DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
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mac67
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peregrinus
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DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Vorrei esprimere la mia profonda amarezza relativamente all'articolo letto presso questo sito, "DSA: l'origine sarebbe colpa del metodo di insegnamento nei primi anni di scuola" che porta la firma di Eleonora Fortunato. L'articolo è corredato da una vignetta che trovo offensiva nei confronti di chi fatica duramente ogni giorno per superare difficoltà oggettive imposte da un sistema che ci considera tutti omologabili, quasi scimmiette ammaestrate che compiendo i dovuti passi alla fine del ciclo scolastico sapranno arrampicarsi sugli alberi con perizia e abilità.
Ci sono aspetti condivisibili, ma la conclusione appare totalmente avulsa dalla realtà, dal buon senso e dalle conoscenze del campo delle "difficoltà di apprendimento". In sostanza si sostiene che basta insistere nell'allenamento e si raggiungeranno i risultati, del resto tutti abbiamo imparato a leggere, a scrivere e a far di conto. Se lavori ottieni il risultato e se non ce la fai una sana bocciatura costituisce la giusta scuola di vita. Questa la tesi.
La realtà è ben diversa. Poco importa se li chiamiamo “disturbi”, “difficoltà”, “malattie”, DSA, BES questa è una questione nominalista. Il fatto è che siamo diversi e in questo condivido la tesi esposta. In questa diversità la maggior parte degli studenti è in grado di imparare a leggere fluentemente, a scrivere rapidamente senza errori di ortografia, a fare addizioni e moltiplicazioni. Qualcuno incontra delle difficoltà oggettive ed è dimostrato che insistere questi aspetti deficitari spesso non giova e a volte è pernicioso.
Passando alla mia esperienza personale, mio figlio disgrafico dedica mediamente due ore al giorno, nel pomeriggio, alla riscrittura di ciò che non è riuscito a completare in classe, poi deve fare i compiti che spesso richiedono ulteriori abilità grafiche. Non ha però difficoltà a studiare dal libro o dal fotocopie ed è bravo nel trasferire le sue conoscenze in forma orale.
Cito del vostro articolo: 《Non ci sono disturbi di apprendimento da diagnosticare, ma neppure differenze da “rispettare”. Gli errori di ortografia vanno corretti e ricorretti. E garbatamente sanzionati: “Riscrivi tutta la pagina!”》. La tesi appare la seguente: siamo diversi ma dobbiamo tendere all’omologazione, se non riesci a scrivere dedica tutto il tuo impegno a colmare la tua lacuna. Quindi si esorta chi è in difficoltà a compiere ogni sforzo possibile al fine di recuperare (inutilmente) abilità che non si hanno, trascurando quelle che si posseggono.
In base a questa dottrina mio figlio dovrebbe passare cinque o sei ore al giorno a riscrivere pagine che risulteranno illeggibili, ripetere la terza elementare un numero indefinito di volte cercando di raggiugere abilità che non acquisirà mai, con grande senso di frustrazione e inadeguatezza. Conformemente alla tesi esposta, il miope non porti occhiali, si sforzi fino ad ottenere la visione, il basso non utilizzi la scala per prendere il libro in cima allo scaffale, lo zoppo si alleni con più impegno nella corsa. Einstein disse: “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”.
Non si vogliono giustificare i fannulloni: chi ha un talento e non lo coltiva deve essere giustamente ripreso.
Infine, non v’è chi non veda come l’omologazione costituisca un grosso disimpegno per l’insegnante. Posso fare una supposizione riguardo all’occupazione di chi ha scritto l'articolo?
Ci sono aspetti condivisibili, ma la conclusione appare totalmente avulsa dalla realtà, dal buon senso e dalle conoscenze del campo delle "difficoltà di apprendimento". In sostanza si sostiene che basta insistere nell'allenamento e si raggiungeranno i risultati, del resto tutti abbiamo imparato a leggere, a scrivere e a far di conto. Se lavori ottieni il risultato e se non ce la fai una sana bocciatura costituisce la giusta scuola di vita. Questa la tesi.
