Le pere e le mele
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Paolo Tuguri
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Le pere e le mele
Promemoria primo messaggio :
Una cosa l'ho imparata frequentando questo forum: per distinguere le pere dalle mele non basta essere fruttivendoli.
Lancio un appello a discutere sugli effetti della possibile riforma a prescindere dalla propria
professione, posizione contrattuale, abilitazione, graduatoria di riferimento, punteggio ,104, analisi del sangue, situazione di congiunti o disgiunti.
Amerei parlare di Scuola con dei competenti che alla Scuola tengono davvero.
So che sono molti ed a loro mi appello.
Una cosa l'ho imparata frequentando questo forum: per distinguere le pere dalle mele non basta essere fruttivendoli.
Lancio un appello a discutere sugli effetti della possibile riforma a prescindere dalla propria
professione, posizione contrattuale, abilitazione, graduatoria di riferimento, punteggio ,104, analisi del sangue, situazione di congiunti o disgiunti.
Amerei parlare di Scuola con dei competenti che alla Scuola tengono davvero.
So che sono molti ed a loro mi appello.
Paolo Tuguri- Messaggi : 241
Data d'iscrizione : 27.03.15
Re: Le pere e le mele
secondo me, quest'anno non succederà un bel niente.prevedo solo assunzioni poco più degli anni scorsi, ma solo per qualche pensionamento in più. tutto il resto, albi compresi, sarà per il 2016. forse "salvano" solo l'eliminazione delle GE e qualche altro provvedimento che fa comodo a loro.
minollo- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 18.08.12
Re: Le pere e le mele
MMM ha scritto:minollo ha scritto:credo che sia da questi confronti sia dai sondaggi emerge un dato , secondo me, significativo.
la maggior parte dei docenti, circa il 96% non è favorevole alla chiamata diretta, letto diversamente significa che il 96% non ha fiducia nei dirigenti, questa la dice lunga. non sarebbe meglio che alla luce di questa valutazione non si rivedesse questo ruolo anzichè conferirgli maggiori poteri?
I sondaggi a cui ti riferisci sono ridicoli e non hanno alcuna rappresentatività.
Può essere, ma sembra che stiano cominciando ad influenzare un modo di vedere le cose completamente diverso dal tuo:
http://lnx.gildafc.eu/modules/news/article.php?storyid=7190
michetta- Messaggi : 6017
Data d'iscrizione : 17.08.11
Re: Le pere e le mele
MMM...
Proviamo a mettere ordine.
In prima istanza un dirigente non deve scegliere dall'albo con vincolo triennale, in tal modo i nuovi assunti si configurerebbero come suoi dipendenti, in senso etimologico visto che dispone, ogni tre anni, della facoltà di trasferirli o meno altrove, con mansioni non necessariamente corrispondenti.
In seconda istanza un dirigente non può scegliere senza criteri, tali criteri non possono essere interni all'istituto per l'ovvio motivo che futuri valutabili dovrebbero scegliersi i criteri di valutazione.
Non possono essere nemmeno esterni poiché non terrebbero conto della specificità dell'istituto , d'altronde, in tal caso, non sarebbe propriamente una scelta del dirigente.
In terza istanza nulla metterebbe al sicuro da contenziosi l'ottimo dirigente che, in base a serie competenze disciplinari , riesca a valutare uno specialista (attraverso colloquio e lettura di CV)data l'assenza di criteri.
Paradossalmente, nel caso di dirigente clientelista, l'arbitrio sarebbe l'unica legittima strategia difensiva, visto che non si può essere onnicompetenti, magari ripetendo il mantra Renziano (quale dirigente vorrebbe che la sua scuola non funzionasse?) e rischiando il posto.
Il mantra ignora che la scuola non è sua e non capisco perché dovrebbe rischiare su competenze che non può essere in grado di valutare.
In quarta istanza il dirigente non può più esercitare con imparzialità la sua funzione di controllo su personale a lui legato a doppio filo per i motivi di cui sopra.
Proviamo a mettere ordine.
In prima istanza un dirigente non deve scegliere dall'albo con vincolo triennale, in tal modo i nuovi assunti si configurerebbero come suoi dipendenti, in senso etimologico visto che dispone, ogni tre anni, della facoltà di trasferirli o meno altrove, con mansioni non necessariamente corrispondenti.
In seconda istanza un dirigente non può scegliere senza criteri, tali criteri non possono essere interni all'istituto per l'ovvio motivo che futuri valutabili dovrebbero scegliersi i criteri di valutazione.
Non possono essere nemmeno esterni poiché non terrebbero conto della specificità dell'istituto , d'altronde, in tal caso, non sarebbe propriamente una scelta del dirigente.
In terza istanza nulla metterebbe al sicuro da contenziosi l'ottimo dirigente che, in base a serie competenze disciplinari , riesca a valutare uno specialista (attraverso colloquio e lettura di CV)data l'assenza di criteri.
Paradossalmente, nel caso di dirigente clientelista, l'arbitrio sarebbe l'unica legittima strategia difensiva, visto che non si può essere onnicompetenti, magari ripetendo il mantra Renziano (quale dirigente vorrebbe che la sua scuola non funzionasse?) e rischiando il posto.
Il mantra ignora che la scuola non è sua e non capisco perché dovrebbe rischiare su competenze che non può essere in grado di valutare.
In quarta istanza il dirigente non può più esercitare con imparzialità la sua funzione di controllo su personale a lui legato a doppio filo per i motivi di cui sopra.
Paolo Tuguri- Messaggi : 241
Data d'iscrizione : 27.03.15
Re: Le pere e le mele
ma anche se tu avessi un C2, pensi sarebbe quello il fattore dirimente? Io ce l'ho, ma dubito cheavidodinformazioni ha scritto:
Io ho un B2 e so quanto vale ...... ben poco.
1) il mio DS conosca il Quadro Comune di Riferimento Europeo.
2) anche scegliendo sulla base del cv dei vari candidati, all'atto della riconferma di fine trienno si terrebbe il docente bravo ma non condizionabile.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Le pere e le mele
Su questo sbagli. Al termine dell'anno di prova il diigente, sulla base della riforma, ha il diritto di rescindere il contratto senza preavviso. E quanto a quello che succede ai non confermati al termine del triennio, mi pare che dal testo non si evinca quello che sostieni tu. Il punto non viene chiarito.MMM ha scritto:
Il ds non assumerebbe né licenzierebbe nessuno. I docenti in albo sono tutti già assunti. Il ds potrebbe semplicemente offrire e rinnovare o meno incarichi che i docenti liberamente accetterebbero o meno a seconda della loro valutazione del ds e del suo progetto.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Le pere e le mele
la selezione dei DS può essere migliorata cambiando totalmente il sistema, creando due figure diverse, una con competenze sugli aspetti didattici, l'altra con competenze giuridico-amministrative. E con due formazioni distinte.MMM ha scritto:Perplessa ha scritto:
La discussione parte anche dal fatto che i DS italiani, di base, non possiedono le competenze/non sono stati formati per ricoprire il ruolo che sono chiamati a assumere.
Direi che si tratta di una premessa troppo generale per essere più che improbabile. Ma è più che sufficiente che tu convenga sul fatto la selzione dei ds può essere migliorata.
[
E non certamente allo scopo di accrescerne i poteri. Allo stato attuale, i dettami della riforma sono fortemente antidemocratici e vanno contro qualsiasi principio sindacale. Che la scuola come covo di comunisti sia uno dei chiodi fissi della destra italiana e i docenti siano da tempo nel mirino è risaputo, che Renzi sta realizzando i progetti della destra, a questo punto, mi pare evidente anche per la totalità degli iscritti al PD.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Le pere e le mele
Estiqaatsi... pensa che meglio lavorare sotto casa con DS che ti vuole bene e non ti ricatta che lavorare lontano da casa con DS che ti detesta e ti schiavizza >|:-)
Ospite- Ospite
Re: Le pere e le mele
Prova invece a chiederti: come posso non farmi condizionare da un DS che ha il potere di non rinnovarmi l'incarico alla fine del triennio e di decidere se il mio valore come docente vale o meno un aumento di stipendio? Scusami, ma mi chiedo se tu nella scuola ci abbia mai insegnato per periodi continuativi superiori a un mese o due... Già adesso molti colleghi si sentono condizionati dalle richieste dei vicari di effettuare corsi di recupero che non vorrebbero fare, sostituire colleghi assenti pur sapendo che non ci saranno i soldi per retribuirli, accompagnare classi in uscite/gite a cui potendo non si sognerebbero mai di partecipare, recuperare ore non dovute per riduzioni orarie non richieste in inizio d'anno. So persino di un collegio docenti che ha accettato di istituire moduli orari di 59 minuti (!!!) acconsentendo a recuperare il minuto perso in ogni ora prestando 10 ore in più all'anno da destinare a copertura di colleghi assenti (la follia più assoluta). Ti pare che questi non siano condizionamenti? E se la situazione è già così adesso, cosa accadrà a riforma in vigore? Davvero pensi che i sindacati in blocco e praticamente la quasi totalità dei docenti informati delle conseguenze della riforma (con esclusione dei "Signori dello Staff") siano solo allarmisti? Fortunata tu che, evidentemente, invece di normali scuole, qualcuna un po' meglio gestita, qualcuna meno, sei capitata sempre in situazioni utopiche. Che però, per statistica, potresti anche non ritrovare più.MMM ha scritto:Perplessa ha scritto:ma anche se tu avessi un C2, pensi sarebbe quello il fattore dirimente? Io ce l'ho, ma dubito cheavidodinformazioni ha scritto:
Io ho un B2 e so quanto vale ...... ben poco.
