chiamata diretta del dirigente
+31
Dec
Francesca4
Meravigliato
roberto.grieco
catiusciagr
Forum educazione fisica
pepe
sconcertato1
perly
annari
giacomo73
malatempora
Αρης
uforobot
Andreosdes
clacl
Laura70
mara88
spielrein
nadiadan
durbans
Enoc
mirco81
gugu
fradacla
chicca70
giulianova
Sasha73
michetta
biby
leonard
35 partecipanti
Pagina 5 di 7
Pagina 5 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
chiamata diretta del dirigente
Promemoria primo messaggio :
lo stanno facendo: chiamata diretta del dirigente. quindi solo i lecchini andranno avanti e massimo per 36 mesi
bratti st***** maledetti!!!!!!
noi docenti che possiamo fare? io sono di ruolo, ma cmq preferisco che i supplenti siano presi in base a regole TRASPARENTI. no?
lo stanno facendo: chiamata diretta del dirigente. quindi solo i lecchini andranno avanti e massimo per 36 mesi
bratti st***** maledetti!!!!!!
noi docenti che possiamo fare? io sono di ruolo, ma cmq preferisco che i supplenti siano presi in base a regole TRASPARENTI. no?
leonard- Messaggi : 593
Data d'iscrizione : 12.12.11
Re: chiamata diretta del dirigente
sconcertato1 ha scritto:Forum educazione fisica ha scritto:perly ha scritto:Ma secondo me i presidi sceglieranno in base al punteggio in graduatoria come fanno ora per la disponibilità di supplenze.
Perché? I presidi prenderanno degli appunti sui docenti che hanno già chiamato e col tempo avranno un elenco di prime e seconde scelte per ogni classe di concorso.
Ovviamente, si fa in tempo anche ad uscire da quest'elenco.
e per quelli che entreranno negli albi dopo questo giro di consultazioni dovranno girare per le scuole col cappello in mano chiedendo udienza?
Credo che potremmo andare dal ds per un colloquio, se accolti, e convincerlo a prenderci in considerazione se dimostriamo brillantezza, bella presenza, buon curriculum, un buon programma, capacità di lavorare in team e una buona scusa per giustificare il fatto che non si sta lavorando.
Re: chiamata diretta del dirigente
Se stai entrando nel mondo della scuola, la prima regola che devi metabolizzare è quella di non prendere mai per oro colato le dichiarazioni dei ministri della distruzione. Spesso sono tra le ultime ruote del carro, a dispetto del prestigio dell'incarico, subordinato ai giochetti in sede di governo.biby ha scritto:ma la giannini ha detto che dal prossimo il concorso coprirà tutti i posti
Ovviamente il prestigio dell'incarico li rende potenti catalizzatori delle maledizioni dei posteri. Tutte le riforme e riformette passano alla storia con il nome della figurina messa sullo scranno di ministro della distruzione, non con il nome del presidente del consiglio. Senza andare troppo lontano, pensa alla famigerata "Riforma Gelmini". Mica è chiamata "Riforma Berlusconi-Tremonti", eh... C'è anche un altro aspetto folcloristico: sai spiegarmi perché uno degli incarichi più "prestigiosi" fra gli scranni ministeriali viene spesso e volentieri affidato ad una donna? E perché il sottosegretario è di solito un maschietto?
Per non parlare di quanti brillanti (si fa per dire, eh) carriere politiche bruciate sull'altare dello scranno di ministro della distruzione. For ecsampol, prendiamo gli ultimi 10 ministri della distruzione che si sono succeduti dagli anni novanta a oggi:
1) D'Onofrio. Dopo qualche incarico formale a livello di gruppo parlamentare e poi di associazione e di fondazione, carriera in caduta libera. Attualmente editorialista per un quotidiano on line
2) Lombardi. Dopo una breve esperienza da parlamentare, attualmente riscalda le sedie di alcuni consigli di amministrazione di società e università private. Interessante il ruolo di direttore di una rivista scout dell'AGESCI ricoperto fino allo scorso anno
3) Berlinguer. Un nome decisamente blasonato, peraltro padre di una delle picconate fondamentali che stanno trasformando la scuola pubblica in scuola azienda. Trattandosi di un nome blasonato e personalità di spicco della nomenklatura del PD, ha sicuramente avuto più fortuna politica dei suoi colleghi ministri della distruzione, saltando di quando in quando dallo scranno di parlamentare a quello di membro del CSM a quello di parlamentare europeo e via dicendo. Attualmente continua a fare danni ricoprendo incarichi istituzionali all'ombra nel MIUR. Tant'è che è ricomparso alla luce facendo il suo bell'intervento autorevole all'ultima kermesse del PD. quella alla fine del mese scorso.
4) De Mauro. Famoso per un pianto plateale generato dagli attacchi degli insegnanti per una riforma distruttiva in procinto di essere varata (poi ci hanno pensato le ministre del Berlusca a farlo rimpiangere). Altrettanto famoso per il suo ruolo di luminare della Lingua Italiana, peraltro socio dell'Accademia della Crusca, la sua carriera politica è stata un emerito disastro. La persona sbagliata piazzata nel posto sbagliato. In seguito ha proseguito in funzioni più adatte alla sua competenza, oltre a ruoli di secondo piano tra fondazioni e editoriali nei vari quotidiani.
