A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
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A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
Posto che una buona parte dei nuovi ruoli andranno ad occupare gli spezzoni attualmente presenti...quanti sono realmente ricondotti a cattedre? I 28.000 dichiarati in OF o di più? Gli spezzoni inferiori alle 7 ore dovranno in ogni caso rientrare nel computo, magari abbinate ad ore in OFU (un sogno la cattedra 6+12)?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
intendi dire che il tuo sogno è lavorare 6 ore in classe e avere le 12 ore su Organico funzionale?
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
scusate, forse non sto seguendo bene l'argomento, ma cosa significherebbero esattamente 12 ore su Organico funzionale? coprire le supplenze?
Laura70- Messaggi : 3702
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
lallaorizzonte ha scritto:intendi dire che il tuo sogno è lavorare 6 ore in classe e avere le 12 ore su Organico funzionale?
Sì, decisamente.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
Gugu, mi spieghi per favore?
Laura70- Messaggi : 3702
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
Il concetto di organico funzionale, allo stato attuale, si configura con l'ammontare complessivo delle ore concesse ad un istituto in eccesso rispetto a quelle corrispondenti all'organico effettivo (ovvero, ore di cattedra di fatto).
Come si inquadrerà giuridicamente e tecnicamente questo organico funzionale è tutto da vedere, dal momento che il nuovo contesto non è ancora previsto in sede legislativa e in sede contrattuale. A livello di linea guida è solo previsto che gli organici funzionali sono finalizzati al potenziamento dell'offerta formativa. Il che è dire tutto e non dire niente.
La normativa fondamentale prescrive che la competenza esclusiva per la definizione degli orari dei curricula sia dello Stato, al netto della quota di autonomia spettante alle istituzioni scolastiche, nell'ambito comunque dei programmi generali stabiliti nelle conferenze stato-regione. Sarà lo Stato a decidere se e quante ore di storia dell'arte o di educazione musicale o di diritto saranno inserite nell'orario curricolare previsto a livello nazionale (non si sa bene a spese di quali altre discipline, visto che probabilmente le 30 ore settimanali di lezione frontale non subiranno ritocchi). Sarà lo Stato a decidere l'entità dei fondi destinati al MOF e al FIS a partire dall'anno scolastico 2015-2016. Sarà lo Stato a decidere a livello di linea guida generica quali saranno le competenze da riservare all'organico funzionale. Sarà lo Stato a decidere quali saranno i criteri su cui costituire le reti di scuole e lo status giuridico dei docenti inquadrati nell'organico funzionale. Di tutto questo, ancora, non è scritto nulla e non si sa nulla, si fanno solo ipotesi.
Conoscendo la genericità delle linee guide e delle norme stabilite in sede di contrattazione nazionale ipotizzo che sarà lasciato ampio margine d'interpretazione ai dirigenti scolastici. E questo riserverà amare sorprese. Gran parte delle mansioni riservate finora agli incarichi aggiuntivi su base più o meno volontaria e corrisposti dal FIS saranno scaricate presumibilmente sugli organici funzionali. Il primo segnale viene proprio dall'abolizione dell'esonero previsto finora per i collaboratori del dirigente scolastico. Ma le mansioni organizzative e amministrative nell'ambito dell'offerta formativa non si fermano certo qui. Ci sono le varie commissioni, gli uffici tecnici degli istituti tecnici e professionali, le biblioteche, i laboratori, ecc. Il funzionamento di queste strutture, fisiche e virtuali, è offerta formativa.
Da un lato, proviamo a leggere tra le righe e vedere come in sede governativa si prevede di potenziare la struttura di competenza del personale ATA. Basti pensare a quanto previsto in sede di legge di stabilità, dove si prevede di tagliare circa 2000 posti solo dal turnover e, contemporaneamente, di porre grossi paletti alle supplenze per le assenze del personale ATA. In un contesto in cui, già ora, gli organici ATA sono proprio allo scarno.
Siamo sicuri che i DS faranno finta di niente a vedere docenti che si rigirano i pollici, a disposizione in sala prof in attesa di fantomatici progetti e di eventuali sostituzioni da fare, con uffici e laboratori che arrancano per mancanza di personale?
Come si inquadrerà giuridicamente e tecnicamente questo organico funzionale è tutto da vedere, dal momento che il nuovo contesto non è ancora previsto in sede legislativa e in sede contrattuale. A livello di linea guida è solo previsto che gli organici funzionali sono finalizzati al potenziamento dell'offerta formativa. Il che è dire tutto e non dire niente.
