docente sostegno con piu alunni in classe

salve, ho un quesito da porvi. Seguo in una classe per 18 ore 3 alunni(rispettivamente per 6 ore), posso suddividere le ore per ogni alunno poichè hanno livelli diversi oppure devo necessariamente lavorare con tutti e 3 conpemporaneamente per 18 ore?grazie delle risposte

Puoi fare come preferisci.

Se in una classe ci sono due ragazzi con ritardo medio grave entrambi (12 ore uno e 6 ore l'altro alunno) il docente di sostegno come può lavorare contemporaneamente su entrambi? secondo me conviene suddividere le ore e le materie su ciascuno o sbaglio?
Ah se il genitore di uno di questi ragazzi vuole che le ore di sostegno siano aumentate cosa può o deve fare il docente di sostegno in questo caso? parlarne con il dirigente oppure attendere un pò dato che essendo una prima di un professionale c'è bisogno di tempo per capire il tipo di programmazione da attuare?

Il genitore che desideri aumentare le ore di sostegno per il proprio figlio ne deve parlare con il dirigente.
Il docente può proprio fare poco in questo senso.

Può solo dire al genitore che forse vale la pena, prima di fare la richiesta, di rimanere qualche settimana in osservazione, insieme, famiglia e insegnante, per vedere le risposte del ragazzo alla nuova scuola e al nuovo impegno e capire sul serio quali siano le necessità.

Anche perchè il dirigente, senza "pezza d'appoggio" non si muove di certo.
(e non si muove nemmeno con la pezza d'appoggio, ma almeno ascolta la famiglia)

grazie Ire per la risposta..
ma può un genitore dopo appena una settimana di lezione andare dal preside a lamentarsi delle poche ore assegnate al figlio e della poca presenza del docente di sostegno?? se in classe vi sono due o tre casi di ritardo da lieve a lieve-medio ed un solo docente di sos in classe come si può gestire il rapporto con entrambi?

Il genitore è capace di tutto e quando si tratta del proprio figlio spesso non ragiona. (non tutti i genitori ma molti)

Si spera che tu abbia un preside con i controcoglioni (scusa il francese) che sappia rispondere come si deve.

Le ore immagino siano state assegnate sulla base della documentazione del ragazzo.

Cosa significa che si lamenta della poca presenza del sostegno in classe?

Ah non l'ho ben capito...il ragazzo in questione ha diritto a sei ore e la diagnosi funzionale parla di ritardo di grado lieve, se pure a me sembra che abbia bisogno di un sostegno continuo.
Poi c'è l'altro ragazzo che ha 12 ore e nella DF si parla di legge 104 art. 1 e art. 3 quindi handicap grave, anche se parlando con il collega che lo ha seguito l'anno scorso il ragazzo non ha grossi problemi a livello cognitivo ma soprattutto a livello emotivo.
Insomma credo che la mamma voglia che il docente di sostegno stia tutte le ore vicino al figlio ma anche se sono 18 in quella classe c'è comunque un altro ragazzo da seguire ancora con maggiore attenzione leggendo la documentazione.
Mi sembra di capire che la madre si un pò invadente...

Ah il dirigente poi ha detto che le ore sono 18 e che si deve stare 18 ore su tutti e due i casi, ma mi chiedo se il docente di sos può sdoppiarsi in ogni ora e stare alla stessa maniera vicino a tutte e due i ragazzi... 0 0

Col piffero che le ore sono 18!

Le ore sono 12 e 6.



Nel pei che farete o che avete già fatto per ciascun ragazzo(?) sono indicate le ore di sostegno e a quelle ti attieni. Anche perchè pure la mamma del ragazzo art.1/3 potrebbe avere qualcosa da dire.

E il dirigente come la mette, in questo caso?

Fatti fare un ods scritto nel quale il ds dica che devi stare 18 in condivisione.
Se non lo fa... (e non lo fa) il tuo lavoro è 12 + 6.

Se la mamma del ragazzo meno grave si lamenta, lascia che si lamenti.

Non accettare mai che si lamenti con te, dille: signora, se il dirigente mi autorizza io ci sto anche 30 ore con suo figlio. Deve parlarne con lui, io sono solo un docente, non decido nulla. Buongiorno signora.

Grazie Ire per la tua gentile attenzione!!
Ho svolto poche supplenze finora e quindi non conosco molto la prassi più giusta da attuare in queste situazioni.
Si tratta di una prima ed io non ho neppure i PEI di entrambi dunque non so neppure la programmazione che hanno seguito l'anno scorso quale sia stata.
Comunque tu mi consigli proprio di rivolgermi al dirigente e di farmi fare un ordine scritto per le 18 ore in condivisione?
Non sarebbe meglio osservare un pò la situazione e il livello di competenze di entrambi e poi magari inserire nel PEI la suddivisione delle ore da svolgere?
Sono un pò confusa

Ma scusa, il sostegno è richiesto sulla base delle necessità e qualcuno, anche se non tu, avrà deciso di assegnare 12 e 6, no?

Il problema nasce perchè i ragazzi sono nella stessa classe e i genitori vi vedono lì.
Se dopo le tue 6 ore tu andassi in un'altra classe per le 12 ore con l'altro alunno nessuno avrebbe nulla da dire.

Questo è un po' quello che dovresti far capire a quella mamma: signora, per suo figlio sono state pensate 6 ore in base alla documentazione di cui siamo in possesso...
le altre mie ore sono state assegnate all'altro ragazzo che presenta necessità diverse.

Farete prima o poi un gruppo di lavoro per questi ragazzi?

Il pei precedente dov'è?

Per ora non chiedere nulla al preside, verba volant, e tu sei incaricata di 12 + 6 (o no?)

Se insiste ad ordinarti qualcosa che non corrisponda al contratto iniziale chiedi ods scritto. Altrimenti vai avanti secondo prestabilito.


Se invece sto sbagliando e ancora non era stato prestabilito nulla, certo, la cosa migliore sarebbe quella di osservare la situazione per qualche tempo e stabilire nel glh quante ore dare a chi.

Ma le ore assegnate, poi, devono essere rispettate.

Il PEI non c'è perchè si tratta di una prima.
Le ore sono quelle 12 e 6.

Certo che non c'è il Pei vostro :-)

Dicevo quello precedente.

Perchè tu, docente di sostegno dei ragazzi, sei costretta a lavorare con loro senza saperne nulla?

il PEI dell'anno scorso non è in segreteria, ho dovuto fare io il sollecito alle scuole medie frequentate dai due ragazzi l'anno scorso qualche giorno fa.
cmq per il momento seguo il tuo consiglio, continuo così anche perchè è un periodo iniziale di osservazione.
Aggiornerò sicuramente qui gli eventi.
Grazie Ire:))

Le famiglie hanno copia del Pei.

Se non riesci ad ottenerlo dalla scuola, non è violazione della privacy di nessuno se ne chiedi copia a loro.


In bocca al lupo :-)

crepi

Vorrei precisare una cosa, che forse ai più non è chiara, su come funziona l'attribuzione delle ore di sostegno effettivamente.
La scuola ha le diagnosi funzionali degli alunni, in base ad esse la scuola (il dirigente o la funzione strumentale di sostegno, in rappresentanza del dirigente) chiede un certo numero di ore di sostegno all'ambito territoriale competente.
Dato che normalmente non vengono date tutte le ore richieste, il dirigente (o il referente di sostegno in sua rappresentanza) ridistribuisce sui vari casi le ore a disposizione.
Non c'entra più di tanto la diagnosi rispetto alle ore attribuite (sulle diagnosi non compare il numero di ore richiesto). In un certo senso si tratta di una decisione unilaterale del dirigente: può essere che le ore vengano distribuite a caso, oppure che vi sia una decisione molto oculata a monte sia della richiesta che della distribuzione (dipende molto dalla personalità del dirigente e da quanto è coinvolto sul tema della disabilità)...
Quindi è vero che i genitori, se si lamentano, hanno la possibilità di ottenere più ore sul proprio figlio.
Chi fa la voce più grossa, la vince, normalmente...
L'altra cosa da tenere presente è che, una volta conferite le ore, si tende a tenerle fisse negli anni.
Questo accade perché sul PEI ogni anno va scritto quante ore sono messe a disposizione per l'alunno dva e i diversi insegnanti di sostegno vanno normalmente a guardare quante ore ha avuto il ragazzo l'anno precedente...
Questo sistema è veramente poco efficiente. Così succede che, quando in classe si hanno più studenti da seguire, si tende a distribuire le ore non in base alle esigenze reali degli studenti, bensì in base a delle "pensate" fatte da chi il bambino né lo conosce, né lo riconoscerebbe se se lo vedesse davanti per strada...
Io consiglio di dare le ore ai ragazzi in base a ciò che si ritiene più opportuno: anche le diagnosi hanno dei grossi limiti: infatti alcune risalgono ad anni prima...
La questione delle ore effettive sul ragazzo è, di fatto, una formalità. Se si lavorasse per una didattica inclusiva reale, la questione non avrebbe il minimo senso!