Come funziona una cattedra su due sedi?
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-nina-
Cozza
bog
iaiataf
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Come funziona una cattedra su due sedi?
Esiste la possibilita' per me di avere una cattedra con due sedi per il primo anno di ruolo. Come funziona? Per consigli di classe, collegio dei docenti, ecc. come si fa im caso di coincidenze di date ed orari? E in caso contrario come funziona, si lavora il doppio? Occorre contrattare ogni singola riunione? Chiedo lumi e riferimenti normativi, nella mia provincia e' una situazione che riguardera' molti. La mia classe di concorso e' la A043. Grazie
iaiataf- Messaggi : 1083
Data d'iscrizione : 27.04.14
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
...tutto doppio ma lo stipendio è uno... così tanto x gradire!
bog- Messaggi : 2027
Data d'iscrizione : 26.02.15
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Bog...ma daiiii non è vero!
È solo scomoda...
Spesso ti ritrovi a discutere con i vari ds poco comprensivi...
Ma per il resto non cambia nulla.
Le ore totali per cdc e collegi son sempre le stesse, sta a te spalmarle tra le due sedi cercando, quando possibile, d'esser presente seppur in maniera alternata, in entrambe le scuole.
Le rognette potrebbero esserci in caso di giorni di chiusura/feste differenti...rientri al pomeriggio o in qualche sabato...lì corri il rischio di lavorare di più ma si tratta di una volta in tutto l'anno.
Altra scomodità, ma qui dipende dalla disponibilità dei vari ds, in caso di gite e uscite scolastiche in una sede ma che comporteranno assenza nell'altra sede...
Ma ribadisco: tutto regolato e risolvibile.
È solo scomoda...
Spesso ti ritrovi a discutere con i vari ds poco comprensivi...
Ma per il resto non cambia nulla.
Le ore totali per cdc e collegi son sempre le stesse, sta a te spalmarle tra le due sedi cercando, quando possibile, d'esser presente seppur in maniera alternata, in entrambe le scuole.
Le rognette potrebbero esserci in caso di giorni di chiusura/feste differenti...rientri al pomeriggio o in qualche sabato...lì corri il rischio di lavorare di più ma si tratta di una volta in tutto l'anno.
Altra scomodità, ma qui dipende dalla disponibilità dei vari ds, in caso di gite e uscite scolastiche in una sede ma che comporteranno assenza nell'altra sede...
Ma ribadisco: tutto regolato e risolvibile.
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Io sapevo tutto doppio ma allora mi hanno informata male?...è stata durissima ma allora l'ho fatto inutilmente?
bog- Messaggi : 2027
Data d'iscrizione : 26.02.15
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Grazie di cuore Tellina. Il mio timore deriva proprio dal fatto che diritti e doveri mi sembra non siano ben chiariti dalla legge e che si debba, nella pratica, stare sempre a contare le ore fatte e a doversi giustificare per il fatto che non si puo' essere in due luoghi diversi nello stesso momento. Immagino che riguardo l'anno di prova non si debbano svolgere doppi impegni, ma avrei voluto capire se esistono riferimenti normativi che possano tutelarmi. Le scuole sono in comuni diversi e gia' dal primo settembre mi chiedo: dove devo presentarmi? In caso di collegio la stessa mattina, che fare?
iaiataf- Messaggi : 1083
Data d'iscrizione : 27.04.14
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Bog...ma informarsi prima pareva brutto?! Ehehe
Intendiamoci: io ho sempre 9 classi...non ho mai fatto il conteggio ore dei cdc, sforo sempre sicuramente...ma è una acelta mia!
In caso di collegi in contemporanea...scegli tu.
Si tende a privilegiare la sede con più ore di servizio...ma il collegio successivo lo farai nell'altra scuola...
Intendiamoci: io ho sempre 9 classi...non ho mai fatto il conteggio ore dei cdc, sforo sempre sicuramente...ma è una acelta mia!
In caso di collegi in contemporanea...scegli tu.
Si tende a privilegiare la sede con più ore di servizio...ma il collegio successivo lo farai nell'altra scuola...