La normativa fondamentale prescrive che la competenza esclusiva per la definizione degli orari dei curricula sia dello Stato, al netto della quota di autonomia spettante alle istituzioni scolastiche, nell'ambito comunque dei programmi generali stabiliti nelle conferenze stato-regione. Sarà lo Stato a decidere se e quante ore di storia dell'arte o di educazione musicale o di diritto saranno inserite nell'orario curricolare previsto a livello nazionale (non si sa bene a spese di quali altre discipline, visto che probabilmente le 30 ore settimanali di lezione frontale non subiranno ritocchi). Sarà lo Stato a decidere l'entità dei fondi destinati al MOF e al FIS a partire dall'anno scolastico 2015-2016. Sarà lo Stato a decidere a livello di linea guida generica quali saranno le competenze da riservare all'organico funzionale. Sarà lo Stato a decidere quali saranno i criteri su cui costituire le reti di scuole e lo status giuridico dei docenti inquadrati nell'organico funzionale. Di tutto questo, ancora, non è scritto nulla e non si sa nulla, si fanno solo ipotesi.
Conoscendo la genericità delle linee guide e delle norme stabilite in sede di contrattazione nazionale ipotizzo che sarà lasciato ampio margine d'interpretazione ai dirigenti scolastici. E questo riserverà amare sorprese. Gran parte delle mansioni riservate finora agli incarichi aggiuntivi su base più o meno volontaria e corrisposti dal FIS saranno scaricate presumibilmente sugli organici funzionali. Il primo segnale viene proprio dall'abolizione dell'esonero previsto finora per i collaboratori del dirigente scolastico. Ma le mansioni organizzative e amministrative nell'ambito dell'offerta formativa non si fermano certo qui. Ci sono le varie commissioni, gli uffici tecnici degli istituti tecnici e professionali, le biblioteche, i laboratori, ecc. Il funzionamento di queste strutture, fisiche e virtuali, è offerta formativa.
Da un lato, proviamo a leggere tra le righe e vedere come in sede governativa si prevede di potenziare la struttura di competenza del personale ATA. Basti pensare a quanto previsto in sede di legge di stabilità, dove si prevede di tagliare circa 2000 posti solo dal turnover e, contemporaneamente, di porre grossi paletti alle supplenze per le assenze del personale ATA. In un contesto in cui, già ora, gli organici ATA sono proprio allo scarno.
Siamo sicuri che i DS faranno finta di niente a vedere docenti che si rigirano i pollici, a disposizione in sala prof in attesa di fantomatici progetti e di eventuali sostituzioni da fare, con uffici e laboratori che arrancano per mancanza di personale?
Ospite- Ospite
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
Questi erano gli obiettivi (per l'ex scuola elementare) dell'ofu 1998:
A titolo puramente esemplificativo, si suggeriscono alcuni possibili oggetti di sperimentazione, in relazione agli aspetti elencati dal D.M. n. 251/1998 e in rapporto alle specifiche finalità e caratteristiche organizzative della scuola elementare:
miglioramento qualitativo del curricolo e della didattica anche mediante metodologie innovative e progetti integrati riguardanti, ad esempio le nuove tecnologie, gli atelier espressivi, i laboratori scientifici, l’educazione alla lettura ecc.;
estensione dell’insegnamento della lingua straniera anche alle classi prime, eventualmente con una diversa redistribuzione del monte-ore pluriennale;iniziative per contrastare fenomeni di disagio, dispersione scolastica, evasione dell’obbligo;
progetti di prevenzione e recupero delle difficoltà di apprendimento e di promozione del successo formativo, anche con l’attuazione di forme di flessibilità nell’organizzazione delle classi e dei gruppi e di percorsi individualizzati;
promozione di più efficaci forme di integrazione degli alunni in situazione di handicap, in raccordo con quanto previsto dallo schema di decreto sulla ripartizione e assegnazione dei posti per attività di sostegno per l’anno scolastico 1998/99;
progetti di aumento qualificato del tempo scuola e di integrazione dell’offerta formativa, anche in collaborazione con altri soggetti del territorio;
progetti di continuità organizzativa, curricolare e didattica, anche a partire dall’esperienza degli istituti comprensivi;
iniziative volte a creare spazi fisici particolarmente attrezzati per una maggiore diffusione della musica come fattore educativo.