1) il mio DS conosca il Quadro Comune di Riferimento Europeo.
2) anche scegliendo sulla base del cv dei vari candidati, all'atto della riconferma di fine trienno si terrebbe il docente bravo ma non condizionabile.
Io mi chiedo: quale docente "bravo" vorrebbe lavorare con un ds che vuole condizionarlo? Se tutti i docenti fossero bravi, i ds che vogliono condizionare i docenti avrebbero vita (professionale) breve. Il problema allora è: quali sono le priorità del docente? Lavorare con un ds che non intende condizionarlo o lavorare sotto casa?
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Le pere e le mele
Ma quando mai? Dove starebbe scritto tutto ciò? Il ds offre e conferma o meno incarichi. Non assume, licenzia o trasferisce nessuno.
Nei fatti, tolto il licenzia, così sarà.
I criteri non sono né interni né esterni all'istituto. Sono i criteri del ds, in base a cui opera la sua scelta e di cui risponde personalmente sulla base dei risultati che riesce ad ottenere.
Chi controlla i risultati? Come, se non ci sono criteri?
Continui a dare per scontato che il ds sia chiamato a valutare le competenze dei docenti, ma non è affatto così! Al ds è data facoltà di scegliere di offrire un incarico ad un certo docente sulla base del curriculum del docente stesso ed alla sua conformità al profilo ricercato. Chi certifica le competenze certificabili del docente sono altri: il docente le indicherà nel curriculum e il ds le darà per buone. Poi ci sono competenze non certificabili formalmente che il ds, se interessato, cercherà di valutare con tutti i mezzi leciti.
E non significa valutare le competenze?
Ma il ds non deve essere imparziale - non è un giudice, tanto meno un esaminatore; deve essere efficace, efficiente, trasparente e, soprattutto, responsabile.
Non può esserlo in base a questa riforma! DEVE esserlo in quanto PUBBLICO UFFICIALE!
Nei fatti, tolto il licenzia, così sarà.
I criteri non sono né interni né esterni all'istituto. Sono i criteri del ds, in base a cui opera la sua scelta e di cui risponde personalmente sulla base dei risultati che riesce ad ottenere.
Chi controlla i risultati? Come, se non ci sono criteri?
Continui a dare per scontato che il ds sia chiamato a valutare le competenze dei docenti, ma non è affatto così! Al ds è data facoltà di scegliere di offrire un incarico ad un certo docente sulla base del curriculum del docente stesso ed alla sua conformità al profilo ricercato. Chi certifica le competenze certificabili del docente sono altri: il docente le indicherà nel curriculum e il ds le darà per buone. Poi ci sono competenze non certificabili formalmente che il ds, se interessato, cercherà di valutare con tutti i mezzi leciti.
E non significa valutare le competenze?
Ma il ds non deve essere imparziale - non è un giudice, tanto meno un esaminatore; deve essere efficace, efficiente, trasparente e, soprattutto, responsabile.
Non può esserlo in base a questa riforma! DEVE esserlo in quanto PUBBLICO UFFICIALE!
Paolo Tuguri- Messaggi : 241
Data d'iscrizione : 27.03.15
Re: Le pere e le mele
Cambridge è un ente certificatore serio, Cervantes lo è altrettanto, idem Goethe Institut e Alliance Francaise. Ma neanche i privati prendono in considerazione le certificazioni linguistiche, che praticamente hanno valore solo in ambito accademico per la mobilità studentesca, nel senso di iscrizione in università estere, o in ambito interno per il riconoscimento crediti... Un selezionatore le tue competenze linguistiche le valuta o attraverso una batteria di test o tramite colloquio con esaminatore competente. Cosa vuoi che possa valutare il DS medio del mio livello linguistico? E, se vogliamo parlare delle competenze disciplinari, che ne può sapere, ad esempio, un ex docente di musica se il modo in cui io trasmetto contenuti di chimica ad un'utenza di un certo tipo è adeguato o meno sia in riferimento a parametri sia generali che didattici? E, mettiamo ancne che si faccia aiutare, per esempio,secondo te il mio inglese chi avrebbe dovuto giudicarlo? La collega veterana della scuola che va avanti a traduzioni di brani e regole di grammatica imparate a memoria? E la competenza nella mia materia, invece, la collega di materia, titolare a seguito passaggio di cattedra ottenuto l'anno prima del mio arrivo, dopo anni di servizio su un'altra lingua?MMM ha scritto:
ETS e Cambridge sono enti certificatori seri. Ognuno poi sceglie di farsi certificare o meno dagli enti che crede. Il suo curriculum risulterà più o meno ricco e/o spendibile. Dal curriculum e dal colloquio si può ricavare o evincere a quando risale la certificazione e se nel frattempo il docente ha avuto occasione di mantere aggiornate le sue competenze.
