Vi prego diremi come faccio a lasciare una supplenza senza avere sanzioni. Non ne posso più!

Promemoria primo messaggio :

Sto vivendo da tre mesi una situazione assurda. Sono in una scuola rinomata per essere una scuola "violenta", quando ho accettato ero conscia della sua pessima reputazione, ma non potevo immaginare tanto. Non ne posso più, piango tutti i giorni, oggi la goccia che ha fatto traboccare il vaso: ho messo l'ennesima nota sul registro a un ragazzo (quarta superiore, non un bambino) e lui urlando ha inveito contro di me, usando anche parolacce. Vengono sopsesi e poi tornano più cattivi di prima. Ammetto di non essere capace, dopo anni di insegnamento alzo bandiera bianca, non ci voglio più mettere piede. Ma ho bisogno di lavorare. Vi prego ditemi che esiste un modo per lasviare una supplenza senza essere depennati dalle GI (sono in seconda fascia). Aiutatemi per favore.

In bocca al lupo per tutto lillipis...

tellina ha scritto:In bocca al lupo per tutto lillipis...

Grazie. I miei figli e mio marito mi vedevano piangere. Io che sono sempre uscita di casa la mattina col sorriso sulle labbra per andare a fare ció che amavo, ovvero insegnare, ero diventata il fantasma di me stessa. Mi sono sentita offesa, umiliata e maltrattata. Forse, come ha detto il preside, è solo colpa mia perchè non sono stata capace di "tenerli", ma io non sono un'ammaestratrice di leoni, sono un insegnante. Ed è vero, non sono abbastanza forte per tener testa a certa gente, ma non posso cambiare in questo.

... e così facendo non ti sei abbassata davanti all'ipocrisia ormai regnante ovunque e hai mantenuto intatta la tua dignità. Brava Lillipis.

Lillipis ha scritto:Forse, come ha detto il preside, è solo colpa mia perchè non sono stata capace di "tenerli", ma io non sono un'ammaestratrice di leoni, sono un insegnante.

Questo DS merita tutto il mio ribrezzo.
Stato compiacente di una massa di ragazzi imbecilli, spalleggiati da genitori più imbecilli ancora e DS ed insegnanti paraculi hanno distrutto la scuola. A questo si aggiungono mezzi di (dis)informazione, che sbattono in prima pagina l'insegnante esasperato che dà una sberla ad un alunno e tacciono volutamente alle continue angherie a cui gli stessi insegnanti sono quotidianamente sottoposti.
La Buona S(cu)ola ha ulteriormente sbilanciato il comando della scuola a favore degli alunni.

giobbe ha scritto:

Lillipis ha scritto:Forse, come ha detto il preside, è solo colpa mia perchè non sono stata capace di "tenerli", ma io non sono un'ammaestratrice di leoni, sono un insegnante.

Questo DS merita tutto il mio ribrezzo.
Stato compiacente di una massa di ragazzi imbecilli, spalleggiati da genitori più imbecilli ancora e DS ed insegnanti paraculi hanno distrutto la scuola. A questo si aggiungono mezzi di (dis)informazione, che sbattono in prima pagina l'insegnante esasperato che dà una sberla ad un alunno e tacciono volutamente alle continue angherie a cui gli stessi insegnanti sono quotidianamente sottoposti.
La Buona S(cu)ola ha ulteriormente sbilanciato il comando della scuola a favore degli alunni.

In quattro righe hai perfettamente fotografato il passato, il presente ed il futuro della scuola. Bravo/a

La preside ti ha parlato così???
Scusa ma è proprio una persona disonesta.
Io ho avuto un'esperienza infernale lo scorso anno, oltretutto in quel periodo stava morendo mia madre... penso che quello che accadeva a casa mi facesse sopportare quello che accadeva a scuola e viceversa... a volte i mali si bilanciano talmente bene che si resta in equilibrio! non so come ho fatto a non scoppiare. Anche io sono stata convocata dalla dirigente per sentirmi dire che non tenevo i ragazzi (che facevano le stesse scene anche con lei, quindi vedi tu che ipocrisia).
Quest'anno mi sono ripromessa di NON prendere cattedre di materia (io pure lettere) di più di 12 ore per evitare di impazzire, oppure di fare sostegno. Sono finita su sostegno in un professionale "difficile". La mia è una situazione privilegiata perché ho modo di non prenderli di petto, e sono abbastanza rispettata come figura di "aiuto" (o forse nemmeno un insegnante) e ho anche un angolo di visuale privilegiato perché ho modo di vedere i miei colleghi in compresenza (TUTTI) che impazziscono ogni giorno e dicono le stesse cose, subiscono le stese scene e reagiscono nello stesso modo. Questo è molto formativo soprattutto riguardo alla sensazione che ognuno di noi ha di essere il solo a essere non rispettato o a non sapere tenere i ragazzi. Non è affatto vero, e l'insegnante che fuori dalla classe nega di avere problemi disciplinari spesso mente... come il tuo DS.
Mi spiace per la tua situazione ma credo tu abbia fatto la scelta più giusta per il tuo equilibrio e la tua salute. Ci si ammala così... inoltre col casino che c'è nella scuola quest'anno e il bisogno di supplenti non escludo nemmeno che possano chiamarti ancora! In bocca al lupo

