VALUTAZIONE SERVIZIO A TEMPO PARZIALE

1) Mi sono vista dimezzare il punteggio di personale ata, ho chiesto il perche' e mi hanno risposto perche' e' stato prestato prima del 2004/2005 a tempo parziale in una scuola paritaria leg. ric. , io non lo ritengo giusto una cosa di questo genere, qualcuno di voi sa qualche sentenza che possa io fare il ricorso..... per dimostrare che non èì così.

2) non mi hanno concesso la legge 104/92 perchè la dichiarazione fatta dai familiari che non se ne occupano con la motivazione che semplicemente non se ne occupano o aver messo che per motivi di saluti non se ne occupano, non gli basta per loro non è una motivazione seria, mi date anche qui qualche sentenza per dimostrare che non è come dicono loro.

Riguardo il primo punto: i servizi nelle scuole NON statali danno luogo a metà punteggio, a parità di profilo, per il personale ata. Se te lo hanno dimezzato solo per quello (e non per il part-time) hanno ragione loro.

e' stato dimezzato perche' era scuola paritaria quindi 3 punti e poi dimezzato perche' ero part-time quindi alla fine ho avuto solo 1,50

Beh, se le cose stanno così hai ragione tu. Ai fini del punteggio il servizio part-time è equiparato a quello full time, c'è scritto nel bando (se parli dei 24 mesi ata) non ricordo se nel testo o nelle note allegate.

francasapi71 ha scritto:e' stato dimezzato perche' era scuola paritaria quindi 3 punti e poi dimezzato perche' ero part-time quindi alla fine ho avuto solo 1,50

E' stato dimezzato perchè era una scuola privata e non per il part-time.

Mi dispiace ma hanno ragione (che sia giusto o non giusto è un altro discorso!!!) perchè se leggi il bando "note tabella valutazione", se non sbaglio il punto num.5 c'è scritto!!!
Vai a controllare, c'è proprio l'anno!

http://www.mantova.istruzione.lombardia.it/ata/24mesi11/Bando.COLLABORATORE.SCOLASTICO.O.M.n.21.del.23.02.2009.a.s.2010-11.doc

Pag. 23 punto 5

Si io volevo dire che sono stata veramente sfortunata, il mio servizio nel privato si ferma al 2002/2003.
invece per il II punto legge 104/92 nessuno sa dirmi nulla, è possibile che la dichiarazione dei familiari con la dicitura "non me ne voglio occupare di questa persona invalida" non sia un motivo???? tutti debbono avere un lavoro turnista oppure vivere in un'altra città, e comunque quale è questa norma che ribadisce questo concetto, oppure se la sono creati qui la commissione di Catania.

francasapi71 ha scritto:Si io volevo dire che sono stata veramente sfortunata, il mio servizio nel privato si ferma al 2002/2003.
invece per il II punto legge 104/92 nessuno sa dirmi nulla, è possibile che la dichiarazione dei familiari con la dicitura "non me ne voglio occupare di questa persona invalida" non sia un motivo???? tutti debbono avere un lavoro turnista oppure vivere in un'altra città, e comunque quale è questa norma che ribadisce questo concetto, oppure se la sono creati qui la commissione di Catania.

allora tutti i famigliari che non sono nel pubblico scriverebbero "non ne ho voglia" e così l'unica persona che lavora nello Stato sarebbe quella "disponibile"... mah...
No, devi dare una motivazione valida se, pur abitando vicino, non puoi occupartene, mi sembra il minimo!

Con riferimento alla seconda domanda:
L'art. 24 della legge 183/2010 nell'innovare la disciplina sulla legittimazione a fruire di permessi, non ha menzionato i requisiti della continuità e dell'esclusività dell'assistenza (oltre a quello, già superato, della convivenza), che quindi non sono più esplicitamente previsti dalle disposizioni in materia. La legge stessa ha però espressamente stabilito che il diritto alla fruizione dei permessi "non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l'assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità".
Con tale prescrizione è stato perciò ripreso in parte e tipizzato il concetto di esclusività dell'assistenza, limitandolo alla regola secondo cui i permessi possono essere accordati ad un unico lavoratore per l'assistenza alla stessa persona. In base alla legge, quindi, viene individuato un unico referente per ciascun disabile, trattandosi del soggetto che assume "il ruolo e la connessa responsabilità di porsi quale punto di riferimento della gestione generale dell'intervento, assicurandone il coordinamento e curando la costante verifica della rispondenza ai bisogni dell'assistito." (così Consiglio di Stato - parere n. 5078 del 2008).

Quindi nel richiedere la fruizione dei benefici si deve specificare, con dichiarazione resa ai sensi della legge 445/2000 art. 76, che nessun altro familiare beneficia dei permessi per lo stesso soggetto in situazione di disabilità grave e si allega una dichiarazione del soggetto in situazione di disabilità grave - ovvero del suo tutore legale, curatore o amministratore di sostegno (allegare copia del decreto di nomina) - nella quale viene indicato il familiare che debba prestare l'assistenza prevista dai termini di legge

Questo è quanto per richiedere i benefici inerenti i permessi. Se per aver diritto ad altre agevolazioni, si fa riferimento ad altri articoli o leggi, non mi è dato sapere.

Grazie a tutti per le risposte adesso mi muovero' per avere il decreto di nomina, ormai per quest'anno è andata.