Opinioni sui nostri stipendi

Lo stipendio che, quando mi va bene, ricevo da settembre a giugno, deve essere gestito con la massima oculatezza e qualche volta con un po' di sana tirchieria. Lo stipendio del 23 giugno deve bastare fino alla prima disoccupazione. Quanti di noi vanno in rosso quando arrivano spese improvvise o extra? Come pensate di organizzarvi quando vi spediranno in esilio per un po'?

A dir la verità in quest'anno scolastico, in cui sono stato fuori casa, sono andato in rosso quasi sempre, tuttavia era un'esperienza (insegnare Filosofia) per cui mi ero preparato da anni mettendo da parte i soldi. La cosa che mi spaventa e mi fa trascolorare è quella di poter passare un anno fuori per fare sostegno, andando in rosso o pareggiando.

Perché un insegnante deve vivere sempre in penuria, se non in povertà? Andare in rosso significa anche farsi prestare i soldi dalla banca, magari solo per mettere benzina o comprare un po' di latte. Non è poi così normale lavorare per finanziarsi il lavoro.

Paradossalmente mi conforta leggere le vostre testimonianze. Mi è capitato altrove, su questo forum, di argomentare proprio sulla indecenza dei nostri stipendi e di dover fronteggiare colleghi che, invece, sostenevano che il salario medio di un insegnante è più che adeguato, specie se si considera l'attuale contesto di crisi.

Io, ovviamente, dissento. Per me i nostri stipendi sono vergognosi. Veniamo pagati meno di un operaio generico. Il confronto con altri professionisti laureati, poi, è letteralmente umiliante.

Fortunatamente non sono andato in rosso perché mi arrabatto facendo anche altro oltre alla scuola. Però preferirei largamente disporre di uno stipendio decente che mi consentisse di fare l'insegnante e basta.

precario_acciaio ti capisco benissimo perchè anch'io sono stata due anni fuori casa e dello stipendio non ho visto praticamente quasi nulla.

Sposto in altro forum, visto che con le riforme questa discussione non ha nulla a che fare.

Lo stipendio e' vergognoso e credo che solo per amore di questo lavoro si possa accettare di guadagnare cosi' poco. Io in rosso non ci vado perche' non pago affitti, vivo sola in casa di proprieta', non ho figli da mantenere e ho la fortuna di avere una famiglia benestante che sovvenziona parecchie spese extra. Non so sinceramente come potrei campare con 1200/1300€ al mese se avessi un affitto. Solo meta' dello stipendio finisce in benzina, spese cibo, bollette, pappa gatti, spesucce varie. Ogni tanto mi compro un vestito, delle scarpe, esco di sera, insomma vivooooo!! Se non avessi un padre generoso che puo' permettersi di aiutarmi non so come farei. Stimo molto chi riesce a campare con il suo solo stipendio, in una provincia del nord ci campi male. Sono fortunata rispetto a molti colleghi e cmq prendiamo davvero uno stipendio indecoroso e vergognoso.

In linea generale,  è uno stipendio molto basso e con esso è quasi impossibile mantenere una famiglia se non si hanno altre entrate. La mia situazione è per vari motivi molto fortunata e mi consente di lavorare part time.  I mille e rotti euro per 12 ore o i 900 circa per 9 ore sono numericamente pochi ma, in rapporto alla materia ed al lavoro che essa richiede, possono essere pochissimi o perfino troppi. Io insegno italiano, latino e storia e queste materie impongono oneri differenti,  molto differenti.  12 ore possono corrispondere a italiano in 3 classi del triennio,  che comportano studio,  progettazione precisa delle lezioni,  lunghe ore di correzione di verifiche.  Però 12 ore possono anche corrispondere a latino in 4 classi del biennio che comportano preparazione e studio pressoché nulli e correzione di verifiche molto più rapida e semplice. Nel primo caso,  i mille e rotti euro sono uno stipendio irrisorio rispetto alla mole di lavoro, nel secondo caso trattasi di stipendio quasi regalato, in quanto si richiede pressoché soltanto la presenza in classe per tre mattine alla settimana e poco altro.

Concordo con chicca70.
Ho insegnato per 24 anni matematica in un tecnico e avevo un sacco di tempo libero. Ogni settimana dedicavo 4 o 5 ore alla programmazione delle attività di tutta la settimana e altrettante per preparazione/correzione compiti che spesso riciclavo di anno in anno.
Da 4 anni insegno matematica e fisica allo scientifico e, spesso, non mi basta la giornata per preparare adeguatamente le lezioni del giorno dopo. Di riciclare compiti non se ne parla. La riforma ha introdotto una quantità di cose nuove tra matematica e fisica che fatico a tenermi al passo. Anche adesso sto studiando per il prossimo anno scolastico.

Io insegno inglese cambiando in continuazione tipo di scuola, dai tecnici più scalcinati ai più impegnativi licei. In linea di massima dedico svariate ore tutti i pomeriggi allla preparazione delle lezione e alla correzione dei compiti, se poi ho cattedra in un liceo non si finisce mai. I soldi non sono sufficienti anche perché tutto l'aggiornamento per le lingue è ovviamente a mio carico. Non mi stupisce che molti colleghi di lingue regrediscano a mere conoscenze scolastiche, non potendosi permettere l'aggiornamento all'estero.

Anch'io insegno inglese e metterei al muro tutti i colleghi che non conoscono la fonetica (non la conoscono, non la insegnano, non sanno insegnarla) e che non sono mai stati in un paese anglofono, o il cui ultimo viaggio risale alla vacanza studio del 1971. Per questi geni 1200€ sono anche troppi, visto il danno che sono capaci di fare. Resto dell'idea che il nostro stipendio sia davvero indecoroso per la professione che svolgiamo, indipendentemente dall'impegno profuso a casa. A me non regala niente nessuno anche se capita in un professionale di fare ben poco il pomeriggio a casa rispetto a un liceo, ma lo stipendio e' straguadagnato anzi dovrebbero pagarti il triplo per la feccia con cui hai a che fare!!
Dovrebbero pagarti il triplo anche per l'elasticita' di cui siamo dotati nel passare da un tipo di scuola all'altra, per la flessibilita', la capacita', adattabilita'. Ho insegnato ovunque, dourno, serale, liceo, professionali, carcere di alta sicurezza, detenuti comuni, detenuti protetti. Ovunque! Ci pagano poco ma io il mio lavoro lo amo davvero.

Io mi riferivo sempre a licei. .. non ho mai insegnato in altre tipologie di scuola.  Valutavo invece il maggiore o minore onere di una materia o di un'altra all'interno di una stessa cdc e di uno stesso istituto scolastico.