Davvero il colmo che sia stata la collega a dover lasciare il posto perché ormai esasperata, e non quei teppisti da due soldi ad essere cacciati a calci nel sedere come avrebbero ampiamente meritato.
Posso immaginare il vuoto intorno creatole dal preside (vile) e dai colleghi (altrettanto deboli e vili). E non escludo nemmeno che dalle parole questi animali sarebbero tranquillamente passati ai fatti e usarle anche violenza fisica, la peggiore delle umiliazioni.
Cara collega, ti auguro di ritrovare al più presto la serenità che meriti, e anche fiducia in questo bellissimo lavoro.

Lillipis ha scritto:

tellina ha scritto:In bocca al lupo per tutto lillipis...

Grazie. I miei figli e mio marito mi vedevano piangere. Io che sono sempre uscita di casa la mattina col sorriso sulle labbra per andare a fare ció che amavo, ovvero insegnare, ero diventata il fantasma di me stessa. Mi sono sentita offesa, umiliata e maltrattata. Forse, come ha detto il preside, è solo colpa mia perchè non sono stata capace di "tenerli", ma io non sono un'ammaestratrice di leoni, sono un insegnante. Ed è vero, non sono abbastanza forte per tener testa a certa gente, ma non posso cambiare in questo.

Chi verrà dopo di te avrà esattamente gli stessi problemi che hai avuto tu, e ad un certo punto il preside non potrà più usare la medesima scusa con tutti. O forse sì, magari tira a campare fino a giugno e poi per l'anno prossimo "si vedrà". Ma non possiamo lavorare in queste condizioni.
Anche a me sono capitate situazioni difficili, per fortuna non così estreme ma comunque non piacevoli (paradossalmente più alle medie che alle superiori), e alla fine ho dovuto lottare più con dirigenti scolastici conniventi che anziché punire i diretti responsabili, se la pigliavano con la supplente di turno, ovvero la sottoscritta, quando anche i colleghi di ruolo facevano una gran fatica a tenere quelle sottospecie di classi-zoo.
Forse la stima non ci è dovuta automaticamente in quanto prof, ma abbiamo TUTTI diritto al rispetto in quanto adulti, dalla collega più cazzuta a quella apparentemente più timida e riservata, ma scherziamo???

verdea quaranta ha scritto:Sono anch'io in una scuola simile, i miei ragazzi sono più piccoli ma già molto esperti...... quello che ho notato con l'esperienza è che le note disciplinari servono a poco e lo stesso dicasi per i voti bassi...a loro non importa niente e alle loro famiglie men che meno.
Quello che provo a fare è di essere sempre gentile con loro, esageratamente gentile. Lo so, sembra un contro senso ma se ti metti a urlare e inveire come fanno loro, scateni una reazione a catena.
Io mi mantengo calma (anche se dentro bollo di rabbia) e abbasso il tono della voce. Il più delle volte si calmano. Cerco di ignorare se posso alcuni atteggiamenti per evitare di rafforzarli. Cerco di dare piccoli segnali di fiducia, a volte stringo dei patti con loro (tipo  ci stringiamo la mano ), se mi urlano in faccia li guardo negli occhi senza rispondere, invece i primi tempi urlavo più di loro ma poi era peggio.
Ti capisco, anche io a volte ho pianto, mi sono beccata un calcio e una bottiglietta in testa ma ora va meglio, ho imparato a conoscerli e anche loro stanno capendo che non sono un nemico ma una brava persona che vuole solo aiutarli a vedere oltre il quartiere in cui vivono, oltre le loro disastrate condizioni familiari.

.....e sentiamo quindi gli insegnanti sono le prime figure di riferimento per uno sfogo di un degrado in cui uno Stato per quanto si possa definire civile non se vuole proprio fare carico?....piuttosto domandarsi ma come mai esistono queste disuguaglianze?

