abilitazione in Romania
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abilitazione in Romania
Promemoria primo messaggio :
Ciao a tutti. Volevo sapere se qualcuno di voi ha mai sentito parlare
oppure si è abilitato all'insegnamento in questa università
in Romania: Valahia University of Targoviste.
ho preso contatto con una scuola privata che per il primo anno
ha preso accordi con questa università estera.
Grezie per l' eventuale risposta.
Ciao a tutti. Volevo sapere se qualcuno di voi ha mai sentito parlare
oppure si è abilitato all'insegnamento in questa università
in Romania: Valahia University of Targoviste.
ho preso contatto con una scuola privata che per il primo anno
ha preso accordi con questa università estera.
Grezie per l' eventuale risposta.
mancarita- Messaggi : 8
Data d'iscrizione : 09.07.14
Re: abilitazione in Romania
giobbe ha scritto:Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha già due abilitazioni conseguite all’estero. Arcipippo naviga nelle stesse acque...
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Scrivi di cose di cui non sai nulla, apri bocca e fai uscire il suono del vuoto spinto che hai nella scatola cranica.
Prova ad ottenere il mio Master’s Degree in Education e il QTS poi ne riparliamo, ma non avrai neanche i requisiti per l'ammissione figuriamoci, sino allora zittino e mangiati i gomiti che in confronto al mio hai certamente un curriculum di studi misero e scarno. Non mi stupirei se ti fossi abilitato con il concorso butta dentro.
Dei tuoi 337 messaggi almeno 200 riguardano studi all’estero. Riconosco che io sono ignorante in materia mentre tu un’espertissima...
Ho trasferito i miei titoli di studio e professionali dall'Italia all'estero, ho trasferito i miei titoli di studio esteri e professionali in Italia, ho seguito le procedure di riconoscimento in Italia e in diversi paesi esteri da sola, pertanto ho una discreta conoscenza del tema, se posso aiutare persone che vogliono approfittare delle grandi opportunità di studiare all'estero o viceversa in Italia sono più che felice di condividere la mia esperienza.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
Mica73 secondo me è inutile continuare a discutere con l'utente in questione. E' palese che parla senza conoscere, giudica senza sapere, non è in grado di argomentare minimamente ciò che sostiene. Il discorso dunque non esiste. Se posso darti un consiglio è inutile continuare. Ciao.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: abilitazione in Romania
Davide ha scritto:Mica73 secondo me è inutile continuare a discutere con l'utente in questione. E' palese che parla senza conoscere, giudica senza sapere, non è in grado di argomentare minimamente ciò che sostiene. Il discorso dunque non esiste. Se posso darti un consiglio è inutile continuare. Ciao.
E' come scrivi, insulta romeni ed albanesi senza sapere e gratuitamente.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
MIUR. Riconoscimento professione docente cittadini comunitari
Con nota n. 6522 del 29 settembre, riferendosi alla Direttiva comunitaria n. 2500/36, il Miur risponde a molte richieste di chiarimenti riguardanti l’inserimento nelle graduatorie di circolo e d’istituto dei cittadini comunitari in possesso di decreto di riconoscimento della professione di docente rilasciato da questa direzione Generale.
Tale decreto, – precisa la nota - adottato ai sensi della direttiva comunitaria 2005/36 recepita dal decreto legislativo n. 206 del 6 novembre 2007, permette di accedere alla professione corrispondente per la quale gli interessati sono qualificati nello Stato membro d'origine e di esercitarla alle stesse condizioni previste dall'ordinamento italiano.
Il Miur, pertanto riconosce l’abilitazione all’esercizio della professione di insegnante di scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado ai cittadini comunitari abilitati nella corrispondente professione in Paesi diversi dall’Italia.
Coloro che hanno il decreto di riconoscimento professionale rilasciato dal MIUR possiedono, conseguentemente, il titolo utile per l’accesso alle graduatoried’istituto di seconda fascia, così come, peraltro, espressamente previsto dall’art. 2 del D.M. n. 62 del 13 luglio 2011.
Il rilascio del decreto di riconoscimento della professione di docente è successivo a un complesso iter procedurale che comporta:
la verifica dell’autenticità dei titoli;
la valutazione della formazione posseduta, comparata per contenuti e durata con quella italiana;
l’accertamento della competenza linguistica necessaria disciplinata dalla circolare ministeriale del 26 settembre 2010, n. 81 che annulla e sostituisce la circolare ministeriale del 21 marzo 2005, n. 39;
l’accertamento del superamento di eventuali misure compensative somministrate da questa Direzione per differenza di contenuti o di durata di formazione.
In tali casi la scuola, ai fini dell’inserimento nelle graduatorie, deve limitare il controllo all’accertamento del possesso, da parte della persona interessata, del decreto di riconoscimento adottato dal MIUR, dichiarato nelle domande dalle persone interessate, e alla coerenza tra l’insegnamento richiesto per l’inserimento nelle graduatorie e l’insegnamento o gli insegnamenti riconosciuti dal Miur indicati per esteso nel dispositivo del decreto medesimo.