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
iaiataf ha scritto:Grazie di cuore Tellina. Il mio timore deriva proprio dal fatto che diritti e doveri mi sembra non siano ben chiariti dalla legge e che si debba, nella pratica, stare sempre a contare le ore fatte e a doversi giustificare per il fatto che non si puo' essere in due luoghi diversi nello stesso momento. Immagino che riguardo l'anno di prova non si debbano svolgere doppi impegni, ma avrei voluto capire se esistono riferimenti normativi che possano tutelarmi. Le scuole sono in comuni diversi e gia' dal primo settembre mi chiedo: dove devo presentarmi? In caso di collegio la stessa mattina, che fare?
Una è la scuola di titolarità, l'altra di completamento, essendo la tua una COE (cattedra orario esterno).
Presentati nella scuola di titolarità per firmare la presa di servizio ecc. Non so se devi prendere servizio nello stesso giorno anche nell'altra sede..
Prova a chiamare le segreterie delle due scuole, in modo da metterti d'accordo.
-nina-- Messaggi : 943
Data d'iscrizione : 02.01.13
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Ah ok, quindi posso prendere iniziative senza consultare il preside ogni volta (io lo farei anche ma dati i vari impegni dei dirigenti non sempre li si puo' intercettare in istituto). Spero di trovare un ambiente nel quale il buon senso prevalga, anche perche' come ultima arrivata non mi aspetto di potermi permettere molte iniziative. Sarebbe stato molto piu' rassicurante avere una normativa che regolasse la situazione, anche se so che spesso, anche quando le regole ci sono, non vengono applicate. Dovendo svolgere l'anno di prova poi, diventa ancora piu' complicato dover gestire una situazione del genere. Se qualcuno si e' trovato nella medesima situazione, scriva per cortesia la sua esperienza e come ha risolto i vari problemi. Vi ringrazio per l'aiuto
iaiataf- Messaggi : 1083
Data d'iscrizione : 27.04.14
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
-nina- ha scritto:Una è la scuola di titolarità, l'altra di completamento, essendo la tua una COE (cattedra orario esterno).
Presentati nella scuola di titolarità per firmare la presa di servizio ecc. Non so se devi prendere servizio nello stesso giorno anche nell'altra sede.
Sì, deve fare la presa di servizio in entrambe le sedi, fermo restando che il 1° settembre deve presentarsi nella scuola di titolarità.
Ospite- Ospite
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Ringrazio nina. La cattedra e' definita dalla tabella (senza legenda), sotto la voce "posti agg." come 1 C.O. Per ora non hanno specificato le ore e dovro' chiedere al Peovveditorato quale e' quella di titolarita'.
iaiataf- Messaggi : 1083
Data d'iscrizione : 27.04.14
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
iaiataf ha scritto:Ah ok, quindi posso prendere iniziative senza consultare il preside ogni volta (io lo farei anche ma dati i vari impegni dei dirigenti non sempre li si puo' intercettare in istituto). Spero di trovare un ambiente nel quale il buon senso prevalga, anche perche' come ultima arrivata non mi aspetto di potermi permettere molte iniziative. Sarebbe stato molto piu' rassicurante avere una normativa che regolasse la situazione, anche se so che spesso, anche quando le regole ci sono, non vengono applicate. Dovendo svolgere l'anno di prova poi, diventa ancora piu' complicato dover gestire una situazione del genere. Se qualcuno si e' trovato nella medesima situazione, scriva per cortesia la sua esperienza e come ha risolto i vari problemi. Vi ringrazio per l'aiuto
Allora, tanto per rassicurarti, sappi che la normativa fondamentale - sotto l'aspetto pratico - è riassunta nel contratto collettivo nazionale del lavoro. Gli articoli che ti riguardano, in particolare il 39, sono ambigui perché non prendono in considerazione il caso in cui un docente ha due o tre sedi, perciò ogni dirigente scolastico interpreta a modo suo.
Gli aspetti più rognosi sono i seguenti:
1) organizzazione dell'orario. Chi fa l'orario non ha voglia di scassarsi le balle, perciò cerca sempre di scaricare il barile sull'altra scuola, con il risultato che il malcapitato si trova tra un'incudine e un martello. Cerca di mettere subito dei paletti altrimenti rischi di dover fare i salti mortali, addirittura, se le scuole rifiutano di coordinarsi, rischi di vederti bruciare anche il giorno libero. Insomma, punta i piedi e soprattutto evita di metterti nella condizione di fare da intermediaria fra due sordi.