5) Moratti. Ohibò, oltre ad essere membra aggiunta di una famosa famiglia di petrolieri e simbolo del capitalismo d'assalto, ha imperversato in molteplici ruoli, compresa la dirigenza di mamma RAI. Ma noi la ricordiamo con affetto per l'incommensurabile contributo allo sfascio della scuola pubblica. L'elenco delle picconate, più o meno riuscite, è virtualmente infinito. Santa protettrice delle scuole private, è quella che aveva incaricato un cardinale nell'elaborazione del codice deontologico dell'insegnante, quella che si era "dimenticata" di citare la teoria dell'evoluzione tra i contenuti cardine dei programmi di scienze (scatenando gli strali della comunità scientifica, degli insegnanti, dell'opinione pubblica con una delle petizioni più eclatanti), ecc. Dopo la folgorante carriera al ministero della distruzione, è passata a fare sconquassi al comune di Milano con una serie di chicche tipiche della "creative governance". Dove ha peraltro battezzato, prima come sindaca poi come commissaria, quella grande mangiatoia chiamata Expo. Ridimensionata dall'exploit di Pisapia ha ancora tentato di restare in politica come consigliera comunale, ma poi ha toccato con mano che non c'era sugo ed è uscita definitivamente dalla scena politica di serie B. Va be', non è certo la casalinga disperata che deve sbattersi per sbarcare il lunario, se lo può permettere.
6) Fioroni. Poraccio, forse è il ministro che ha meno distrutto. Anzi, in qualche modo ha anche cercato di rimettere in sesto le macerie della collega che l'ha preceduto, ma ormai il danno era quasi irrimediabile. Ultimo rampollo di una pluridecennale tradizione di ministri di fede democristiana, pur continuando ad essere parlamentare è ormai relegato a fare da comparsa inoffensiva oscurata dall'ombra del travolgente rampantismo neodemocristiano.
7) Gelmini. Credo che non abbia bisogno di presentazioni, anche i giovanissimi la conoscono, per lo sconquasso provocato dai suoi fedeli neutrini sui pochi spiragli di luce che ancora illuminano con difficoltà la sQuola. Dopo la caduta in disgrazia del piccolo grande nano e dal nobel dell'economia con la erre moscia, scalda ancora lo scranno di parlamentare, ma è ormai destinata ad un inesorabile declino, oscurata dai disperati rampantisti che cercano di scalzare la vecchia nomenklatura per dare nuova vita alle ceneri della scorza italia. Ma la ricorderemo nei nostri cuori con grande affetto.
Profumo. Ohibò, uno dei cervelloni, dal curriculum vitae impressionante, chiamato da Supermario a risollevare le sorti di un'Italietta martoriata dalle picconate del berlusconismo e dallo spread. La sua mente geniale era riuscita a deporre due uova di Colombo: il famosissimo concorsone, delizia degli iscritti in GAE, e il rilancio della produttività nella sQuola, la famosa proposta di aumentare l'orario a 24 ore a costo zero. Le nostre narici sono ancora inebriate dal Profumo. Uscito dalla breve scena politico-istituzionale è tornato a occuparsi di mansioni dirigenziali nell'oscuro mondo delle fondazioni e della formazione dei grandi cervelloni dirigenti.
9) Carrozza. Il grande mistero della breve gestione Letta. Il suo incarico è stato troppo breve per poter fare danni o, al contrario, grandi cose. Travolta dalle rassenerazioni del giullar toscano nei confronti di Henry Coletta è tornata al suo ruolo di ricercatrice prestata alla politica.
10) Giannini. Va be', storia contemporanea. Il suo genio brillante è di pubblico dominio. Oltre al suo sorriso sfavillante, oscurato solo da quello ultrasfavillante di Mary Helen Forests, passerà alla storia come Colei che ricostruì la buona scuola dalle macerie lasciate dall'opera distruttiva di insegnanti vecchi, incapaci, italofoni e poco digitalizzati. Fama che sarà oscurata solo dai flash dei selfie del toscan giullare. Ottima interprete della filosofia del carpe diem, si salvò in extremis migrando dalle fila del più flop dei partiti sotto l'ala della gallina toscana dalle uova d'oro, salvando pache, capre e cavolate. Il suo motto: Codin end inglisc foreve end fac de ticers!!!1!
Sicuro di voler pendere dalle labbra della ridente tardona ossigenata?
Ospite- Ospite
Re: chiamata diretta del dirigente
io spero che non succederà... perché sono una nuova arrivata che vuol essere un po' precaria prima facendo delle supplenze per mantenersi per poter far fronte ad abilitazioni e concorsi... come me li pagherei?... voglio fare le cose con calma ma al momento spero di riuscire a fare delle supplenze per qualche annetto...
biby- Messaggi : 281
Data d'iscrizione : 20.11.14
Re: chiamata diretta del dirigente
sconcertato1 ha scritto:Forse mi limito ad andare nella scuola di gugu per rubargli il posto,...... solo per dispetto.
Ma... LOL
occhio che morde, eh :-D
Ospite- Ospite
Re: chiamata diretta del dirigente
gian ha scritto:sconcertato1 ha scritto:Forse mi limito ad andare nella scuola di gugu per rubargli il posto,...... solo per dispetto.
Ma... LOL
occhio che morde, eh :-D
Figurati, lo accolgo con tutta la gentilezza del caso.
-_-
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: chiamata diretta del dirigente
sconcertato1 ha scritto:
Bella presenza? Cercherò DS donne!
Al colloquiò il DS dovrà essere convinto che siamo migliori del collega in uso al momento, cosi' gli freghiamo il posto (almeno per i prossimi tre anni, o cmq fino a quando non arriverà un altro a fare le scarpe a noi). Mah!
Oppure ci mostriamo accomodanti nella gestione del merito (esempio: non so quale accordo lei abbia ma io rilancio per un altro 10%..... nella spartizione). Boh!
Forse mi limito ad andare nella scuola di gugu per rubargli il posto,...... solo per dispetto.
Eh sì, nel privato non funziona così?
Immagino poi che dovremmo fare dei video per certificare le nostre qaulità a lezione, non è che si svolgerà tutto sulla fiducia.
Anzi, non escludo, anche se a qualcuno potrà far ridere, che gli insegnanti più "bravi" avranno i loro procuratori, come per i calciatori di serie A.
