alunno seguito dal sostegno che mena
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Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Non è possibile che un bimbo nn voglia far nulla in classe ma allo stesso tempo debba mettersi a picchiare gli insegnanti , far confusione...il genitore non vuole che esca fuori dalla classe
stellamaggiore- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 15.09.15
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
stellamaggiore ma è un bimbo con sostegno quello di cui parli tu?
cosa significa che il genitore non vuole che esca fuori dall'aula?
Avete fatto un qualche progetto per questo bimbo?
cosa significa che il genitore non vuole che esca fuori dall'aula?
Avete fatto un qualche progetto per questo bimbo?
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Sì, è un alunno che ha sostegno.
Il genitore non vuole che esca dalla classe. È stato attivato un progetto ma effettivamente siamo ad ottobre quindi per avere qualche risultato penso ci vorrà del tempo. Questo non significa che un alunno debba essere un pericolo per sé e per gli altri
Il genitore non vuole che esca dalla classe. È stato attivato un progetto ma effettivamente siamo ad ottobre quindi per avere qualche risultato penso ci vorrà del tempo. Questo non significa che un alunno debba essere un pericolo per sé e per gli altri
stellamaggiore- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 15.09.15
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
La prendi male (e dal punto di vista personale ne hai di che donde)
Non credo che di un alunno con questo tipo di problemi si possa dire
"non è possibile che un bimbo non voglia fare nulla in classe"
"non significa che debba essere un pericolo per se e per gli altri"
Non lo si può dire in questi termini che per come li leggo io significherebbero che il bambino si deve controllare. Certo, lo deve imparare a fare ma se ha una certificazione di un qualche tipo e un insegnante di sostegno, per adesso non è in grado di farlo
Se si controllasse senza creare problemi forse non ci sarebbe bisogno di sostegno e certificazione
Si può e si deve dire che è necessario approntare e seguire un progetto didattico alla sua portata, affiancandolo e aiutandolo a seguirlo in modo che dal non aver voglia di far nulla passi a fare ciò che riesce e può
si può e si deve dire che non si possono lasciare le cose senza pensare a tutelare la sua propria sicurezza e quella di chi gli sta vicino quando si dovessero verificare crisi violente.
Non capisco tanto nemmeno il fatto che i genitori non vogliono che il bimbo esca e allora voi non lo fate uscire.
I genitori esprimono un parere, e sono liberi di farlo, ma un pei si fa con la collaborazione di tante figure professionali che magari potrebbero vedere le cose in modo diverso.
Cosa ha detto l'npi quando gli avete presentato la situazione e motivato la necessità di portare il bimbo in una stanza tranquilla o a fare un giretto nel momento in cui vi accorgete che sta agitandosi?
Forse non avete avuto modo di osservarlo e di accorgervi di questi problemi prima dell'incontro con lo specialista?
In quel caso, se la situazione è cambiata, convocate un altro gruppo di lavoro e esponete i problemi emersi.
Hai perfettamente ragione, lo ripeto, ad essere contrariata, ma non dare la colpa al bimbo.
C'è tutto un lavoro da fare per lui e con lui.
Non credo che di un alunno con questo tipo di problemi si possa dire
"non è possibile che un bimbo non voglia fare nulla in classe"
"non significa che debba essere un pericolo per se e per gli altri"
Non lo si può dire in questi termini che per come li leggo io significherebbero che il bambino si deve controllare. Certo, lo deve imparare a fare ma se ha una certificazione di un qualche tipo e un insegnante di sostegno, per adesso non è in grado di farlo
Se si controllasse senza creare problemi forse non ci sarebbe bisogno di sostegno e certificazione
Si può e si deve dire che è necessario approntare e seguire un progetto didattico alla sua portata, affiancandolo e aiutandolo a seguirlo in modo che dal non aver voglia di far nulla passi a fare ciò che riesce e può
si può e si deve dire che non si possono lasciare le cose senza pensare a tutelare la sua propria sicurezza e quella di chi gli sta vicino quando si dovessero verificare crisi violente.
