insegnanti e società
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Re: insegnanti e società
Mah, io condivido le tue parole, ma francamente non vedo soluzione. Penso che noi docenti abbiamo un bel po' di responsabilità, riguardo alla pessima opinione che i non addetti hanno di noi.
Fai un giro per il forum e troverai utenti che denigrano i corsi abilitanti degli altri: "eh, le ssis, niente a che vedere coi tfa, noi sì che siamo bravi e loro brutti stupidi cattivi e puzzoni". Chi ha fatto il tfa ce l'ha con chi ha fatto il pas, senza se e senza ma. Il livello è da bambini dell'asilo, senza offesa per i piccoli.
Ora c'è l'astio tra chi ha fatto domanda e chi no. Non abbiamo non dico la capacità, ma nemmeno la voglia di provare a guardare dalla prospettiva dell'altro.
E noi dovremmo insegnare il rispetto, favorire l'integrazione nelle classi multietniche in cui lavoriamo? Abbiamo più pregiudizi che capelli in testa, io, personalmente, credo che il buono di questa riforma sia la prospettiva di ritornare all'assunzione solo attraverso procedure concorsuali.
Ma sospetto che, anche quando, tra un po' di anni, il concorso fosse l'unico canale per le assunzioni, non mancheranno i pretesti per schierarsi uno contro l'altro, sulla base di motivazioni puerili e insignificanti.
Purtroppo, secondo me, siamo una categoria di frustrati.
E questo ci rende deboli e vulnerabili alle critiche esterne, che peraltro rifiutiamo totalmente a priori. Eh, ci mancherebbe, "i giornalisti sono tutti asserviti", "loro non ci capiscono una mazza".
Fai un giro per il forum e troverai utenti che denigrano i corsi abilitanti degli altri: "eh, le ssis, niente a che vedere coi tfa, noi sì che siamo bravi e loro brutti stupidi cattivi e puzzoni". Chi ha fatto il tfa ce l'ha con chi ha fatto il pas, senza se e senza ma. Il livello è da bambini dell'asilo, senza offesa per i piccoli.
Ora c'è l'astio tra chi ha fatto domanda e chi no. Non abbiamo non dico la capacità, ma nemmeno la voglia di provare a guardare dalla prospettiva dell'altro.
E noi dovremmo insegnare il rispetto, favorire l'integrazione nelle classi multietniche in cui lavoriamo? Abbiamo più pregiudizi che capelli in testa, io, personalmente, credo che il buono di questa riforma sia la prospettiva di ritornare all'assunzione solo attraverso procedure concorsuali.
Ma sospetto che, anche quando, tra un po' di anni, il concorso fosse l'unico canale per le assunzioni, non mancheranno i pretesti per schierarsi uno contro l'altro, sulla base di motivazioni puerili e insignificanti.
Purtroppo, secondo me, siamo una categoria di frustrati.
E questo ci rende deboli e vulnerabili alle critiche esterne, che peraltro rifiutiamo totalmente a priori. Eh, ci mancherebbe, "i giornalisti sono tutti asserviti", "loro non ci capiscono una mazza".
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: insegnanti e società
Sinceramente delle corbellerie che sparano i soloni e i saccenti non me ne frega una beneamata mazza. A me interessa l'opinione che hanno su di me i genitori dei miei studenti e guarda caso hanno un'opinione completamente diversa dalle cazzate che sparano al ministero, sui media e nei salotti del fancazzismo politico-intellettual-cazzaro.
Non ragionar di lor ma guarda e passa.
Non ragionar di lor ma guarda e passa.
Ospite- Ospite
Re: insegnanti e società
ushikawa ha scritto:
Le stesse divisioni (alimentate ad arte) alle quali assistiamo in questi giorni riflettono l'insufficienza di analisi, di solidarietà reciproca e di coscienza "di classe" di una intera categoria, incapacità che si è manifestata anche nei giorni in cui le sacrosante proteste contro la disgraziata riforma hanno raggiunto il massimo del consenso.
Perché dovremmo avere una coscienza di classe? Non siamo una classe. Siamo una categoria di lavoratori, che spesso ha anche al suo interno interessi contrapposti (come si vede spesso dalle discussioni e come ricordava l'utente qui sopra).