Re: chiamata diretta del dirigente
da gian pag. 7
Se stai entrando nel mondo della scuola, la prima regola che devi metabolizzare è quella di non prendere mai per oro colato le dichiarazioni dei ministri della distruzione. Spesso sono tra le ultime ruote del carro, a dispetto del prestigio dell'incarico, subordinato ai giochetti in sede di governo.
Ovviamente il prestigio dell'incarico li rende potenti catalizzatori delle maledizioni dei posteri. Tutte le riforme e riformette passano alla storia con il nome della figurina messa sullo scranno di ministro della distruzione, non con il nome del presidente del consiglio. Senza andare troppo lontano, pensa alla famigerata "Riforma Gelmini". Mica è chiamata "Riforma Berlusconi-Tremonti", eh... C'è anche un altro aspetto folcloristico: sai spiegarmi perché uno degli incarichi più "prestigiosi" fra gli scranni ministeriali viene spesso e volentieri affidato ad una donna? E perché il sottosegretario è di solito un maschietto?
Per non parlare di quanti brillanti (si fa per dire, eh) carriere politiche bruciate sull'altare dello scranno di ministro della distruzione. For ecsampol, prendiamo gli ultimi 10 ministri della distruzione che si sono succeduti dagli anni novanta a oggi:
1) D'Onofrio. Dopo qualche incarico formale a livello di gruppo parlamentare e poi di associazione e di fondazione, carriera in caduta libera. Attualmente editorialista per un quotidiano on line
2) Lombardi. Dopo una breve esperienza da parlamentare, attualmente riscalda le sedie di alcuni consigli di amministrazione di società e università private. Interessante il ruolo di direttore di una rivista scout dell'AGESCI ricoperto fino allo scorso anno
3) Berlinguer. Un nome decisamente blasonato, peraltro padre di una delle picconate fondamentali che stanno trasformando la scuola pubblica in scuola azienda. Trattandosi di un nome blasonato e personalità di spicco della nomenklatura del PD, ha sicuramente avuto più fortuna politica dei suoi colleghi ministri della distruzione, saltando di quando in quando dallo scranno di parlamentare a quello di membro del CSM a quello di parlamentare europeo e via dicendo. Attualmente continua a fare danni ricoprendo incarichi istituzionali all'ombra nel MIUR. Tant'è che è ricomparso alla luce facendo il suo bell'intervento autorevole all'ultima kermesse del PD. quella alla fine del mese scorso.
4) De Mauro. Famoso per un pianto plateale generato dagli attacchi degli insegnanti per una riforma distruttiva in procinto di essere varata (poi ci hanno pensato le ministre del Berlusca a farlo rimpiangere). Altrettanto famoso per il suo ruolo di luminare della Lingua Italiana, peraltro socio dell'Accademia della Crusca, la sua carriera politica è stata un emerito disastro. La persona sbagliata piazzata nel posto sbagliato. In seguito ha proseguito in funzioni più adatte alla sua competenza, oltre a ruoli di secondo piano tra fondazioni e editoriali nei vari quotidiani.
5) Moratti. Ohibò, oltre ad essere membra aggiunta di una famosa famiglia di petrolieri e simbolo del capitalismo d'assalto, ha imperversato in molteplici ruoli, compresa la dirigenza di mamma RAI. Ma noi la ricordiamo con affetto per l'incommensurabile contributo allo sfascio della scuola pubblica. L'elenco delle picconate, più o meno riuscite, è virtualmente infinito. Santa protettrice delle scuole private, è quella che aveva incaricato un cardinale nell'elaborazione del codice deontologico dell'insegnante, quella che si era "dimenticata" di citare la teoria dell'evoluzione tra i contenuti cardine dei programmi di scienze (scatenando gli strali della comunità scientifica, degli insegnanti, dell'opinione pubblica con una delle petizioni più eclatanti), ecc. Dopo la folgorante carriera al ministero della distruzione, è passata a fare sconquassi al comune di Milano con una serie di chicche tipiche della "creative governance". Dove ha peraltro battezzato, prima come sindaca poi come commissaria, quella grande mangiatoia chiamata Expo. Ridimensionata dall'exploit di Pisapia ha ancora tentato di restare in politica come consigliera comunale, ma poi ha toccato con mano che non c'era sugo ed è uscita definitivamente dalla scena politica di serie B. Va be', non è certo la casalinga disperata che deve sbattersi per sbarcare il lunario, se lo può permettere.
6) Fioroni. Poraccio, forse è il ministro che ha meno distrutto. Anzi, in qualche modo ha anche cercato di rimettere in sesto le macerie della collega che l'ha preceduto, ma ormai il danno era quasi irrimediabile. Ultimo rampollo di una pluridecennale tradizione di ministri di fede democristiana, pur continuando ad essere parlamentare è ormai relegato a fare da comparsa inoffensiva oscurata dall'ombra del travolgente rampantismo neodemocristiano.
7) Gelmini. Credo che non abbia bisogno di presentazioni, anche i giovanissimi la conoscono, per lo sconquasso provocato dai suoi fedeli neutrini sui pochi spiragli di luce che ancora illuminano con difficoltà la sQuola. Dopo la caduta in disgrazia del piccolo grande nano e dal nobel dell'economia con la erre moscia, scalda ancora lo scranno di parlamentare, ma è ormai destinata ad un inesorabile declino, oscurata dai disperati rampantisti che cercano di scalzare la vecchia nomenklatura per dare nuova vita alle ceneri della scorza italia. Ma la ricorderemo nei nostri cuori con grande affetto.
