malattia bambino. posso comunicare domani mattina che non vado?

oggi pomeriggio la bimba di pochi mesi ha preso la febbre. domani mattina dovrei andare a scuola alle 8, dato che non sono in congedo. posso evitare di andarci comunicando domani mattina alla segreteria ed alla coordinatrice che è sopraggiunto questo problema? in caso di risposta affermativa, la prossima settimana dovrò portare un certificato della pediatra? dovrei chiedere solo la giornata di domani. grazie a chi mi risponderà.

chiama domani e manda il certificato appena puoi

ok. ti ringrazio come sempre!

dimenticavo: si tratterebbe di un'assenza retribuita regolarmente e andrebbe scalata poi da un tot di giorni a disposizione per le malattie dei figli, giusto? e poi mi chiedevo se questo tot di giorni valesse anche per i figli più grandi. grazie

fino ai 3 anni hai diritto ad un mese all'anno pagato

dopo hai diritto a 5 gg l'anno non pagati, ma senza stacco di servizio, fino agli 8 anni

Scusa Giulia, basta il solo certificato del pediatra? Anche il mio bimbo di sei mesi è malato....

sì, basta

Ti ringrazio

Grazie Giulia. cosa vuol dire senza stacco di servizio?

che sono giorni che ti valgono come anzanità di servizio, e quindi punteggio

giulia boffa ha scritto:fino ai 3 anni hai diritto ad un mese all'anno pagato

dopo hai diritto a 5 gg l'anno non pagati, ma senza stacco di servizio, fino agli 8 anni

Giulia, ma questo vale anche per il padre docente se la madre non è lavoratrice dipendente ma libera professionista?
E questo mese all'anno vale solo per le malattie del bimbo?

vale anche per il padre

sì

Grazie Giulia, ma il padre (non di ruolo) a cos'altro ha diritto se la madre è libera professionista non iscritta inps?

http://www.orizzontescuola.it/guide/diritti-del-docenteata-padre-congedo-paternit-e-congedo-parentale

Grazie.

prego

giulia boffa ha scritto:http://www.orizzontescuola.it/guide/diritti-del-docenteata-padre-congedo-paternit-e-congedo-parentale

il congedo di paternità, che si identifica in tutto o in parte con quello di maternità, è attribuito solo in sostituzione di quello di maternità e il padre ne può usufruire esclusivamente nelle seguenti ipotesi previste dall’art. 28/1 del D. Lgs. n. 151/2001 e successive modificazioni:
1. In caso di morte o di grave infermità della madre;
2. In caso di abbandono del figlio da parte della madre;
3. In caso di affidamento esclusivo del figlio al padre.
4. Se figlio in adozione o affidamento: In caso di rinuncia della madre al diritto al congedo di maternità.
Si tratta cioè di specifiche situazioni in cui il figlio appena nato non può usufruire dell’assistenza materna e nelle quali, quindi, il dovere di assistenza si trasferisce al padre lavoratore.
Il padre lavoratore ha un diritto autonomo alla fruizione del congedo di paternità il quale spetta anche nei casi in cui la madre non sia (o non sia stata) una lavoratrice.
Ha diritto di astenersi dal lavoro nei primi tre mesi dalla nascita del figlio (e cioè fino al giorno del compimento del terzo mese di età del figlio) o per la parte residua che sarebbe spettata alla madre lavoratrice in caso di morte o di grave infermità della madre o di abbandono del figlio da parte della stessa ovvero di affidamento esclusivo al padre (in caso di nascita prematura del figlio, o soltanto sulla parte residua del congedo di maternità non goduto dalla madre o per i periodi di congedo di maternità post-parto di maggiore durata conseguenti alla richiesta di flessibilità da parte della madre).

Cosa significa rinuncia? Io volevo sapere se il congedo di paternità spetta al padre se la madre è libera professionista non iscritta INPS e non usufruisce di alcun congedo se non dell'assegno di maternità da INARCASSA.