Ma soprattutto siamo persone che hanno idee varie e diverse sulla scuola, sulla politica, sulla vita e sul mondo. Abbiamo qualcosa che ci unisce, perché facciamo lo stesso lavoro, ma spesso abbiamo anche molto che ci divide. E non ci vedo niente di strano.
francescaverdi- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 01.12.11
Re: insegnanti e società
Giancarlo Dessì ha scritto:Sinceramente delle corbellerie che sparano i soloni e i saccenti non me ne frega una beneamata mazza. A me interessa l'opinione che hanno su di me i genitori dei miei studenti e guarda caso hanno un'opinione completamente diversa dalle cazzate che sparano al ministero, sui media e nei salotti del fancazzismo politico-intellettual-cazzaro.
Non ragionar di lor ma guarda e passa.
Questo, a parte il linguaggio da grillino quando discute in rete che non è esattamente quello che preferisco (però almeno non c'è svegliaaa!!!! Undici undici), lo condivido del tutto.
La sfiducia e la scarsa considerazione per gli insegnanti in generale spesso non corrisponde affatto all'atteggiamento che poi le persone hanno verso gli insegnanti dei loro figli.
francescaverdi- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 01.12.11
Re: insegnanti e società
sono d'accordo con dubitoergosum.
Aggiungo che la quasi totale inamovibilità dei docenti ha trasformato una fetta della categoria (non maggioritaria, neanche lontanamente, ma abbastanza significativa da essere riscontrabile nella vita di ogni studente) in lavoratori poco scrupolosi, quando non del tutto lavativi. Io stessa ho avuto docenti che in classe leggevano il giornale, docenti che urlavano come ossessi o perdevano il controllo, docenti che parlavano per ore dei fatti propri. E continuo a vederne...
E sapere che queste persone possono continuare a ricevere stipendio senza far nulla non giova certo alla nostra categoria.
Il punto non è avere idee diverse, ci mancherebbe, ma la maniera di esprimerle. Siamo persone, d'accordo, umani coi nostri umani difetti, ma ci sono soglie sotto le quali non dovremmo mai scendere. Non è pensabile né accettabile insultarsi apertamente, né metter su discussioni con modalità che non userebbero neanche i bambini delle elementari.
Aggiungo che la quasi totale inamovibilità dei docenti ha trasformato una fetta della categoria (non maggioritaria, neanche lontanamente, ma abbastanza significativa da essere riscontrabile nella vita di ogni studente) in lavoratori poco scrupolosi, quando non del tutto lavativi. Io stessa ho avuto docenti che in classe leggevano il giornale, docenti che urlavano come ossessi o perdevano il controllo, docenti che parlavano per ore dei fatti propri. E continuo a vederne...
E sapere che queste persone possono continuare a ricevere stipendio senza far nulla non giova certo alla nostra categoria.
Il punto non è avere idee diverse, ci mancherebbe, ma la maniera di esprimerle. Siamo persone, d'accordo, umani coi nostri umani difetti, ma ci sono soglie sotto le quali non dovremmo mai scendere. Non è pensabile né accettabile insultarsi apertamente, né metter su discussioni con modalità che non userebbero neanche i bambini delle elementari.
precious77- Messaggi : 329
Data d'iscrizione : 27.10.09
Età : 47
Località : Brescia
Re: insegnanti e società
francescaverdi ha scritto:
Questo, a parte il linguaggio da grillino quando discute in rete che non è esattamente quello che preferisco (però almeno non c'è svegliaaa!!!! Undici undici), lo condivido del tutto.
Grillino!? Moi!?
Ohibò!!!1!
Ospite- Ospite
Re: insegnanti e società
Giancarlo Dessì ha scritto:Sinceramente delle corbellerie che sparano i soloni e i saccenti non me ne frega una beneamata mazza. A me interessa l'opinione che hanno su di me i genitori dei miei studenti e guarda caso hanno un'opinione completamente diversa dalle cazzate che sparano al ministero, sui media e nei salotti del fancazzismo politico-intellettual-cazzaro.
Non ragionar di lor ma guarda e passa.