Non capisco tanto nemmeno il fatto che i genitori non vogliono che il bimbo esca e allora voi non lo fate uscire.
I genitori esprimono un parere, e sono liberi di farlo, ma un pei si fa con la collaborazione di tante figure professionali che magari potrebbero vedere le cose in modo diverso.
Cosa ha detto l'npi quando gli avete presentato la situazione e motivato la necessità di portare il bimbo in una stanza tranquilla o a fare un giretto nel momento in cui vi accorgete che sta agitandosi?
Forse non avete avuto modo di osservarlo e di accorgervi di questi problemi prima dell'incontro con lo specialista?
In quel caso, se la situazione è cambiata, convocate un altro gruppo di lavoro e esponete i problemi emersi.
Hai perfettamente ragione, lo ripeto, ad essere contrariata, ma non dare la colpa al bimbo.
C'è tutto un lavoro da fare per lui e con lui.
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Qua non stiamo dando la colpa a nessuno ne quantomeno al bimbo...ci si confronta in quanto c'è sempre da imparare
stellamaggiore- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 15.09.15
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Nn c'è nessuna domanda, ti ringrazio ma era un confrontarsi, niente di più
stellamaggiore- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 15.09.15
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
guarda... a leggere i discorsi sopra un po sorrido, perchè di fronte ad un marcantonio di 3 media ( nel mio caso) con la stessa situazione sopra descritta a volte mi veniva terrore....
hai voglia a fare mille progetti e quant'altro.... al ragazzo che seguivo 3 anni fa le sue crisi di violenza pura ( nonostante farmaci) almeno 3 volte a settimana venivano comunque....
sai come riuscivamo a toglierlo dalla classe quando scoppiava e menava botte da paura!? ( sollevava e lanciava banchi addosso a tutti...piu' raffica di botte a chi capitava...
con l'aiuto di un commesso e del prof. di Ed. fisica ( quando c'era) a forza lo si doveva contenere nel picco massimo di violenza........ pian piano lo portavamo " a prendere la cioccolata", " o a rilassarci in giardino" termine coniato per portarlo in un mini locale dove avevamo le macchinette.......
capitava allora che prendessimo qualche cosa da sgranocchiare o da bere non solo lui, ma tutti insieme e solo così si riusciva ad arrestare la crisi violenta (non chiedermi come ma funzionava.....)
un paio di volte e' comunque riuscito a tirarmi due ceffoni che mi hanno fatto venire dei lividi da paura, non oso pensare alle ragazzine smilze che avevamo in quella classe.......i casini inenarrabili di possibile denuncia in caso di violenza sugli altri ragazzini.....
molta attività svolta fuori classe ( urlava in continuazione e giustamente a nche gli altri ragazzi devono poter avere il diritto allo studio) altre invece in classe....
bacchette magiche non ce ne sono...... auguri!!!!
la fortuna in questo caso aver avuto un preside in gamba, che ci aiutava e supportava sempre, accorrendo spessissimo nei momenti di crisi...
hai voglia a fare mille progetti e quant'altro.... al ragazzo che seguivo 3 anni fa le sue crisi di violenza pura ( nonostante farmaci) almeno 3 volte a settimana venivano comunque....
sai come riuscivamo a toglierlo dalla classe quando scoppiava e menava botte da paura!? ( sollevava e lanciava banchi addosso a tutti...piu' raffica di botte a chi capitava...
con l'aiuto di un commesso e del prof. di Ed. fisica ( quando c'era) a forza lo si doveva contenere nel picco massimo di violenza........ pian piano lo portavamo " a prendere la cioccolata", " o a rilassarci in giardino" termine coniato per portarlo in un mini locale dove avevamo le macchinette.......
capitava allora che prendessimo qualche cosa da sgranocchiare o da bere non solo lui, ma tutti insieme e solo così si riusciva ad arrestare la crisi violenta (non chiedermi come ma funzionava.....)