La scuola non è tenuta ad entrare nel merito della formazione professionale già analizzata dal Miur attraverso le fasi sopra descritte e valutata in sede di Conferenza di servizi, ne a richiedere, come avviene, l’equipollenza dei titoli.
Si ricorda che l’istituto giuridico dell’equipollenza è cosa ben diversa dall’istituto giuridico del riconoscimento professionale..
L’equipollenza dei titoli di studio accademici conseguiti all’estero, è l'esito della procedura mediante la quale l’Università, il Conservatorio o l’Accademia determina l'equivalenza, a tutti gli effetti giuridici, di un titolo di studio conseguito in un Paese diverso dall’Italia con un determinato titolo presente nell'ordinamento italiano.
Il possesso del decreto di equipollenza è titolo utile per l’accesso alla terza fascia. In tali casi, oltre all’equipollenza del titolo deve richiedersi il requisito dell’accertamento della competenza linguistica italiana (terzo comma, art. 9 e D.M. del 13 giugno 2007) che, secondo le disposizioni vigenti impartite con circolare ministeriale. 81 del 26 settembre 2010 che annulla e sostituisce la circolare ministerile n.39 del 21 marzo 2005, è attestata dall’università per stranieri di Perugia o di Siena.
Per quanto riguarda, invece, la valutazione dei servizi prestati all’estero si rimanda alla Tab. A del decreto ministeriale 13 giugno 2007.
Con nota n. 6522 del 29 settembre, riferendosi alla Direttiva comunitaria n. 2500/36, il Miur risponde a molte richieste di chiarimenti riguardanti l’inserimento nelle graduatorie di circolo e d’istituto dei cittadini comunitari in possesso di decreto di riconoscimento della professione di docente rilasciato da questa direzione Generale.
Tale decreto, – precisa la nota - adottato ai sensi della direttiva comunitaria 2005/36 recepita dal decreto legislativo n. 206 del 6 novembre 2007, permette di accedere alla professione corrispondente per la quale gli interessati sono qualificati nello Stato membro d'origine e di esercitarla alle stesse condizioni previste dall'ordinamento italiano.
Il Miur, pertanto riconosce l’abilitazione all’esercizio della professione di insegnante di scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado ai cittadini comunitari abilitati nella corrispondente professione in Paesi diversi dall’Italia.
Coloro che hanno il decreto di riconoscimento professionale rilasciato dal MIUR possiedono, conseguentemente, il titolo utile per l’accesso alle graduatoried’istituto di seconda fascia, così come, peraltro, espressamente previsto dall’art. 2 del D.M. n. 62 del 13 luglio 2011.
Il rilascio del decreto di riconoscimento della professione di docente è successivo a un complesso iter procedurale che comporta:
la verifica dell’autenticità dei titoli;
la valutazione della formazione posseduta, comparata per contenuti e durata con quella italiana;
l’accertamento della competenza linguistica necessaria disciplinata dalla circolare ministeriale del 26 settembre 2010, n. 81 che annulla e sostituisce la circolare ministeriale del 21 marzo 2005, n. 39;
l’accertamento del superamento di eventuali misure compensative somministrate da questa Direzione per differenza di contenuti o di durata di formazione.
In tali casi la scuola, ai fini dell’inserimento nelle graduatorie, deve limitare il controllo all’accertamento del possesso, da parte della persona interessata, del decreto di riconoscimento adottato dal MIUR, dichiarato nelle domande dalle persone interessate, e alla coerenza tra l’insegnamento richiesto per l’inserimento nelle graduatorie e l’insegnamento o gli insegnamenti riconosciuti dal Miur indicati per esteso nel dispositivo del decreto medesimo.
La scuola non è tenuta ad entrare nel merito della formazione professionale già analizzata dal Miur attraverso le fasi sopra descritte e valutata in sede di Conferenza di servizi, ne a richiedere, come avviene, l’equipollenza dei titoli.
Si ricorda che l’istituto giuridico dell’equipollenza è cosa ben diversa dall’istituto giuridico del riconoscimento professionale..
L’equipollenza dei titoli di studio accademici conseguiti all’estero, è l'esito della procedura mediante la quale l’Università, il Conservatorio o l’Accademia determina l'equivalenza, a tutti gli effetti giuridici, di un titolo di studio conseguito in un Paese diverso dall’Italia con un determinato titolo presente nell'ordinamento italiano.
Il possesso del decreto di equipollenza è titolo utile per l’accesso alla terza fascia. In tali casi, oltre all’equipollenza del titolo deve richiedersi il requisito dell’accertamento della competenza linguistica italiana (terzo comma, art. 9 e D.M. del 13 giugno 2007) che, secondo le disposizioni vigenti impartite con circolare ministeriale. 81 del 26 settembre 2010 che annulla e sostituisce la circolare ministerile n.39 del 21 marzo 2005, è attestata dall’università per stranieri di Perugia o di Siena.