A titolo puramente esemplificativo, si suggeriscono alcuni possibili oggetti di sperimentazione, in relazione agli aspetti elencati dal D.M. n. 251/1998 e in rapporto alle specifiche finalità e caratteristiche organizzative della scuola elementare:
miglioramento qualitativo del curricolo e della didattica anche mediante metodologie innovative e progetti integrati riguardanti, ad esempio le nuove tecnologie, gli atelier espressivi, i laboratori scientifici, l’educazione alla lettura ecc.;
estensione dell’insegnamento della lingua straniera anche alle classi prime, eventualmente con una diversa redistribuzione del monte-ore pluriennale;iniziative per contrastare fenomeni di disagio, dispersione scolastica, evasione dell’obbligo;
progetti di prevenzione e recupero delle difficoltà di apprendimento e di promozione del successo formativo, anche con l’attuazione di forme di flessibilità nell’organizzazione delle classi e dei gruppi e di percorsi individualizzati;
promozione di più efficaci forme di integrazione degli alunni in situazione di handicap, in raccordo con quanto previsto dallo schema di decreto sulla ripartizione e assegnazione dei posti per attività di sostegno per l’anno scolastico 1998/99;
progetti di aumento qualificato del tempo scuola e di integrazione dell’offerta formativa, anche in collaborazione con altri soggetti del territorio;
progetti di continuità organizzativa, curricolare e didattica, anche a partire dall’esperienza degli istituti comprensivi;
iniziative volte a creare spazi fisici particolarmente attrezzati per una maggiore diffusione della musica come fattore educativo.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
Intanto ci sono diligenti scolastici che dirottano il docente di sostegno su un'altra classe per fare supplenza et similia.
Mi sfugge, al di là della combinazione di parole, la fattibilità di gran parte di quei buoni propositi. E mi baso sui fatti, non sulle parole:
1) "miglioramento qualitativo del curricolo e della didattica anche mediante metodologie innovative e bla bla bla"
Che ridere, penso alle LIM "installate" (sotto l'aspetto strettamente "fisico") l'anno scorso. Proprio in questi giorni ci sto mettendo mano personalmente perché allo stato attuale sono una buffonata. Penso a cazzate tipo il cavo VGA lungo 1 metro e mezzo, quanto basta per collegare il proiettore a soffitto ad un tower messo in bilico su un armadietto instabile. Penso ai punti rete delle aule che confluiscono ad un rack installato nel 2011 scollegato dal resto della rete e, quindi, anche dall'accesso ad Internet. Potrei fare un bretellina di un metro che mi colleghi lo switch del rack a quello dell'aula d'informatica, peccato che il rack sia rigorosamente chiuso a chiave, una chiave di cui nessuno dispone, tranne la ditta che l'ha installata e che non risponde al telefono. Per il momento mi sto arrangiando spostando all'occorrenza il computer della prima aula che sto sistemando in modo da scaricare quello che serve per mettere in funzione la LIM. Ma se non mi decido a sfondare il vetro del rack dubito che queste LIM possano essere impiegate nel pieno della loro funzionalità. Va be', c'è sempre il piano B: usarle come lavagne che non insozzano le mani di gesso. Anche questa è innovazione tecnologica!
2) "eventualmente con una diversa redistribuzione del monte-ore pluriennale"
ovvero? introdurre due ore di storia dell'arte nel biennio per toglierle ad una disciplina propedeutica ad un insegnamento del triennio, che tanto può integrare l'acquisizione dei requisiti d'ingresso nel suo programma in itinere?
3) ";iniziative per contrastare fenomeni di disagio, dispersione scolastica, evasione dell’obbligo"
Mi sfugge la fattibilità di questi obiettivi. Non si riesce a integrare i drop out nell'orario scolastico ma si confida di stimolarli facendoli venire di più a scuola per fare altro? In che modo gli organici funzionali possono essere sfruttati per questo obiettivo senza pensare di smembrare il gruppo classe?
4) "aumento qualificato del tempo scuola".
Chi garantisce l'apertura delle scuole oltre l'orario canonico? Allo stato attuale gli organici ATA sono così ridotti all'osso che è impossibile accedere a strutture e laboratori senza che un insegnante se ne assuma la piena responsabilità (con quel che ne consegue). Non solo, ma anche l'apertura in orario pomeridiano della scuola è garantita solo a condizione che si concedano dei recuperi sotto forma di ferie, perché l'organico dei collaboratori scolastici è strettamente sufficiente per garantire l'apertura nell'orario curricolare. Ad esempio, nella mia scuola, l'unica bidella non può assentarsi perché la scuola resterebbe chiusa. Figuriamoci tenerla aperta al pomeriggio per aumentare la "qualità del tempo scuola". Cazzate. Attualmente la scuola resta chiusa per quasi due mesi d'estate a causa dei recuperi che l'unico collaboratore scolastico deve fare sotto forma di ferie (perché non c'è pecunia per gli straordinari). E solo per recuperare le aperture pomeridiane in occasione di riunioni, corsi di recupero et similia.
