Ma parlare di didattica no?!
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insula
sfsp
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Ma parlare di didattica no?!
Capisco che stipendio, mobilità, difesa degli interessi personali siano argomenti cruciali per tutti noi, ma è un po' avvilente vedere che non si parla d'altro.
Non saranno solo le nostre condizioni lavorative il problema della scuola...
Che sia propaganda o meno, è una specie di miracolo il fatto che si chieda il nostro parere prima di varare una riforma.
Io personalmente sento di insegnare il programma sbagliato ai miei studenti e può essere questa l'occasione per aprire una discussione.
E se poi (come probabilmente sarà) Renzi se ne infischierà, non sarà comunque tempo perso.
Non saranno solo le nostre condizioni lavorative il problema della scuola...
Che sia propaganda o meno, è una specie di miracolo il fatto che si chieda il nostro parere prima di varare una riforma.
Io personalmente sento di insegnare il programma sbagliato ai miei studenti e può essere questa l'occasione per aprire una discussione.
E se poi (come probabilmente sarà) Renzi se ne infischierà, non sarà comunque tempo perso.
sfsp- Messaggi : 21
Data d'iscrizione : 10.01.13
Re: Ma parlare di didattica no?!
insula ha scritto:Ti do ragione sul fatto che è importante anche la didattica, però ti faccio notare che è come volere parlare del pranzo di gala mentre la nave affonda.
Se Renzi se ne infischierà non altrettanto dobbiamo fare noi, anche per salvare la didattica e il futuro delle nuove generazioni che hanno diritto ad una scuola che prepara e che sia pubblica, con operatori del sapere che non sono schiavi e sottopagati.
Uno schiavo non è affatto un buon insegnante e lo studente ne ha solo da perdere perchè a sua volta diventerà disinformato e schiavo per fare un favore ad una casta di capitalisti.
Non condivido affatto!
Il paragone con il pranzo di gala mi pare del tutto fuori luogo. La didattica è il motore della nave, non qualcosa di vacuo ed effimero.
Con la riforma, si metterà mano comunque ai programmi. Facciamo che non siano scritti per l'ennesima volta senza un obiettivo e da gente che non ha mai messo piede in una scuola.
Anche questa volta, si vuole partire dalla riforma degli esami.
sfsp- Messaggi : 21
Data d'iscrizione : 10.01.13
Re: Ma parlare di didattica no?!
La didattica non è l'argomento cardine di questo forum semplicemente perchè molti di questo forum, me compreso, temono innanzitutto di finire a fare i dipendenti di un call center o sotto a un ponte; comunque hai ragione sull'importanza della didattica e i rischi di una qualunque riforma in tale argomento.
Indomito_2014- Messaggi : 286
Data d'iscrizione : 24.08.14
Re: Ma parlare di didattica no?!
insula ha scritto:
faccio un paragone più congruo: se nella nave vi è una falla e si sta affondando (parlo degli insegnanti che sono LE PARETI di una scuola) è inutile parlare del motore (didattica). Il motore andrà giù insieme alla nave.
Non permettiamo di allargare la falla e anzi costringiamo chi di dovere a turarla e così anche il motore si salverà e potrà anche essere migliorato.
Forse non hai capito che con la scusa della didattica (il motore) vogliono distoglierci dalla falla.
Solo riparando la falla li costringerai ad arretrare e a lasciarci fare a noi insegnanti per quanto riguarda la didattica.
Mi vorresti convincere che la scuola affonderà a causa della falla determinata dalle condizioni lavorative degli insegnanti. Che non è importante stabilire una rotta; solo tenerla a galla.
Un modo di pensare insopportabilmente deprimente per quanto mi riguarda.
Se non riesco a tracciare una rotta per fare arrivare agli studenti quello che ho da insegnare è meglio se mi cerco un altro lavoro.
sfsp- Messaggi : 21
Data d'iscrizione : 10.01.13
Re: Ma parlare di didattica no?!
insula ha scritto:
Chi ha la pancia piena, perchè non ha problemi finanziari, non capisce una priorità sull'altra.
Se ti riferisci a me con "la pancia piena", ti sbagli di grosso.
