Assistenza dei docenti di sostegno durante le prove d'esame - Secondaria I grado

Ciao a tutti,

sono insegnante si sostegno in una classe terza di una scuola secondaria di I grado.
Vorrei avere un chiarimento relativamente all'assistenza degli insegnanti di sostegno durante le prove scritte dell'esame di licenza delle scuole medie.
In qualunque scuola io abbia lavorato, i presidenti hanno sempre chiesto agli insegnanti di sostegno di essere presenti a tutte le 5 prove scritte degli esami di licenza, mentre i colleghi curricolari hanno sempre seguito una turnazione, in genere con una presenza di 2 o 3 volte su 5.
Secondo voi è corretto? Io non ho trovato nessun riferimento normativo che obblighi la presenza dei docenti di sostegno per tutte le prove, ma so che dalla legge 104/92 in poi si afferma la contitolarità dell'insegnante di sostegno e la responsabilità condivisa tra docenti di sostegno e curricolari (53/2003, Linee guida del 2009 ecc..)
Qualcuno di voi mi saprebbe dire se è lecita la richiesta dei presidenti di richiedere la presenza costante degli insegnanti di sostegno? Conoscete riferimenti normativi in merito?
Grazie.

non ho riferimenti normativi...
mi baso quindi sulla pratica e sulle varie esperienze fatte nel corso degli anni.
ho fatto esami di terza media come docente di sos e come docente di materia.
generalmente il docente di sos è presente tutti i giorni, è vero.
se ci son più colleghi di sostegno sulla stessa classe però si alternano.
ai docenti di materia questa presenza non è sempre richiesta (ma a volte a me è capitato comunque...sigh).
metti oerò in conto che tu come sos hai una classe, al massimo due classi che fanno gli esami di terza media.
io di arte ne ho sempre tre ma un anno me ne capitarono cinque, CINQUE TERZE.
quindi i miei colleghi di sos di quell'anno, presenti effettivamente per tutti i cinque giorni di scritti e per i tre, quattro giorni di orali di quella loro classe...poi avevan finito, mentre io ho fatto orali per settimane di fila...fino alle 22 di sera, sabati compresi (vi assicuro che 5 classi terze di 28 alunni sono una roba lunghissssssima da ascoltare/valutare, davvero un incubo).
stesso discorso seppur in maniera ridotta si può anche fare per materie come matematica/italiano/lingue...generalmente non han tutte le classi terze in esame come le varie discipline ma devono comunque mettere in conto del tempo per la preparazione e la correzione degli scritti ecc...
insomma downt...anche senza normativa si può andare a buon senso

Tellina, forse qui si è usciti un po' fuori tema. Lo so che ci sono insegnanti che hanno poche ore per classe e hanno più classi, anch'io ho insegnato la seconda lingua alle medie, però non si può tirare fuori questo argomento per sostenere che dopotutto non è poi così terribile essere sempre presenti a tutte le prove scritte. Io da insegnante di sostegno mi sobbarco ogni anno la preparazione delle tesine degli alunni da me seguiti, preparo le terne di TUTTE le prove scritte (12 prove + INVALSI spesso differenziata). Ciascuno hai i suoi compiti e impegni e non dovrebbe essere una questione di buon senso ma di equità e di normativa.

Se vogliamo giocare a chi ce l'ha più lungo...;)
Rimango dell'idea che dove non arriva la normativa deve esserci buonsenso...
E non si tratta di fuori tema ma proprio di arida contabilizzazione di ore impegnate in presenza.
Ho fatto anni di sostegno anche io...ero seccata come te,quello è umano e ci sta...
Ma conti alla mano la seccatura a me passava quamdo ero a casa finita la mia unica classe in esame, mentre le colleghe erano impegnate in giorni di orali e quelle con gli scritti,lingue comprese come ben ricorderai, erano impegnate anche nelle correzioni degli scritti...
Io come arte son presente ad uno scritto come sorveglianza, in emergenza a volte anche a due...
Come sostegno ero presente a tutti, se unica docente su quella classe.
In ogni scuola dove ho lavorato la distribuzione degli impegni era questa.
L'anno fortunato? Quando ero una delle tre insegnanti di sostegno di quell'unica classe terza.
Son passati tredieci anni ma quegli esami li ricordo ancora con piacere...:D

Tellina, siamo insegnanti professionisti e non stiamo facendo beneficenza. Io sono dell'idea che i compiti di ciascuno non debbano essere regolati dal buon senso ma dalle regole, anche perché il buon senso presta il fianco a ricatti, a situazioni poco chiare e allo sfruttamento.
E se proprio vogliamo parlare di buon senso, certamente non è indice di civiltà né di buon senso attribuire l'intera responsabilità delle prove scritte all'insegnante di sostegno (oltre ad essere contro le leggi sull'inclusione) evitando cautamente che altri docenti si occupino del disabile durante gli esami.
E quell'unico anno in cui avevi altre due colleghe di sostegno, come vi siete organizzati? Avete fatto i turni voi tre?

No infatti...nell'anno da sogno il ds, che regolava i turni, ha assegnato l'assistenza di uno scritto a testa. All'epoca non c'erano ancora invalsi e nemmeno la seconda lingua.
Ho sempre visto preparare a quattro mani le prove d'esame... Docente sos e di materia.
O comunque con una certa collaborazione...anche se questo, personalmente, non lo vedo comunque come "fattore inclusione"...