2) coordinamento per le attività collegiali. Per contratto devi svolgere al massimo 40 ore tra collegi, dipartimenti, colloqui generali, e al massimo 40 ore di consigli di classe (esclusi gli scrutini, quelli sono comunque obbligatori). Il CCNL tuttavia non precisa come si debba assolvere a questo obbligo quando si hanno due o tre sedi di titolarità. Per i consigli di classe è difficile sforare il tetto delle 40 ore, a meno che non sei un insegnante di religione o di educazione fisica, mentre per collegi e affini, si può sforare facilmente. La maggior parte dei presidi applica una ripartizione degli obblighi in percentuale, altri tirano acqua al proprio mulino fregandosene se alla fine, di ore, ne farai 30 o 50. Nel dubbio accordati con ciascun DS proponendo una scaletta in base ai piani delle attività presentati in ciascuna scuola e regolati di conseguenza. Saranno loro, in fondo, a dirti cosa dovrai fare. In ogni modo, quando avrai raggiunto le 40 ore manda la comunicazione (in anticipo) e fregatene: se vogliono vederti ad un collegio devono pagarti lo straordinario se hai sforato le 40 ore.
3) tieniti buono il DS della sede principale. L'anno di prova lo svolgi in quella scuola.
Ospite- Ospite
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Grazie davvero Giancarlo. Faro' tesoro delle tue informazioni. Mi preoccupa davvero dovermi imporre per l'orario, in quanto la mia esperienza mi ha insegnato che e' dura far comprendere le proprie ragioni in un contesto nuovo. Ad ogni modo provero', anche se date le lacune normative e conoscendo un pochino una delle due scuole, dubito di trovare la disponibilita' a spendersi per una novellina. Devo capire bene quali argomentazioni usare.
iaiataf- Messaggi : 1083
Data d'iscrizione : 27.04.14
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
no Bog a me è capitata la stessa esperienza tua , anno scorso 3 spezzoni orario scuola infanzia contratto annuale e tutto triplicato e l'anno prima 2 spezzoni orario contratto annuale e tutto raddoppiato ( doppi collegi, doppie programmazioni facevo il doppio di tutto ) ho parlato con i DS delle varie scuole e mi hanno detto che con i part-time e con gli spezzoni funzionava così
cristina76- Messaggi : 165
Data d'iscrizione : 26.11.11
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
a me non è capitato come dice tellina i DS mi hanno fatto fare tutto raddoppiato e triplicato
cristina76- Messaggi : 165
Data d'iscrizione : 26.11.11
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
però lo stipendio ovviamente era uno
cristina76- Messaggi : 165
Data d'iscrizione : 26.11.11
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
cristina76 ha scritto:a me non è capitato come dice tellina i DS mi hanno fatto fare tutto raddoppiato e triplicato
non è regolare, non avrebbero potuto farlo
http://www.orizzontescuola.it/guide/docenti-servizio-pi-scuole-come-decidere-ripartizione-degli-impegni
michetta- Messaggi : 6017
Data d'iscrizione : 17.08.11
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
al momento ho creduto alla correttezza delle informazioni che mi venivano date dai DS, grazie per il link
cristina76- Messaggi : 165
Data d'iscrizione : 26.11.11
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
È vero che è sconsigliabile prendere una C.O.E. perché si rischia di essere perdenti posto e quindi di finire negli albi?
baby33- Messaggi : 1181
Data d'iscrizione : 20.09.12
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
cristina76 ha scritto: al momento ho creduto alla correttezza delle informazioni che mi venivano date dai DS, grazie per il link
prego, io lo conservavo nel mio pc
michetta- Messaggi : 6017
Data d'iscrizione : 17.08.11
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Sempre 40+40 devi fare!
baby33- Messaggi : 1181
Data d'iscrizione : 20.09.12
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Dal momento che esiste un vuoto normativo e che i DS interpretano in modo non omogeneo il trattamento di questi casi, consiglio la seguente procedura:
a) prendere in esame il piano delle attività di entrambe le scuole (deve essere pubblicato all'inizio dell'anno)
b) verificare se con la partecipazione a tutte le attività in entrambe le scuole si sfora il tetto delle 40 ore
c) in caso di previsto sforamento concordare con i dirigenti scolastici la procedura da seguire per tutto l'anno.