Lillipis ha scritto:Ragazzi ho lasciato. E ho vomitato tutto quello che pensavo  al preside. Io sono una madre di 36 anni che a scuola si sente dire, da dietro "questa prof la mettiamo a...(un angolo maggiore di 80 gradi". Insegno lettere e in quella scuola professionale a nessuno di loro importa di impare nulla, mi sento solo stupida a stare davanti a quella gentaccia prossima alla galera e paroare di letteratura o storia mentre loro ridono o dormono o mi fanno il verso.  Lo stipendio é importante ma la dignita lo e di piu. Grazie per tutti i vostri consigli.

..e con la Buona Scuola un comitato di valutazione fatto dal preside, insegnanti, genitori e ALUNNI dovrebbero valutare altri insegnanti?...incredibile

bog ha scritto:

Lillipis ha scritto:Ragazzi ho lasciato. E ho vomitato tutto quello che pensavo  al preside. Io sono una madre di 36 anni che a scuola si sente dire, da dietro "questa prof la mettiamo a...(un angolo maggiore di 80 gradi". Insegno lettere e in quella scuola professionale a nessuno di loro importa di impare nulla, mi sento solo stupida a stare davanti a quella gentaccia prossima alla galera e paroare di letteratura o storia mentre loro ridono o dormono o mi fanno il verso.  Lo stipendio é importante ma la dignita lo e di piu. Grazie per tutti i vostri consigli.

..e con la Buona Scuola un comitato di valutazione fatto dal preside, insegnanti, genitori e ALUNNI dovrebbero valutare altri insegnanti?...incredibile

Quoto in pieno.

tellina ha scritto:
Ma come ricordo sempre, qui dentro soprattutto, fuori...c'è un mondo senza lavoro o con lavori pessimi e stipendi ridicoli spesso ancor meno delle condizioni lavorative (che è tutto dire...).

Non sono mai riuscita a capire questo discorso. Se in cambio di due pasti al giorno siamo disposte a fare qualsiasi lavoro, allora perché non rivalutare la nobile arte dell'entreneuse a ore, all'aperto o indoor? Si guadagna molto meglio che a fare l'insegnante e si ha spesso a che fare con vermi meno disgustosi di quelli che si trovano in un professionale; e uno solo alla volta!

Se si lascia una supplenza, il punteggio del servizio svolto fino a quel momento viene assegnato o si perde?

Il punteggio maturato fino all'ultimo giorno di servizio si mantiene.

Comunque chiedo: perché in effetti non denunciare ai carabinieri? Hai presente che lezione per quegli idioti che si sentono costantemente impuniti?

Cloretta ha scritto:

tellina ha scritto:
Ma come ricordo sempre, qui dentro soprattutto, fuori...c'è un mondo senza lavoro o con lavori pessimi e stipendi ridicoli spesso ancor meno delle condizioni lavorative (che è tutto dire...).

Non sono mai riuscita a capire questo discorso. Se in cambio di due pasti al giorno siamo disposte a fare qualsiasi lavoro, allora perché non rivalutare la nobile arte dell'entreneuse a ore, all'aperto o indoor? Si guadagna molto meglio che a fare l'insegnante e si ha spesso a che fare con vermi meno disgustosi di quelli che si trovano in un professionale; e uno solo alla volta!

...cara mia...anche per far la 'occola ci vuole il fisico e non solo lo stomaco, la concorrenza è spietata.

Si dice sempre che il pesce inizia a puzzare dalla testa, e da come ragionano certi presidi capisci subito l'andazzo delle scuole che dirigono. I professionali a Milano non godono di bella fama, chissà come mai.

Mi dispiace Lillipis ma se stavi così male hai fatto bene a lasciare....
Comunque con certi ragazzi ho visto che non funzionano neanche le sospensioni o l'intervento autoritario del preside....semplicemente non temono nulla! L'unica è provare a spiazzarli in altri modi, ma non sempre si riesce. I genitori spesso non ci sono proprio, e se ci sono...sono peggio dei figli.
Come ha detto Bog, il problema va al di là della scuola, dei professori e del dirigente, è un problema SOCIALE che noi da soli non possiamo proprio affrontare. Una scuola non può essere un'isola felice in un mare di degrado.

Mi sono trovata anch'io in una situazione simile e per ben due volte.

La prima volta ho accettato di insegnare in una scuola professionale di periferia in cui erano accaduti episodi di violenza, anche gravi, tra gli alunni e nei confronti di alcuni docenti. Il preside era totalmente assente (o non c'era oppure fingeva di non esserci), i carabinieri stazionavano lì fuori quasi quotidianamente, l'istituto era spesso finito nelle prime pagine dei quotidiani locali. Si è trattato di una supplenza di pochi mesi, quindi ho stretto i denti, sono andata avanti e per fortuna non mi è accaduto nulla di grave.