Per quanto riguarda, invece, la valutazione dei servizi prestati all’estero si rimanda alla Tab. A del decreto ministeriale 13 giugno 2007.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
Circa l'equipollenza del titolo, qualora una università straniera, anche previa integrazione di esami, mi riconosca il titolo universitario conseguito in Italia...una volta ottenuto il nuovo titolo in paese straniero, questo ultimo potrà essere riconosciuto in Italia, magari dalla stessa università italiana presso la quale ho ottenuto il titolo?
dolcenaufragare- Messaggi : 490
Data d'iscrizione : 14.03.15
Re: abilitazione in Romania
Devi essere più chiaro non si capisce cosa vuoi fare. Quanto hai scritto non significa molto.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
Certo. Conseguo la laurea in merendine (così non offendo alcun laureato, non sono sarcastico) in Italia. Mi reco all'estero e l'università estera mi riconosce l'equipollenza della mia laurea italiana in brioches. quindi sono anche dottore in uno stato estero. ora col mio titolo universitario estero, ritorno in italia e l'università presso la quale mi sono laureato mi riconosce l'equipollenza del titolo straniero in brioches nuovamente in laurea in merendine. tutto ciò è ammesso dall'ordinamento italiano? è come se con un solo titolo iniziale, e per una serie di circostanze favorevoli, alla fine mi ritrovi con due titoli "gemelli".
dolcenaufragare- Messaggi : 490
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Re: abilitazione in Romania
Mi chiedo perché dovresti farlo, se il titolo è lo stesso.
arrubiu- Moderatore
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Re: abilitazione in Romania
dolcenaufragare ha scritto:Certo. Conseguo la laurea in merendine (così non offendo alcun laureato, non sono sarcastico) in Italia. Mi reco all'estero e l'università estera mi riconosce l'equipollenza della mia laurea italiana in brioches. quindi sono anche dottore in uno stato estero. ora col mio titolo universitario estero, ritorno in italia e l'università presso la quale mi sono laureato mi riconosce l'equipollenza del titolo straniero in brioches nuovamente in laurea in merendine. tutto ciò è ammesso dall'ordinamento italiano? è come se con un solo titolo iniziale, e per una serie di circostanze favorevoli, alla fine mi ritrovi con due titoli "gemelli".
l'equipollenza è un concetto tutto italiano e che è stato superato da nuove normative di cui la più significativa quella di Lisbona.
Prima cosa non in tutte le nazioni è permesso il riconoscimento ai fini accademici in Europa. Alcune volte si altre no.
Comunque aver ottenuto un riconoscimento ai fini accademici e non aver sostenuto ulteriori esami non introdurrà alcuna differenza dal chiedere direttamente l'iscrizione con abbreviamento del percorso di studi della seconda laurea che vuoi ottenere.
Al contrario se oltre alla laurea tu avrei sostenuto altri esami, questi saranno valutati per la riduzione del corso di studi italiano che vorrai conseguire.
Comunque non si capisce molto perché vuoi fare il passaggio estero, è una invariante per quello che vuoi fare.
Mica73- Messaggi : 415
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Re: abilitazione in Romania
Perché alcune uni private per via di convenzioni all'estero consentono un tale percorso così, alla fine della giostra, di ottenere due lauree con una sola effettivamente conseguita in termini di studio: si avrebbero ulteriori punti per i titoli culturali relativi ad altro titolo di studio di livello pari o superiore a quello di accesso alla classe di concorso.
A tal proposito, un diploma di specializzazione, è un titolo di livello pari o superiore alla laurea? e quali sono in generale i titoli di livello pari o superiore alla laurea?
Grazie.
A tal proposito, un diploma di specializzazione, è un titolo di livello pari o superiore alla laurea? e quali sono in generale i titoli di livello pari o superiore alla laurea?
Grazie.
dolcenaufragare- Messaggi : 490
Data d'iscrizione : 14.03.15
Re: abilitazione in Romania
Quindi l'obiettivo sarebbe imbrogliare, millantando di avere due titoi quando invece se ne avrebbe solo uno, con riconoscimento all'estero? Niente male, davvero.
arrubiu- Moderatore
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Re: abilitazione in Romania
dolcenaufragare ha scritto:Perché alcune uni private per via di convenzioni all'estero consentono un tale percorso così, alla fine della giostra, di ottenere due lauree con una sola effettivamente conseguita in termini di studio: si avrebbero ulteriori punti per i titoli culturali relativi ad altro titolo di studio di livello pari o superiore a quello di accesso alla classe di concorso.
A tal proposito, un diploma di specializzazione, è un titolo di livello pari o superiore alla laurea? e quali sono in generale i titoli di livello pari o superiore alla laurea?
Grazie.
Scusami sono sciocchezze oppure reati.
Il riconoscimento non viene mai fatto sul 'titolo' ma sui singoli esami.
Quindi quando tu torni dall'estero ti viene richiesto ti presentare l'elenco degli esami sostenuti per procedere al riconoscimento. tale elenco non è una semplice lista, ma data esame, materia, voto. Quindi non potrai mai fare quello che stai scrivendo.