5) "progetti di continuità organizzativa"
Questo sinceramente mi sfugge, ma tant'è, sono un cinquantacinquenne menomato che scalda la sedia di una cattedra, incapace di andare al di là dell'appello in classe, della lezione frontale e dell'interrogazione.
6) "una maggiore diffusione della musica come fattore educativo".
Sicuramente è una soluzione efficace per incrementare la qualità dell'offerta formativa in un istituto agrario o in un liceo delle scienze applicate. Ah si, è educativo. Ce li vedo tanti adolescenti a soffiare in un flauto dolce come pratica educativa.
Mi sfugge, al di là della combinazione di parole, la fattibilità di gran parte di quei buoni propositi. E mi baso sui fatti, non sulle parole:
1) "miglioramento qualitativo del curricolo e della didattica anche mediante metodologie innovative e bla bla bla"
Che ridere, penso alle LIM "installate" (sotto l'aspetto strettamente "fisico") l'anno scorso. Proprio in questi giorni ci sto mettendo mano personalmente perché allo stato attuale sono una buffonata. Penso a cazzate tipo il cavo VGA lungo 1 metro e mezzo, quanto basta per collegare il proiettore a soffitto ad un tower messo in bilico su un armadietto instabile. Penso ai punti rete delle aule che confluiscono ad un rack installato nel 2011 scollegato dal resto della rete e, quindi, anche dall'accesso ad Internet. Potrei fare un bretellina di un metro che mi colleghi lo switch del rack a quello dell'aula d'informatica, peccato che il rack sia rigorosamente chiuso a chiave, una chiave di cui nessuno dispone, tranne la ditta che l'ha installata e che non risponde al telefono. Per il momento mi sto arrangiando spostando all'occorrenza il computer della prima aula che sto sistemando in modo da scaricare quello che serve per mettere in funzione la LIM. Ma se non mi decido a sfondare il vetro del rack dubito che queste LIM possano essere impiegate nel pieno della loro funzionalità. Va be', c'è sempre il piano B: usarle come lavagne che non insozzano le mani di gesso. Anche questa è innovazione tecnologica!
2) "eventualmente con una diversa redistribuzione del monte-ore pluriennale"
ovvero? introdurre due ore di storia dell'arte nel biennio per toglierle ad una disciplina propedeutica ad un insegnamento del triennio, che tanto può integrare l'acquisizione dei requisiti d'ingresso nel suo programma in itinere?
3) ";iniziative per contrastare fenomeni di disagio, dispersione scolastica, evasione dell’obbligo"
Mi sfugge la fattibilità di questi obiettivi. Non si riesce a integrare i drop out nell'orario scolastico ma si confida di stimolarli facendoli venire di più a scuola per fare altro? In che modo gli organici funzionali possono essere sfruttati per questo obiettivo senza pensare di smembrare il gruppo classe?
4) "aumento qualificato del tempo scuola".
Chi garantisce l'apertura delle scuole oltre l'orario canonico? Allo stato attuale gli organici ATA sono così ridotti all'osso che è impossibile accedere a strutture e laboratori senza che un insegnante se ne assuma la piena responsabilità (con quel che ne consegue). Non solo, ma anche l'apertura in orario pomeridiano della scuola è garantita solo a condizione che si concedano dei recuperi sotto forma di ferie, perché l'organico dei collaboratori scolastici è strettamente sufficiente per garantire l'apertura nell'orario curricolare. Ad esempio, nella mia scuola, l'unica bidella non può assentarsi perché la scuola resterebbe chiusa. Figuriamoci tenerla aperta al pomeriggio per aumentare la "qualità del tempo scuola". Cazzate. Attualmente la scuola resta chiusa per quasi due mesi d'estate a causa dei recuperi che l'unico collaboratore scolastico deve fare sotto forma di ferie (perché non c'è pecunia per gli straordinari). E solo per recuperare le aperture pomeridiane in occasione di riunioni, corsi di recupero et similia.
5) "progetti di continuità organizzativa"
Questo sinceramente mi sfugge, ma tant'è, sono un cinquantacinquenne menomato che scalda la sedia di una cattedra, incapace di andare al di là dell'appello in classe, della lezione frontale e dell'interrogazione.