Gli orientamenti prevalenti fra i DS sono i seguenti:
1) la maggior parte si accorda per lo svolgimento di un numero di ore in proporzione all'orario svolto. Ad esempio, con una COE 14+4, l'insegnante dovrà svolgere al massimo 31 ore di attività collegiali nella prima sede e 9 ore nella seconda. Molti DS applicano questo criterio (impegni proporzionati all'orario di servizio) anche per gli spezzoni, anche se questo in realtà non è previsto dal contratto
2) altri richiedono un calendario predefinito in base ai piani delle attività. In effetti può capitare che se in una scuola svolgo solo 20 ore di attività, il dirigente dell'altra scuola potrebbe richiedere lo svolgimento di tutte le altre 20 ore a prescindere dalla proporzionalità. Questo perché il contratto prevede un tetto massimo complessivo di 40 ore a prescindere da qualsiasi contesto
3) una piccola parte interpreta molto alla carlona il contratto esigendo che il tetto massimo di 40 ore si svolga tutto nella propria scuola a prescindere dagli orari svolti in altre (ovvero il cosiddetto "raddoppio"). In questo caso opporsi immediatamente anche minacciando di ricorrere contro questa vessazione.
In ogni caso la procedura deve essere concordata preventivamente: ipotizzando che si abbia raggiunto il tetto massimo, in ogni modo il DS può esigere la partecipazione del docente (e in quel caso pagare lo straordinario). Quindi l'assenza deve essere preventivamente autorizzata.
Alcuni DS richiedono che si partecipi a tutti gli impegni fino al raggiungimento del tetto massimo, altri richiedono invece un piano preventivo.
La seconda soluzione è la più ragionevole: infatti a mio parere è preferibile - ad esempio - che si salti un collegio convocato per istanze di ordinaria amministrazione (es. approvazione di progetti) per poter partecipare ai colloqui generali del secondo quadrimestre, dove la presenza individuale è sicuramente più importante ai fini funzionali.
a) prendere in esame il piano delle attività di entrambe le scuole (deve essere pubblicato all'inizio dell'anno)
b) verificare se con la partecipazione a tutte le attività in entrambe le scuole si sfora il tetto delle 40 ore
c) in caso di previsto sforamento concordare con i dirigenti scolastici la procedura da seguire per tutto l'anno.
Gli orientamenti prevalenti fra i DS sono i seguenti:
1) la maggior parte si accorda per lo svolgimento di un numero di ore in proporzione all'orario svolto. Ad esempio, con una COE 14+4, l'insegnante dovrà svolgere al massimo 31 ore di attività collegiali nella prima sede e 9 ore nella seconda. Molti DS applicano questo criterio (impegni proporzionati all'orario di servizio) anche per gli spezzoni, anche se questo in realtà non è previsto dal contratto
2) altri richiedono un calendario predefinito in base ai piani delle attività. In effetti può capitare che se in una scuola svolgo solo 20 ore di attività, il dirigente dell'altra scuola potrebbe richiedere lo svolgimento di tutte le altre 20 ore a prescindere dalla proporzionalità. Questo perché il contratto prevede un tetto massimo complessivo di 40 ore a prescindere da qualsiasi contesto
3) una piccola parte interpreta molto alla carlona il contratto esigendo che il tetto massimo di 40 ore si svolga tutto nella propria scuola a prescindere dagli orari svolti in altre (ovvero il cosiddetto "raddoppio"). In questo caso opporsi immediatamente anche minacciando di ricorrere contro questa vessazione.
In ogni caso la procedura deve essere concordata preventivamente: ipotizzando che si abbia raggiunto il tetto massimo, in ogni modo il DS può esigere la partecipazione del docente (e in quel caso pagare lo straordinario). Quindi l'assenza deve essere preventivamente autorizzata.
