POF e soprattutto fa arrivare un finanziamento di 2000 euro dalla provincia, o a sbattersi con colleghi annoiati cercando di proporre sistemi di e-learning che non si caga nessuno. Magari li stimolo finanziariamente anche prevedendone l'inserimento tra i famosi fortunati che potranno godere dell'immensa pioggia di soldi che arriveranno dagli scatti stipendiali. Ecco un modo avanzato di gestire il concetto di organico funzionale, che non è certo quello di avere in dotazione una squadra di jolly tappabuchi. Chissà se le menti illuminate di Supermatteo & co. hanno visioni del genere (ne dubito, credo che il profilo sia piuttosto basso).
2) un dirigente scolastico vorrebbe far entrare l'amico degli amici nel suo istituto. Ecco che immagina un progetto ad hoc e lo propone ai suoi colleghi della "rete": non scassate le palle, dobbiamo aumentare l'organico funzionale di cinque unità, appoggiatemi in questo progetto per fare entrare questa persona e non vi metto i bastoni tra le ruote per gli altri quattro.
La facilità di configurazione dell'ipotesi due dipenderà tutto dal modo in cui si tradurrà nei fatti la fuffa prospettata nella slide n. 68. Che al momento è solo una slide che espone fuffa.
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