La realtà è ben diversa. Poco importa se li chiamiamo “disturbi”, “difficoltà”, “malattie”, DSA, BES questa è una questione nominalista. Il fatto è che siamo diversi e in questo condivido la tesi esposta. In questa diversità la maggior parte degli studenti è in grado di imparare a leggere fluentemente, a scrivere rapidamente senza errori di ortografia, a fare addizioni e moltiplicazioni. Qualcuno incontra delle difficoltà oggettive ed è dimostrato che insistere questi aspetti deficitari spesso non giova e a volte è pernicioso.
Passando alla mia esperienza personale, mio figlio disgrafico dedica mediamente due ore al giorno, nel pomeriggio, alla riscrittura di ciò che non è riuscito a completare in classe, poi deve fare i compiti che spesso richiedono ulteriori abilità grafiche. Non ha però difficoltà a studiare dal libro o dal fotocopie ed è bravo nel trasferire le sue conoscenze in forma orale.
Cito del vostro articolo: 《Non ci sono disturbi di apprendimento da diagnosticare, ma neppure differenze da “rispettare”. Gli errori di ortografia vanno corretti e ricorretti. E garbatamente sanzionati: “Riscrivi tutta la pagina!”》. La tesi appare la seguente: siamo diversi ma dobbiamo tendere all’omologazione, se non riesci a scrivere dedica tutto il tuo impegno a colmare la tua lacuna. Quindi si esorta chi è in difficoltà a compiere ogni sforzo possibile al fine di recuperare (inutilmente) abilità che non si hanno, trascurando quelle che si posseggono.
In base a questa dottrina mio figlio dovrebbe passare cinque o sei ore al giorno a riscrivere pagine che risulteranno illeggibili, ripetere la terza elementare un numero indefinito di volte cercando di raggiugere abilità che non acquisirà mai, con grande senso di frustrazione e inadeguatezza. Conformemente alla tesi esposta, il miope non porti occhiali, si sforzi fino ad ottenere la visione, il basso non utilizzi la scala per prendere il libro in cima allo scaffale, lo zoppo si alleni con più impegno nella corsa. Einstein disse: “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”.
Non si vogliono giustificare i fannulloni: chi ha un talento e non lo coltiva deve essere giustamente ripreso.
Infine, non v’è chi non veda come l’omologazione costituisca un grosso disimpegno per l’insegnante. Posso fare una supposizione riguardo all’occupazione di chi ha scritto l'articolo?
peregrinus- Messaggi : 6
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Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Mi rammarico nell'osservare che le obiezioni a quanto ho scritto riguardino aspetti del tutto marginali, inifluenti rispetto alla tesi esposta.
1. l'autenticità di una citazione spesso riferita ad Einstein [The Rhythm of Life : Living Every Day with Passion and Purpose (2004) by Matthew Kelly, p. 80] ma che probabilmente non lo è [2010, The Ultimate Quotable Einstein, Edited by Alice Calaprice, Princeton University Press, Princeton, New Jersey] e che con ogni probabilità va attribuita a Wayne Dyer;
2. il mio lavoro, per dovere di cronaca, non rientra tra quelli citati. Ho però pubblicato in riviste scientifiche ed ho partecipato a processi di revisione di articoli, se questo può tranquillizzarla in merito alla sua ultima affermazione.
Condivido l'avversione verso le pseudoscienze e le medicine alternative. Ma siamo oltremodo fuori tema.
1. l'autenticità di una citazione spesso riferita ad Einstein [The Rhythm of Life : Living Every Day with Passion and Purpose (2004) by Matthew Kelly, p. 80] ma che probabilmente non lo è [2010, The Ultimate Quotable Einstein, Edited by Alice Calaprice, Princeton University Press, Princeton, New Jersey] e che con ogni probabilità va attribuita a Wayne Dyer;
2. il mio lavoro, per dovere di cronaca, non rientra tra quelli citati. Ho però pubblicato in riviste scientifiche ed ho partecipato a processi di revisione di articoli, se questo può tranquillizzarla in merito alla sua ultima affermazione.