Profumo. Ohibò, uno dei cervelloni, dal curriculum vitae impressionante, chiamato da Supermario a risollevare le sorti di un'Italietta martoriata dalle picconate del berlusconismo e dallo spread. La sua mente geniale era riuscita a deporre due uova di Colombo: il famosissimo concorsone, delizia degli iscritti in GAE, e il rilancio della produttività nella sQuola, la famosa proposta di aumentare l'orario a 24 ore a costo zero. Le nostre narici sono ancora inebriate dal Profumo. Uscito dalla breve scena politico-istituzionale è tornato a occuparsi di mansioni dirigenziali nell'oscuro mondo delle fondazioni e della formazione dei grandi cervelloni dirigenti.
9) Carrozza. Il grande mistero della breve gestione Letta. Il suo incarico è stato troppo breve per poter fare danni o, al contrario, grandi cose. Travolta dalle rassenerazioni del giullar toscano nei confronti di Henry Coletta è tornata al suo ruolo di ricercatrice prestata alla politica.
10) Giannini. Va be', storia contemporanea. Il suo genio brillante è di pubblico dominio. Oltre al suo sorriso sfavillante, oscurato solo da quello ultrasfavillante di Mary Helen Forests, passerà alla storia come Colei che ricostruì la buona scuola dalle macerie lasciate dall'opera distruttiva di insegnanti vecchi, incapaci, italofoni e poco digitalizzati. Fama che sarà oscurata solo dai flash dei selfie del toscan giullare. Ottima interprete della filosofia del carpe diem, si salvò in extremis migrando dalle fila del più flop dei partiti sotto l'ala della gallina toscana dalle uova d'oro, salvando pache, capre e cavolate. Il suo motto: Codin end inglisc foreve end fac de ticers!!!1!
Dovremmo impararlo a memoria!
Se stai entrando nel mondo della scuola, la prima regola che devi metabolizzare è quella di non prendere mai per oro colato le dichiarazioni dei ministri della distruzione. Spesso sono tra le ultime ruote del carro, a dispetto del prestigio dell'incarico, subordinato ai giochetti in sede di governo.
Ovviamente il prestigio dell'incarico li rende potenti catalizzatori delle maledizioni dei posteri. Tutte le riforme e riformette passano alla storia con il nome della figurina messa sullo scranno di ministro della distruzione, non con il nome del presidente del consiglio. Senza andare troppo lontano, pensa alla famigerata "Riforma Gelmini". Mica è chiamata "Riforma Berlusconi-Tremonti", eh... C'è anche un altro aspetto folcloristico: sai spiegarmi perché uno degli incarichi più "prestigiosi" fra gli scranni ministeriali viene spesso e volentieri affidato ad una donna? E perché il sottosegretario è di solito un maschietto?
Per non parlare di quanti brillanti (si fa per dire, eh) carriere politiche bruciate sull'altare dello scranno di ministro della distruzione. For ecsampol, prendiamo gli ultimi 10 ministri della distruzione che si sono succeduti dagli anni novanta a oggi:
1) D'Onofrio. Dopo qualche incarico formale a livello di gruppo parlamentare e poi di associazione e di fondazione, carriera in caduta libera. Attualmente editorialista per un quotidiano on line
2) Lombardi. Dopo una breve esperienza da parlamentare, attualmente riscalda le sedie di alcuni consigli di amministrazione di società e università private. Interessante il ruolo di direttore di una rivista scout dell'AGESCI ricoperto fino allo scorso anno
3) Berlinguer. Un nome decisamente blasonato, peraltro padre di una delle picconate fondamentali che stanno trasformando la scuola pubblica in scuola azienda. Trattandosi di un nome blasonato e personalità di spicco della nomenklatura del PD, ha sicuramente avuto più fortuna politica dei suoi colleghi ministri della distruzione, saltando di quando in quando dallo scranno di parlamentare a quello di membro del CSM a quello di parlamentare europeo e via dicendo. Attualmente continua a fare danni ricoprendo incarichi istituzionali all'ombra nel MIUR. Tant'è che è ricomparso alla luce facendo il suo bell'intervento autorevole all'ultima kermesse del PD. quella alla fine del mese scorso.
4) De Mauro. Famoso per un pianto plateale generato dagli attacchi degli insegnanti per una riforma distruttiva in procinto di essere varata (poi ci hanno pensato le ministre del Berlusca a farlo rimpiangere). Altrettanto famoso per il suo ruolo di luminare della Lingua Italiana, peraltro socio dell'Accademia della Crusca, la sua carriera politica è stata un emerito disastro. La persona sbagliata piazzata nel posto sbagliato. In seguito ha proseguito in funzioni più adatte alla sua competenza, oltre a ruoli di secondo piano tra fondazioni e editoriali nei vari quotidiani.
5) Moratti. Ohibò, oltre ad essere membra aggiunta di una famosa famiglia di petrolieri e simbolo del capitalismo d'assalto, ha imperversato in molteplici ruoli, compresa la dirigenza di mamma RAI. Ma noi la ricordiamo con affetto per l'incommensurabile contributo allo sfascio della scuola pubblica. L'elenco delle picconate, più o meno riuscite, è virtualmente infinito. Santa protettrice delle scuole private, è quella che aveva incaricato un cardinale nell'elaborazione del codice deontologico dell'insegnante, quella che si era "dimenticata" di citare la teoria dell'evoluzione tra i contenuti cardine dei programmi di scienze (scatenando gli strali della comunità scientifica, degli insegnanti, dell'opinione pubblica con una delle petizioni più eclatanti), ecc. Dopo la folgorante carriera al ministero della distruzione, è passata a fare sconquassi al comune di Milano con una serie di chicche tipiche della "creative governance". Dove ha peraltro battezzato, prima come sindaca poi come commissaria, quella grande mangiatoia chiamata Expo. Ridimensionata dall'exploit di Pisapia ha ancora tentato di restare in politica come consigliera comunale, ma poi ha toccato con mano che non c'era sugo ed è uscita definitivamente dalla scena politica di serie B. Va be', non è certo la casalinga disperata che deve sbattersi per sbarcare il lunario, se lo può permettere.