Io sono in ruolo da neanche 20 giorni, in una provincia diversa dalla mia, dopo la bellezza di 22 anni di precariato, la maggior parte all'università, in una situazione, quella sì, disperata, senza alcuna prospettiva per il futuro e per 6 anni senza stipendio.
Anni di contrattini di docenza che dichiaratamente non mi avrebbero portato a nulla, altro che assunzioni di massa e salvaguardia dei precari.
Trovo sacrosanto che si assumano in ruolo le persone sfruttate per anni con un precariato assurdo e incivile. E altrettanto sacrosanto che non si vadano a ledere i diritti di chi già è in ruolo. Non è questo il punto.
E non sarebbe neanche una questione di priorità.
Il punto è che la scuola, almeno molte delle scuole in cui ho insegnato, non sa dove sta andando.
Programmi nati male e rappezzati peggio. Colleghi che fanno solo routine. Ragazzi completamente spenti da un sistema fallimentare.
Mobilitiamoci pure per rivendicare condizioni di lavoro dignitose.
Ma la priorità, la mia priorità, è quella di svolgere il mio ruolo con coscienza e professionalità, foss'anche gratis.
La nave (questa strana nave con le pareti di cui parli) sta affondando perché non riesce a svolgere il suo ruolo in maniera decente, non certo per pochi sacrosanti euro che cercano di sfilarci a tradimento.
sfsp- Messaggi : 21
Data d'iscrizione : 10.01.13
Re: Ma parlare di didattica no?!
sconcertato1 ha scritto:Allora non era necessario cambiare provincia. Potevi lasciare il ruolo alla persona che l'ha visto svanire col tuo spostamento.sfsp ha scritto:insula ha scritto:
Chi ha la pancia piena, perchè non ha problemi finanziari, non capisce una priorità sull'altra.
Se ti riferisci a me con "la pancia piena", ti sbagli di grosso.
Io sono in ruolo da neanche 20 giorni, in una provincia diversa dalla mia, dopo la bellezza di 22 anni di precariato, la maggior parte all'università, in una situazione, quella sì, disperata, senza alcuna prospettiva per il futuro e per 6 anni senza stipendio.
Anni di contrattini di docenza che dichiaratamente non mi avrebbero portato a nulla, altro che assunzioni di massa e salvaguardia dei precari.
Trovo sacrosanto che si assumano in ruolo le persone sfruttate per anni con un precariato assurdo e incivile. E altrettanto sacrosanto che non si vadano a ledere i diritti di chi già è in ruolo. Non è questo il punto.
E non sarebbe neanche una questione di priorità.
Il punto è che la scuola, almeno molte delle scuole in cui ho insegnato, non sa dove sta andando.
Programmi nati male e rappezzati peggio. Colleghi che fanno solo routine. Ragazzi completamente spenti da un sistema fallimentare.
Mobilitiamoci pure per rivendicare condizioni di lavoro dignitose.
Ma la priorità, la mia priorità, è quella di svolgere il mio ruolo con coscienza e professionalità, foss'anche gratis.
La nave (questa strana nave con le pareti di cui parli) sta affondando perché non riesce a svolgere il suo ruolo in maniera decente, non certo per pochi sacrosanti euro che cercano di sfilarci a tradimento.
questa non l'ho capita!
se era un commento campanilista o razzista contro gli abilitati al sud che cambiano provincia spostandosi al nord, potevi risparmiartelo.
io ho vinto il concorso nella mia regione e sono stato mandato in un'altra provincia. mi faccio 120 km al giorno e non per questo mi straccio le vesti.
sfsp- Messaggi : 21
Data d'iscrizione : 10.01.13
Re: Ma parlare di didattica no?!
sconcertato1 ha scritto:
Partendo dal presupposto che ogni docente mette passione ed impegno nel proprio lavoro, aggiungici poi professionalità, competenza e conoscenza allora non puoi e non devi svenderti o svenderci affermando di essere disposto a lavorare gratis. ....
Ogni lavoro va pagato, ogni cosa che compri va pagata, e piu' la merce e' di qualita' piu' costa cara. Non si deve accettare l'idea che l'insegnante e' l'unico che puo' lavorare gratis o per un tozzo di pane. E' proprio questo quello che vorrebbero gli approfittatori, non cediamo a questi ricatti e chiediamo quello che e' giusto e sacrosanto. Il nostro valore e' superiore a quello che vorrebbero farci credere. Io concordo pienamente con insula.
