Dubbi vari sul concorso

Vorrei capire:

1) Le bozze, come tali, non sono definitive e neppure ufficiali, quindi non si sa ancora se alla prova scritta ci saranno domande "solo" sulle rispettive parti disciplinari, oppure sulla parte legislativa o didattico-metodologica, oppure ancora su tutti questi campi di competenza, o sbaglio?

2) Non si sa ancora su che cosa saranno le due domande di inglese (parte disciplinare, parte pedagogica, parte legislativa o su una a caso di queste sfere del sapere... oppure semplici domande in inglese per verificare la grammatica o il possesso del livello richiesto, su temi generici, tipo quelli che si affrontano nei corsi di inglese classici o a scuola) e, soprattutto, se resteranno domande "aperte", giusto?

3) Dal bando ci arriveranno indicazioni sui programmi informatici che ci faranno usare per lo scritto?

4) Le risposte in inglese saranno corrette da insegnanti di inglese o da docenti di parte disciplinare? Dove reperiranno docenti di inglese in possesso del lessico specialistico e delle conoscenze disciplinari di tutte le cdc (se ci faranno domande in inglese sulla parte disciplinare, ovviamente)? Certo, in ogni caso, dovranno sciropparsi tutto il vocabolario giuridico o pedagogico-didattico-metodologico, nel caso il Miur decida di farci domande su temi comuni a tutte le cdc....

5) A proposito del CLIL, l'inglese è previsto solo per l'insegnamento della storia (cdc A043-A050)? ...e solo in determinati anni del ciclo scolastico?

6) Non ci saranno difficoltà a trovare tanti pc disponibili e funzionanti per le cdc più numerose? Ricordo vagamente e per sentito dire che nel 2012 avevano fatto fare più sessioni per le preselettive, ma, allora, le domande erano estratte da batterie già note ai candidati. Se organizzassero più sessioni, nel nostro caso, non ci sarebbero candidati fortunati che verrebbero a conoscenza dei quesiti, ben prima del loro turno al computer?

7) Se superassimo il concorso, potremo scegliere la sede di insegnamento (cioè l'istituto, ovviamente all'interno dell'ambito territoriale da noi selezionato in fase di iscrizione) e avremo il tempo indeterminato, oppure rientreremo nel giro infernale dei nuovi decantati contratti (tre anni-scelta del dirigente-ecc.... ma, un dubbio: finiti i tre anni ci sarà il rischio di restare a piedi pur avendo vinto il concorso?)? Mi sembrava d'aver capito dagli articoli di OS che questo concorso avrebbe seguito le vecchie regole, poi ho letto però qualcosa di diverso (http://www.orizzontescuola.it/news/concorso-scuola-docenti-come-si-verr-assunti-dopo-averlo-vinto-contratti-triennali-e-spetter-ai)...

Grazie a chi avrà la pazienza e gentilezza di rispondere :-)

1) Le bozze sono bozze, tuttavia credo che vadano prese sul serio.
2) Non si sa nulla e non so nemmeno se lo diranno prima del concorso.
3) Non lo so.
4) Il commissario di inglese c'era già nel 2012. Ufficialmente correggerà la commissione come all'esame di stato. Se il tuo compito l'ha corretto un commissario solo e quale oppure si saranno messi in due o tutti insieme, credo che non lo saprai mai.
5) Sì, discipline non linguistiche. Dalla terza alla quinta per il liceo linguistico, se non sbaglio solo in quinta per gli altri indirizzi.
6) Penso che potrebbe essere un problema. Dipenderà dal numero dei candidati.
7) Vorrei che fosse chiaro una volta per tutte che i nuovi contratti saranno a tempo indeterminato e che non si rischia di essere licenziati, ma al massimo di dover cambiare scuola. Si potrà scegliere l'ambito, non la specifica scuola, perché l'incarico lo assegna il Ds tra i docenti disponibili.

Dec ha scritto:
7) Vorrei che fosse chiaro una volta per tutte che i nuovi contratti saranno a tempo indeterminato e che non si rischia di essere licenziati, ma al massimo di dover cambiare scuola. Si potrà scegliere l'ambito, non la specifica scuola, perché l'incarico lo assegna il Ds tra i docenti disponibili.