Condivido l'avversione verso le pseudoscienze e le medicine alternative. Ma siamo oltremodo fuori tema.
peregrinus- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 10.11.15
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
peregrinus ha scritto:
Infine, non v’è chi non veda come l’omologazione costituisca un grosso disimpegno per l’insegnante. Posso fare una supposizione riguardo all’occupazione di chi ha scritto l'articolo?
Premesso che non parlerei di "omologazione", l'insegnante in questa faccenda è l'ultimo dei problemi.
Il mondo, piaccia o no, gira anche (e molto) intorno alla parola scritta (guardarsi intorno quando si è in giro, please).
La "omologazione", inoltre, è insita nelle modalità di insegnamento a scuola: se un docente deve insegnare a 25-30 studenti, non può che scegliere, in modo preponderante, la modalità mediamente più efficace.
mac67- Messaggi : 7123
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Località : Pianeta Terra
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Forse. Ogni caso fa storia a sé ma accade spesso che lo studente si impegni tenacemente, non ottenendo alcun risultato, sistematicamente, si sente inadeguato, sconfitto. Io credo che l'esperienza possa segnare negativamente delle esistenze. E' vero che le sconfitte sono fondamentali nella formazione di una persona, ma ci sono dei limiti oltre ai quali le ferite non si rimarginano.mac67 ha scritto:Premesso che non parlerei di "omologazione", l'insegnante in questa faccenda è l'ultimo dei problemi.
Certo parola scritta. Con la penna biro? o con il calamaio? (guardare anche fuori dal proprio ambiente, please). Ciò che un grande intellettuale può leggere e scrivere nel corso di una vita può essere contenuto in un archivio tascabile. Eppure gli zaini dei nostri figli diventano sempre più pesanti. Con rare ed encomiabili eccezioni.mac67 ha scritto:Il mondo, piaccia o no, gira anche (e molto) intorno alla parola scritta (guardarsi intorno quando si è in giro, please).
Condivisibile. Ma è lecito chiedere riconoscere la diversità e di favorire, o quantomeno non osteggiare il perseguimento dei medesimi obiettivi attraverso metodi che consentono di aggirare delle difficoltà individuali oggettive? Nell'articolo si esprime chiaramente il concetto di NON riconoscere alcuna diversità, se non è omologazione questa spiegatemi voi cos'è. Si dice:mac67 ha scritto:La "omologazione", inoltre, è insita nelle modalità di insegnamento a scuola: se un docente deve insegnare a 25-30 studenti, non può che scegliere, in modo preponderante, la modalità mediamente più efficace.
Non ci sono disturbi di apprendimento da diagnosticare, ma neppure differenze da “rispettare”. Gli errori di ortografia vanno corretti e ricorretti. E garbatamente sanzionati: “Riscrivi tutta la pagina!”
Quasi fossimo fatti tutti con lo stampino e se qualcuno anziché pentagonale mi esce ettagonale, deve essere scartato e buttato.
Non ne ho avuto esperienza fino ad ora, l'ho imparato recentemente, ma vi assicuro che far riscrivere una pagina ad un disgrafico è come far correre i 100m ad uno storpio. Se quella pagina la fai riscrivere dieci volte alla undicesima non la saprà scrivere meglio. E allora a chi giova, qual'è il senso del non riconoscere la diversità?
Ultima modifica di peregrinus il Mer Nov 11, 2015 8:53 am - modificato 2 volte.
