Aiutatemi a schiarirmi le idee...
+3
Danessia
Ire
uomonerissimo
7 partecipanti
Pagina 1 di 1
Aiutatemi a schiarirmi le idee...
Quest'anno sono in una terza, il bambino che seguo, seppur autistico segue la programmazione di classe. Una giornata tipo si svolge così: entra in classe, si sistema, ascolta la spiegazione della maestra (lo richiamo all'attenzione chiamandolo se serve e lo faccio anche con altri) e poi se vedo che non comprende mi avvicino al suo banco e gliela rispiego. Questo in tutte le materie addirittura anche inglese. A volte per necessità di essere preso in disparte per fissare meglio gli argomenti. É un bimbo autistico, ma con solo un lieve ritardo. Cmq fino a pochi giorni fa ero contento, bimbo ben incluso e che lavora bene se però richiamato all'attenzione e seguito, ma purtroppo vengo a sapere che la mamma non é contenta, con mia sorpresa, visto quanto pre-scritto. La mamma sostiene che faceva di più gli anni scorsi perché l'insegnante lo portava fuori e lo faceva lavorare con schede e lavorava di più della classe con stessi argomenti ma molti più esercizi. Fermo restando che ora fa glivstessi esercizi in quantità della classe. Cmq arrivando al dunque la mamma si é rivolta al dirigente che vuole parlare con me, come dovrei comportarmi? Sto sbagliando l'azione didattica? Fatemi capire, grazie
uomonerissimo- Messaggi : 166
Data d'iscrizione : 05.10.11
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
No, non stai sbagliando.
Il bambino deve stare in classe il più possibile nella scuola dell'inclusione. Tra l'altro oggettivamente, non c'è bisogno di portarlo fuori.
Anche qui, se il dirigente ti fa delle storie chiedi che ti imponga con Ordine di Servizio, di allontanare il bamino dalla classe in modo che la responsabilità dell'inosservanza della legge sull'inclusione ricada sulle sue spalle (agosto 2009 mi sembra).
Probabilmente vuole parlare con te solo per avere informazioni sul bimbo e sul suo andamento e poter rispondere alla mamma nel modo dovuto.
Il bambino deve stare in classe il più possibile nella scuola dell'inclusione. Tra l'altro oggettivamente, non c'è bisogno di portarlo fuori.
Anche qui, se il dirigente ti fa delle storie chiedi che ti imponga con Ordine di Servizio, di allontanare il bamino dalla classe in modo che la responsabilità dell'inosservanza della legge sull'inclusione ricada sulle sue spalle (agosto 2009 mi sembra).
Probabilmente vuole parlare con te solo per avere informazioni sul bimbo e sul suo andamento e poter rispondere alla mamma nel modo dovuto.
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
Probabilmente é come dici, ho avuto anche io questa impressione. Ma come faccio capire alla mamma che il bambino non ha bisogno di "schede" e lavoro aggiuntivo, che non ha un insegnante privato, ma un docente di "sostegno/ aiuto" a suo figlio e alla classe???
uomonerissimo- Messaggi : 166
Data d'iscrizione : 05.10.11
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
Ogni volta che c'è un cambiamento, i genitori sono portati a pensare che possa essere in negativo. Iniziano a fare paragoni e questo è naturale, chiunque lo farebbe. Se però viene loro spiegato, con calma e competenza, il motivo di questo diverso modo di operare e come questa nuova maniera di insegnare possa giovare al loro figlio, io credo che i genitori non potranno che approvare.
A volte occorre tempo perché si crei "sintonia" tra il nuovo docente e la famiglia. Te lo dico da mamma di ragazza down.
A volte occorre tempo perché si crei "sintonia" tra il nuovo docente e la famiglia. Te lo dico da mamma di ragazza down.