Quel che scrive Giancarlo è giustissimo. Ciò che filtra attraverso i mass media non per forza equivale a ciò che la maggior parte della gente pensa degli insegnanti. I luoghi comuni da parte dei non addetti ai lavori abbondano in riferimento a qualsiasi professione, ma ci sarebbe da distinguere tra il commento occasionale del cosiddetto uomo della strada e il tentativo di manipolare ad arte l'opinione pubblica. Poi che la categoria degli insegnanti sia composita e che sia difficile da compattare non c'è dubbio, che una sana autocritica non faccia mai male idem, ma non credo che il nostro lavoro sia così generalmente disprezzato come trapela attraverso i media.
paika- Messaggi : 179
Data d'iscrizione : 06.08.15
Re: insegnanti e società
Brava Paniscus! un'analisi lucida e precisissima...raccomanderei a tutti di leggerla con attenzione!
In particolare quella domanda:
(e allora come si spiega che questi ex studenti riconoscenti di questi vecchi insegnanti venerabili che li hanno forgiati così bene... adesso, a 40 o 50 anni suonati, si siano ridotti a passare il tempo a inveire su facebook vomitando oscenità, pregiudizi e luoghi comuni, per giunta infarciti di errori grossolani di ortografia e di sintassi?????)
E poi
...la montata rancorosa di risentimento contro la scuola è cominciata quando si è cominciato a pretendere dalla scuola anche tutta una serie di servizi e di ruoli sociali che non hanno niente a che fare con l'istruzione, e che prima non le si richiedevano affatto,....
In particolare quella domanda:
(e allora come si spiega che questi ex studenti riconoscenti di questi vecchi insegnanti venerabili che li hanno forgiati così bene... adesso, a 40 o 50 anni suonati, si siano ridotti a passare il tempo a inveire su facebook vomitando oscenità, pregiudizi e luoghi comuni, per giunta infarciti di errori grossolani di ortografia e di sintassi?????)
E poi
...la montata rancorosa di risentimento contro la scuola è cominciata quando si è cominciato a pretendere dalla scuola anche tutta una serie di servizi e di ruoli sociali che non hanno niente a che fare con l'istruzione, e che prima non le si richiedevano affatto,....
catiusciagr- Messaggi : 1803
Data d'iscrizione : 21.10.12
Re: insegnanti e società
paniscus, cerco di risponderti, anche se mi piace molto la tua analisi.
la società, come tu stessa riconosci, è cambiata drasticamente e rapidamente in un ventennio. Prima era meno complessa e a mio avviso anche molto più "omogenea".
la scuola è fatta prima ma prima di tutto dagli insegnanti.
Noi abbiamo il dovere di interpretare e capire i cambiamenti, cogliendo le criticità ma anche i punti di forza.
Se dobbiamo adeguarci non dico a fare consueling, ma a conoscere un po' di psicologia perché il mondo è più complicato per noi ma anche per i nostri ragazzi, che c'è di male?
Era molto più facile e più bello per tutti, 20 o 30 anni fa. Non è più così, nel bene e nel male: il cambiamento capiamolo e cogliamolo, volgiamolo a nostro pro, perché sennò daremo sempre validi argomenti a chi ci critica.
Aggiungo: dare sempre la colpa agli altri senza una riflessione su ciò che potremmo migliorare, è lo stesso atteggiamento puerile di chi "insulta" i docenti in quanto tali.
la società, come tu stessa riconosci, è cambiata drasticamente e rapidamente in un ventennio. Prima era meno complessa e a mio avviso anche molto più "omogenea".
la scuola è fatta prima ma prima di tutto dagli insegnanti.
Noi abbiamo il dovere di interpretare e capire i cambiamenti, cogliendo le criticità ma anche i punti di forza.
Se dobbiamo adeguarci non dico a fare consueling, ma a conoscere un po' di psicologia perché il mondo è più complicato per noi ma anche per i nostri ragazzi, che c'è di male?
Era molto più facile e più bello per tutti, 20 o 30 anni fa. Non è più così, nel bene e nel male: il cambiamento capiamolo e cogliamolo, volgiamolo a nostro pro, perché sennò daremo sempre validi argomenti a chi ci critica.
Aggiungo: dare sempre la colpa agli altri senza una riflessione su ciò che potremmo migliorare, è lo stesso atteggiamento puerile di chi "insulta" i docenti in quanto tali.
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: insegnanti e società
catiusciagr ha scritto:Brava Paniscus! un'analisi lucida e precisissima...raccomanderei a tutti di leggerla con attenzione!
In particolare quella domanda:
(e allora come si spiega che questi ex studenti riconoscenti di questi vecchi insegnanti venerabili che li hanno forgiati così bene... adesso, a 40 o 50 anni suonati, si siano ridotti a passare il tempo a inveire su facebook vomitando oscenità, pregiudizi e luoghi comuni, per giunta infarciti di errori grossolani di ortografia e di sintassi?????)