6) Fioroni. Poraccio, forse è il ministro che ha meno distrutto. Anzi, in qualche modo ha anche cercato di rimettere in sesto le macerie della collega che l'ha preceduto, ma ormai il danno era quasi irrimediabile. Ultimo rampollo di una pluridecennale tradizione di ministri di fede democristiana, pur continuando ad essere parlamentare è ormai relegato a fare da comparsa inoffensiva oscurata dall'ombra del travolgente rampantismo neodemocristiano.
7) Gelmini. Credo che non abbia bisogno di presentazioni, anche i giovanissimi la conoscono, per lo sconquasso provocato dai suoi fedeli neutrini sui pochi spiragli di luce che ancora illuminano con difficoltà la sQuola. Dopo la caduta in disgrazia del piccolo grande nano e dal nobel dell'economia con la erre moscia, scalda ancora lo scranno di parlamentare, ma è ormai destinata ad un inesorabile declino, oscurata dai disperati rampantisti che cercano di scalzare la vecchia nomenklatura per dare nuova vita alle ceneri della scorza italia. Ma la ricorderemo nei nostri cuori con grande affetto.
Profumo. Ohibò, uno dei cervelloni, dal curriculum vitae impressionante, chiamato da Supermario a risollevare le sorti di un'Italietta martoriata dalle picconate del berlusconismo e dallo spread. La sua mente geniale era riuscita a deporre due uova di Colombo: il famosissimo concorsone, delizia degli iscritti in GAE, e il rilancio della produttività nella sQuola, la famosa proposta di aumentare l'orario a 24 ore a costo zero. Le nostre narici sono ancora inebriate dal Profumo. Uscito dalla breve scena politico-istituzionale è tornato a occuparsi di mansioni dirigenziali nell'oscuro mondo delle fondazioni e della formazione dei grandi cervelloni dirigenti.
9) Carrozza. Il grande mistero della breve gestione Letta. Il suo incarico è stato troppo breve per poter fare danni o, al contrario, grandi cose. Travolta dalle rassenerazioni del giullar toscano nei confronti di Henry Coletta è tornata al suo ruolo di ricercatrice prestata alla politica.
10) Giannini. Va be', storia contemporanea. Il suo genio brillante è di pubblico dominio. Oltre al suo sorriso sfavillante, oscurato solo da quello ultrasfavillante di Mary Helen Forests, passerà alla storia come Colei che ricostruì la buona scuola dalle macerie lasciate dall'opera distruttiva di insegnanti vecchi, incapaci, italofoni e poco digitalizzati. Fama che sarà oscurata solo dai flash dei selfie del toscan giullare. Ottima interprete della filosofia del carpe diem, si salvò in extremis migrando dalle fila del più flop dei partiti sotto l'ala della gallina toscana dalle uova d'oro, salvando pache, capre e cavolate. Il suo motto: Codin end inglisc foreve end fac de ticers!!!1!
Dovremmo impararlo a memoria!
catiusciagr- Messaggi : 1803
Data d'iscrizione : 21.10.12
Re: chiamata diretta del dirigente
Mi spiace ma non hai capito (il galateo vorrebbe che io dicessi: non mi sono espresso bene). Anche gli insegnanti già di ruolo, una volta ottenuta la mobilità, rientrano negli albi. La chiamata, per tutti, da parte dei DS, è triennale. Quindi dopo i tre anni o vieni riconfermato o aspetti una nuova chiamata.spielrein ha scritto:giobbe ha scritto:Il punto è che deve essere scelto dal DS (con tutte le conbseguenze del caso) e solo per 3 anni. Poi, ogni tre anni, deve essere sempre scelto da qualcuno. La rivoluzione copernicana sta nel fatto che prima era il docente a scegliere la scuola adesso è la scuola che sceglie il docente: dove, come e quando lo decide qualcun altro al posto tuo. Mi raccomando sempre la valigia pronta.....gugu ha scritto:I tappabuchi li vedi solo tu, visto che il docente una volta scelto dal DS diventa parte integrante dell'organico.
l'albo è composto da chi ha vinto il concorso e da chi verrà assunto quest'anno da gae e da gm.
è questa la fregatura: se non ti chiamano da lì non lavori.
la cosa dei tre anni riguarda solo le (poche) supplenze che resteranno, che non dovranno superare i tre anni per non incorrere nelle sanzioni europee
Ospite- Ospite
Re: chiamata diretta del dirigente
giobbe ha scritto:Mi spiace ma non hai capito (il galateo vorrebbe che io dicessi: non mi sono espresso bene). Anche gli insegnanti già di ruolo, una volta ottenuta la mobilità, rientrano negli albi. La chiamata, per tutti, da parte dei DS, è triennale. Quindi dopo i tre anni o vieni riconfermato o aspetti una nuova chiamata.spielrein ha scritto:giobbe ha scritto:Il punto è che deve essere scelto dal DS (con tutte le conbseguenze del caso) e solo per 3 anni. Poi, ogni tre anni, deve essere sempre scelto da qualcuno. La rivoluzione copernicana sta nel fatto che prima era il docente a scegliere la scuola adesso è la scuola che sceglie il docente: dove, come e quando lo decide qualcun altro al posto tuo. Mi raccomando sempre la valigia pronta.....gugu ha scritto:I tappabuchi li vedi solo tu, visto che il docente una volta scelto dal DS diventa parte integrante dell'organico.
l'albo è composto da chi ha vinto il concorso e da chi verrà assunto quest'anno da gae e da gm.
è questa la fregatura: se non ti chiamano da lì non lavori.
la cosa dei tre anni riguarda solo le (poche) supplenze che resteranno, che non dovranno superare i tre anni per non incorrere nelle sanzioni europee
dunque chi è ora di ruolo e ottenuta la mobilità sarà titolare sulla nuova scuola solo per 3 anni... non sarà più un vero e proprio tempo indeterminato in una scuola?
