Cambio orario a gennaio: chi 5 giorni e chi 4!!!

Per problemi di stabilità del II piano della scuola, per non fare i doppi turni, siamo costretti a far ruotare le classi un giorno alla settimana e aggiungere la sesta ora (Scuola media). E' stato dunque approntato un nuovo orario, fatto da una collaboratrice della preside e oggi approvato in consiglio di istituto. La questione è sorta subito: ci sono 21 docenti che fanno tutto l'orario in 4 giorni e 27 che lo fanno in 5. A tutti è stato lasciato lo stesso giorno libero di prima ma ad alcuni se ne è aggiunto un altro, "per caso", come candidamente ammesso dalla collaboratrice che ha fatto l'orario, nel senso che hanno deciso di far ruotare le sezioni a due a due in ordine alfabetico, e a chi è capitato che le sezioni ruotano quel giorno si è trovato senza classi.
Prima del consiglio di oggi abbiamo chiesto alla preside di modificarlo, dicendo che è illegale e che non c'è equità nel trattamento riservato ai docenti. Abbiamo anche fatto notare che il clima fra i docenti sarà terribile, perchè ci saranno i privilegiati e i non privilegiati. Le abbiamo anche detto che una scuola dovrebbe garantire la trasparenza e la giustizia almeno in facciata, anche perchè si insegna a dei ragazzini. Lei ha detto che ci avrebbe pensato e poi ha fatto tutt'altro, dicendo che l'orario è una sua prerogativa.
Cosa possiamo fare come protesta? A chi ci possiamo rivolgere?

Tutto molto semplice: l'orario di cattedra non si può effettuare in meno di cinque giorni.

art. 28 c. 5 del CCNL

Nell'ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l'attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell'infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola elementare e in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d'istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.

Questo lo sapevamo e l'abbiamo detto sia a chi ha fatto l'orario che alla stessa preside, in via informale. Ci è stato detto da un'altra preside e dal sindacato di fare una richiesta scritta per conoscere i criteri oggettivi, scientifici ed equi secondo i quali è stato adottato questo orario, farla firmare dai 2/3 dei docenti ed inviarla oltre che alla preside anche al Ministero e all'USP. Il problema sono proprio le firme, che molti colleghi vigliacchi non vogliono mettere.

Qualora non riuscissimo a raccogliere le firme che servono, quale azione possiamo fare?

Non ho capito la "raccolta firme".
Anche un solo docente può chiedere per iscritto, formalmente, i criteri in base ai quali è stato formulato un orario che contrasta con il Contratto.
Il DS ha l'obbligo di rispondere. Se non risponde, si può anche pensare di andare avanti, ma il Ministero è, scusami se te lo dico, una cosa ridicola.
Il DS ha come proprio referente gerarchico il Dirigente dell'USR.

Io ti riporto quello che ci è stato detto. Però quello che ci è stato raccomandato è proprio di non fare una battaglia solitaria: ci è stato detto che più siamo meglio è (forse per via delle legge 107?). Anch'io penso che il Ministero sia una cosa inutile, ma l'USP non credo, visto che dovrebbe sapere come si comportano i dirigenti della propria provincia

Perfino l'RSU della scuola ha detto che da solo ormai non fa più nulla, e che quella non è una scuola ma una conigliera

Nessuno che può darmi un valido consiglio?