La seconda volta invece ho avuto una supplenza annuale in un istituto d'arte. Il preside aveva pensato bene di raggruppare tutti i teppisti dell'istituto in un'unica classe e di affidarla ai docenti più "deboli": in pratica i docenti di discipline artistiche erano di ruolo, mentre tutti gli altri erano supplenti; in questo modo, se gli alunni si rifiutavano si stare attenti in classe e di studiare materie come italiano, matematica, inglese, scienze, ecc... i genitori e il dirigente potevano incolpare i docenti precari, perchè, si sa, sono inesperti e incompetenti, quindi non sanno "tenere la classe", nè motivare i ragazzi allo studio.

Entrambe le volte anch'io ho pianto moltissimo, ma non mi sono potuta permettere di lasciare l'incarico e perdere punteggio. Grazie a quegli anni di gavetta adesso insegno nei migliori licei della città e sono rispettata da tutti (alunni, genitori e dirigente). Certo, col senno di poi, se avessi saputo che con la riforma renziana avrei dovuto ricominciare la gavetta da zero, probabilmente avrei fatto scelte diverse...

Riguardo ai vostri ultimi interventi, sono d'accordo sul fatto che il problema sia sociale, quindi di degrado generale in tutti gli ambienti e non soltanto nelle scuole, ma in situazioni come queste la responsabilità maggiore è sempre del dirigente scolastico in primis, e poi dei genitori. Negli istituti in cui il dirigente non dà addosso ai docenti e non è favorevole alla promozione a tutti i costi, difficilmente si possono trovare ragazzi teppistelli e genitori disonesti.

Stellastellina1975 ha scritto:Negli istituti in cui il dirigente non dà addosso ai docenti e non è favorevole alla promozione a tutti i costi, difficilmente si possono trovare ragazzi teppistelli e genitori disonesti.

Alla fine, dopo tante considerazioni variegate che hai fatto, sei arrivata alla conclusione che io vado dicendo da anni in questo forum.
Se la scuola si deve piegare ai teppistelli e non viceversa, la scuola non esiste più.

giobbe ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:Negli istituti in cui il dirigente non dà addosso ai docenti e non è favorevole alla promozione a tutti i costi, difficilmente si possono trovare ragazzi teppistelli e genitori disonesti.

Alla fine, dopo tante considerazioni variegate che hai fatto, sei arrivata alla conclusione che io vado dicendo da anni in questo forum.
Se la scuola si deve piegare ai teppistelli e non viceversa, la scuola non esiste più.

Concordo con tutti i colleghi.
Comunque qualcosa penso possa essere fatto, ricordo che il dirigente per legge deve garantire la salute fisica e psichica dei suoi dipendenti.

Robert Bruce ha scritto:

giobbe ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:Negli istituti in cui il dirigente non dà addosso ai docenti e non è favorevole alla promozione a tutti i costi, difficilmente si possono trovare ragazzi teppistelli e genitori disonesti.

Alla fine, dopo tante considerazioni variegate che hai fatto, sei arrivata alla conclusione che io vado dicendo da anni in questo forum.
Se la scuola si deve piegare ai teppistelli e non viceversa, la scuola non esiste più.

Concordo con tutti i colleghi.
Comunque qualcosa penso possa essere fatto, ricordo che il dirigente per legge deve garantire la salute fisica e psichica dei suoi dipendenti.

Grazie dell'informazione, ma come si fa a costringerlo a farlo? Bisognerebbe denunciarlo. Secondo il dirigente la colpa è dell'insegnante perché è incompetente e quindi non in grado di tenere a bada i suoi alunni, nè di garantire loro il successo formativo. E allora come si fa a vincere la causa? E' la sua parola contro la tua. Inoltre, anche se fosse possibile, ricordiamoci quali sono i tempi e i costi di una causa civile. Infine, con la legge 107 la nostra reputazione con i DS conterà molto...
Direi che non c'è soluzione.

Stellastellina1975 ha scritto:Infine, con la legge 107 la nostra reputazione con i DS conterà molto...
Direi che non c'è soluzione.

Infatti, ritengo che il problema insormontabile sia principalmente questa assurda e scellerata legge 107. Un docente che, per difendere se stesso e la sua salute, fosse costretto ad agire coerentemente in questo modo, non verrebbe più scelto da nessun DS nel raggio di 300 KM. E' probabile che le uniche scuole dove verrà inserito dall'USR saranno o quelle difficilmente raggiungibili oppure quelle con gli alunni più problematici.

Ragazzi il C.D.C. è il fulcro principale ..