Ma cosa diversa, che vale sia andando all'estero che facendo tutto in italia.
Laurea 1 300 CFU
laurea 2 300 CFU - riconoscimento degli esami laurea 1 - da sostenere 100 CFU
laurea 3 300 CFU - riconoscimento degli esami laurea 1 e laurea 2 - sa sostenere 20 CFU
Questo ammesso che laurea 1 , laurea 2, laurea 3 siano percorsi molto simili.
Dove sono stati sostenuti gli esami, in Italia e/o all'estero poco conta ai fini del riconoscimento.
Certo è che gli esami fatti in linea generale non si debbono rifare, ma poi perché nella pratica ci si rivolge alle private in Italia, semplicemente perché le private hanno la tendenza ad essere più accondiscendenti nel dichiarare equivalente l'esame X del percorso Z con l'esame X1 del percorso K.
Il titolo conseguito in se non conta nulla se non per il livello dello stesso ciclo I o ciclo II, questo perché non ti riconoscono esami fatti in ciclo I per l'abbreviazione di un ciclo II.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
arrubiu ha scritto:Quindi l'obiettivo sarebbe imbrogliare, millantando di avere due titoi quando invece se ne avrebbe solo uno, con riconoscimento all'estero? Niente male, davvero.
Si e no, perché quanto scrive non è reale, si riconoscono i CFU ai fini accademici e mai il titolo di laurea in se.
In tanti anni che m'interesso per motivi personali alla cosa e anche perché ho aiutato diverse persone con la mobilità e anche perché ho lavorato 6 mesi nel centro di mobilità di un grande ateneo ti posso assicurare che nessun percorso, italiano o estero viene riconosciuto a parità con un equivalente ulteriore titolo italiano.
Ho tre lauree magistrali 1 conseguita all'estero e 3 in Italia.
Il primo riconoscimento di 300 CFU è stato di 180 su 300. (una laurea estera in una italiana)
Il secondo riconoscimento di 420 CFU è stato di 210 su 300. (1 laurea estera e 1 italiana nella seconda italiana)
il terzo riconoscimento di 510 CFU è stato di 276 su 300. (1 laurea estera e due italiane in una terza italiana)
In tutti gli ulteriori riconoscimenti ho dovuto sostenere una nuova tesi di laurea.
La laurea estera in Italia non ha valore legale come titolo quindi per l'Italia ho 3 lauree magistrali di II livello e nessuna laurea di primo livello. Se volessi potrei prendere tutti i miei CFU e chiedere l'iscrizione con abbreviamento del percorso di studi verso una laurea di primo livello, sicuramente otterrei il riconoscimento di 180 CFU ma di rifare la tesi di laurea. Potrebbe avere senso perché il titolo di secondo livello ai fini di un concorso non assorbe il titolo di primo livello, se nel bando c'è scritto laurea di I livello in ..... io non potrei affermare di averla se pur ho una formazione complessivamente superiore.
Per la terza laurea ho dovuto fare solo 2 esami e la tesi, ma non è una truffa è esattamente come funziona per legge la cosa.
Ove siano stati conseguiti i CFU è invariante completamente per tutti i Paesi che aderiscono al trattato Lisbona, quindi tutti i Paesi europei e anche molti altri confinanti ma non europei.
Ho un amico sardo nella mia stessa situazione è la stessa cosa l'ha fatta tutta in Italia conseguendo 3 titoli chiedendo ogni volta il riconoscimento dei pregressi studi.
Ovvio le lauree debbono essere di discipline simili, perché tra lettere e matematica ti riconoscono se ti dice bene 20 CFU.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
Alla base vi è il riconoscimento dei crediti, parlavo di titolo per sintesi di concetto. Non è un millantare od imbrogliare, è come procedere con abbreviazione per seconda laurea.
Il titolo base è ovvio che si consegue, sono gli esami coi crediti che consentono la forte abbreviazione.
Grazie a Mica73 per la sintesi e la chiarezza.
Il titolo base è ovvio che si consegue, sono gli esami coi crediti che consentono la forte abbreviazione.
Grazie a Mica73 per la sintesi e la chiarezza.
dolcenaufragare- Messaggi : 490
Data d'iscrizione : 14.03.15
Re: abilitazione in Romania
Tu hai scritto una cosa ben diversa e lo sai bene.
Auguri per il riconoscimento dei crediti all'estero.
Auguri per il riconoscimento dei crediti all'estero.
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
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Re: abilitazione in Romania
arrubiu ha scritto:Auguri per il riconoscimento dei crediti all'estero.
Questo nella mia esperienza è più o meno simile all'Italia, essendo ormai tutti allineati a Lisbona.
1) Paesi dove un ente preposto rilascia un atto generale di comparazione ad un titolo locale. In quel caso si riceve un certificato che dice "il titolo italiano XY è comparabile al titolo locale KW"
2) Paesi dove vengono riconosciuti i CFU e quindi vengono assegnati i CFU integrativi da sostenere prima di poter avere il titolo locale.