Danessia- Messaggi : 223
Data d'iscrizione : 03.09.10
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
Lo pensavo anche io, ho un po' di esperienza e mi é già capitato, ma da settembre ne ho provate molte All'inizio sono andato a casa loro per presentarmi (accompagnato dalla mia ragazza, mai andare soli), sembravano aver capito e si fidavano di me, poi nel confronto di lavoro quando é iniziato anno e abbiamo iniziato a lavorare hanno cominciato a manifestare squilibrio, allora attraverso chiamate (a tutte le ore soprattutto loro e sempre massima disponibilità mi sono ammazzato a spiegare le mie motivazioni, ma quando lo facevano capivano sempre il bicchiere mezzo vuoto, ma coglievano le cose positive, ma ci vedono sempre il negativo. Allora con le colleghe abbiamo deciso di esserci sempre tutte e tre presenti, ma anche quando parlavamo in tre capivano ció che volevano vedendo una sorta di "complicità" tra noi in senso negativo. É arrivato il momento del dottore e del colloquio all'asl, lo ammetto, ero nervoso, ma mi sono tranquillizzato quando gli ha detto che la mia condotta era buona e che andava fatta così, bé per farla dopo un mese mi ha chiamato la dirigente che viene a parlarci( mai richiamato dalla dirigente io potete immaginare come mi senta). Ah, ho dimenticato che , ma so che non fa molto testo, il bambino che seguo dice che con me si trova bene e lui odia cambiare le figure di riferimento, nn si é fatto nemmeno la cacca addosso, cosa che faceva quando si cambiava figura. Sono innumerevoli i fattori che non mi fanno capire, ecco perché scrivo... Grazie cmq.
uomonerissimo- Messaggi : 166
Data d'iscrizione : 05.10.11
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
Ti capisco, ma come mai sei andato a casa loro per presentarti? Io ho sempre incontrato gli insegnanti a scuola... Ho l'impressione che tu sia troppo zelante o meglio lo sei in modo sbagliato. Alcuni genitori ,anche se in buona fede, esagerano con le richieste, alzando l'asticella in base alla disponibilità dell'insegnante.
Devi, con tatto, far capire loro che la collaborazione dei genitori è importantissima, ma che, per quel che riguarda la didattica, devono fidarsi di te. Invitali ad attendere per valutare il risultato e verifica se effettivamente il ragazzino riferisce ai genitori commenti positivi su di te. Non ci crederai ma mia figlia agli insegnanti che le chiedevano se voleva rimanere ancora un anno ( era al v sup.) ,immaginando che quello fosse il desiderio degli insegnanti, li assecondava dicendo loro di sì. A casa,poi, mi diceva che con la scuola "aveva chiuso" e che non sarebbe rimasta!
Devi, con tatto, far capire loro che la collaborazione dei genitori è importantissima, ma che, per quel che riguarda la didattica, devono fidarsi di te. Invitali ad attendere per valutare il risultato e verifica se effettivamente il ragazzino riferisce ai genitori commenti positivi su di te. Non ci crederai ma mia figlia agli insegnanti che le chiedevano se voleva rimanere ancora un anno ( era al v sup.) ,immaginando che quello fosse il desiderio degli insegnanti, li assecondava dicendo loro di sì. A casa,poi, mi diceva che con la scuola "aveva chiuso" e che non sarebbe rimasta!
Danessia- Messaggi : 223
Data d'iscrizione : 03.09.10
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
Ci andai per evitare che il bambino subisse il trauma e iniziasse a fare la cacca addosso (gli succede quando cambia insegnante) così mibsonk presentato prima
uomonerissimo- Messaggi : 166
Data d'iscrizione : 05.10.11
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
hai iniziato col piede sbagliato.
lavori a scuola...e lì le tue azioni devono rimanere.
hai deviato dai binari...e ora tutto segue la deviazione iniziale.
corri ai ripari.
professionale, preparato, disponibile al dialogo secondo tempi e luoghi stabiliti dalla scuola, a scuola, in orario scolastico.
ma rimane docente, non amico, non confidente, non assistente.
ma diciamocelo a bassavoce, almeno qui, tra noi: la storia del docente di sostegno sulla classe...è una cosa incomprensibile anche per me: se così fosse, sarebbe utilissimo, ogni classe dovrebbe avere un docente di sos a disposizione...ma così non è, quel docente è lì perché lì c'è il ragazzino...e le sue ore di presenza son strettamente legate alla gravità del caso...quindi docente di classe...per modo di dire ;-)
lavori a scuola...e lì le tue azioni devono rimanere.
hai deviato dai binari...e ora tutto segue la deviazione iniziale.
corri ai ripari.
professionale, preparato, disponibile al dialogo secondo tempi e luoghi stabiliti dalla scuola, a scuola, in orario scolastico.
ma rimane docente, non amico, non confidente, non assistente.
