Incompatibilità Supplenza Lavoro Autonomo senza Albo
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Incompatibilità Supplenza Lavoro Autonomo senza Albo
Salve,
sono una docente di Matematica e Fisica iscritta alle graduatorie di III fascia. Lo scorso anno ho aperto partita iva a requisiti ridotti per svolgere attività libero professionale di consulenza alle aziende per il risparmio energetico. Non sono iscritta a un albo perchè i Fisici non ne hanno uno.
Ho svolto supplenze sia a tempo pieno che parziale richiedendo l'autorizzazione al DS per lo svolgimento dell'attività libero professionale e non ho mai avuto problemi, tranne da parte di una scuola, che quest'anno mi ha negato una supplenza e l'assunzione senza valutare, nel merito del mio incarico, l'eventuale incompatibilità, ma affermando, da parte del DSGA, che avendo io aperta una partita iva e non essendo iscritta a un albo, l'icompatibilità era automatica e che tutte le altre scuole erano fuori legge. Tale incompatibilità esiste quindi solo per il fatto di avere aperta una P.iva, indipendentemente, che io durante la supplenza svolga effettivamente incarichi di consulenza per le aziende?
Sono quindi a chiedere un chiarimento perchè l'ex-provveditorato provinciale mi ha risposto che si lascia totale artitrio al DS, ma che l'iscrizione all'albo non è vincolante e infatti l'art. 508 D. L.vo 297/94 non lo specifica. Inoltre esiste una sentenza del TAR Toscana (Sez. I, 26 giugno 1995, n. 363) che ha precisato che “l’art. 92 D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417, nel prevedere che al personale docente è consentito, previa autorizzazione (del direttore didattico e del preside), l'esercizio di libere professioni che non siano di pregiudizio all’assolvimento delle attività inerenti alla funzione docente e siano compatibili con l’orario di insegnamento e di servizio non si riferisce alle sole professioni per le quali sia richiesta iscrizione ad albi”.
Esiste ora, inoltre, la Legge n. 4 del 14 gennaio 2013, che disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi e in essa all'art. 1, comma 4: si legge la definizione di libera professione, che quindi non è legata all'iscrizione all'albo. Il DSGA della suddetta scuola mi ha risposto che tale legge "non è stata recepita dal MIUR"! Le leggi dello stato sono come direttive europee che si devono recepire? O forse il MIUR le deve applicare come tutti i cittadini?
Vi chiedo di aiutarmi, perchè se l'incompatibilità è reale, devo fare una scelta di vita fra le due professioni, che però separatamente al momento non mi rendono economicamente autonoma.
Grazie in anticipo
sono una docente di Matematica e Fisica iscritta alle graduatorie di III fascia. Lo scorso anno ho aperto partita iva a requisiti ridotti per svolgere attività libero professionale di consulenza alle aziende per il risparmio energetico. Non sono iscritta a un albo perchè i Fisici non ne hanno uno.
Ho svolto supplenze sia a tempo pieno che parziale richiedendo l'autorizzazione al DS per lo svolgimento dell'attività libero professionale e non ho mai avuto problemi, tranne da parte di una scuola, che quest'anno mi ha negato una supplenza e l'assunzione senza valutare, nel merito del mio incarico, l'eventuale incompatibilità, ma affermando, da parte del DSGA, che avendo io aperta una partita iva e non essendo iscritta a un albo, l'icompatibilità era automatica e che tutte le altre scuole erano fuori legge. Tale incompatibilità esiste quindi solo per il fatto di avere aperta una P.iva, indipendentemente, che io durante la supplenza svolga effettivamente incarichi di consulenza per le aziende?
Sono quindi a chiedere un chiarimento perchè l'ex-provveditorato provinciale mi ha risposto che si lascia totale artitrio al DS, ma che l'iscrizione all'albo non è vincolante e infatti l'art. 508 D. L.vo 297/94 non lo specifica. Inoltre esiste una sentenza del TAR Toscana (Sez. I, 26 giugno 1995, n. 363) che ha precisato che “l’art. 92 D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417, nel prevedere che al personale docente è consentito, previa autorizzazione (del direttore didattico e del preside), l'esercizio di libere professioni che non siano di pregiudizio all’assolvimento delle attività inerenti alla funzione docente e siano compatibili con l’orario di insegnamento e di servizio non si riferisce alle sole professioni per le quali sia richiesta iscrizione ad albi”.
Esiste ora, inoltre, la Legge n. 4 del 14 gennaio 2013, che disciplina le professioni non organizzate in ordini o collegi e in essa all'art. 1, comma 4: si legge la definizione di libera professione, che quindi non è legata all'iscrizione all'albo. Il DSGA della suddetta scuola mi ha risposto che tale legge "non è stata recepita dal MIUR"! Le leggi dello stato sono come direttive europee che si devono recepire? O forse il MIUR le deve applicare come tutti i cittadini?
Vi chiedo di aiutarmi, perchè se l'incompatibilità è reale, devo fare una scelta di vita fra le due professioni, che però separatamente al momento non mi rendono economicamente autonoma.
Grazie in anticipo
Cinciarella- Messaggi : 5
Data d'iscrizione : 16.09.14
Re: Incompatibilità Supplenza Lavoro Autonomo senza Albo
Credo che qui troverai indicazioni utili.
Tieni presente che l'ufficio legale dell'USR Emilia Romagna è molto attento alle sfumature della normativa e rilascia pareri che vengono spesso adottati come linee guida.
http://www.dirittoscolastico.it/usr-emilia-romagna-parere-prot-742-2006/
Tieni presente che l'ufficio legale dell'USR Emilia Romagna è molto attento alle sfumature della normativa e rilascia pareri che vengono spesso adottati come linee guida.
http://www.dirittoscolastico.it/usr-emilia-romagna-parere-prot-742-2006/
fradacla- Moderatore
- Messaggi : 22865
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Incompatibilità Supplenza Lavoro Autonomo senza Albo
Grazie per il riferimento, il quale in sostanza sostiene la mia tesi e riporta gli stessi riferimenti giurisprudenziali, ampliandoli ulteriormente.
Io avevo inviato una lettera a suo tempo con questi riferimenti e con le mie motivazioni alla detta scuola, richiedendo un numero di protocollo e una risposta. Nè il DS, nè il DSGA hanno mai risposto motivando il rifiuto ad assumermi e la supposta incompatibilità.
La questione è che, essendosi rifiutati di assumermi e scavalcandomi in graduatoria, io non ho avuto la possibilità di chiedere autorizzazione allo svolgimento dell'attività libero professionale.
Dalla quale, se fosse risultato il diniego motivato da parte del DS, mi sarei semplicemente astenuta nel periodo della supplenza. E la cosa si sarebbe risolta senza danno alcuno...
In questi casi cosa rimane da fare? Solo il ricorso al TAR per avermi immotivatamente negato l'assunzione?
Credo che chiederò un appuntamento al DS portandogli tutta la documentazione e i pareri a me favorevoli raccolti finora, chidendogli come intende procedere in futuro nel caso di mie chiamate dalla graduatoria nei prossimi aa.ss.
Che ne pensi? Grazie
Io avevo inviato una lettera a suo tempo con questi riferimenti e con le mie motivazioni alla detta scuola, richiedendo un numero di protocollo e una risposta. Nè il DS, nè il DSGA hanno mai risposto motivando il rifiuto ad assumermi e la supposta incompatibilità.
La questione è che, essendosi rifiutati di assumermi e scavalcandomi in graduatoria, io non ho avuto la possibilità di chiedere autorizzazione allo svolgimento dell'attività libero professionale.
Dalla quale, se fosse risultato il diniego motivato da parte del DS, mi sarei semplicemente astenuta nel periodo della supplenza. E la cosa si sarebbe risolta senza danno alcuno...
In questi casi cosa rimane da fare? Solo il ricorso al TAR per avermi immotivatamente negato l'assunzione?
Credo che chiederò un appuntamento al DS portandogli tutta la documentazione e i pareri a me favorevoli raccolti finora, chidendogli come intende procedere in futuro nel caso di mie chiamate dalla graduatoria nei prossimi aa.ss.
Che ne pensi? Grazie
Cinciarella- Messaggi : 5
Data d'iscrizione : 16.09.14
Re: Incompatibilità Supplenza Lavoro Autonomo senza Albo
Io non ho capito come ha agito all'epoca quel DS.
Ti ha individuata come destinataria di supplenza ma, al momento dell'assegnazione, ti ha saltata senza motivare alcunché per iscritto?
In questo caso hai sbagliato a non cogliere subito l'occasione del reclamo per averti saltata. Con questa mossa lo avresti costretto a motivare il perché per iscritto.
Andarci a parlare e cercare di farlo ragionare può essere utile; tuttavia, se hai di fronte la classica persona con poche idee alle quali è molto affezionata :-), devi prepararti a dichiarargli guerra...
Comunque, in caso di irregolarità nell'assegnazione delle supplenze, prima di tutto si può provare con il reclamo al DS, che deve rispondere entro un certo termine.
Il TAR in questa materia non credo abbia alcun ruolo, mentre è competente il giudice ordinario. Prima si fa il tentativo di conciliazione, per il quale è utile farsi affiancare da un sindacato.
I ricorsi avverso presunte irregolarità nell’attribuzione delle supplenze vanno presentati al giudice ordinario, previo esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione presso L’Ufficio del lavoro competente per territorio o presso l’USP, utilizzando in questo caso la procedura semplificata prevista nel CCNL. In presenza di un ricorso che abbia fondamento il Dirigente lo può accogliere direttamente, sanando di conseguenza la situazione di danno eventualmente provocata.