Nella seconda ipotesi i crediti ulteriori conseguiti, in particolare se sono molti, poi potranno essere usati, sia all'estero nello stesso paese o in altri che in Italia per conseguire ulteriori titoli.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
Ed allora dimmi tu, senza riconoscimento di crediti, come altrimenti si sarebbe ottenuta la laurea all'estero?arrubiu ha scritto:Tu hai scritto una cosa ben diversa e lo sai bene.
Auguri per il riconoscimento dei crediti all'estero.
Caro mio, so bene quello scritto e ciò che era da me inteso. Grazie dell'aiut.
dolcenaufragare- Messaggi : 490
Data d'iscrizione : 14.03.15
Re: abilitazione in Romania
Ora pare che il decreto sia stato firmato.Mica73 ha scritto:Parli di se e di ma, il decreto ad oggi non esiste, questo governo potrebbe non arrivare a Natale e personalmente lo spero.
A me non interessa nulla se vengono assunti i docenti abilitati all'estero. Io ho solo obiettato alla tua frase "Inoltre abilitarsi oggi significa finire nelle GI al massimo non certo entrare in ruolo per il quale occorre il concorso". Quanto alla qualità della mia formazione, che ovviamente non conosci come io non conosco la tua, mi sembra che non stiamo parlando di questo e il tentativo di buttarla sul personale conferma che ti stai scaldando troppo.Mica73 ha scritto:Scaldo? Ma no ti correggo solo fermamente, perché butti li una frasetta iniziando con "peccato". Che vuoi dire con peccato? Peccato che dobbiamo assumere gli scarsamente qualificati docenti abilitati all'estero? Pensa di più alla qualità della tua di formazione che a quella di altri Paesi che conosci assai poco.
Qualcuno ha detto il contrario? Infatti io sono contrario a questo concorso riservato, non al fatto che ci partecipino gli abilitati all'estero. La questione delle maestre è completamente diversa (il che non vuol dire che io sia d'accordo con l'inserimento in Gae dei diplomati magistrali, ma le basi giuridiche sono completamente diverse, perciò non puoi mettere tutto insieme).Mica73 ha scritto:Ammesso che quanto scrivi si concretizzi se il governo farà una selezione indegna e pertanto potrebbe capitare di assumeranno anche persone con una preparazione di poco spessore, vorrà dire che tanto sarà il volere di chi è preposto a decidere e per "parità di condizione giuridica" tra i titoli italiani e quelli esteri se ci saranno inadeguati assunti essi saranno tanto inadeguati indipendentemente da dove abbiano conseguito i loro titoli professionali. Se si accettano le maestre ante guerra, i PAS, senza fare prove selettive, non vedo proprio perché preoccuparsi di quale sia la preparazione di abilitati all'estero che si contano sulla punta delle dita.
Non lo conosco e non sono particolamente interessato ad avere delle spiegazioni in merito. Non ho detto che non sia severo, anzi non ho espresso nessuna opinione in merito. Mi sembra evidente che hai frainteso il mio intervento.Mica73 ha scritto:Lo conosci il procedimento del riconoscimento ? Mi viene il dubbio di no. Vuoi che te lo spiego? Perché sai se lo conoscessi sapresti che è molto severo.
Non io.Mica73 ha scritto:Mentre per quanto riguarda le due categorie di abilitati in Italia che ho citato sono certo della loro minima formazione, invece proprio non mi posso esprimere sulla preparazione che viene data in tutti gli altri Paesi del mondo e pertanto a priori non ne sparlo come invece fa qualcuno qui.
Questo lo stai dicendo tu.Mica73 ha scritto:Andate sul sito del MIUR al link che ho indicato vi invito nuovamente a controllare quanti sono i decreti di riconoscimento esteri rilasciati nell'ultimo anno, tutti non solo quelli romeni, cifre insignificanti rispetto il totale di PAS & co, alcune centinaia di provvedimenti per titoli di mezzo mondo.
Come siamo presuntuosetti a credere che solo i nostri sistemi d'istruzione son validi e che all'estero i diplomi li stampano in giornata dalla richiesta.
Dec- Moderatore
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Re: abilitazione in Romania
Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha già due abilitazioni conseguite all’estero. Arcipippo naviga nelle stesse acque...
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Scrivi di cose di cui non sai nulla, apri bocca e fai uscire il suono del vuoto spinto che hai nella scatola cranica.
Prova ad ottenere il mio Master’s Degree in Education e il QTS poi ne riparliamo, ma non avrai neanche i requisiti per l'ammissione figuriamoci, sino allora zittino e mangiati i gomiti che in confronto al mio hai certamente un curriculum di studi misero e scarno. Non mi stupirei se ti fossi abilitato con il concorso butta dentro.
Gli insulti puoi anche risparmiarteli.
Dec- Moderatore
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Re: abilitazione in Romania
Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha già due abilitazioni conseguite all’estero. Arcipippo naviga nelle stesse acque...
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Scrivi di cose di cui non sai nulla, apri bocca e fai uscire il suono del vuoto spinto che hai nella scatola cranica.
Prova ad ottenere il mio Master’s Degree in Education e il QTS poi ne riparliamo, ma non avrai neanche i requisiti per l'ammissione figuriamoci, sino allora zittino e mangiati i gomiti che in confronto al mio hai certamente un curriculum di studi misero e scarno. Non mi stupirei se ti fossi abilitato con il concorso butta dentro.
Dei tuoi 337 messaggi almeno 200 riguardano studi all’estero. Riconosco che io sono ignorante in materia mentre tu un’espertissima...
Ho trasferito i miei titoli di studio e professionali dall'Italia all'estero, ho trasferito i miei titoli di studio esteri e professionali in Italia, ho seguito le procedure di riconoscimento in Italia e in diversi paesi esteri da sola, pertanto ho una discreta conoscenza del tema, se posso aiutare persone che vogliono approfittare delle grandi opportunità di studiare all'estero o viceversa in Italia sono più che felice di condividere la mia esperienza.
E' un percorso praticamente impossibile e riservato a chi conosce perfettamente la lingua rumena o è una grande opportunità? Io non ho problemi a dirti che non conosco nulla sull'argomento, ma a leggere i tuoi messaggi leggo solo tante contraddizioni.
Dec- Moderatore
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Re: abilitazione in Romania
Dec ha scritto:Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha già due abilitazioni conseguite all’estero. Arcipippo naviga nelle stesse acque...
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Scrivi di cose di cui non sai nulla, apri bocca e fai uscire il suono del vuoto spinto che hai nella scatola cranica.
Prova ad ottenere il mio Master’s Degree in Education e il QTS poi ne riparliamo, ma non avrai neanche i requisiti per l'ammissione figuriamoci, sino allora zittino e mangiati i gomiti che in confronto al mio hai certamente un curriculum di studi misero e scarno. Non mi stupirei se ti fossi abilitato con il concorso butta dentro.
Gli insulti puoi anche risparmiarteli.
Non ho insultato nessuno ho solo rispondo a tono a chi merita risposte di questo tipo insultando romeni ed albanesi a milioni con mezzo rigo sul questo forum e te non sei imparziale i commenti di giobbe prima erano insulti verso tutti i titoli stranieri poi ha precisato solo contro quelli romeni ed albanesi, perché poi non contro quelli ucraini o russi o che ne so io brasiliani. Quando ho fatto il dottorato in Italia avevo un collega albanese molto brillante come me vincitore del concorso, avrà copiato secondo giobbe?!.
Non capisco come si possa permettere ad una persona d'insultare così a casaccio due nazioni intere e tu da moderatore quale dovresti essere di non intervenire. Sai ci saranno diversi milioni di laureati in quei paesi, qualcuno magari, forse, anche di fama internazionale. Oppure condividi la tesi di giobbe secondo la quale li son tutte capre con diplomi fatti in copisteria ?
Ci sono i diplomifici in Italia e ne posso elencare molti, sia di scuole superiori che di università, così come ci saranno anche in altri paesi. Meglio guardarsi in casa propria oppure parlare di 'diplomifici' in generale che insultare tutti i colleghi albanesi e romeni con una botta sola, affermando 'io non ne riconoscerei nessuno' come ha fatto lui.
Sono decenni che mandiamo i nostri laureati in mezzo mondo con i programmi di scambio, da qualche anno mandiamo anche i nostri studenti di liceo a fare 1 anno all estero e ora arriva un giobbe qualunque a dire che lo scambio culturale e di studi è valido si ma solo verso i paesi che lui ritiene degni.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
Dec ha scritto:Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha già due abilitazioni conseguite all’estero. Arcipippo naviga nelle stesse acque...
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Scrivi di cose di cui non sai nulla, apri bocca e fai uscire il suono del vuoto spinto che hai nella scatola cranica.
Prova ad ottenere il mio Master’s Degree in Education e il QTS poi ne riparliamo, ma non avrai neanche i requisiti per l'ammissione figuriamoci, sino allora zittino e mangiati i gomiti che in confronto al mio hai certamente un curriculum di studi misero e scarno. Non mi stupirei se ti fossi abilitato con il concorso butta dentro.
Dei tuoi 337 messaggi almeno 200 riguardano studi all’estero. Riconosco che io sono ignorante in materia mentre tu un’espertissima...
Ho trasferito i miei titoli di studio e professionali dall'Italia all'estero, ho trasferito i miei titoli di studio esteri e professionali in Italia, ho seguito le procedure di riconoscimento in Italia e in diversi paesi esteri da sola, pertanto ho una discreta conoscenza del tema, se posso aiutare persone che vogliono approfittare delle grandi opportunità di studiare all'estero o viceversa in Italia sono più che felice di condividere la mia esperienza.
E' un percorso praticamente impossibile e riservato a chi conosce perfettamente la lingua rumena o è una grande opportunità? Io non ho problemi a dirti che non conosco nulla sull'argomento, ma a leggere i tuoi messaggi leggo solo tante contraddizioni.
L'opportunità è per chi può coglierla ovviamente! La legge prevede che questo possa essere fatto in tutto il mondo (parlo per l'Italia) si può studiare in Unione Europea come fuori, ma è ovvio che si deve conoscere la lingua del Paese ove si va a studiare, mi spieghi come segui i corsi se nello specifico caso non parli il romeno?
In alcune nazioni la lingua veicolare dei corsi non è quella nazionale, ma l'inglese o il francese, questo avviene anche in Italia per molti corsi universitari e post universitari. Se in Romania esistesse un corso con lingua veicolare diversa dal romeno allora anche chi non conosce il romeno potrebbe avervi accesso. Altrimenti ti rispondi da solo se è opportunità o no, che domanda fai ? Di che contraddizione parli?
E' lampante e cristallino che il livello scritto ed orale della lingua veicolare per conseguire un titolo universitario o post universitario debba essere elevato.
Ps all precedente post ti risponderò perché non posso aspettare online 10 minuti per ogni replica, antispam un pochetto esagerato a 600 secondi.
Mica73- Messaggi : 415
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Re: abilitazione in Romania
Mica73 ha scritto:Dec ha scritto:Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha già due abilitazioni conseguite all’estero. Arcipippo naviga nelle stesse acque...
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Scrivi di cose di cui non sai nulla, apri bocca e fai uscire il suono del vuoto spinto che hai nella scatola cranica.
Prova ad ottenere il mio Master’s Degree in Education e il QTS poi ne riparliamo, ma non avrai neanche i requisiti per l'ammissione figuriamoci, sino allora zittino e mangiati i gomiti che in confronto al mio hai certamente un curriculum di studi misero e scarno. Non mi stupirei se ti fossi abilitato con il concorso butta dentro.
Gli insulti puoi anche risparmiarteli.
Non ho insultato nessuno ho solo rispondo a tono a chi merita risposte di questo tipo insultando romeni ed albanesi a milioni con mezzo rigo sul questo forum e te non sei imparziale i commenti di giobbe prima erano insulti verso tutti i titoli stranieri poi ha precisato solo contro quelli romeni ed albanesi, perché poi non contro quelli ucraini o russi o che ne so io brasiliani. Quando ho fatto il dottorato in Italia avevo un collega albanese molto brillante come me vincitore del concorso, avrà copiato secondo giobbe?!.
Non capisco come si possa permettere ad una persona d'insultare così a casaccio due nazioni intere e tu da moderatore quale dovresti essere di non intervenire. Sai ci saranno diversi milioni di laureati in quei paesi, qualcuno magari, forse, anche di fama internazionale. Oppure condividi la tesi di giobbe secondo la quale li son tutte capre con diplomi fatti in copisteria ?
Ci sono i diplomifici in Italia e ne posso elencare molti, sia di scuole superiori che di università, così come ci saranno anche in altri paesi. Meglio guardarsi in casa propria oppure parlare di 'diplomifici' in generale che insultare tutti i colleghi albanesi e romeni con una botta sola, affermando 'io non ne riconoscerei nessuno' come ha fatto lui.
Sono decenni che mandiamo i nostri laureati in mezzo mondo con i programmi di scambio, da qualche anno mandiamo anche i nostri studenti di liceo a fare 1 anno all estero e ora arriva un giobbe qualunque a dire che lo scambio culturale e di studi è valido si ma solo verso i paesi che lui ritiene degni.
Io non condivido le tesi di giobbe, ammesso che siano quelle che riporti tu, ma i tuoi sono insulti, che tu lo ammetta o no, mentre nei suoi post non ho letto insulti. Quanto all'accusa che non sarei imparziale, l'ho già sentita e non sta a te deciderlo. Se non ti sta bene come faccio il moderatore, te ne puoi anche andare dal forum che nessuno sentirà la tua mancanza.
Dec- Moderatore
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Re: abilitazione in Romania
Dec ha scritto:Mica73 ha scritto:Dec ha scritto:Mica73 ha scritto:giobbe ha scritto:Mica73 ha già due abilitazioni conseguite all’estero. Arcipippo naviga nelle stesse acque...
Ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Scrivi di cose di cui non sai nulla, apri bocca e fai uscire il suono del vuoto spinto che hai nella scatola cranica.
Prova ad ottenere il mio Master’s Degree in Education e il QTS poi ne riparliamo, ma non avrai neanche i requisiti per l'ammissione figuriamoci, sino allora zittino e mangiati i gomiti che in confronto al mio hai certamente un curriculum di studi misero e scarno. Non mi stupirei se ti fossi abilitato con il concorso butta dentro.
Gli insulti puoi anche risparmiarteli.
Non ho insultato nessuno ho solo rispondo a tono a chi merita risposte di questo tipo insultando romeni ed albanesi a milioni con mezzo rigo sul questo forum e te non sei imparziale i commenti di giobbe prima erano insulti verso tutti i titoli stranieri poi ha precisato solo contro quelli romeni ed albanesi, perché poi non contro quelli ucraini o russi o che ne so io brasiliani. Quando ho fatto il dottorato in Italia avevo un collega albanese molto brillante come me vincitore del concorso, avrà copiato secondo giobbe?!.
Non capisco come si possa permettere ad una persona d'insultare così a casaccio due nazioni intere e tu da moderatore quale dovresti essere di non intervenire. Sai ci saranno diversi milioni di laureati in quei paesi, qualcuno magari, forse, anche di fama internazionale. Oppure condividi la tesi di giobbe secondo la quale li son tutte capre con diplomi fatti in copisteria ?
Ci sono i diplomifici in Italia e ne posso elencare molti, sia di scuole superiori che di università, così come ci saranno anche in altri paesi. Meglio guardarsi in casa propria oppure parlare di 'diplomifici' in generale che insultare tutti i colleghi albanesi e romeni con una botta sola, affermando 'io non ne riconoscerei nessuno' come ha fatto lui.
Sono decenni che mandiamo i nostri laureati in mezzo mondo con i programmi di scambio, da qualche anno mandiamo anche i nostri studenti di liceo a fare 1 anno all estero e ora arriva un giobbe qualunque a dire che lo scambio culturale e di studi è valido si ma solo verso i paesi che lui ritiene degni.
Io non condivido le tesi di giobbe, ammesso che siano quelle che riporti tu, ma i tuoi sono insulti, che tu lo ammetta o no, mentre nei suoi post non ho letto insulti. Quanto all'accusa che non sarei imparziale, l'ho già sentita e non sta a te deciderlo. Se non ti sta bene come faccio il moderatore, te ne puoi anche andare dal forum che nessuno sentirà la tua mancanza.
Scrivi quanto vuoi su questa linea, non fai altro che dimostrare di essere tutt'altro che un "moderatore" e per quanto tu scriva il contrario mi vien da pensare che sei allineato con il giobbe pensiero e ti argomento il perché.
Ma prima, frasetta comoda '...ammesso che siano quelle che...' , sai leggere mi sembra? non hai avuto tempo di leggere bene tutto? riguarda meglio il filo del discorso in caso.
Dimmi un poco, perché non riconoscere solo i titoli romeni e quelli albanesi ? Perché proprio questi due?
Quelli polacchi vanno bene? quelli bulgari ? quelli svedesi ? Quale sarebbe la discriminante geografica o di cittadinanza al riconoscimento ? Come si dovrebbe fare il censimento delle nazioni 'buone' e/o dei cittadini 'adeguati' ?
Sai perché a giobbe per quanto sopra scrive non dici nulla, lui non insulta secondo te, però a me che gli ho semplicemente fatto notare che un master inglese in didattica (laurea specialistica inglese) ed il QTS che si ottiene dopo 3 anni di docenza dal termine degli studi, è più di quanto lui possa avere sul argomento docenza, questo solo per fargli notare che esistono cose più grandi e valide di quanto lui possa pensare all'estero, be io invece insulto. Ma dai hai scritto a me di coerenza, ma un poco di introspettiva non ti farebbe male ; )
Fortunatamente la legge prevede di verificare solamente il contenuto della formazione e la validità dei titoli, con buona pace di tutti i razzistelli, il dove proprio no.
Che è un problema che ne pizzico uno, che come tutti i suoi compagni di pensiero sa argomentare assai poco se non tramite la geografia le sue opinioni e faccio notare la cosa ?
Ma che pensi che mi offendo o mi rattristo se mi dici che nessuno sente la mia mancanza se non scrivo più ? : ) sereno fai pure perché proprio è invariante la cosa. Al razzista se anche fossi l'unica al mondo a farlo risponderei per le rime comunque.
Mica73- Messaggi : 415
Data d'iscrizione : 25.10.15
Re: abilitazione in Romania
Chiedilo a lui perché solo quelli romeni e albanesi e non quelli polacchi, bulgari o svedesi. Può darsi che lui abbia un pregiudizio verso questi due paesi, ma questo non è un insulto, mentre è sicuramente un insulto dire che fa uscire il suono del vuoto spinto che ha nella scatola cranica e affermare con certezza che il suo curriculum di studi rispetto al tuo sia misero e scarno quando immagino che tu non lo conosca (hai ragione sul fatto che non ho letto tutto perché non ho tempo e perché il tenore delle argomentazioni non mi sembra che meriti particolare attenzione); strano che adesso tu non ripeta queste argomentazioni che pure ti ho evidenziato perché tu possa notarle meglio e ne citi altre che nessuno si è sognato di contestarti.
Quanto al fatto che sarei allineato al giobbe pensiero perché osservo che non è corretto scrivere che qualcuno ha il vuoto spinto nel cervello, mi sembra che la finezza dell'argomentazione si commenti da sola.
Quanto al fatto che sarei allineato al giobbe pensiero perché osservo che non è corretto scrivere che qualcuno ha il vuoto spinto nel cervello, mi sembra che la finezza dell'argomentazione si commenti da sola.
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
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