E poi
...la montata rancorosa di risentimento contro la scuola è cominciata quando si è cominciato a pretendere dalla scuola anche tutta una serie di servizi e di ruoli sociali che non hanno niente a che fare con l'istruzione, e che prima non le si richiedevano affatto,....
scusate se mi cito, ma "spinta"dall'intervento di dubito, qui sopra, farei qualche precisazione che in questo mio post è un pò "nascosta".
E' vero: i 40/50 enni elogiano la loro vecchia scuola....intanto non fanno analisi degne di questo nome, e in più la loro scrittura lascia molto a desiderare....dunque...dov'è finita quella loro scuola?
E poi:
tutta quella serie di servizi ora richiesta alla scuola non serve a niente...perchè?
è in se stessa inutile
o viene attuata a casaccio tipo la RIFOGNA piovuta dal buon cuore dei ciarlatani di turno?
catiusciagr- Messaggi : 1803
Data d'iscrizione : 21.10.12
Re: insegnanti e società
C'è la crisi.
Il posto di insegnante, prima mediamente schifato, ora è diventato molto appetibile e da questa posizione si pretende molto, moltissimo!
Se prima l'insegnante era quasi sacro ed il suo giudizio insindacabile...ora, in famiglia, i titoli di studio superiori sono aumentati e quindi, almeno sulla carta, lo sono anche le competenze e di sicuro le certezze che permettono ai genitori di "far le pulci" al nostro operato.
Per contro...io lo dico anche a costo di aprir già le braccia per facilitarvi la mia crocifissione, da un lato le varie certificazioni che consentono percorsi differenziati, alleggeriti, quasi selettivi a fronte però di un normalissimo titolo di studio, dall'altro il tempo scuola che va ad integrarsi, a forza, con una vita pomeridiana spesso e meno male, ricca d'altro... Hanno effettivamente portato ad un abbassamento medio delle competenze in uscita, sia dalla scuola dell'obbligo che, troppo spesso, anche da molti percorsi universitari.
Il risultato è sicuramente più evidente nel confronto stridente di chi "è e ha frequentato la vecchia scuola".
Mia madre, over70 terza elementare, inorridisce di fronte ai quaderni dei nipoti (elementari e medie) e spesso...ehmehm rabbrividiamo all'unisono davanti a certi strafalcioni grammaticali che mai ci si aspetterebbe di trovare in un ambiente virtuale frequentato da laureati e abilitati proprio all'insegnamento!
Disoccupati inxazzati, lavoratori sfiduciati, precari del privato (che stan molto peggio di noi, purtroppo va sempre ricordato), ci pagano, ringhiando, lo stipendio e...ci tiran pietre.
Per le ore effettivamente impegnate (il totale rimane sconosciuto ai più), per le vacanze (i soliti " più" non hanno ancora capito che un docente non può prendersi giorni di vacanza nemmeno su stretta necessità... Ma vaglielo a spiegare...)
E ci tiran pietre anche per colpa di quell'esterofilia dilagante che "guarda come funziona bene la scuola americana o inglese o di fantasilandia...".
Ci tocca imparare a scansar le pietre...c'è poco da fare.
Il posto di insegnante, prima mediamente schifato, ora è diventato molto appetibile e da questa posizione si pretende molto, moltissimo!
Se prima l'insegnante era quasi sacro ed il suo giudizio insindacabile...ora, in famiglia, i titoli di studio superiori sono aumentati e quindi, almeno sulla carta, lo sono anche le competenze e di sicuro le certezze che permettono ai genitori di "far le pulci" al nostro operato.
Per contro...io lo dico anche a costo di aprir già le braccia per facilitarvi la mia crocifissione, da un lato le varie certificazioni che consentono percorsi differenziati, alleggeriti, quasi selettivi a fronte però di un normalissimo titolo di studio, dall'altro il tempo scuola che va ad integrarsi, a forza, con una vita pomeridiana spesso e meno male, ricca d'altro... Hanno effettivamente portato ad un abbassamento medio delle competenze in uscita, sia dalla scuola dell'obbligo che, troppo spesso, anche da molti percorsi universitari.
Il risultato è sicuramente più evidente nel confronto stridente di chi "è e ha frequentato la vecchia scuola".
Mia madre, over70 terza elementare, inorridisce di fronte ai quaderni dei nipoti (elementari e medie) e spesso...ehmehm rabbrividiamo all'unisono davanti a certi strafalcioni grammaticali che mai ci si aspetterebbe di trovare in un ambiente virtuale frequentato da laureati e abilitati proprio all'insegnamento!
Disoccupati inxazzati, lavoratori sfiduciati, precari del privato (che stan molto peggio di noi, purtroppo va sempre ricordato), ci pagano, ringhiando, lo stipendio e...ci tiran pietre.
Per le ore effettivamente impegnate (il totale rimane sconosciuto ai più), per le vacanze (i soliti " più" non hanno ancora capito che un docente non può prendersi giorni di vacanza nemmeno su stretta necessità... Ma vaglielo a spiegare...)
E ci tiran pietre anche per colpa di quell'esterofilia dilagante che "guarda come funziona bene la scuola americana o inglese o di fantasilandia...".
Ci tocca imparare a scansar le pietre...c'è poco da fare.
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: insegnanti e società
paniscus, non mi piace discutere con chi ha l'arroganza di ritenersi illuminato e sempre nella ragione: è proprio inutile.paniscus_2.0 ha scritto:dubitoergosum ha scritto:Noi abbiamo il dovere di interpretare e capire i cambiamenti, cogliendo le criticità ma anche i punti di forza.
Se dobbiamo adeguarci non dico a fare consueling, ma a conoscere un po' di psicologia perché il mondo è più complicato per noi ma anche per i nostri ragazzi, che c'è di male?
Era molto più facile e più bello per tutti, 20 o 30 anni fa. Non è più così, nel bene e nel male: il cambiamento capiamolo e cogliamolo, volgiamolo a nostro pro, perché sennò daremo sempre validi argomenti a chi ci critica.
Il punto che volevo sottolineare è proprio quello, ossia che la scuola è GIA' cambiata, è cambiata enormemente in questi anni, è cambiata proprio nella direzione che dici tu (anche TROPPO, a mio avviso, nel senso che si rischia di perdere di vista l'obiettivo principale dell'insegnamento per inseguirne infiniti altri)... eppure le lamentele sulla scuola che "non fa abbastanza per adeguarsi alle nuove richieste della società" sono aumentate a dismisura proprio da quando la scuola di cambiamenti e di adeguamenti ne ha attraversati anche troppi.
Inoltre, non riesco proprio ad accettare l'idea che, siccome "adesso il mondo è più complicato", allora ci sarebbe un aumento travolgente dei disagi e dei turbamenti giovanili, che prima non c'erano.
Ma scherziamo? Ma la piaga della tossicodipendenza negli anni settanta e ottanta, non se la ricorda nessuno? O l'attrazione per l'estremismo politico e per le organizzazioni settarie? O il livello di prepotenza e di violenza fisica che esisteva nella vita quotidiana di masse enormi di popolazione, ragazzini compresi, quasi a livello di normalità? Invece no, a sentire gli opinionisti illuminati, sembra che il bullismo sia una novità inventata l'altro ieri che prima non esisteva, che le dipendenze fisiche o psicologiche siano tutta colpa di internet mentre ai tempi del telefono fisso non c'erano, e che una volta erano tutti sereni e si volevano tutti bene mentre adesso, allarme, perché "c'è il disagio".
Ma un minimo di memoria storica (anzi, non dico "storica", proprio di memoria diretta), proprio no?
L.
Solo questo, giusto per chiarire ad altri lettori.
Non ho mai inteso dire che dobbiamo adeguarci, ma che dobbiamo essere adeguati.
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: insegnanti e società
Infatti paniscus...questo significa "scansar le pietre".
Ma questo lo puoi fare solo se sei inattaccabile.
Preparata nel tuo lavoro, seria, puntuale, nessuna finta malattia e nessun tentativo di imboscarsi.
Alla prima mancanza..la pietra in fronte arriva...e a quel punto non posso nemmeno dire "'...stardi!".
Ma...ottima mira!
Ma questo lo puoi fare solo se sei inattaccabile.
Preparata nel tuo lavoro, seria, puntuale, nessuna finta malattia e nessun tentativo di imboscarsi.
Alla prima mancanza..la pietra in fronte arriva...e a quel punto non posso nemmeno dire "'...stardi!".
Ma...ottima mira!
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
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