peregrinus- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 10.11.15
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
peregrinus ha scritto:Forse. Ogni caso fa storia a sé ma accade spesso che lo studente si impegni tenacemente, non ottenendo alcun risultato, sistematicamente, si sente inadeguato, sconfitto. Io credo che l'esperienza ti possa segnare negativamente.mac67 ha scritto:Premesso che non parlerei di "omologazione", l'insegnante in questa faccenda è l'ultimo dei problemi.Certo parola scritta. Con la penna biro? o con il calamaio? (guardare anche fuori dal proprio ambiente, please). Ciò che un grande intellettuale può leggere e scrivere nel corso di una vita può essere contenuto in un archivio tascabile. Eppure gli zaini dei nostri figli diventano sempre più pesanti. Con rare ed encomiabili eccezioni.mac67 ha scritto:Il mondo, piaccia o no, gira anche (e molto) intorno alla parola scritta (guardarsi intorno quando si è in giro, please).Condivisibile. Ma è lecito chiedere riconoscere la diversità e di favorire, o quantomeno non osteggiare il perseguimento dei medesimi obiettivi attraverso metodi che consentono di aggirare delle difficoltà individuali oggettive? Nell'articolo si esprime chiaramente il concetto di NON riconoscere alcuna diversità, se non è omologazione questa spiegatemi voi cos'è. Si dice:mac67 ha scritto:La "omologazione", inoltre, è insita nelle modalità di insegnamento a scuola: se un docente deve insegnare a 25-30 studenti, non può che scegliere, in modo preponderante, la modalità mediamente più efficace.Non ci sono disturbi di apprendimento da diagnosticare, ma neppure differenze da “rispettare”. Gli errori di ortografia vanno corretti e ricorretti. E garbatamente sanzionati: “Riscrivi tutta la pagina!”
Quasi fossimo fatti tutti con lo stampino e se qualcuno anziché pentagonale mi esce ettagonale, debba essere scartato e buttato.
Non ne ho avuto esperienza fino ad ora, ma vi assicuro che far riscrivere una pagina ad un disgrafico è come far correre i 100m ad uno storpio. Se quella pagina la fai riscrivere dieci volte alla undicesima non la saprà scrivere meglio.
Sono d'accordo con Peregrinus. Quando si diventa genitore di un figlio , diciamo in modo generico, disabile, non si sa che pesci prendere. Si è impreparati, si cercano informazioni , soluzioni, ci si rivolge ai cosiddetti "specialisti". Quello che mi ha colpito, essendo genitore di disabile, è che vengono , appunto, proposte, da questi "luminari" (almeno da quelli a cui mi sono rivolta io) soluzioni generiche, "omologate" che possono andar bene per molti ma non per tutti.E se si prova a "contestare" quello che loro dicono, si indispettiscono pure. I ragazzi disabili, caro mac67 , devono sperimentare il successo, la gratificazione per andare avanti. Come si fa ? Partendo da quello che ognuno di loro sa fare e da lì preparare un percorso per migliorare. Se non si capisce questo è inutile parlare di "sostegn0" e di didattica.
Danessia- Messaggi : 223
Data d'iscrizione : 03.09.10
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Non mi sono spiegato bene.
Non mi riferivo al caso singolo del figlio di peregrinus, il quale ha diritto agli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla legge. Mi riferivo alle parole di peregrinus che, a mio parere, partiva da giuste critiche al contenuto di un articolo per criticare l'intera categoria.
Nel caso di suo figlio (finora mi sono capitati alunni dislessici, ma non disgrafici, per cui procedo per supposizioni) immagino che il PDP preveda la possibilità di usare un pc o un tablet per dispensarlo dalla scrittura.
Non mi riferivo al caso singolo del figlio di peregrinus, il quale ha diritto agli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla legge. Mi riferivo alle parole di peregrinus che, a mio parere, partiva da giuste critiche al contenuto di un articolo per criticare l'intera categoria.
Nel caso di suo figlio (finora mi sono capitati alunni dislessici, ma non disgrafici, per cui procedo per supposizioni) immagino che il PDP preveda la possibilità di usare un pc o un tablet per dispensarlo dalla scrittura.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Ma io non ho criticato l'intera categoria. E se è parso così, mi scuso. Io critico chi, all'interno della categoria, afferma:
Non ci sono disturbi di apprendimento da diagnosticare, ma neppure differenze da “rispettare”. ha scritto:
Ribadisco che dalle affermazioni sopra, risulta un metodo particolarmente "comodo" per l'insegnante. Il docente che invece riconosce le difficoltà e si applica per aiutare a superarle, compatibilmente con le esigenze della classe, indubbiamente deve fare del lavoro extra, difficile oltre che faticoso. A questi docenti tutta la mia stima.
peregrinus- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 10.11.15
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
peregrinus ha scritto:
Ma io non ho criticato l'intera categoria. E se è parso così, mi scuso. Io critico chi, all'interno della categoria, afferma:
Ribadisco che dalle affermazioni sopra, risulta un metodo particolarmente "comodo" per l'insegnante. Il docente che invece riconosce le difficoltà e si applica per aiutare a superarle, compatibilmente con le esigenze della classe, indubbiamente deve fare del lavoro extra, difficile oltre che faticoso. A questi docenti tutta la mia stima.