- Codice:
. Ma come faccio capire alla mamma che il bambino non ha bisogno di "schede" e lavoro aggiuntivo, che non ha un insegnante privato, ma un docente di "sostegno/ aiuto" a suo figlio e alla classe???
ma diciamocelo a bassavoce, almeno qui, tra noi: la storia del docente di sostegno sulla classe...è una cosa incomprensibile anche per me: se così fosse, sarebbe utilissimo, ogni classe dovrebbe avere un docente di sos a disposizione...ma così non è, quel docente è lì perché lì c'è il ragazzino...e le sue ore di presenza son strettamente legate alla gravità del caso...quindi docente di classe...per modo di dire ;-)
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
tellina ha scritto:hai iniziato col piede sbagliato.
lavori a scuola...e lì le tue azioni devono rimanere.
hai deviato dai binari...e ora tutto segue la deviazione iniziale.
corri ai ripari.
professionale, preparato, disponibile al dialogo secondo tempi e luoghi stabiliti dalla scuola, a scuola, in orario scolastico.
ma rimane docente, non amico, non confidente, non assistente.quanto a questo...tutto corretto, sulla carta.
- Codice:
. Ma come faccio capire alla mamma che il bambino non ha bisogno di "schede" e lavoro aggiuntivo, che non ha un insegnante privato, ma un docente di "sostegno/ aiuto" a suo figlio e alla classe???
ma diciamocelo a bassavoce, almeno qui, tra noi: la storia del docente di sostegno sulla classe...è una cosa incomprensibile anche per me: se così fosse, sarebbe utilissimo, ogni classe dovrebbe avere un docente di sos a disposizione...ma così non è, quel docente è lì perché lì c'è il ragazzino...e le sue ore di presenza son strettamente legate alla gravità del caso...quindi docente di classe...per modo di dire ;-)
capisco il senso del tuo discorso ma secondo me dipende molto da come riesci ad accordarti con i colleghi. Io quest'anno seguo un bambino abbastanza grave ma sono vista da alunni e genitori come docente di classe ne più ne meno delle altre maestre, spesso organizzo attività che coinvolgono tutta la classe che servono a integrare l'alunno h, a volte svolgo io la lezione di matematica e la mia collega lavora con il bambino per aiutarlo a non vedere solo me come figura di riferimento...tutto ciò per dire che è vero che l'insegnante di sostegno c'è perchè c'è il bambino disabile ma questo non vuol dire che debba per forza rimanere in una bolla separata dal resto...
Precisato questo sono d'accordo con i consigli già dati, è importante parlare con la famiglia e renderla partecipe del lavoro scolastico ma bisogna anche chiarire bene che i professionisti siamo noi e che devono provare a fidarsi del nostro operato!
Gaia84- Messaggi : 147
Data d'iscrizione : 28.06.11
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
...i professionisti siamo noi.........a volte.
perdonami...non vorrei esser polemica ma anche qui...
almeno nella mia scuola il 90% dei colleghi di sos sono senza abilitazione.
bravissimi e volenterosi...ma a quel punto, di fronte a genitori che convivono e conoscono i problemi del ragazzo in questione...i professionisti sono loro ;-)
quanto al sostenere tutta la classe...va benissimo e benvenga...(ho fatto sos per anni, in accordo con i docenti di materia mi è spesso capitato di "sostenere" un intero guppetto dove solo un ragazzino aveva la certificazione) ma anche qui...occhio a granitiche certezze: i genitori del piccolo gruppo possono ragionevolmente opporsi a questo sistema di sostegno dove, di fatto, l'inclusione dell'alunno nel piccolo gruppo vien fatta fuori dalla classe dove, ragionevole pensarlo, si sta comunque svolgendo regolare lezione...
