Impressioni prova di latino

Era davvero così difficile? Sono anni che non insegno al triennio e adesso, per la prima volta, sono commissario di latino esterno al liceo classico. I candidati hanno avuto enormi difficoltà, non so se acuite dallo spauracchio di Tacito, ma a me non era sembrata tanto impossibile, a parte forse un paio di passaggi. Visto che nel valutare le prove vorrei anche tener conto della difficoltà del brano, mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno più esperto.

Un primo commento c'è qui:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Non insegno latino ma sono membro esterno al classico: secondo me il testo non era difficilissimo da capire ma credo che le difficoltà maggiori siano legate a una buona resa in italiano; inoltre, considerando la complessità di alcuni passaggi, era forse troppo lunga.
Ne ho parlato con i colleghi in commissione (incluso quello di latino) e concordavamo tutti.

Grazie a tutti! Aspettiamo qualche "specialista" per consigli tecnici.

Facile o difficile é un brano che trovi nelle antologie e che se si traduce Tacito capita di trovare come i passi su Nerone o su Germanico. Inoltre un insegnante dovrebbe aver spiegato la difficile successione dei giulio claudii. Quindi dato che oramai si corregge in collettivo e i colleghi difendono i ragazzi sostenendo che la versione é almeno da 10 se é compreso il senso, penso che fosse un testo ammissibile. ..poi se il docente ha saltato di fare autori o di ripercorrere le tappe della storia imperiale per fare la scena diarrivare a Agostino allora cavoli per i ragazzi

Le griglie di valutazione, in effetti, puntano molto sulla comprensione del senso complessivo. Ma a mio avviso il senso del testo, nel caso di questo brano, non è certo solo la storiella del medico. Va colta l'ombra fosca gettata da Tacito su tutta la corte, di cui la coperta arma del delitto è quasi un simbo. Forse è più facile non sbagliare la morfologia che comprendere il senso di tutti i non detti. Comunque il testo non era presente nell'antologia in uso e il programma conferma che gli alunni hanno in pratica tradotto un solo brano di Tacito (peraltro dall'Agricola). Poi una messe di brani, tutti in traduzione. E secondo me meglio 5 in lingua che 50 in italiano, ma è una mia personale opinione.
Un ogni caso i miei dubbi riguardano l diversed traduzioni grammaticalmente accettabili di alcuni punti, confermate dalle traduzioni d'autore spesso diverse l'una dall'altra, per non dire delle versioni che girano in rete, alcune del tutto scorrette, almeno a mio avviso.

Ritengo alcuni passi difficili per la resa e per l'interpretazione non sempre perspicua. Ad esempio il passo dei "primordia" può essere reso in vari modi, come dimostra anche un controllo incrociato del lemma su più dizionari.

Addendum: sul piano sintattico e morfologico è un Tacito abbastanza addomesticato!

Condivido! Morfosintassi non impossibile, lessico non sempre chiarissimo: l'aggettivo intentus è interpretabile in vari modi, quel "novissima expectabat" consente almeno tre interpretazioni...