Nessun problema, ci siamo chiariti e nella sostanza concordiamo.
Fosse così semplice chiarirsi anche con altri utenti del forum ...
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Mi scuso, ma rileggendo quanto ho scritto non ritrovo alcun giudizio sprezzante nei confronti della categoria degli insegnanti. Continuo a trovare inammissibili le tesi "negazioniste" (Non ci sono disturbi di apprendimento da diagnosticare, ma neppure differenze da “rispettare”) sostenute a conclusione dell'articolo "DSA: l'origine sarebbe colpa del metodo di insegnamento nei primi anni di scuola".paniscus_2.0 ha scritto:Beh, però mi sembra abbastanza prevedibile che se uno arriva su un forum di insegnanti, appena iscritto, e nel suo primissimo messaggio in assoluto, esordisce immediatamente con un giudizio pesantissimo e sprezzante contro la categoria, il sospetto di essere un troll se lo cerca.
peregrinus- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 10.11.15
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Non c'era alcun giudizio sulla categoria in effetti. Ma, come dice paniscus, questo è un ambiente "di parte".
Credo sia giusto continuare a cercare di diffondere una corretta informazione sui dsa proprio là dove si riuniscono quelli che hanno l'obbligo di conoscerli.
Tu l'hai fatto con correttezza e rispetto degli interlocutori che hanno voluto risponderti, e se io fossi in te non mi preoccuperei di altro.
Anzi, quando faccio io quello che hai fatto tu, non mi preoccupo di altro : -)
Comunque, benventua e grazie per il tuo impegno
Credo sia giusto continuare a cercare di diffondere una corretta informazione sui dsa proprio là dove si riuniscono quelli che hanno l'obbligo di conoscerli.
Tu l'hai fatto con correttezza e rispetto degli interlocutori che hanno voluto risponderti, e se io fossi in te non mi preoccuperei di altro.
Anzi, quando faccio io quello che hai fatto tu, non mi preoccupo di altro : -)
Comunque, benventua e grazie per il tuo impegno
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
tutti pronti a dire che i metodi di insegnamento non vanno bene e che gli insegnanti non sanno fare il loro lavoro. ci fosse uno, e dico uno, pronto a venire in cattedra a farci vedere come si fa.
e nessuno lo fa perché e' chiaro che non e' possibile.
e nessuno lo fa perché e' chiaro che non e' possibile.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Non hai torto, Carla, ma vediamo un po':
non tutti i docenti accettano consigli su come insegnare da parte di esperti esterni, che siano psicologi, pedagogisti, medici perchè, appunto, sono "esterni" e non si riesce a superare il problema (in effetti esistente) della teoria contro la pratica
Pochissimi illuminati docenti ascoltano con attenzione e sono disposti a seguire i suggerimenti operativi di quei non troppi ma esistenti genitori che conoscendo 24/24 un ragazzo con problemi capiscono di cosa ci sia bisogno e inventano modi. Sono genitori, non sanno nulla di didattica e quello che suggeriscono non fa parte della letteratura.
Inoltre sono "esterni" non ci sono solo i loro figli ecc ecc ecc
Il successo dell'attività didattica del docente passa anche per le relazioni che si instaurano e per le persone che di volta in volta ne sono destinatarie. Relazioni e persone non conoscibili a priori da nessuno.
In sostanza: si possono solo ricevere suggerimenti generali da adattare al caso specifico o avere la fortuna di trovare qualcuno con cui confrontarsi per risolvere ogni specifico caso.
La fortuna di trovarlo e la capacità di fidarsi. Nonchè la professionalità di essere capaci di sperimentare staccandosi dalla letteratura che è, appunto, solo letteratura.
Non è semplice per niente, lo so benissimo.
Ho assistito a qualche formazione docenti da parte di esperti sapendo che la richiesta dei docenti era esattamente come la tua: come si fa?
Devo dire che le aspettative sono rimaste frustrate.
Ma si torna in loop con quello che ho detto sopra.
non tutti i docenti accettano consigli su come insegnare da parte di esperti esterni, che siano psicologi, pedagogisti, medici perchè, appunto, sono "esterni" e non si riesce a superare il problema (in effetti esistente) della teoria contro la pratica
Pochissimi illuminati docenti ascoltano con attenzione e sono disposti a seguire i suggerimenti operativi di quei non troppi ma esistenti genitori che conoscendo 24/24 un ragazzo con problemi capiscono di cosa ci sia bisogno e inventano modi. Sono genitori, non sanno nulla di didattica e quello che suggeriscono non fa parte della letteratura.
Inoltre sono "esterni" non ci sono solo i loro figli ecc ecc ecc
Il successo dell'attività didattica del docente passa anche per le relazioni che si instaurano e per le persone che di volta in volta ne sono destinatarie. Relazioni e persone non conoscibili a priori da nessuno.
In sostanza: si possono solo ricevere suggerimenti generali da adattare al caso specifico o avere la fortuna di trovare qualcuno con cui confrontarsi per risolvere ogni specifico caso.
La fortuna di trovarlo e la capacità di fidarsi. Nonchè la professionalità di essere capaci di sperimentare staccandosi dalla letteratura che è, appunto, solo letteratura.
Non è semplice per niente, lo so benissimo.
Ho assistito a qualche formazione docenti da parte di esperti sapendo che la richiesta dei docenti era esattamente come la tua: come si fa?
Devo dire che le aspettative sono rimaste frustrate.
Ma si torna in loop con quello che ho detto sopra.
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Scusate, ma mi chiedo perché la mia denuncia verso una particolare tesi espressa in un articolo firmato da una certa persona sia stata intesa come una denuncia verso l'intera categoria degli insegnanti. La domanda sul lavoro di chi ha scritto l'articolo, stava a significare: se tu che scrivi queste cose fai l'insegnante, ho l'impressione che tu voglia prendere una "scorciatoia" e voglia giustificare un certo modo di fare che non trovo giustificabile. Di persone che tentano scorciatoie più o meno eticamente, civilmente o penalmente giustificabili ce ne sono in ogni professione, mi pare. Comunque potevo risparmiarmela poiché ha spostato l'attenzione al di fuori del tema che mi stava più a cuore.
Detto questo a sostegno di ciò che dice Ire, porto la mia esperienza dove ho avuto totale appoggio dall'insegnante. E' stata lei a dirci che forse c'era un problema e a consigliarci un ente terzo che potesse aiutarci a seguire il bambino. Successivamente l'insegnante si è resa disponibile a dedicare del suo tempo per degli incontri con degli esperti ed ad accogliere i loro suggerimenti pratici o comunque a confrontarsi quando essa lo ritiene necessario, sempre dedicando del suo tempo personale. Come faccio a non stimare questa apertura e questa dedizione? Proprio per questo mi pare che le tesi espresse nell'articolo mortifichino il lavoro di queste insegnanti che vanno ben oltre quanto sarebbe lecito chiedere loro.
Detto questo a sostegno di ciò che dice Ire, porto la mia esperienza dove ho avuto totale appoggio dall'insegnante. E' stata lei a dirci che forse c'era un problema e a consigliarci un ente terzo che potesse aiutarci a seguire il bambino. Successivamente l'insegnante si è resa disponibile a dedicare del suo tempo per degli incontri con degli esperti ed ad accogliere i loro suggerimenti pratici o comunque a confrontarsi quando essa lo ritiene necessario, sempre dedicando del suo tempo personale. Come faccio a non stimare questa apertura e questa dedizione? Proprio per questo mi pare che le tesi espresse nell'articolo mortifichino il lavoro di queste insegnanti che vanno ben oltre quanto sarebbe lecito chiedere loro.
peregrinus- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 10.11.15
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
no no. io accetto dimostrazione pratiche fatte da esperti che vengono in classe a garantire a tutti il successo formativo. Mai visto, mai, un pedagogista, uno psicologo, un docente tutor venire a spiegarmi in pratica come si fa. se io venissi da te a dirti che devi buttarti dal quinto piano, e che per non morire puoi volare perché e' possibile , tu come mi risponderesti? fallo tu e fammi vedere come si fa.
ti racconto due episodi. di interventi diretti.
1° la preside di un Ipias riceve una collega disperata che le chiede di intervenire perché c'e' un alunno indisponente e maleducato. La risposta fu che la collega non sapeva tenere la classe . decise di intervenire comunque perché il "bambino" non poteva essere un mostro. quando enro' in classe e chiese cosa succedeva, l'infante la guardo' e le disse "vaffanc*** pure a te vecchia di m****". da quello che so il ragazzo non e' piu' venuto a scuola.
2°. due psicologhe vennero a scuola per capire le dinamiche di classi ingestibili. si proposero, baldanzose, di agire direttamente sul campo per stabilire delle linee di intervento. dopo un paio di giorni si rifiutarono di continuare perché i ragazzi erano "troppo maleducati".
l'esperto deve venire in classe e mi deve dire come fare senno le chiacchiere per me stanno a zero.
ti racconto due episodi. di interventi diretti.
1° la preside di un Ipias riceve una collega disperata che le chiede di intervenire perché c'e' un alunno indisponente e maleducato. La risposta fu che la collega non sapeva tenere la classe . decise di intervenire comunque perché il "bambino" non poteva essere un mostro. quando enro' in classe e chiese cosa succedeva, l'infante la guardo' e le disse "vaffanc*** pure a te vecchia di m****". da quello che so il ragazzo non e' piu' venuto a scuola.
2°. due psicologhe vennero a scuola per capire le dinamiche di classi ingestibili. si proposero, baldanzose, di agire direttamente sul campo per stabilire delle linee di intervento. dopo un paio di giorni si rifiutarono di continuare perché i ragazzi erano "troppo maleducati".
l'esperto deve venire in classe e mi deve dire come fare senno le chiacchiere per me stanno a zero.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
ti posso assicurare che il 90% dei docenti e' cosi'. poi una % di svogliati, poltroni esiste in tutte le categorieperegrinus ha scritto:Scusate, ma mi chiedo perché la mia denuncia verso una particolare tesi espressa in un articolo firmato da una certa persona sia stata intesa come una denuncia verso l'intera categoria degli insegnanti. La domanda sul lavoro di chi ha scritto l'articolo, stava a significare: se tu che scrivi queste cose fai l'insegnante, ho l'impressione che tu voglia prendere una "scorciatoia" e voglia giustificare un certo modo di fare che non trovo giustificabile. Di persone che tentano scorciatoie più o meno eticamente, civilmente o penalmente giustificabili ce ne sono in ogni professione, mi pare. Comunque potevo risparmiarmela poiché ha spostato l'attenzione al di fuori del tema che mi stava più a cuore.
Detto questo a sostegno di ciò che dice Ire, porto la mia esperienza dove ho avuto totale appoggio dall'insegnante. E' stata lei a dirci che forse c'era un problema e a consigliarci un ente terzo che potesse aiutarci a seguire il bambino. Successivamente l'insegnante si è resa disponibile a dedicare del suo tempo per degli incontri con degli esperti ed ad accogliere i loro suggerimenti pratici o comunque a confrontarsi quando essa lo ritiene necessario, sempre dedicando del suo tempo personale. Come faccio a non stimare questa apertura e questa dedizione? Proprio per questo mi pare che le tesi espresse nell'articolo mortifichino il lavoro di queste insegnanti che vanno ben oltre quanto sarebbe lecito chiedere loro.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
1) bene, il ragazzetto si è comportato come previsto. Cosa c'è di strano?
L'unica cosa strana è la dirigente che pensava di andare in classe e solo con la sua presenza di ottenere rispetto e sottomissione.
Non è certo una esperta questa.
2) Che i ragazzini di una classe per la quale si chiama lo psicologo siano maleducati lo posso immaginare anche io che non capisco nulla. Anche qui, cara Carla, non mi sembrano esperte quelle che ipotizzano in due giorni di risolvere la situazione.