quello che voglio dire insomma...è che in questo campo di certezze ne abbiam pochine, sfruttiamo al meglio quindi le poche certe: dialogo sì ma nei tempi e nei luoghi giusti.
le regole scolastiche valgono per tutti, alunni e genitori (e se i genitori dei ragazzi, tutti, devon prendere appuntamento per il colloquio...lo stesso varrà anche per i genitori del ragazzino con più problemi...)
perdonami...non vorrei esser polemica ma anche qui...
almeno nella mia scuola il 90% dei colleghi di sos sono senza abilitazione.
bravissimi e volenterosi...ma a quel punto, di fronte a genitori che convivono e conoscono i problemi del ragazzo in questione...i professionisti sono loro ;-)
quanto al sostenere tutta la classe...va benissimo e benvenga...(ho fatto sos per anni, in accordo con i docenti di materia mi è spesso capitato di "sostenere" un intero guppetto dove solo un ragazzino aveva la certificazione) ma anche qui...occhio a granitiche certezze: i genitori del piccolo gruppo possono ragionevolmente opporsi a questo sistema di sostegno dove, di fatto, l'inclusione dell'alunno nel piccolo gruppo vien fatta fuori dalla classe dove, ragionevole pensarlo, si sta comunque svolgendo regolare lezione...
quello che voglio dire insomma...è che in questo campo di certezze ne abbiam pochine, sfruttiamo al meglio quindi le poche certe: dialogo sì ma nei tempi e nei luoghi giusti.
le regole scolastiche valgono per tutti, alunni e genitori (e se i genitori dei ragazzi, tutti, devon prendere appuntamento per il colloquio...lo stesso varrà anche per i genitori del ragazzino con più problemi...)
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
tellina ha scritto:...i professionisti siamo noi.........a volte.
perdonami...non vorrei esser polemica ma anche qui...
almeno nella mia scuola il 90% dei colleghi di sos sono senza abilitazione.
bravissimi e volenterosi...ma a quel punto, di fronte a genitori che convivono e conoscono i problemi del ragazzo in questione...i professionisti sono loro ;-)
Non so se alla primaria è diverso o se io vivo in una provincia felice però da me le percentuale è ben diversa, quest'anno su 12 insegnanti di sostegno solo 2 non sono abilitate...
sono comunque d'accordo che i genitori di un bambino disabile sappiano bene le sue necessità e problemi e vadano ascoltati, non per questo vanno sempre accontentati in tutto
tellina ha scritto:
quanto al sostenere tutta la classe...va benissimo e benvenga...(ho fatto sos per anni, in accordo con i docenti di materia mi è spesso capitato di "sostenere" un intero guppetto dove solo un ragazzino aveva la certificazione) ma anche qui...occhio a granitiche certezze: i genitori del piccolo gruppo possono ragionevolmente opporsi a questo sistema di sostegno dove, di fatto, l'inclusione dell'alunno nel piccolo gruppo vien fatta fuori dalla classe dove, ragionevole pensarlo, si sta comunque svolgendo regolare lezione...
Attenzione, io non ho parlato ne di piccolo gruppo ne di uscire dalla classe, le attività a cui accennavo si svolgono - in accordo con la mia collega - in classe e con l'intero gruppo! Ovviamente mi rendo conto che questo alla primaria sia più facile, le insegnanti hanno mediamente più ore sulla stessa classe e possono permettersi più elasticità di chi ha solo 2 ore per classe...
tellina ha scritto:
quello che voglio dire insomma...è che in questo campo di certezze ne abbiam pochine, sfruttiamo al meglio quindi le poche certe: dialogo sì ma nei tempi e nei luoghi giusti.
le regole scolastiche valgono per tutti, alunni e genitori (e se i genitori dei ragazzi, tutti, devon prendere appuntamento per il colloquio...lo stesso varrà anche per i genitori del ragazzino con più problemi...)
totalmente d'accordo!
diciamo che nel complesso sono d'accordo su tutto il tuo ragionamento, solo volevo far notare che a volte (non sempre, sono tanti i fattori che influiscono sulla buona riuscita) si può trovare il modo di lavorare in maniera diversa, che permetta davvero l'integrazione e non solo la presenza del bambino disabile in classe...