un paio di volte e' comunque riuscito a tirarmi due ceffoni che mi hanno fatto venire dei lividi da paura, non oso pensare alle ragazzine smilze che avevamo in quella classe.......i casini inenarrabili di possibile denuncia in caso di violenza sugli altri ragazzini.....
molta attività svolta fuori classe ( urlava in continuazione e giustamente a nche gli altri ragazzi devono poter avere il diritto allo studio) altre invece in classe....
bacchette magiche non ce ne sono...... auguri!!!!
la fortuna in questo caso aver avuto un preside in gamba, che ci aiutava e supportava sempre, accorrendo spessissimo nei momenti di crisi...
mainikka73- Messaggi : 171
Data d'iscrizione : 06.06.14
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
mainikka quoto in toto.
Non ci sono bacchette magiche o ricette. Davanti a tali casi di alunni disabili anche Maria Montessori avrebbe fallito. Bisogna tamponare la situazione affinchè non degeneri, altro da dire non c'è.
Non ci sono bacchette magiche o ricette. Davanti a tali casi di alunni disabili anche Maria Montessori avrebbe fallito. Bisogna tamponare la situazione affinchè non degeneri, altro da dire non c'è.
Davide- Messaggi : 5243
Data d'iscrizione : 26.03.11
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Niente avente diritto
stellamaggiore- Messaggi : 170
Data d'iscrizione : 15.09.15
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
carom ha scritto:Mi spiace per te ma sei capitato male
Per esperienza posso dirti che per i casi così difficili, passerai un anno d'inferno sperando in soluzioni che non porteranno a niente.
Risposte della dirigenza? Le solite: <
Risultato: l'anno scolastico passa nel panico con il timore che qualcuno si faccia male sul serio e che qualche genitore ti faccia denuncia (da non escludere!)
La scuola italiana si vanta di aver eliminato le scuole speciali
ma di fatto ha fatto solo una scelta di comodo, economica scaricando i problemi gravi sugli altri
Anche a me è successo più volte di vedere intere classi terrorizzate da ragazzi DVA "fortemente problematici"
Consiglio:
se sei su avente diritto scappa!!
non posso negare che questa risposta abbia un fondo di verità......
e' pazzesco ma nei momenti di crisi mi sentivo piu' come un educatore di clinica psichiatrica " dilettante" che non insegnante di sostegno....... eravamo tutti assolutamente concordi, in quella scuola, che per taluni casi un ambiente come la scuola speciale era veramente l'unica speranza per un miglioramento nella salute e nell'autonomia......( sapete anche voi che tutta Europa ha ancora le scuole speciali)......
i genitori di questo ragazzo non volevano assolutamente la riduzione d'orario ne la frequenza parziale di un CSE......
quando siamo arrivati ad ottenere qualche cosa era ormai era metà dell'anno scolastico..
mainikka73- Messaggi : 171
Data d'iscrizione : 06.06.14
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Ma non eri presente al GLHO?
Potevi far verbalizzare le problematiche che ci hai qui esposto e far verbalizzare le soluzioni che tu credi opportune.
Per esperienza so che questi pseudoincontri si risolvono, quasi sempre, a tarallucci e vini per il semplice motivo che tanto la patata bollente ce l'ha sempre il docente di sostegno.
Personalmente ti capisco tanto poichè in una mia vecchia scuola vivemmo una situazione simile con una ragazzina (che fortunatamente era minuta) ma ricordo le angosce della collega di sostegno.
Intanto potresti scrivere una lettera alla dirigente ed al servizio di NPI nella quale descrivi la situazione ed il pericolo incombente sulla classe, richiedendo le cose che più ritieni opportune (AEC in compresenza con te; valutazione di una terapia farmacologica; orario ridotto; spazio fuori della classe attrezzato e dedicato ad attività alternative, ecc).
Altro per adesso non puoi fare.