Ti ha individuata come destinataria di supplenza ma, al momento dell'assegnazione, ti ha saltata senza motivare alcunché per iscritto?
In questo caso hai sbagliato a non cogliere subito l'occasione del reclamo per averti saltata. Con questa mossa lo avresti costretto a motivare il perché per iscritto.
Andarci a parlare e cercare di farlo ragionare può essere utile; tuttavia, se hai di fronte la classica persona con poche idee alle quali è molto affezionata :-), devi prepararti a dichiarargli guerra...
Comunque, in caso di irregolarità nell'assegnazione delle supplenze, prima di tutto si può provare con il reclamo al DS, che deve rispondere entro un certo termine.
Il TAR in questa materia non credo abbia alcun ruolo, mentre è competente il giudice ordinario. Prima si fa il tentativo di conciliazione, per il quale è utile farsi affiancare da un sindacato.
I ricorsi avverso presunte irregolarità nell’attribuzione delle supplenze vanno presentati al giudice ordinario, previo esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione presso L’Ufficio del lavoro competente per territorio o presso l’USP, utilizzando in questo caso la procedura semplificata prevista nel CCNL. In presenza di un ricorso che abbia fondamento il Dirigente lo può accogliere direttamente, sanando di conseguenza la situazione di danno eventualmente provocata.
fradacla- Moderatore
- Messaggi : 22865
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: Incompatibilità Supplenza Lavoro Autonomo senza Albo
La cosa brevemente è andata così...
Io ho ricevuto una convocazione per supplenza dalla Scuola tramite mail a cui ho risposto positivamente. Sempre tramite mail mi è stato comunicato che ero la prima in ordine e quindi assegnataria della supplenza e il giorno della presa di servizio.
Il giorno prima di assumere l'incarico sono stata contattata "Telefonicamente" da un'impiegata che mi diceva che non avevo diritto ad assumere la supplenza perchè in calce alle mie mail c'era il numero della mia P. iva, e di non presentarmi il giorno venturo. Ho chiesto di parlare col DSGA che ha motivato come ho detto la mia non assunzione, ma per iscritto non ha messo niente.
Il giorno dopo mi sono comunque presentata a scuola perchè, se no, risultava che io non mi ero presentata alla presa di servizio e ho chiesto cortesemente che mettessero nero su bianco. Il DSGA ha ribadito la sua posizione, ma io non ho parlato direttamente al DS. Mi hanno quindi inviato la seguente mail: "La S.V. non può accettare la supplenza proposta con decorrenza dal
2/3/2015 per incompatibilità con il rapporto di pubblico impiego ai sensi
dell'art. 508 D. L.vo 297/94. IL DIRIGENTE SCOLASTICO"
Io ho risposto con una lettera in cui spiegavo di non rientrare nell'incompatibilità secondo la normativa e la giurisprudenza citata anche dall'USR dell'Emilia Romagna, ho chiesto che mi rispondessero e mi dessero un protocollo...ma nulla...
Grazie per l'informazione riguardo alle competenze del giudice ordinario...era l'USP che mi aveva parlato, invece, di TAR...consigliandomi comunque di rivolgermi ad un sindacato...
Io ho ricevuto una convocazione per supplenza dalla Scuola tramite mail a cui ho risposto positivamente. Sempre tramite mail mi è stato comunicato che ero la prima in ordine e quindi assegnataria della supplenza e il giorno della presa di servizio.
Il giorno prima di assumere l'incarico sono stata contattata "Telefonicamente" da un'impiegata che mi diceva che non avevo diritto ad assumere la supplenza perchè in calce alle mie mail c'era il numero della mia P. iva, e di non presentarmi il giorno venturo. Ho chiesto di parlare col DSGA che ha motivato come ho detto la mia non assunzione, ma per iscritto non ha messo niente.
Il giorno dopo mi sono comunque presentata a scuola perchè, se no, risultava che io non mi ero presentata alla presa di servizio e ho chiesto cortesemente che mettessero nero su bianco. Il DSGA ha ribadito la sua posizione, ma io non ho parlato direttamente al DS. Mi hanno quindi inviato la seguente mail: "La S.V. non può accettare la supplenza proposta con decorrenza dal
2/3/2015 per incompatibilità con il rapporto di pubblico impiego ai sensi
dell'art. 508 D. L.vo 297/94. IL DIRIGENTE SCOLASTICO"
Io ho risposto con una lettera in cui spiegavo di non rientrare nell'incompatibilità secondo la normativa e la giurisprudenza citata anche dall'USR dell'Emilia Romagna, ho chiesto che mi rispondessero e mi dessero un protocollo...ma nulla...
Grazie per l'informazione riguardo alle competenze del giudice ordinario...era l'USP che mi aveva parlato, invece, di TAR...consigliandomi comunque di rivolgermi ad un sindacato...
Cinciarella- Messaggi : 5
Data d'iscrizione : 16.09.14
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