Gaia84- Messaggi : 147
Data d'iscrizione : 28.06.11
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
uh gaia...da me i numeri sono simili ma al contrario...
su 16 sos...gli abilitati sono 3!
su 16 sos...gli abilitati sono 3!
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
Dal momento che il bambino riesce a seguire la normale programmazione di classe, hai ragione a tenerlo in classe. E condivido anche quello che han detto i colleghi: i rapporti con i genitori vanno tenuti entro le mura scolastiche.
Sul fatto che si debba privilegiare sempre l'inclusione all'apprendimento: ho delle serie perplessità.
In questo caso, essendo che il bambino se la cava, va bene tenerlo in classe il più possibile. Nel caso, invece, di bambini che devono seguire una programmazione differenziata, trovo utilissimo uscire dalla classe per spiegare gli argomenti che ormai in classe non si fanno più oppure svolgere attività che sono utili all'acquisizione dell'autonomia del bambino. Mettiamo il caso, infatti, che un bambino debba apprendere ad utilizzare gli indicatori spaziali e debba fare degli esercizi "fisici" per memorizzare gli indicatori: in classe si potrà fare qualcosa, ma non tutto: quando gli obiettivi da raggiungere personalmente si discostano molto da quelli che devono raggiungere i compagni, non sempre è possibile svolgere consegne ed esercizi stando in classe. E più si va avanti negli studi, più le lacune non colmate possono costituire un ostacolo a ulteriori apprendimenti.
Quello che in molti non capiscono, quando si parla di inclusione, è che magari a un bambino che non comprende consegne elementari, non ha senso far "sorbire" una normale lezione di classe, dove anche lui verrà esposto agli stessi argomenti di studio a cui si dedicano i compagni, ma senza che questi contenuti possano essere per lui significativi (faccio un esempio: in classe si fa l'analisi grammaticale, ma il bambino non è in grado di distinguere la categoria o la funzione di un nome nella frase, che si fa? Sicuramente di deve fare altro in quel momento per quel bambino, se non è maturo per quel tipo di apprendimenti, ma perché rimanere per forza in classe a svolgere cose molto diverse?).
Ricordo il caso "estremo" di una bambina che aveva un età mentale equivalente a un bambino di due anni. L'insegnante di sostegno preferiva tenerla in classe, dal momento che era abbastanza tranquilla, ma mentre gli altri bambini eseguivano consegne legate agli argomenti di studio, lei faceva scarabocchi su un foglio e, quando stanca, rimaneva ferma a fissare i compagni... Certo, stando in classe, questa bambina respirava un'atmosfera scolastica... Per me però tutto quel tempo che impegnava seduta sui banchi non le era utile. In quel caso, alla faccia dell'adattare il programma di classe a lei (cosa veramente impossibile nel caso specifico, essendo così diversa), sarebbe stato meglio che l'insegnante la portasse nell'aula di sostegno, dove la bambina avrebbe potuto esprimersi più liberamente in attività più adatte alle sue reali abilità: secondo me, operando così, non la si sarebbe esclusa, ma le si sarebbe offerta l'opportunità di muoversi e fare giochi da bambina piccola, quale ancora lei era.
Ciò che voglio dire con questi esempi è che, anche se condivido la scelta dello stare in classe in questo caso raccontato e in linea generale, capisco pure l'esigenza che sentono questi genitori di far fare qualcosa di più o di diverso al loro bambino, dal momento che, quando l'anno precedente era uscito dalla classe per lavorare, evidentemente aveva fatto notevoli progressi, che magari loro stessi non si aspettavano inizialmente.
Questo per dire che, se proprio per i genitori è importante che il bambino lavori senza tempi morti, un contentino anche a loro lo si potrebbe dare... naturalmente se facendo ciò non si danneggia il bambino nelle relazioni con la classe: perché no, se si producono miglioramenti?
Sul fatto che si debba privilegiare sempre l'inclusione all'apprendimento: ho delle serie perplessità.