6) "una maggiore diffusione della musica come fattore educativo".
Sicuramente è una soluzione efficace per incrementare la qualità dell'offerta formativa in un istituto agrario o in un liceo delle scienze applicate. Ah si, è educativo. Ce li vedo tanti adolescenti a soffiare in un flauto dolce come pratica educativa.
Ospite- Ospite
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
gian ha scritto:Intanto ci sono diligenti scolastici che dirottano il docente di sostegno su un'altra classe per fare supplenza et similia.
Mi sfugge, al di là della combinazione di parole, la fattibilità di gran parte di quei buoni propositi. E mi baso sui fatti, non sulle parole:
1) "miglioramento qualitativo del curricolo e della didattica anche mediante metodologie innovative e bla bla bla"
Che ridere, penso alle LIM "installate" (sotto l'aspetto strettamente "fisico") l'anno scorso. Proprio in questi giorni ci sto mettendo mano personalmente perché allo stato attuale sono una buffonata. Penso a cazzate tipo il cavo VGA lungo 1 metro e mezzo, quanto basta per collegare il proiettore a soffitto ad un tower messo in bilico su un armadietto instabile. Penso ai punti rete delle aule che confluiscono ad un rack installato nel 2011 scollegato dal resto della rete e, quindi, anche dall'accesso ad Internet. Potrei fare un bretellina di un metro che mi colleghi lo switch del rack a quello dell'aula d'informatica, peccato che il rack sia rigorosamente chiuso a chiave, una chiave di cui nessuno dispone, tranne la ditta che l'ha installata e che non risponde al telefono. Per il momento mi sto arrangiando spostando all'occorrenza il computer della prima aula che sto sistemando in modo da scaricare quello che serve per mettere in funzione la LIM. Ma se non mi decido a sfondare il vetro del rack dubito che queste LIM possano essere impiegate nel pieno della loro funzionalità. Va be', c'è sempre il piano B: usarle come lavagne che non insozzano le mani di gesso. Anche questa è innovazione tecnologica!
2) "eventualmente con una diversa redistribuzione del monte-ore pluriennale"
ovvero? introdurre due ore di storia dell'arte nel biennio per toglierle ad una disciplina propedeutica ad un insegnamento del triennio, che tanto può integrare l'acquisizione dei requisiti d'ingresso nel suo programma in itinere?
3) ";iniziative per contrastare fenomeni di disagio, dispersione scolastica, evasione dell’obbligo"
Mi sfugge la fattibilità di questi obiettivi. Non si riesce a integrare i drop out nell'orario scolastico ma si confida di stimolarli facendoli venire di più a scuola per fare altro? In che modo gli organici funzionali possono essere sfruttati per questo obiettivo senza pensare di smembrare il gruppo classe?
4) "aumento qualificato del tempo scuola".
Chi garantisce l'apertura delle scuole oltre l'orario canonico? Allo stato attuale gli organici ATA sono così ridotti all'osso che è impossibile accedere a strutture e laboratori senza che un insegnante se ne assuma la piena responsabilità (con quel che ne consegue). Non solo, ma anche l'apertura in orario pomeridiano della scuola è garantita solo a condizione che si concedano dei recuperi sotto forma di ferie, perché l'organico dei collaboratori scolastici è strettamente sufficiente per garantire l'apertura nell'orario curricolare. Ad esempio, nella mia scuola, l'unica bidella non può assentarsi perché la scuola resterebbe chiusa. Figuriamoci tenerla aperta al pomeriggio per aumentare la "qualità del tempo scuola". Cazzate. Attualmente la scuola resta chiusa per quasi due mesi d'estate a causa dei recuperi che l'unico collaboratore scolastico deve fare sotto forma di ferie (perché non c'è pecunia per gli straordinari). E solo per recuperare le aperture pomeridiane in occasione di riunioni, corsi di recupero et similia.
5) "progetti di continuità organizzativa"
Questo sinceramente mi sfugge, ma tant'è, sono un cinquantacinquenne menomato che scalda la sedia di una cattedra, incapace di andare al di là dell'appello in classe, della lezione frontale e dell'interrogazione.
6) "una maggiore diffusione della musica come fattore educativo".
Sicuramente è una soluzione efficace per incrementare la qualità dell'offerta formativa in un istituto agrario o in un liceo delle scienze applicate. Ah si, è educativo. Ce li vedo tanti adolescenti a soffiare in un flauto dolce come pratica educativa.
Anche a me sfugge la possibilità di applicare alla scuola secondaria le indicazioni per quella primaria. Ma tant'è. Tra l'altro non tutti insegnano in scuole con una sola bidella.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
I miei erano esempi di come spesso si propongono ipotetici scenari sulla base di contesti ideali che nella realtà hanno carattere di straordinarietà, non di ordinarietà.gugu ha scritto:Anche a me sfugge la possibilità di applicare alla scuola secondaria le indicazioni per quella primaria. Ma tant'è. Tra l'altro non tutti insegnano in scuole con una sola bidella.
In merito alla battuta sulla bidella, in una grande scuola, con un numero "elevato" di bidelli il problema è di maggiore impatto, in quanto il rapporto tra collaboratori scolatici e numero di classi si riduce ulteriormente rispetto alle realtà peculiari dei piccoli plessi.
In una scuola secondaria di 1000 iscritti sono assegnati 11 collaboratori. Il loro orario è di sei ore giornaliere. Quanti puoi spostarne ad un eventuale turno pomeridiano per consentire attività che possono coinvolgere ad esempio 500 allievi? non certo 5, al massimo uno o due. In che modo si possa garantire una qualità del servizio accessorio è un totale mistero: pulizia dei locali e dei servizi, vigilanza negli ambienti comuni, supporto tecnico all'attività didattica. A meno che non si convincano i collaboratori scolastici a svolgere 50-60 ore di servizio settimanale rinunciando a straordinari o recuperi. Non parliamo poi degli assistenti tecnici e dei collaboratori aziendali, la cui dotazione impedisce di fatto l'utilizzo a norma dei laboratori oltre l'orario curricolare.
Evidentemente non conosci i problemi organizzativi relativi agli organici del personale ATA, probabilmente non ci hai mai avuto a che fare.
In ogni modo immagino che nella bozza della legge di stabilità abbia letto le disposizioni previste in merito alla sostituzione del personale ATA. Se l'hai letta vorrei che mi spiegassi la compatibilità di queste disposizioni con l'obiettivo di incrementare quantitativamente e qualitativamente il tempo scuola. O pensi che basti aumentare gli organici docenti per rendere una scuola più aperta, più vivibile, più efficiente?
Ospite- Ospite
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
gian ha scritto:
In ogni modo immagino che nella bozza della legge di stabilità abbia letto le disposizioni previste in merito alla sostituzione del personale ATA. Se l'hai letta vorrei che mi spiegassi la compatibilità di queste disposizioni con l'obiettivo di incrementare quantitativamente e qualitativamente il tempo scuola. O pensi che basti aumentare gli organici docenti per rendere una scuola più aperta, più vivibile, più efficiente?
In media ogni scuola avrà UN docente in OFU (o 18 ore a settimana se ti è più comodo); dubito sinceramente che al netto di copertura di spezzoni già disponibili, supplenze, progetti che non richiedono sempre la presenza degli alunni, copertura di esoneri, ecc. si possano prevedere corsi pomeridiani per 500 alunni. Al massimo si riuscirà ad avere qualche ora di recupero come già succede oggi, con l'unico particolare che chi li terrà non sarà disoccupato a giugno ma un lavoratore che potrà contare su una certa stabilità.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: A quanto potrebbero ammontare gli spezzoni?
gugu ha scritto:gian ha scritto:
In ogni modo immagino che nella bozza della legge di stabilità abbia letto le disposizioni previste in merito alla sostituzione del personale ATA. Se l'hai letta vorrei che mi spiegassi la compatibilità di queste disposizioni con l'obiettivo di incrementare quantitativamente e qualitativamente il tempo scuola. O pensi che basti aumentare gli organici docenti per rendere una scuola più aperta, più vivibile, più efficiente?
In media ogni scuola avrà UN docente in OFU (o 18 ore a settimana se ti è più comodo); dubito sinceramente che al netto di copertura di spezzoni già disponibili, supplenze, progetti che non richiedono sempre la presenza degli alunni, copertura di esoneri, ecc. si possano prevedere corsi pomeridiani per 500 alunni. Al massimo si riuscirà ad avere qualche ora di recupero come già succede oggi, con l'unico particolare che chi li terrà non sarà disoccupato a giugno ma un lavoratore che potrà contare su una certa stabilità.
Quindi tutta la fuffa a contorno de #labuonascuola è un aggregato di immani corbellerie. Okay :-)
Ospite- Ospite
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