Alcuni DS richiedono che si partecipi a tutti gli impegni fino al raggiungimento del tetto massimo, altri richiedono invece un piano preventivo.
La seconda soluzione è la più ragionevole: infatti a mio parere è preferibile - ad esempio - che si salti un collegio convocato per istanze di ordinaria amministrazione (es. approvazione di progetti) per poter partecipare ai colloqui generali del secondo quadrimestre, dove la presenza individuale è sicuramente più importante ai fini funzionali.
Ospite- Ospite
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
..infatti era quello che sapevo anch'io quindi grazie Giancarlo Dessicristina76 ha scritto:no Bog a me è capitata la stessa esperienza tua , anno scorso 3 spezzoni orario scuola infanzia contratto annuale e tutto triplicato e l'anno prima 2 spezzoni orario contratto annuale e tutto raddoppiato ( doppi collegi, doppie programmazioni facevo il doppio di tutto ) ho parlato con i DS delle varie scuole e mi hanno detto che con i part-time e con gli spezzoni funzionava così
Ultima modifica di bog il Mer Ago 26, 2015 5:56 pm - modificato 2 volte.
bog- Messaggi : 2027
Data d'iscrizione : 26.02.15
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
iaiataf ha scritto:Grazie davvero Giancarlo. Faro' tesoro delle tue informazioni. Mi preoccupa davvero dovermi imporre per l'orario, in quanto la mia esperienza mi ha insegnato che e' dura far comprendere le proprie ragioni in un contesto nuovo. Ad ogni modo provero', anche se date le lacune normative e conoscendo un pochino una delle due scuole, dubito di trovare la disponibilita' a spendersi per una novellina. Devo capire bene quali argomentazioni usare.
Purtroppo la rogna dell'orario svolto in più sedi è subordinata alla sensibilità di chi si occupa dell'elaborazione dell'orario che, spesso, è affidata ad un insegnante o a un gruppo che si preoccupa di sistemare il proprio orario e quello degli amici degli amici strafregandosene di tutto il resto.
Incastrare l'orario di un docente che è impegnato anche in un'altra scuola non è facile perché impone dei vincoli che condizionano a cascata l'intero orario. Bisogna quindi accordarsi con il referente dell'orario dell'altra scuola per trovare una soluzione ottimale che soddisfi le esigenze delle due scuole e al tempo stesso non penalizzi il docente interessato. Ma questo richiede lavoro in più e uno sforzo che non tutti sono disposti a fare. Ecco che allora in una delle due scuole impongono orari vessatori, fino ad arrivare, nei casi estremi, a negare l'opportunità di fruire di un giorno libero. La ratio è: vuoi migliorare il tuo orario? datti da fare e chiedi all'altra scuola di modificarlo, io non posso (=non voglio) modificarlo.
Ospite- Ospite
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Capisco. Certo di fronte al reciproco scaricabarile non so come potro' impormi. Speravo ripeto in una normativa piu' stringente. Il giorno libero e' un diritto sancito da qualche articolo di legge? Grazie ancora, per i preziosi pareri.
iaiataf- Messaggi : 1083
Data d'iscrizione : 27.04.14
Re: Come funziona una cattedra su due sedi?
Il giorno libero non è un diritto, è una concessione acquisita per consuetudine: la norma, infatti, sancisce che l'orario di servizio debba svolgersi in non meno di 5 giorni.iaiataf ha scritto:Capisco. Certo di fronte al reciproco scaricabarile non so come potro' impormi. Speravo ripeto in una normativa piu' stringente. Il giorno libero e' un diritto sancito da qualche articolo di legge? Grazie ancora, per i preziosi pareri.
Questa formulazione apre la possibilità a concedere il giorno libero, ma non esclude la possibilità di non concederlo.
Non ci sono norme specifiche su come debba essere elaborato un orario scolastico. Esistono dei criteri generalmente condivisi, ma in generale le esigenze didattiche prevalgono (giustamente) su quelle personali. Ciò non toglie che chi elabora l'orario non debba prendersi in carico l'impegno morale di trovare un congruo compromesso fra tutte le esigenze personali compatibilmente con le esigenze didattiche.
Ospite- Ospite
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