Laura70- Messaggi : 3702
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: chiamata diretta del dirigente
Forse non hai capito una cosa, per entrare nell'albo dovrai vincere prima un concorso, o credi che una volta che ti sei laureta ti metti nell'albo assieme agli altri vincitori di concorso? Vedi, tu adesso ti stai affacciando al mondo della scuola e quindi parli senza cognizione di causa. Pensa quando sarai (se lo sarai....) insegnante e verranno i genitori semianalfabeti a valutare il tuo metodo d'insegnamento: perché molti già lo fanno. Se un DS avrà troppe grane con i genitori troverà nel docente il capro espiatorio......biby ha scritto:@chicca70 vabbè qui non importa a nessuno dei personalismi stiamo discutendo di punti. Poi è chiaro per tutti che ognuno tira acqua al proprio mulino. Scagli la prima pietra il santo benefattore che rinuncerebbe al suo posto per il bene dell'umanità... io da giovane parlo secondo quanto conviene a noi giovani. e ci conviene che si ragioni per merito chiaramente altrimenti non lavoreremo maI.
Ospite- Ospite
Re: chiamata diretta del dirigente
ESATTO!Laura70 ha scritto:giobbe ha scritto:Mi spiace ma non hai capito (il galateo vorrebbe che io dicessi: non mi sono espresso bene). Anche gli insegnanti già di ruolo, una volta ottenuta la mobilità, rientrano negli albi. La chiamata, per tutti, da parte dei DS, è triennale. Quindi dopo i tre anni o vieni riconfermato o aspetti una nuova chiamata.spielrein ha scritto:giobbe ha scritto:Il punto è che deve essere scelto dal DS (con tutte le conbseguenze del caso) e solo per 3 anni. Poi, ogni tre anni, deve essere sempre scelto da qualcuno. La rivoluzione copernicana sta nel fatto che prima era il docente a scegliere la scuola adesso è la scuola che sceglie il docente: dove, come e quando lo decide qualcun altro al posto tuo. Mi raccomando sempre la valigia pronta.....gugu ha scritto:I tappabuchi li vedi solo tu, visto che il docente una volta scelto dal DS diventa parte integrante dell'organico.
l'albo è composto da chi ha vinto il concorso e da chi verrà assunto quest'anno da gae e da gm.
è questa la fregatura: se non ti chiamano da lì non lavori.
la cosa dei tre anni riguarda solo le (poche) supplenze che resteranno, che non dovranno superare i tre anni per non incorrere nelle sanzioni europee
dunque chi è ora di ruolo e ottenuta la mobilità sarà titolare sulla nuova scuola solo per 3 anni... non sarà più un vero e proprio tempo indeterminato in una scuola?
Ospite- Ospite
Re: chiamata diretta del dirigente
giobbe ha scritto:ESATTO!Laura70 ha scritto:giobbe ha scritto:Mi spiace ma non hai capito (il galateo vorrebbe che io dicessi: non mi sono espresso bene). Anche gli insegnanti già di ruolo, una volta ottenuta la mobilità, rientrano negli albi. La chiamata, per tutti, da parte dei DS, è triennale. Quindi dopo i tre anni o vieni riconfermato o aspetti una nuova chiamata.spielrein ha scritto:giobbe ha scritto:Il punto è che deve essere scelto dal DS (con tutte le conbseguenze del caso) e solo per 3 anni. Poi, ogni tre anni, deve essere sempre scelto da qualcuno. La rivoluzione copernicana sta nel fatto che prima era il docente a scegliere la scuola adesso è la scuola che sceglie il docente: dove, come e quando lo decide qualcun altro al posto tuo. Mi raccomando sempre la valigia pronta.....gugu ha scritto:I tappabuchi li vedi solo tu, visto che il docente una volta scelto dal DS diventa parte integrante dell'organico.
l'albo è composto da chi ha vinto il concorso e da chi verrà assunto quest'anno da gae e da gm.
è questa la fregatura: se non ti chiamano da lì non lavori.
la cosa dei tre anni riguarda solo le (poche) supplenze che resteranno, che non dovranno superare i tre anni per non incorrere nelle sanzioni europee
dunque chi è ora di ruolo e ottenuta la mobilità sarà titolare sulla nuova scuola solo per 3 anni... non sarà più un vero e proprio tempo indeterminato in una scuola?
non ma posso credere che la proposta passi così senza modifiche. non è possibile!
Laura70- Messaggi : 3702
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: chiamata diretta del dirigente
Infatti non passerà! Impossibile!
roberto.grieco- Messaggi : 626
Data d'iscrizione : 07.05.14
Re: chiamata diretta del dirigente
roberto.grieco ha scritto:Infatti non passerà! Impossibile!
scusate, mi ricordate quando verrà presentato in Parlamento?
Laura70- Messaggi : 3702
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: chiamata diretta del dirigente
giobbe ha scritto:Forse non hai capito una cosa, per entrare nell'albo dovrai vincere prima orso, o credi che una volta che ti sei laureta ti metti nell'albo assieme agli altri vincitori di concorso? Vedi, tu adesso ti stai affacciando al mondo della scuola e quindi parli senza cognizione di causa. Pensa quando sarai (se lo sarai....) insegnante e verranno i genitori semianalfabeti a valutare il tuo metodo d'insegnamento: perché molti già lo fanno. Se un DS avrà troppe grane con i genitori troverà nel docente il capro espiatorio......biby ha scritto:@chicca70 vabbè qui non importa a nessuno dei personalismi stiamo discutendo di punti. Poi è chiaro per tutti che ognuno tira acqua al proprio mulino. Scagli la prima pietra il santo benefattore che rinuncerebbe al suo posto per il bene dell'umanità... io da giovane parlo secondo quanto conviene a noi giovani. e ci conviene che si ragioni per merito chiaramente altrimenti non lavoreremo maI.