In questo caso, essendo che il bambino se la cava, va bene tenerlo in classe il più possibile. Nel caso, invece, di bambini che devono seguire una programmazione differenziata, trovo utilissimo uscire dalla classe per spiegare gli argomenti che ormai in classe non si fanno più oppure svolgere attività che sono utili all'acquisizione dell'autonomia del bambino. Mettiamo il caso, infatti, che un bambino debba apprendere ad utilizzare gli indicatori spaziali e debba fare degli esercizi "fisici" per memorizzare gli indicatori: in classe si potrà fare qualcosa, ma non tutto: quando gli obiettivi da raggiungere personalmente si discostano molto da quelli che devono raggiungere i compagni, non sempre è possibile svolgere consegne ed esercizi stando in classe. E più si va avanti negli studi, più le lacune non colmate possono costituire un ostacolo a ulteriori apprendimenti.
Quello che in molti non capiscono, quando si parla di inclusione, è che magari a un bambino che non comprende consegne elementari, non ha senso far "sorbire" una normale lezione di classe, dove anche lui verrà esposto agli stessi argomenti di studio a cui si dedicano i compagni, ma senza che questi contenuti possano essere per lui significativi (faccio un esempio: in classe si fa l'analisi grammaticale, ma il bambino non è in grado di distinguere la categoria o la funzione di un nome nella frase, che si fa? Sicuramente di deve fare altro in quel momento per quel bambino, se non è maturo per quel tipo di apprendimenti, ma perché rimanere per forza in classe a svolgere cose molto diverse?).
Ricordo il caso "estremo" di una bambina che aveva un età mentale equivalente a un bambino di due anni. L'insegnante di sostegno preferiva tenerla in classe, dal momento che era abbastanza tranquilla, ma mentre gli altri bambini eseguivano consegne legate agli argomenti di studio, lei faceva scarabocchi su un foglio e, quando stanca, rimaneva ferma a fissare i compagni... Certo, stando in classe, questa bambina respirava un'atmosfera scolastica... Per me però tutto quel tempo che impegnava seduta sui banchi non le era utile. In quel caso, alla faccia dell'adattare il programma di classe a lei (cosa veramente impossibile nel caso specifico, essendo così diversa), sarebbe stato meglio che l'insegnante la portasse nell'aula di sostegno, dove la bambina avrebbe potuto esprimersi più liberamente in attività più adatte alle sue reali abilità: secondo me, operando così, non la si sarebbe esclusa, ma le si sarebbe offerta l'opportunità di muoversi e fare giochi da bambina piccola, quale ancora lei era.
Ciò che voglio dire con questi esempi è che, anche se condivido la scelta dello stare in classe in questo caso raccontato e in linea generale, capisco pure l'esigenza che sentono questi genitori di far fare qualcosa di più o di diverso al loro bambino, dal momento che, quando l'anno precedente era uscito dalla classe per lavorare, evidentemente aveva fatto notevoli progressi, che magari loro stessi non si aspettavano inizialmente.
Questo per dire che, se proprio per i genitori è importante che il bambino lavori senza tempi morti, un contentino anche a loro lo si potrebbe dare... naturalmente se facendo ciò non si danneggia il bambino nelle relazioni con la classe: perché no, se si producono miglioramenti?
dami- Messaggi : 1158
Data d'iscrizione : 28.08.11
Re: Aiutatemi a schiarirmi le idee...
è vero...................................tellina ha scritto:ma diciamocelo a bassavoce, almeno qui, tra noi: la storia del docente di sostegno sulla classe...è una cosa incomprensibile anche per me: se così fosse, sarebbe utilissimo, ogni classe dovrebbe avere un docente di sos a disposizione...ma così non è, quel docente è lì perché lì c'è il ragazzino...e le sue ore di presenza son strettamente legate alla gravità del caso...quindi docente di classe...per modo di dire ;-)
verdeacqua- Messaggi : 3677
Data d'iscrizione : 24.05.13
Argomenti simili
» Idee per utilizzare l'OFU
» Idee per l'Open Day
» Didattica asincrona: idee?
» Idee sempre più confuse
» Poche idee ma confuse.
» Idee per l'Open Day
» Didattica asincrona: idee?
» Idee sempre più confuse
» Poche idee ma confuse.
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark