Ferie.....mese di giugno

Salve, devo consegnare il modulo di richiesta ferie in segreteria (32+4) e volevo sapere se posso chiedere le ferie a partire dal 25 giugno. Qualcuno mi ha detto che non è possibile far ricadere le ferie nel mese di giugno: è vero?

Vero.
Se parli di docente a t.i., le ferie si fruiscono dopo il termine delle attività didattiche, che è il 30 giugno.

In verità ho letto versioni diverse sul "concetto" di "attività didattiche" o meglio sui periodi di fruibilità delle ferie dei docenti con contratto a tempo indeterminato. Dopotutto se le lezioni terminano i primi i giugno e gli scrutini con relativa ratifica a metà mese, se un docente non ha nomine per gli esami di Stato, che tipi di attività didattiche potrebbero tenere il docente impegnato per il resto di giugno ? Dal momento che gli eventuali corsi di recupero non sono obbligatori non vedo per quale misterioso motivo un insegnante non potrebbe fruire delle ferie anche prima del 30 giugno ...

Deve rimanere a disposizione della scuola, quindi non può essere in ferie. Se lavora nella scuola secondaria di II grado, deve garantire la presenza in servizio nei giorni delle prove scritte e poi credo che debba rimanere a disposizione per eventuali sostituzioni di commissari che dovessero assentarsi durante gli esami. I corsi di recupero non c'entrano, perché sono appunto facoltativi.

@marco_ds
Le attività didattiche includono quelle funzionali: forse sono stata particolarmente sfortunata, ma, a parte la presenza in servizio per le prove scritte, mi sono sempre ritrovata con il collegio finale fissato per 29/30 giugno.

In una FAQ del sito della UIL scuola leggo:
"Escluso il mese di ferie, i docenti sono a disposizione della scuola per svolgere i compiti stabiliti dal CCNL, che distingue chiaramente tre tipi di attività:
1. le attività obbligatorie di insegnamento (art. 28);
2. le attività obbligatorie funzionali all’insegnamento (art. 29);
3. le attività aggiuntive facoltative (art. 30).
I tre tipi di impegni non vanno né confusi né compensati tra di loro.

Poichè le attività di insegnamento (25, o 22+2 o 18 ore) si svolgono esclusivamente in presenza degli alunni, ne consegue che nei periodi di interruzione delle attività didattiche i docenti possono essere impegnati solo:
A) Nelle attività collegiali obbligatorie definite nell’art. 29, che consistono in:
- consigli di classe, per un impegno complessivo annuo non superiore, di norma, alle 40 ore annue;
- scrutini ed esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione;
- riunioni del Collegio dei docenti, attività di programmazione, verifica e informazione alle famiglie, fino a un massimo di 40 ore annue, con l’avvertenza che le ore eccedenti vanno retribuite con il fondo di istituto (art. 88, c. 2, lettera “d”).

B) Nelle attività aggiuntive (da svolgere su base volontaria) previste nel POF o deliberate dal Collegio dei docenti, che danno diritto al compenso orario o forfettario o in attività di aggiornamento, anche queste da svolgere su base volontaria, essendo un diritto del dipendente (art. 64, c. 1)."

Ne desumo che se il CdD di ratifica degli scrutini è programmato per il 15 giugno e non sono impegnato negli esami di Stato, non dovrebbero esserci ostacoli (attività obligatorie) che mi impediscono di fruire delle ferie nella seconda metà del mese. Poi l'essere a disposizione durante gli scritti degli esami di Stato da quale norma è sancita ?

CCNL, art. 13, comma 9:
9. Le ferie devono essere fruite dal personale docente durante i periodi di sospensione delle attività didattiche; durante la rimanente parte dell'anno, la fruizione delle ferie è consentita al personale docente per un periodo non superiore a sei giornate lavorative. Per il personale docente la fruibilità dei predetti sei giorni è subordinata alla possibilità di sostituire il personale che se ne avvale con altro personale in servizio nella stessa sede e, comunque, alla condizione che non vengano a determinarsi oneri aggiuntivi anche per l'eventuale corresponsione di compensi per ore eccedenti, salvo quanto previsto dall’art. 15, comma 2.  
Ordinanza sugli esami di stato, art. 11, comma 4:
Il personale utilizzabile per le sostituzioni, con esclusione del personale con rapporto di lavoro di supplenza breve e saltuaria, deve rimanere a disposizione della scuola di servizio fino al 30 giugno 2015, assicurando, comunque, la presenza in servizio nei giorni delle prove scritte.
http://www.istruzione.it/allegati/2015/om11_15.pdf

Bene, grazie per i riferimenti normativi.
Quindi nei giorni degli scritti TUTTI i docenti devono essere in servizio nella propria scuola (tranne ovviamente quelli ufficialmente impegnati negli esami anche in altre sedi). Sarà un caso, ma in 25 anni non ho mai visto a scuola tanti docenti in quei giorni ...
Poi non si capisce perchè bisogna essere a disposizione fino al 30 giugno e non fino alla fine degli esami visto che gli orali si protraggono ben oltre e non si può certo essere nominati supplenti di un membro di commissione nella propria scuola di servizio.
Mi scuso, ma sono domande forse ingenue che mi sorgono spontanee.

In genere le scuole si organizzano con dei turni perché è inutile essere presenti in cinquanta. In genere si è presenti solo il giorno della prima prova o quello della seconda o in un determinato orario. Il Ds darà indicazione qualche giorno prima, ma di certo non può autorizzare ferie in quei giorni.
Si può essere chiamati a sostituire un commissario interno. Non si ammalano solo gli esterni. Comunque la norma è questa. Probabilmente si voleva mettere un limite uguale per tutti, altrimenti ci sarebbero docenti che rimangono a disposizione fino al 2 luglio e altri fino al 15, a seconda di quando finiscono gli esami in quella scuola.

Scusate la domanda, ma mi è venuto un dubbio forse banale all'improvviso: i giorni di ferie vengono detratti dal conteggio dei giorni lavorativi per l'attribuzione del punteggio? Grazie!

No. Solo i permessi non retribuiti.

Grazie mille!