Chissà perché i ragazzini credono sempre di essere meritevoli. .. quando invece, non per colpa loro, sono molto meno meritevoli, almeno a livello di conoscenze. Dopo la prima laurea, negli anni '90, ne ho preso una seconda (affine) ed ora sono a metà di una terza laurea. Ebbene, nel corso del tempo ho visto un progressivo decadimento del livello di difficoltà degli studi universitari. Ora un esame fondamentale equivale, a livello di difficoltà, ad un esame medio-piccolo degli anni '90: ora ci si può laureare in lettere studiando solo due o tre secoli della letteratura italiana a scelta. Ti puoi costruire il percorso libero ( e talvolta delirante) di tuo gradimento. Come è ovvio, questo fenomeno influisce sulla qualità dei laureati e, di conseguenza, sul loro merito.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: chiamata diretta del dirigente
sconcertato1 ha scritto:gian ha scritto:sconcertato1 ha scritto:Forse mi limito ad andare nella scuola di gugu per rubargli il posto,...... solo per dispetto.
Ma... LOL
occhio che morde, eh :-D
allora sarà meglio che impari a leccare ;-)
Toccate un argomento interessante. Del docente rompipalle standard (quello che parla ai collegi, che non si presta a fesserie varie), cosa ne farà il DS?
Certo, non sarà un mio problema, giacché sono in 2GI ma sarebbe da chiederselo. TUTTI, anche i può fanatici.
Meravigliato- Messaggi : 391
Data d'iscrizione : 27.11.14
Re: chiamata diretta del dirigente
sconcertato1 ha scritto:Forum educazione fisica ha scritto:sconcertato1 ha scritto:
Bella presenza? Cercherò DS donne!
Al colloquiò il DS dovrà essere convinto che siamo migliori del collega in uso al momento, cosi' gli freghiamo il posto (almeno per i prossimi tre anni, o cmq fino a quando non arriverà un altro a fare le scarpe a noi). Mah!
Oppure ci mostriamo accomodanti nella gestione del merito (esempio: non so quale accordo lei abbia ma io rilancio per un altro 10%..... nella spartizione). Boh!
Forse mi limito ad andare nella scuola di gugu per rubargli il posto,...... solo per dispetto.
Eh sì, nel privato non funziona così?
Immagino poi che dovremmo fare dei video per certificare le nostre qaulità a lezione, non è che si svolgerà tutto sulla fiducia.
Anzi, non escludo, anche se a qualcuno potrà far ridere, che gli insegnanti più "bravi" avranno i loro procuratori, come per i calciatori di serie A.
Non mi sembra che nel privato si deve firmare un contratto ogni tre anni e si sta con una valigia pronta nell'armadio vita natural durante.
Se proprio vuoi fare un paragone allora possiamo dire che il dirigente ha nel cassetto una lettera di dimissioni già firmata con scadenza triennale! Bella prospettiva, non c'è dubbio!
Neanche nel privato i contratti a tempo indeterminato sono la norma, anzi.
Comunque il mio paragone era riferito ai colloqui di lavoro e il tipo di reclutamento di insegnanti.
D'altronde se tutto il lavoro dell'insegnante oggi consiste nella persuasione; è normale quindi che, prima di iniziare, l'insegnante sappia persuadere anche il ds.
Re: chiamata diretta del dirigente
Scusate, ma ho sbagliato topic, perciò vorrei riproporre in questo alcune riflessioni.
Volevo fare alcune considerazioni sul potere di scelta dei presidi.
Mi sembra di capire che costoro entro maggio dovranno predisporre un progetto di POF con contestuale specifica del fabbisogno per ogni scuola dei docenti sia in OD che in OF.
Solo in base a questo stimato fabbisogno, gli USR predisporranno gli albi territoriali, che dunque conterrebbero un numero di docenti pari a quelli richiesti da tutte le scuole sia in ambito provinciale che in ambito regionale.
Ebbene, almeno per la prima chiamata, come farà il DS, a meno che non possieda la sfera di cristallo, a sapere che un suo " pupillo" verrà immesso proprio nell' albo territoriale in cui lui pescherà?
Se la sentirà di redigere un fabbisogno organico sulla base di una ipotetica immissione in ruolo di un suo " pupillo"?
Penso che, a guardare i fatti, mi pare assai improbabile che per favorire ipoteticamente, e solo ipoteticamente, qualcuno, si rinunci a fare un progetto serio di riqualificazione dell'offerta formativa di una scuola.
Ricordiamoci, infatti, che anche la dirigenza scolastica dovrà dimostrare di aver giocato bene le sue carte, altrimenti anche su di essa si potrebbe abbattere lo spettro del trasferimento.
Mi aspetto, infatti, che con i provvedimenti attuativi del DDL approvando, si studino misure atte a scoraggiare la pratica diffusa della "raccomandazione", con una serie di pesi e contrappesi, che in ultima istanza vadano a sanzionale i DS che siano responsabili di una mala gestione delle risorse organiche.
In breve,è ovvio, che in un sistema democratico l'attribuzione di qualsiasi potere faccia scattare in automatico un sistema di attribuzione di responsabilità in capo a colui cui questo potere è attribuito.
Volevo fare alcune considerazioni sul potere di scelta dei presidi.
Mi sembra di capire che costoro entro maggio dovranno predisporre un progetto di POF con contestuale specifica del fabbisogno per ogni scuola dei docenti sia in OD che in OF.
Solo in base a questo stimato fabbisogno, gli USR predisporranno gli albi territoriali, che dunque conterrebbero un numero di docenti pari a quelli richiesti da tutte le scuole sia in ambito provinciale che in ambito regionale.
Ebbene, almeno per la prima chiamata, come farà il DS, a meno che non possieda la sfera di cristallo, a sapere che un suo " pupillo" verrà immesso proprio nell' albo territoriale in cui lui pescherà?
