"Fase comunale" dei trasferimenti: che senso ha?

Qualcuno potrebbe gentilmente spiegarmi qual è la ratio alla base della fase comunale dei trasferimenti? Voglio dire: capisco che i trasferimenti da provincia a provincia debbano avvenire successivamente a quelli interni alla provincia, se non altro perché il contingente annuale è stabilito in base alla provincia e nell'ambito degli Uffici scolastici regionali esistono gli uffici territoriali organizzati per singole province. Mi sfugge però per quale ragione all'interno di una provincia i trasferimenti avvengano in due fasi. Nello specifico ciò comporta che sia difficilissmo, anzi praticamente impossibile, ottenere un trasferimento da un piccolo comune della provincia al capoluogo (una grande città del Nord Italia). Gli unici posti vacanti sono quelli delle scuole "di frontiera": periferie socialmente degradate, con tutto ciò che questo comporta. Specifico che sono docente della Secondaria di II grado e non ho diritto all'assegnazione provvisoria per motivi familiari. Vorrei lavorare nel capoluogo per motivi esclusivamente professionali. A qualcuno sembrerò sciocco, ma penso di avere diritto di pensare a come realizzarmi al meglio dal punto di vista della carriera. In questo, però, sono svantaggiato rispetto ai miei colleghi che già lavorano in città.
Qualcuno si è trovato (o si trova) nella mia situazione? Grazie anticipatamente a chi vorrà rispondere.

ha senso se voglio lasciare un ipsia e andare in un liceo

oppure voglio andare in una scuola sotto casa

ha senso per migliorare la qualità della mia vita

Grazie per la risposta, Giulia, ma il punto è proprio questo: mettiamo il caso che volessi lasciare un professionale di provincia per andare in un liceo di città: sarei molto svantaggiato rispetto ai colleghi che già insegnano in città, e non solo a parità di punti.
Di fatto ci sono colleghi più anziani di me, con un punteggio molto alto, che non riescono a entrare nei licei di città perché ogni anno si vedono soffiare i pochi posti che si rendono disponibili da colleghi che già lavorano in altre scuole della città e hanno meno punti di loro. Insomma, trovo la fase comunale ingiusta e in un certo senso discriminante: perché non partire tutti dallo stesso punto e giocarsela esclusivamente sulla base del punteggio e non sulla base del luogo nel quale si insegna?

io sono per la teoria dei piccoli passi

entrare in città in quelunque scuola e poi chiedere trasferimento ogni anno, finché non arrivo dove voglio

in I fase è molto più semplice

Sarà, ma a me il fatto che ci sia una fase comunale appare una complicazione priva di qualunque fondamento razionale, dal punto di vista della qualità del sistema. Un tempo forse serviva per semplificare le pratiche ai funzionari che si occupavano dei trasferimenti, ma oggi che questi sono elaborati da un sistema informatico, non mi sembra altro che uno dei tanti retaggi del passato, una lungaggine del resto tipica degli apparati statali e parastatali del nostro Paese. Con il corollario, non da poco, di rendere i traferimenti di coloro che vogliono passare dalla provincia alla città di fatto decisamente complessi.

master01 ha scritto:Sarà, ma a me il fatto che ci sia una fase comunale appare una complicazione priva di qualunque fondamento razionale, dal punto di vista della qualità del sistema. Un tempo forse serviva per semplificare le pratiche ai funzionari che si occupavano dei trasferimenti, ma oggi che questi sono elaborati da un sistema informatico, non mi sembra altro che uno dei tanti retaggi del passato, una lungaggine del resto tipica degli apparati statali e parastatali del nostro Paese. Con il corollario, non da poco, di rendere i traferimenti di coloro che vogliono passare dalla provincia alla città di fatto decisamente complessi.

La qualità del sistema è tanto piu' elevata quanto minore è la distanza tra lavoratore e luogo di lavoro.

Abito in città e lavoro in provincia, vorrei un posto di lavoro più vicino, ma a causa della fase comunale ciò mi è precluso.

hai messo il codice comune?

hai messo tutti i codici dei distretti se la città è divisa in distretti?

scusa giulia, dato che dovrò fare la domanda come neoimmessa ti vorrei chiedere: bisogna mettere TUTTI i distretti, oppure basta qualcuno e poi il codice del comune? (parlo di Roma, attualmente sto svolgendo l'anno di prova in provincia e mi interesserebbe il comune di Roma, dato che ci abito)

io metterei tutti i codici distretti in stretto ordine di preferenza

mettere i codici distretti significa privilegiare un distretto rispetto ad un altro, in modo che se c'è posto in una qualsiasi delle scuole collocate lì, ci arrivi

puoi anche fare come dici tu
metti solo i codici distretti che ti interessano e poi codice comune
in quel caso è come se dicessi: guardate prima nei distretti che vi ho detto e se non c'è nulla datemi quello che c'è guardando in tutta Roma

sappi però che chi ha un punteggio uguale o minore del tuo e mette il codice distretto che tu non metti, ci finisce lui, perché tu fai capire che ti accontenti di qualunque scuola mettendo il codice comune

il sistema tende ad accontentare

altra cosa: mettere il codice comune ti impedisce poi di chiedere utilizzo ( a meno che non ti mandino in provincia, che tu non hai chiesto)se ti mandano dove non vuoi, infatti in pratica hai detto mandatemi dove volete, basta che sia Roma

giulia boffa ha scritto:sappi però che chi ha un punteggio uguale o minore del tuo e mette il codice distretto che tu non metti, ci finisce lui, perché tu fai capire che ti accontenti di qualunque scuola mettendo il codice comune
ma comunque resterebbe un posto per me nel comune? O quella ipotetica persona che mette un distretto che io non metto potrebbe (per ipotesi) prendere l'unico/ultimo posto del comune?
altra cosa: mettere il codice comune ti impedisce poi di chiedere utilizzo ( a meno che non ti mandino in provincia, che tu non hai chiesto)se ti mandano dove non vuoi, infatti in pratica hai detto mandatemi dove volete, basta che sia Roma Questo vale anche per comuni grandi con molti distretti, come roma? Non ho chiara la differenza tra utilizzo e assegnazione provvisoria: avevo letto qui sul forum che alle brutte avrei potuto chiedere ass. provvisoria (o utilizzo?) nel mio distretto di residenza (e della mia famiglia), se avessi avuto un distretto del comune molto lontano da casa.

inoltre pensavo di chiedere, dopo il codice di tutto il comune, anche la mia attuale scuola che si trova in un altro comune della provincia (o addirittura tutto quest'altro comune), proprio come ultimi codici ...
che dici?
Il fatto è che Roma è molto grande e si rischia di fare molti chilometri/ore di viaggio anche ben dentro il comune!!!
... altra cosa. Ma tu dicevi che mettere in ordine tutti i distretti (e NON il codice del comune) sarebbe meglio?
Comunque grazie di tutto!

può prendere anche l'unltima scuola

utilizzo si chiede quando si è trasferiti d'ufficio, cioè trasferiti su sede non scelta

assegnazione è per avvicinarsi alla famglia, si possono chiedere entrambe se si hanno i requisiti

puoi mettere le sedi come vuoi