E detto questo a dove arriviamo? Boh, sai che non lo so!
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L'unica cosa strana è la dirigente che pensava di andare in classe e solo con la sua presenza di ottenere rispetto e sottomissione.
Non è certo una esperta questa.
2) Che i ragazzini di una classe per la quale si chiama lo psicologo siano maleducati lo posso immaginare anche io che non capisco nulla. Anche qui, cara Carla, non mi sembrano esperte quelle che ipotizzano in due giorni di risolvere la situazione.
E detto questo a dove arriviamo? Boh, sai che non lo so!
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Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
arriviamo al fatto che un dirigente e' "l'esperto", lo psicologo e' "l'esperto". poi quando entrano nelle classi non sanno cosa fare. a chiacchiere sono tutti bravi. poi nei fatti...Ire ha scritto:1) bene, il ragazzetto si è comportato come previsto. Cosa c'è di strano?
L'unica cosa strana è la dirigente che pensava di andare in classe e solo con la sua presenza di ottenere rispetto e sottomissione.
Non è certo una esperta questa.
2) Che i ragazzini di una classe per la quale si chiama lo psicologo siano maleducati lo posso immaginare anche io che non capisco nulla. Anche qui, cara Carla, non mi sembrano esperte quelle che ipotizzano in due giorni di risolvere la situazione.
E detto questo a dove arriviamo? Boh, sai che non lo so!
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carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Il dirigente non ha precisamente la qualifica di esperto.
Quelle psicologhe sono state incaute.
Parlare è facile, alla prova dei fatti la soluzione dei problemi è lunga e va costruita nel tempo.
Non riesco ad immaginare un esperto che venga e ti dica come fare, può solo dirti cosa fare.
Per sapere come dovrebbe avere profonda conoscenza del soggetto, possibilità di vederlo in azione per valutare prestazioni e reazioni e con un incontro o due questo non può avvenire.
Quelle psicologhe sono state incaute.
Parlare è facile, alla prova dei fatti la soluzione dei problemi è lunga e va costruita nel tempo.
Non riesco ad immaginare un esperto che venga e ti dica come fare, può solo dirti cosa fare.
Per sapere come dovrebbe avere profonda conoscenza del soggetto, possibilità di vederlo in azione per valutare prestazioni e reazioni e con un incontro o due questo non può avvenire.
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Ire ha scritto:Il dirigente non ha precisamente la qualifica di esperto.
Quelle psicologhe sono state incaute.
Parlare è facile, alla prova dei fatti la soluzione dei problemi è lunga e va costruita nel tempo.
Non riesco ad immaginare un esperto che venga e ti dica come fare, può solo dirti cosa fare.
Per sapere come dovrebbe avere profonda conoscenza del soggetto, possibilità di vederlo in azione per valutare prestazioni e reazioni e con un incontro o due questo non può avvenire.
Scusa, ma "cosa fare" lo sappiamo già.
mac67- Messaggi : 7123
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Località : Pianeta Terra
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
infatti...mac67 ha scritto:Ire ha scritto:Il dirigente non ha precisamente la qualifica di esperto.
Quelle psicologhe sono state incaute.
Parlare è facile, alla prova dei fatti la soluzione dei problemi è lunga e va costruita nel tempo.
Non riesco ad immaginare un esperto che venga e ti dica come fare, può solo dirti cosa fare.
Per sapere come dovrebbe avere profonda conoscenza del soggetto, possibilità di vederlo in azione per valutare prestazioni e reazioni e con un incontro o due questo non può avvenire.
Scusa, ma "cosa fare" lo sappiamo già.
carla75- Messaggi : 5790
Data d'iscrizione : 26.10.10
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
E sei d'accordo con me che ad un esterno in un paio di incontri sia impossibile trovare come fare con un caso specifico?
Re: DSA articolo a firma Eleonora Fortunato
Deve ancora nascere chi ci indica la via per risolvere i problemi, dentro e fuori la scuola.
jazzist- Messaggi : 342
Data d'iscrizione : 25.08.11
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