Se la sentirà di redigere un fabbisogno organico sulla base di una ipotetica immissione in ruolo di un suo " pupillo"?
Penso che, a guardare i fatti, mi pare assai improbabile che per favorire ipoteticamente, e solo ipoteticamente, qualcuno, si rinunci a fare un progetto serio di riqualificazione dell'offerta formativa di una scuola.
Ricordiamoci, infatti, che anche la dirigenza scolastica dovrà dimostrare di aver giocato bene le sue carte, altrimenti anche su di essa si potrebbe abbattere lo spettro del trasferimento.
Mi aspetto, infatti, che con i provvedimenti attuativi del DDL approvando, si studino misure atte a scoraggiare la pratica diffusa della "raccomandazione", con una serie di pesi e contrappesi, che in ultima istanza vadano a sanzionale i DS che siano responsabili di una mala gestione delle risorse organiche.
In breve,è ovvio, che in un sistema democratico l'attribuzione di qualsiasi potere faccia scattare in automatico un sistema di attribuzione di responsabilità in capo a colui cui questo potere è attribuito.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: chiamata diretta del dirigente
Ma quali pesi e contrappesi, questo è un DDL da bocciare in toto.
Ospite- Ospite
Re: chiamata diretta del dirigente
Infatti qui non ci sono contrappesi, solo arbitrio totale del DS al quale viene consentito de facto di scegliere liberamente come l'imprenditore privato nell'assunzione dei suoi dipendenti.
La scuola NON è un'azienda e ci sono principi costituzionali che ne disciplinano forma e funzione, ad esempio la libertà di insegnamento è un principio fondamentale e non può essere messo in discussione da una norma di legge.
Attualmente ripeto, assunzioni a parte, che questo decreto è un atto grave di guerra alla scuola pubblica e va rifiutato in toto.
E' semplicemente inquietante il silenzio dei media tradizionali su un tale tema che proposto da Berlusconi avrebbe immediatamente e non a torto evocato argomenti come il fascismo e l'autoritarismo di estrema destra.
La scuola NON è un'azienda e ci sono principi costituzionali che ne disciplinano forma e funzione, ad esempio la libertà di insegnamento è un principio fondamentale e non può essere messo in discussione da una norma di legge.
Attualmente ripeto, assunzioni a parte, che questo decreto è un atto grave di guerra alla scuola pubblica e va rifiutato in toto.
E' semplicemente inquietante il silenzio dei media tradizionali su un tale tema che proposto da Berlusconi avrebbe immediatamente e non a torto evocato argomenti come il fascismo e l'autoritarismo di estrema destra.
Enoc- Messaggi : 473
Data d'iscrizione : 31.01.12
Re: chiamata diretta del dirigente
Quando leggo certi discorsi fatti da chi ha una conoscenza, quantomeno superficiale, della nostra Costituzione, mi convinco sempre di più della necessità di potenziare in tutte le scuole l'insegnamento del diritto.
E mi verrebbe da dire, non solo per gli studenti!
Ebbene tutta la nostra Carta costituzionale è basata sulla ricerca di equilibri tra opposte visioni della vita, e diciamolo, frutto di compromesso necessario tra le ideologie dei nostri padri costituenti.
Solo così, infatti, si sarebbe potuti arrivare insieme a scrivere la somma Carta.
E questo è il bello della Costituzione: aver soppesato quasi col bilancino pesi e contrappesi per cui ad ogni attribuzione di poteri è stata necessariamente connessa una attribuzione di responsabilità.
E questo sistema, illuminato dalla trasparenza e quindi dai necessari controlli sull'operato di chi quei poteri ha, è la garanzia del nostro sistema democratico.
Qualsiasi costituzionalista non potrebbe che confermare quest'assunto.
Per cui non credo assolutamente che non sia pensato a predisporre. sia pur attraverso successivi provvedimenti attuativi, anche un rafforzamento del potere di controllo sull'operato dei presidi ed una contestuale maggiore responsabilizzazione dei DS.
E mi verrebbe da dire, non solo per gli studenti!
Ebbene tutta la nostra Carta costituzionale è basata sulla ricerca di equilibri tra opposte visioni della vita, e diciamolo, frutto di compromesso necessario tra le ideologie dei nostri padri costituenti.
Solo così, infatti, si sarebbe potuti arrivare insieme a scrivere la somma Carta.
E questo è il bello della Costituzione: aver soppesato quasi col bilancino pesi e contrappesi per cui ad ogni attribuzione di poteri è stata necessariamente connessa una attribuzione di responsabilità.
E questo sistema, illuminato dalla trasparenza e quindi dai necessari controlli sull'operato di chi quei poteri ha, è la garanzia del nostro sistema democratico.
Qualsiasi costituzionalista non potrebbe che confermare quest'assunto.
Per cui non credo assolutamente che non sia pensato a predisporre. sia pur attraverso successivi provvedimenti attuativi, anche un rafforzamento del potere di controllo sull'operato dei presidi ed una contestuale maggiore responsabilizzazione dei DS.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Pagina 5 di 7 • 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
Argomenti simili
» URGENTISSIMO CHIAMATA DIRETTA: SE NON SI ACCETTA LA PROPOSTA DI UN DIRIGENTE?
» http://www.orizzontescuola.it/news/chiamata-diretta-dirigente-chiede-prova-concorsuale-lettera-referenze-e-costituisce-commissione
» Chiamata diretta e 104
» chiamata diretta
» CHIAMATA DIRETTA
» http://www.orizzontescuola.it/news/chiamata-diretta-dirigente-chiede-prova-concorsuale-lettera-referenze-e-costituisce-commissione
» Chiamata diretta e 104
» chiamata diretta
» CHIAMATA DIRETTA
Pagina 5 di 7
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark