mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
+36
spillo16
Ippia
lepre73
matematiko
sabri66
Ely74
condor2000
russele
Illi
verdeacqua
Alexis
umog
Romado72
michetta
stellamaggiore
RobertaB
papu
yoshi
barby71
Sfighella79
erik
royalstefano
fiduciosa11
Pjman
luisa68
avvocatodeldiavolo
martuma
dennis37
Vulcaniana
Filosofo80
lallaorizzonte
Stellastellina1975
annari
unga
temperance
Mirakop
40 partecipanti
Orizzonte Scuola Forum :: Mobilità, utilizzazioni, assegnazioni provvisorie, graduatoria interna istituto
Pagina 7 di 14
Pagina 7 di 14 • 1 ... 6, 7, 8 ... 10 ... 14
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
io ho tartassato le grosse sigle sindacali...certo Mattarella è un'idea ma anche tartassare i giornali per mettere in risalto la nostra situazione sarebbe di enorme aiuto....è vero che chi decide sono i sindacati e il MIUR ma vuoi mettere fare i conti con la pessima pubblicità che porterebbe una simile disfatta...loro temono anche questo secondo me quasi quasi chiamo STRISCIA LA NOTIZIAAAAA;)
papu- Messaggi : 344
Data d'iscrizione : 01.03.12
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Ho inviato ora la mail a Mattarella...
Prossimo passo?
Prossimo passo?
RobertaB- Messaggi : 196
Data d'iscrizione : 27.03.15
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Inviata!. Oggi ho invitato due colleghe a iscriversi al nostro forum e a scrivere a Renzi e Mattarella. Provo a contattare altri che potrebbero essere interessati.
Illi- Messaggi : 12
Data d'iscrizione : 10.11.15
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
massimo.gramellini@lastampa.it
raitre.chetempochefa@rai.it
secondo voi ha senso?
raitre.chetempochefa@rai.it
secondo voi ha senso?
RobertaB- Messaggi : 196
Data d'iscrizione : 27.03.15
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Io credo di si. E' un modo per far conoscere e denunciare una delle tante ingiustizie contenute in questa legge. Ho notato che nel modello di lettera e' scritto albi invece di ambiti territoriali. Cerco anche io qualche indirizzo.
Illi- Messaggi : 12
Data d'iscrizione : 10.11.15
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Anche le Iene direi sono 1 idea.. Hanno i mezzi e gli strumenti giusti.. Hanno dato tormento ai parlamentari x svariati motivi..puó essere che prendono a cuore pure la nostra causa:)
Romado72- Messaggi : 3569
Data d'iscrizione : 29.07.13
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Complimenti, Mirakop, per la concretezza ed intensità della tua lettera. Mi permetto, però, di suggerire anche una frase finale per far capire cosa effettivamente si vuole e per coinvolgere tutti i docenti di tutte le fasi del tipo: "Si chiedono quindi pari regole sulla mobilità per tutti i docenti e quantomeno di rimandare l'applicazione degli ambiti di un anno (dopo la mobilità straordinaria)".
luisa68- Messaggi : 686
Data d'iscrizione : 26.07.11
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Bravo Mirakop ma concordo con Luisa sulla frase finale.
Regole uguali per tutti!
Chi, come me fase O, sta a guardare dalla finestra la mobilità di tutti, è un "secondo" che guarda, immobilizzato per 3 anni, i "primi"(giustamente) che hanno questa opportunità, ma anche i "secondi" e i "terzi"
E pure questa è una nuova versione del Vangelo!!:)
Regole uguali per tutti!
Chi, come me fase O, sta a guardare dalla finestra la mobilità di tutti, è un "secondo" che guarda, immobilizzato per 3 anni, i "primi"(giustamente) che hanno questa opportunità, ma anche i "secondi" e i "terzi"
E pure questa è una nuova versione del Vangelo!!:)
Romado72- Messaggi : 3569
Data d'iscrizione : 29.07.13
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Ho sbagliato, Ovviamente intendevo "i terzi" e i "quarti"!
Romado72- Messaggi : 3569
Data d'iscrizione : 29.07.13
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Ho scritto a Gramellini. All’indirizzo massimo.gramellini@lastampa.it torna indietro, quindi chi lo desidera può provare con raitre.chetempochefa@rai.it dove per ora non sembra tornare indietro.
Ho inoltre cercato di contagiare via mail (ed anche via whatsapp) colleghi e non solo (anche chi non è docente ma è genitore o semplicemente cittadino può essere interessato al buon funzionamento della scuola).
Nella lettera che ho inviato ho cercato, partendo dal testo iniziale di Mirakop, di mettere un po’ assieme le segnalazioni di varie incongruenze emerse da più utenti di questo forum. Sarebbe stato più bello elaborare una lettera meditata e condivisa ma non ve ne era il tempo.
Questo è il testo che sto inviando a colleghi, amici, ecc. con richiesta di inoltrarlo ai vari indirizzi di renzi, giannini, faraone, sindacati, Presidenza Repubblica… ecc… ed ovviamente Repubblica e Il Secolo XIX... (indirizzi he conoscete già, non li riscrivo).
Se volete usate lo stesso testo e/o modificatelo, segnalandomi eventuali inesattezze (ho capito bene le varie segnalazioni fatte da alcuni sulle fasi 0, A, e le differenze tra GM e GAE per B e C?
Se ritenete correggete e diffondete…
Oggetto: Legge 107 - segnalazioni di incongruenze in materia di mobilità
All’attenzione di…………
Scrivo per denunciare una grave ingiustizia contenuta nella legge 107, alias la buona scuola:
stando al comma 103 della legge 107 solamente i docenti neo-immessi nelle fasi 0 ed A (oltre che i docenti di sostegno) potrebbero chiedere l' assegnazione della sede (ovvero scegliere una precisa scuola in cui essere trasferiti, in presenza di posti vacanti) secondo le vecchie regole, mentre i docenti già di ruolo da prima del 2015 dovrebbero rientrare negli albi territoriali (che forse saranno costituiti successivamente al momento di presentazione della domanda!).
Stando a ciò un docente di ruolo da anni che aspetta di potersi vedere assegnata una certa sede finirebbe nell’albo e si vedrebbe scavalcato da uno immesso in ruolo l' anno prima (che nel frattempo magari sarà stato trasferito proprio su quella sede), contro ogni logica ed ogni giustizia.
Chiediamo pertanto che anche i docenti già di ruolo prima del 2015 possano partecipare alla mobilità secondo le vecchie regole, in contemporanea con gli assunti in fase A ed in fase 0, onde evitare ricorsi ed ingiustizie.
Non si tratta dell’unica incongruenza rilevabile nella attuale normativa (in parte ancora da definire) in materia di mobilità; per esempio, gli stessi docenti neo-immessi in fase 0 e A (che hanno diritto a chiedere una sede e non rientrano negli albi), sono esclusi da mobilità interprovinciale (concessa ad altri docenti neo-immessi su fasi successive e talora con punteggio inferiore, che potranno chiedere di cambiare Provincia in deroga al vincolo triennale); i docenti neo-immessi in fase B e C Da GM saranno – a quanto pare - trattati diversamente rispetto ai paritetici B e C da GAE, ecc..
Davanti ad un simile guazzabuglio sarà veramente difficile, per i docenti che intendano o abbiano necessità di trasferirsi, poter fare scelte e prendere decisioni che non vadano a ledere il proprio futuro lavorativo (e conseguentemente un proficuo avvio dell’anno scolastico per gli studenti).
Cordiali saluti, firma
Ho inoltre cercato di contagiare via mail (ed anche via whatsapp) colleghi e non solo (anche chi non è docente ma è genitore o semplicemente cittadino può essere interessato al buon funzionamento della scuola).
Nella lettera che ho inviato ho cercato, partendo dal testo iniziale di Mirakop, di mettere un po’ assieme le segnalazioni di varie incongruenze emerse da più utenti di questo forum. Sarebbe stato più bello elaborare una lettera meditata e condivisa ma non ve ne era il tempo.
Questo è il testo che sto inviando a colleghi, amici, ecc. con richiesta di inoltrarlo ai vari indirizzi di renzi, giannini, faraone, sindacati, Presidenza Repubblica… ecc… ed ovviamente Repubblica e Il Secolo XIX... (indirizzi he conoscete già, non li riscrivo).
Se volete usate lo stesso testo e/o modificatelo, segnalandomi eventuali inesattezze (ho capito bene le varie segnalazioni fatte da alcuni sulle fasi 0, A, e le differenze tra GM e GAE per B e C?
Se ritenete correggete e diffondete…
Oggetto: Legge 107 - segnalazioni di incongruenze in materia di mobilità
All’attenzione di…………
Scrivo per denunciare una grave ingiustizia contenuta nella legge 107, alias la buona scuola:
stando al comma 103 della legge 107 solamente i docenti neo-immessi nelle fasi 0 ed A (oltre che i docenti di sostegno) potrebbero chiedere l' assegnazione della sede (ovvero scegliere una precisa scuola in cui essere trasferiti, in presenza di posti vacanti) secondo le vecchie regole, mentre i docenti già di ruolo da prima del 2015 dovrebbero rientrare negli albi territoriali (che forse saranno costituiti successivamente al momento di presentazione della domanda!).
Stando a ciò un docente di ruolo da anni che aspetta di potersi vedere assegnata una certa sede finirebbe nell’albo e si vedrebbe scavalcato da uno immesso in ruolo l' anno prima (che nel frattempo magari sarà stato trasferito proprio su quella sede), contro ogni logica ed ogni giustizia.
Chiediamo pertanto che anche i docenti già di ruolo prima del 2015 possano partecipare alla mobilità secondo le vecchie regole, in contemporanea con gli assunti in fase A ed in fase 0, onde evitare ricorsi ed ingiustizie.
Non si tratta dell’unica incongruenza rilevabile nella attuale normativa (in parte ancora da definire) in materia di mobilità; per esempio, gli stessi docenti neo-immessi in fase 0 e A (che hanno diritto a chiedere una sede e non rientrano negli albi), sono esclusi da mobilità interprovinciale (concessa ad altri docenti neo-immessi su fasi successive e talora con punteggio inferiore, che potranno chiedere di cambiare Provincia in deroga al vincolo triennale); i docenti neo-immessi in fase B e C Da GM saranno – a quanto pare - trattati diversamente rispetto ai paritetici B e C da GAE, ecc..
Davanti ad un simile guazzabuglio sarà veramente difficile, per i docenti che intendano o abbiano necessità di trasferirsi, poter fare scelte e prendere decisioni che non vadano a ledere il proprio futuro lavorativo (e conseguentemente un proficuo avvio dell’anno scolastico per gli studenti).
Cordiali saluti, firma
RobertaB- Messaggi : 196
Data d'iscrizione : 27.03.15
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
In pratica ho mandato questa lettera in mattinata, prima di vedere l'ultima lettera di Mirakop.. (perchè nel pomeriggio mi trovavo indivinate un po' dove??? A scuola ovviamente!)
RobertaB- Messaggi : 196
Data d'iscrizione : 27.03.15
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Brava Roby! Insieme a quella di Mirakop costituiscono l'essenza del casino che stanno facendo.
Speriamo che qualcuno dia voce pubblica alla nostra protesta!
Speriamo che qualcuno dia voce pubblica alla nostra protesta!
Romado72- Messaggi : 3569
Data d'iscrizione : 29.07.13
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Intanto qualche sindacato ha ben sintetizzato il nostro problema!!!
Ho appena letto su newsletter OS:
http://m.orizzontescuola.it/news/gissi-cisl-mobilit%C3%A0-docenti-disparit%C3%A0-tra-assunti
Ho appena letto su newsletter OS:
http://m.orizzontescuola.it/news/gissi-cisl-mobilit%C3%A0-docenti-disparit%C3%A0-tra-assunti
Romado72- Messaggi : 3569
Data d'iscrizione : 29.07.13
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale".
Detti ultimi docenti, a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, e senza alcuna coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio, e non la fase e la modalità di assunzione.