Bene, diamo per buono questo postulato "ogni docente mette passione, impegno..." basta questo per dire che fa un buon lavoro? Se un piastrellista suda, si impegna appassionatamente ma poi mette i mattoni storti, tu lo paghi bene? Quanti insegnanti, pur impegnandosi riescono davvero a trasmettere qualcosa, a lasciare il segno appunto? Ma misurare il lavoro dell'insegnante non è facile come misurare quello del piastrellista. Bisognerebbe chiedere agli studenti, ai colleghi ma si creerebbero tensioni fra i docenti, con i ragazzi... la ricerca dell'insegnante meritevole avrebbe troppe controindicazioni. Alla fine lo stipendio è giusto, una via di mezzo fra chi meriterebbe tremila euro e chi zero :-)
Humboldt- Messaggi : 169
Data d'iscrizione : 01.08.14
Re: Ma parlare di didattica no?!
sconcertato1 ha scritto:ssfsp ha scritto:sconcertato1 ha scritto:
Allora non era necessario cambiare provincia. Potevi lasciare il ruolo alla persona che l'ha visto svanire col tuo spostamento.
se era un commento campanilista o razzista contro gli abilitati al sud che cambiano provincia spostandosi al nord, potevi risparmiartelo.
La mia non era assolutamente una nota razzista, ci mancherebbe!
No? Allora dev'essere una cosa personale.
E cos'è che ti spinge a pensare che farei meglio a lasciare il mio posto di lavoro?
Il fatto che io senta il bisogno di discutere di altri aspetti della riforma oltre che delle condizioni lavorative?
sconcertato1 ha scritto:ssfsp ha scritto:
Ma la priorità, la mia priorità, è quella di svolgere il mio ruolo con coscienza e professionalità, foss'anche gratis.
non puoi e non devi svenderti o svenderci affermando di essere disposto a lavorare gratis.
Mai detto e mai pensato di essere disposto a lavorare gratis. Quello che ho detto è che la professionalità che metto nel lavoro non dipende dai soldi che mi danno. Se mi pagassero il doppio o dieci volte il misero stipendio che prendo ora, non farei niente di più e niente di meno di quello che faccio ora.
Qui si sta parlando della riforma, e pare che l'unico aspetto in discussione siano soldi, condizioni lavorative, difesa del proprio orticello.
Argomenti legittimi e rivendicazioni spesso condivisibili. Ma c'è in ballo molto di più. Come classe degli insegnanti abbiamo il dovere di mettere sul tappeto i problemi che stanno uccidendo la scuola.
Io rivendico questo ruolo, e cerco qualcuno con cui discutere. Prima di tutto di didattica, di obiettivi e di metodi.
Se non sei interessato, cambia thread. Dei tuoi astiosi attacchi personali faccio volentieri a meno.
sfsp- Messaggi : 21
Data d'iscrizione : 10.01.13
Re: Ma parlare di didattica no?!
sfsp ha scritto:insula ha scritto:
faccio un paragone più congruo: se nella nave vi è una falla e si sta affondando (parlo degli insegnanti che sono LE PARETI di una scuola) è inutile parlare del motore (didattica). Il motore andrà giù insieme alla nave.
Non permettiamo di allargare la falla e anzi costringiamo chi di dovere a turarla e così anche il motore si salverà e potrà anche essere migliorato.
Forse non hai capito che con la scusa della didattica (il motore) vogliono distoglierci dalla falla.
Solo riparando la falla li costringerai ad arretrare e a lasciarci fare a noi insegnanti per quanto riguarda la didattica.
Mi vorresti convincere che la scuola affonderà a causa della falla determinata dalle condizioni lavorative degli insegnanti. Che non è importante stabilire una rotta; solo tenerla a galla.
Un modo di pensare insopportabilmente deprimente per quanto mi riguarda.
Se non riesco a tracciare una rotta per fare arrivare agli studenti quello che ho da insegnare è meglio se mi cerco un altro lavoro.
Sei precaria?In caso affermativo, ti rendi conto che i "tuoi" studenti li perderai entro un anno e potresti non doverti più occupare di didattica perchè sei disoccupata?
Indomito_2014- Messaggi : 286
Data d'iscrizione : 24.08.14
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