Purtroppo per tutti noi questa stupenda riforma andrà comunque in porto, per cui augurati di continuare a pensarla nello stesso modo anche per i prossimi 35 anni.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Le pere e le mele
No, non è così. Puoi non superare l'anno di prova e doverlo ripetere, ma non sei licenziato. Che è una cosa che parecchio diversaMMM ha scritto:Perplessa ha scritto:Su questo sbagli. Al termine dell'anno di prova il diigente, sulla base della riforma, ha il diritto di rescindere il contratto senza preavviso. E quanto a quello che succede ai non confermati al termine del triennio, mi pare che dal testo non si evinca quello che sostieni tu. Il punto non viene chiarito.MMM ha scritto:
Il ds non assumerebbe né licenzierebbe nessuno. I docenti in albo sono tutti già assunti. Il ds potrebbe semplicemente offrire e rinnovare o meno incarichi che i docenti liberamente accetterebbero o meno a seconda della loro valutazione del ds e del suo progetto.
Anche nell'attuale sistema alla fine dell'anno di prova puoi non essere confermato.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Le pere e le mele
Vabbè, continua a sognare di vivere in Scandinavia...
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Le pere e le mele
MMM ha scritto:Paolo Tuguri ha scritto:Ma quando mai? Dove starebbe scritto tutto ciò? Il ds offre e conferma o meno incarichi. Non assume, licenzia o trasferisce nessuno.
Nei fatti, tolto il licenzia, così sarà.
Di diritto, in base a questo ddl, non può essere così. Se nei fatti sarà diversamente, si ricorrerà alle autorità competenti.Paolo Tuguri ha scritto:I criteri non sono né interni né esterni all'istituto. Sono i criteri del ds, in base a cui opera la sua scelta e di cui risponde personalmente sulla base dei risultati che riesce ad ottenere.
Chi controlla i risultati? Come, se non ci sono criteri?
Ecco i criteri per la valutazione dell'operato dei ds - buona lettura:Paolo Tuguri ha scritto:Continui a dare per scontato che il ds sia chiamato a valutare le competenze dei docenti, ma non è affatto così! Al ds è data facoltà di scegliere di offrire un incarico ad un certo docente sulla base del curriculum del docente stesso ed alla sua conformità al profilo ricercato. Chi certifica le competenze certificabili del docente sono altri: il docente le indicherà nel curriculum e il ds le darà per buone. Poi ci sono competenze non certificabili formalmente che il ds, se interessato, cercherà di valutare con tutti i mezzi leciti.
E non significa valutare le competenze?
No, almeno non nel senso che tu sembri intendere. Un conto è valutare se un individuo ha determinate competenze, altro conto è valutare se le competenze di individuo, ricavabili dal suo curriculum e da un colloquio, corrispondono a quelle ricercate per un determinato incarico. Secondo te gli addetti dei centri per l'impiego o i cosiddetti "tagliatori di teste" hanno tutte le compentenze di tutte le figure per cui cercano un lavoratore - dal commerciale, all'addetto dell'ufficio esteri al saldatore a filo? Te lo dico io: no. Ma sono in grado di valutare quali competenze sono più appropriate per ogni figura. E tanto basta.Paolo Tuguri ha scritto:Ma il ds non deve essere imparziale - non è un giudice, tanto meno un esaminatore; deve essere efficace, efficiente, trasparente e, soprattutto, responsabile.
Non può esserlo in base a questa riforma! DEVE esserlo in quanto PUBBLICO UFFICIALE!
Cosa vorrebbe mai dire "essere imparziale" rispetto alla scelta di un docente? Scegliere a caso all'interno dei candidati? Il ds deve essere parziale, perché deve scegliere il più adatto a ricoprire un certo incarico. E' sufficiente che motivi la scelta in modo trasparente, rendendo espliciti i criteri che ha adottato per ogni decisione.
1 Nei fatti non può andare diversamente, se dopo tre anni al dirigente non vai a genio: trasferito.
2 Ho sul comodino letture migliori dei test invalsi che comunque non sono tarati sul tipo di competenze che pretendi valutino.
3 Assolutamente no, infatti la loro valutazione è preliminare, non vincolante per l'assunzione, e comunque la loro figura non coincide con quella del datore di lavoro o un suo rappresentante (presenti al momento del colloquio finale). NB: si parla del settore privato.
4 Quis custodiet ipsos custodes?
Paolo Tuguri- Messaggi : 241
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