Ovviamente non è il mio caso umano ad essere in discussione, ci mancherebbe!! Sarebbe da matti pretendere leggi "ad personam" che cautelino le eccezioni.
Io avevo sostenuto il Concorso nel 1999 in
Sicilia perchè lì vivevo e lì avevo intenzione di continuare a vivere. Che poi la vita mi ha portato in un'altra regione, dove tra l'altro i posti ci sono eccome, ovviamente è 1 problema mio, che non mi deve gestire il MIUR, ma quello che chiedo è che mi venga concessa la possibilità di gestirlo, dandomi la possibilità, al pari degli immessi in ruolo nelle fasi successive, di chiedere la mobilità interprovinciale già dal prossimo anno.
Magari la mia richiesta sarà rifiutata per assenza di posti disponibili, ma almeno avró avuto la possibilità di "giocare" come tutti gli altri, secondo regole UGUALI per tutti.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma
Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale".
Detti ultimi docenti, a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, e senza alcuna coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio, e non la fase e la modalità di assunzione.
Ovviamente non è il mio caso umano ad essere in discussione, ci mancherebbe!! Sarebbe da matti pretendere leggi "ad personam" che cautelino le eccezioni.
Io avevo sostenuto il Concorso nel 1999 in
Sicilia perchè lì vivevo e lì avevo intenzione di continuare a vivere. Che poi la vita mi ha portato in un'altra regione, dove tra l'altro i posti ci sono eccome, ovviamente è 1 problema mio, che non mi deve gestire il MIUR, ma quello che chiedo è che mi venga concessa la possibilità di gestirlo, dandomi la possibilità, al pari degli immessi in ruolo nelle fasi successive, di chiedere la mobilità interprovinciale già dal prossimo anno.
Magari la mia richiesta sarà rifiutata per assenza di posti disponibili, ma almeno avró avuto la possibilità di "giocare" come tutti gli altri, secondo regole UGUALI per tutti.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma
Questa è la mia:
Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale". I docenti della Fase C sono stati assunti come "organico potenziato".
Detti ultimi docenti (fasi B/C), a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti (che ad oggi, a pochissimi mesi dalle compilazioni delle domande per la mobilità, non sono stati ancora definiti) è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, senza una benchè minima coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale".
Detti ultimi docenti, a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, e senza alcuna coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio, e non la fase e la modalità di assunzione.
Ovviamente non è il mio caso umano ad essere in discussione, ci mancherebbe!! Sarebbe da matti pretendere leggi "ad personam" che cautelino le eccezioni.
Io avevo sostenuto il Concorso nel 1999 in
Sicilia perchè lì vivevo e lì avevo intenzione di continuare a vivere. Che poi la vita mi ha portato in un'altra regione, dove tra l'altro i posti ci sono eccome, ovviamente è 1 problema mio, che non mi deve gestire il MIUR, ma quello che chiedo è che mi venga concessa la possibilità di gestirlo, dandomi la possibilità, al pari degli immessi in ruolo nelle fasi successive, di chiedere la mobilità interprovinciale già dal prossimo anno.
Magari la mia richiesta sarà rifiutata per assenza di posti disponibili, ma almeno avró avuto la possibilità di "giocare" come tutti gli altri, secondo regole UGUALI per tutti.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma
Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale".
Detti ultimi docenti, a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, e senza alcuna coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio, e non la fase e la modalità di assunzione.
Ovviamente non è il mio caso umano ad essere in discussione, ci mancherebbe!! Sarebbe da matti pretendere leggi "ad personam" che cautelino le eccezioni.
Io avevo sostenuto il Concorso nel 1999 in
Sicilia perchè lì vivevo e lì avevo intenzione di continuare a vivere. Che poi la vita mi ha portato in un'altra regione, dove tra l'altro i posti ci sono eccome, ovviamente è 1 problema mio, che non mi deve gestire il MIUR, ma quello che chiedo è che mi venga concessa la possibilità di gestirlo, dandomi la possibilità, al pari degli immessi in ruolo nelle fasi successive, di chiedere la mobilità interprovinciale già dal prossimo anno.
Magari la mia richiesta sarà rifiutata per assenza di posti disponibili, ma almeno avró avuto la possibilità di "giocare" come tutti gli altri, secondo regole UGUALI per tutti.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma
Questa è la mia:
Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale". I docenti della Fase C sono stati assunti come "organico potenziato".
Detti ultimi docenti (fasi B/C), a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti (che ad oggi, a pochissimi mesi dalle compilazioni delle domande per la mobilità, non sono stati ancora definiti) è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, senza una benchè minima coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma
Romado72- Messaggi : 3569
Data d'iscrizione : 29.07.13
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Scusate!! Ma scrivere con lo smartphone è 1 casino!! Tra taglia e incolla ho tagliato e incollato troppo!!:):)
Questa è la mia:
Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale". I docenti della Fase C sono stati assunti come "organico potenziato".
Detti ultimi docenti (fasi B/C), a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
2)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti (che ad oggi, a pochissimi mesi dalle compilazioni delle domande per la mobilità, non sono stati ancora definiti) è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, senza una benchè minima coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma
Questa è la mia:
Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale". I docenti della Fase C sono stati assunti come "organico potenziato".
Detti ultimi docenti (fasi B/C), a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
2)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti (che ad oggi, a pochissimi mesi dalle compilazioni delle domande per la mobilità, non sono stati ancora definiti) è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, senza una benchè minima coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma
Romado72- Messaggi : 3569
Data d'iscrizione : 29.07.13
Re: mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015
Speriamo di alzare un polverone...cmq io contatterei anche l'indignato speciale di canale 5 voi che dite? al solito però se siamo più persone a far presente lo stesso problema è meglio
papu- Messaggi : 344
Data d'iscrizione : 01.03.12
Pagina 7 di 14 • 1 ... 6, 7, 8 ... 10 ... 14
Argomenti simili
» PRIORITÀ AI DOCENTI DI RUOLO IMMESSI PRIMA DEL 2014
» Per i docenti della DOS (assunti entro 2014/2015) è obbligatorio aver richiesto una sede definitva prima di presentare domanda di mobilità Interprovinciale?
» Domanda di mobilità docente immessa in ruolo a.s 2014/2015 con decorrenza economica 2015/2016
» Immessi 2014/2015: si finisce su Rete di scuole se domanda è respinta?
» Mobilità: immessi in ruolo fase 0 e A avvantaggiati rispetto ai docenti immessi in ruolo nel 2014/15
» Per i docenti della DOS (assunti entro 2014/2015) è obbligatorio aver richiesto una sede definitva prima di presentare domanda di mobilità Interprovinciale?
» Domanda di mobilità docente immessa in ruolo a.s 2014/2015 con decorrenza economica 2015/2016
» Immessi 2014/2015: si finisce su Rete di scuole se domanda è respinta?
» Mobilità: immessi in ruolo fase 0 e A avvantaggiati rispetto ai docenti immessi in ruolo nel 2014/15
Orizzonte Scuola Forum :: Mobilità, utilizzazioni, assegnazioni provvisorie, graduatoria interna istituto
Pagina 7 di 14
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Gio Ago 18, 2022 10:01 pm Da arrubiu
» AP Ottenuta su COE
Gio Ago 18, 2022 10:00 pm Da sirosergio
» L'unico votabile: De Magistris
Gio Ago 18, 2022 9:57 pm Da franco.71
» Primo giorno assoluto da docente dopo superamento concorso ordinario
Gio Ago 18, 2022 9:56 pm Da arrubiu
» Ridatemi i soldi versati!
Gio Ago 18, 2022 9:31 pm Da nuts&peanuts
» SOS rinuncia al ruolo
Gio Ago 18, 2022 9:25 pm Da lilli87&!
» docente in ruolo a.s. 2020-2021 - accettazione nuovo ruolo da gm straordinario 2020 dal 1 settembre 2022
Gio Ago 18, 2022 9:16 pm Da giuseppedong
» Firma digitale per presa di servizio e stipula contratto
Gio Ago 18, 2022 9:02 pm Da gugu
» Chi ha usufruito dei 6 mesi può prendere altri 3?
Gio Ago 18, 2022 8:37 pm Da Dark