Tipologia B

Nel d.m. 429 del 20 novembre 2000, per la tipologia B si dice che "Le risposte debbono essere in ogni caso autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti della estensione massima indicata dalla Commissione" senza specificare esattamente il numero di righe. Nella mia provincia i licei si sono più o meno uniformati a due quesiti da max 10 righe per cinque materie però alcuni sostengono che, per la tipologia B, non si dovrebbero superare le 7-8 righe. In mancanza di una indicazione specifica, ritengo che si debba mantenere l'impianto previsto nelle simulazioni effettuate durante l'anno come documentato nel Documento (perdonate la ripetizione) del 15 maggio. Voi che ne pensate? Esiste un riferimento normativo che specifichi o dia indicazioni così precise sul numero delle righe?

Non esiste.

Mi sembrano questioni di lana caprina; si dessero indicazioni sul numero delle parole, avrebbe un senso, ma le righe....
Ci sono grafie così diverse che nello stesso numero di righe uno ci fa entrare una canzone intera, l'altro solo il ritornello :-))

In effetti la normativa parla di righe o parole ma guai a nominarle, le parole! In realtà la questione non è così scontata perché la differenza tra tipologia A e B è abbastanza sottile e si gioca sul numero delle righe... Comunque grazie lo stesso dell'opinione.
P.s. comunque è la normativa che obbliga a specificare il numero delle righe (o parole in alternativa)

fradacla ha scritto:Mi sembrano questioni di lana caprina; si dessero indicazioni sul numero delle parole, avrebbe un senso, ma le righe....
Ci sono grafie così diverse che nello stesso numero di righe uno ci fa entrare una canzone intera, l'altro solo il ritornello :-))

vero, però nel corso dei 5 anni gli studenti avranno utilizzato tale tipologia decina di volte, cosicchè sapranno esattamente come regolarsi, anche con la grafia.

fino a quando si continuerà a richiedere la scrittura manuale si faranno i conti anche con questi problemi

Va considerato anche un aspetto: se uno studente usa in modo consapevole la calligrafia per raggiungere un obiettivo ha comunque una competenza.
Alla fine, quello che si valuta, è la sostanza dell'espressione: se una risposta è esaustiva pur essendo formulata con una calligrafia fisicamente ingombrante non penso proprio che sia un punto di demerito, anzi, proprio l'esatto opposto.

esatto

tra l'altro, come nelle prove di concorso, la risposta è considerata esatta qualora, per completare la frase, sfori le righe indicate.

lallaorizzonte ha scritto:esatto

tra l'altro, come nelle prove di concorso, la risposta è considerata esatta qualora, per completare la frase, sfori le righe indicate.

Davvero? Hai un riferimento normativo? Questa è una di quelle questioni su cui tra colleghi c'è un animato dibattito.

mac67 ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:esatto

tra l'altro, come nelle prove di concorso, la risposta è considerata esatta qualora, per completare la frase, sfori le righe indicate.

Davvero? Hai un riferimento normativo? Questa è una di quelle questioni su cui tra colleghi c'è un animato dibattito.

Innanzitutto si parte dal principio - credo non ci sia da scriverlo in alcuna normativa - meno penalizzante per l'alunno.

Se l'alunno sta scrivendo qualcosa di importante ai fini della risposta e ti sfora di mezzo rigo, cosa fai, gli annulli la risposta?

Al concorso per insegnanti tra l'altro questo era il metodo, per cui se è un metodo accettato nei concorsi, non vedo perchè non dobbiamo dare tale impostazione anche per situazioni analoghe (domande a risposte aperte in tot righe).

purtroppo non ricordo la nota in cui il ministero lo scrisse.

lallaorizzonte ha scritto:

mac67 ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:esatto

tra l'altro, come nelle prove di concorso, la risposta è considerata esatta qualora, per completare la frase, sfori le righe indicate.

Davvero? Hai un riferimento normativo? Questa è una di quelle questioni su cui tra colleghi c'è un animato dibattito.

Innanzitutto si parte dal principio - credo non ci sia da scriverlo in alcuna normativa - meno penalizzante per l'alunno.

Se l'alunno sta scrivendo qualcosa di importante ai fini della risposta e ti sfora di mezzo rigo, cosa fai, gli annulli la risposta?

Al concorso per insegnanti tra l'altro questo era il metodo, per cui se è un metodo accettato nei concorsi, non vedo perchè non dobbiamo dare tale impostazione anche per situazioni analoghe (domande a risposte aperte in tot righe).

purtroppo non ricordo la nota in cui il ministero lo scrisse.

Però, dall'altro lato, c'è una consegna da rispettare. Diverso sarebbe se si dicesse "non più di circa 8 righi".

Poi c'è il problema di quello che non si prende mezzo rigo, ma due.

La mia soluzione sarebbe lasciare un numero di righi ampio (10). Poi c'è sempre la sollevazione dei colleghi: "ma che devono scrivere in 10 righi?" e lì mi cadono le braccia e mi silenzio.

mac67 ha scritto:
Però, dall'altro lato, c'è una consegna da rispettare. Diverso sarebbe se si dicesse "non più di circa 8 righi".

Poi c'è il problema di quello che non si prende mezzo rigo, ma due.

La mia soluzione sarebbe lasciare un numero di righi ampio (10). Poi c'è sempre la sollevazione dei colleghi: "ma che devono scrivere in 10 righi?" e lì mi cadono le braccia e mi silenzio.

io ho parlato di spazio necessario per completare la frase. Due righe mi sembrano tali da poter introdurre un concetto in più.

nella mia esperienza, alunni abituati sin dal primo anno a verifiche con tale tipologia (una delle più complesse perchè bisogna mischiare sintesi ed esaustività) alla prova del V anno non hanno problemi

certo, se per la prima volta, in quella determinata disciplina, affrontano la tipologia nella simulazione, mi rendo conto della difficoltà