P.S. Capisco che alcuni colleghi intervengano dicendo che non è colpa del ragazzo, e questo lo sappiamo, ma volenti o nolenti, se la famiglia e i neuropsichiatri non collaborano poi il problema è TUTTO sulle spalle del docente di sostegno e immagino (ma so che nella realtà sarà peggio) che stare per 18 ore con una persona che da un momento all'altro diventa violenta è un'esperienza davvero fortemente stressante.
Potevi far verbalizzare le problematiche che ci hai qui esposto e far verbalizzare le soluzioni che tu credi opportune.
Per esperienza so che questi pseudoincontri si risolvono, quasi sempre, a tarallucci e vini per il semplice motivo che tanto la patata bollente ce l'ha sempre il docente di sostegno.
Personalmente ti capisco tanto poichè in una mia vecchia scuola vivemmo una situazione simile con una ragazzina (che fortunatamente era minuta) ma ricordo le angosce della collega di sostegno.
Intanto potresti scrivere una lettera alla dirigente ed al servizio di NPI nella quale descrivi la situazione ed il pericolo incombente sulla classe, richiedendo le cose che più ritieni opportune (AEC in compresenza con te; valutazione di una terapia farmacologica; orario ridotto; spazio fuori della classe attrezzato e dedicato ad attività alternative, ecc).
Altro per adesso non puoi fare.
P.S. Capisco che alcuni colleghi intervengano dicendo che non è colpa del ragazzo, e questo lo sappiamo, ma volenti o nolenti, se la famiglia e i neuropsichiatri non collaborano poi il problema è TUTTO sulle spalle del docente di sostegno e immagino (ma so che nella realtà sarà peggio) che stare per 18 ore con una persona che da un momento all'altro diventa violenta è un'esperienza davvero fortemente stressante.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Sono questi interventi che mi fanno concordare in modo completo con gli interventi sobri di Aristotele/G.P. quando questi non giungono a ipotizzare assurdi complotti.
Il contenimento fisico, può portare solo a guai legali a chi lo esercita, le altre forme di integrazione sono totalmente inefficienti, la soluzione in casi estremi sono le scuole speciali.
Il contenimento fisico, può portare solo a guai legali a chi lo esercita, le altre forme di integrazione sono totalmente inefficienti, la soluzione in casi estremi sono le scuole speciali.
precario.acciaio- Messaggi : 1561
Data d'iscrizione : 29.08.15
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Scusa cosa avrei detto di così sbagliato?
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Ti riferisci al mio intervento?
Forse c'è stato un qui pro quo,non era una critica al tuo intervento, con cui sono invece d'accordo...
Forse c'è stato un qui pro quo,non era una critica al tuo intervento, con cui sono invece d'accordo...
precario.acciaio- Messaggi : 1561
Data d'iscrizione : 29.08.15
Re: alunno seguito dal sostegno che mena
Lavorare in una classe del genere non piace a nessuno; a nessun genitore piace avere un figlio in una classe del genere; ogni alunno da la colpa agli altri alunni; ogni genitore da la colpa o ai figli degli altri o agli insegnanti; quello di sostegno da la colpa a quello comune; quello comune da la colpa a quello di sostegno; gli insegnanti che danno la colpa ai genitori; alunni che mandano al pronto soccorso una insegnante. E questa la chiamate scuola? ma non vi vergognate? Genitori che sputano veleno su whats up! alunni BES, DSA, H con continui problemi di gestione. Tutti che diventano pedanti, arroganti e prepotenti. La scuola è diventata un intruglio esplosivo: comitati di valutazione composto da genitori che valutano gli insegnanti, prove invalsi appaltati a Comunione e Liberazione, compiti con prove invalsi, tre, cinque simulazioni sulle prove invalsi; PERSONALE CHE ENTRA ED ESCE DALLE AULE SCOLASTICHE MENTRE SONO IN CORSO DELLE LEZIONI! Dove è finita la dignità del lavoratore? Se avessero tutti un po' di pudore e di vergogna molte cose funzionerebbero meglio! E il Dirigente Scolastico che fa? Non dovrebbe tutelare la dignità dei lavoratori??
tizio caio- Messaggi : 266
Data d'iscrizione : 23.06.15
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