Aggiungo un'altra domanda a quelle fatte dall'utente aquilegia:

Quelli che vincono il concorso senza piazzarsi in una posizione utile in graduatoria possono essere chiamati per supplenze brevi (1, 2 o 3 settimane) o brevissime (tre o quattro giorni)?

Scusate ma per "ambito territoriale" cosa si intende? Il docente cosa indica,la regione,la provincia,la zona... di dove vorrebbe essere scelto ?

piuccia ha scritto:Scusate ma per "ambito territoriale" cosa si  intende? Il docente cosa indica,la regione,la provincia,la zona... di dove vorrebbe essere scelto ?

Credo che gli ambiti siano regionali,mi pare di aver capito.

Frammento_Adespoto ha scritto:

Quelli che vincono il concorso senza piazzarsi in una posizione utile in graduatoria possono essere chiamati per supplenze brevi (1, 2 o 3 settimane) o brevissime (tre o quattro giorni)?

dalla graduatoria del concorso non vengono assegnate supplenze.
le graduatorie del concorso vengono utilizzate esclusivamente per l'assegnazione dei ruoli nel triennio 2016/18

paolo88 ha scritto:

piuccia ha scritto:Scusate ma per "ambito territoriale" cosa si  intende? Il docente cosa indica,la regione,la provincia,la zona... di dove vorrebbe essere scelto ?

Credo che gli ambiti siano regionali,mi pare di aver capito.

Credo, credo..., da quello che ho inteso finora, che gli ambiti territoriali siano ancora in corso di definizione (dovrebbero essere individuati entro giugno... devo averlo letto da qualche parte), ma spero vivamente che non siano di ampiezza "regionale", bensì almeno provinciale: anche perchè, se l'assegnazione sarà non più ad una scuola, ma ad un ambito, c'è il rischio di doversi spostare ogni triennio, a seconda dei PTOF e delle scelte dei DS e/o del caso, da una scuola all'altra di questo bendetto territorio ...
Cmq, ovviamente, non ho alcuna certezza ....
Ne approfitto per ringraziare ancora Dec delle risposte :-)

aquilegia infatti...se l'ambito fosse inteso come regione,è troppo vasto! Non tutti hanno modo di spostarsi di tanto,e sarebbe un peccato dover rinunciare (parlo sempre nella remotissima possibilità di vincerlo,il concorso). A proposito,ma se poi uno dovesse rinunciare,che succede? Lo so,siamo nel regno dell'ipotetico...

aquilegia ha scritto:

paolo88 ha scritto:

piuccia ha scritto:Scusate ma per "ambito territoriale" cosa si  intende? Il docente cosa indica,la regione,la provincia,la zona... di dove vorrebbe essere scelto ?

Credo che gli ambiti siano regionali,mi pare di aver capito.

Credo, credo..., da quello che ho inteso finora, che gli ambiti territoriali siano ancora in corso di definizione (dovrebbero essere individuati entro giugno... devo averlo letto da qualche parte), ma spero vivamente che non siano di ampiezza "regionale", bensì almeno provinciale: anche perchè, se l'assegnazione sarà non più ad una scuola, ma ad un ambito, c'è il rischio di doversi spostare ogni triennio, a seconda dei PTOF e delle scelte dei DS e/o del caso, da una scuola all'altra di questo bendetto territorio ...
Cmq, ovviamente, non ho alcuna certezza ....
Ne approfitto per ringraziare ancora Dec delle risposte :-)

Comunque è un problema molto secondario,di cui ci preoccuperemo nel remoto caso di superare il concorso

piuccia ha scritto:aquilegia infatti...se l'ambito fosse inteso come regione,è troppo vasto! Non tutti hanno modo di spostarsi di tanto,e sarebbe un peccato dover rinunciare (parlo sempre nella remotissima possibilità di vincerlo,il concorso). A proposito,ma se poi uno dovesse rinunciare,che succede? Lo so,siamo nel regno dell'ipotetico...

Stanno cercando in ogni modo di introdurre le dinamiche del privato nella scuola, aumentando i meccanismi di concorrenza tipici del libero mercato. Teoricamente questo dovrebbe garantire un corpo docente sempre migliore alle scuole dei DS più svegli o più fortunati, che riusciranno ad accaparrarsi i candidati con cv più appetibili ... insomma, inizierà una guerra tra docenti e una guerra tra DS ... e, aggiungo io, guerre tra poveri, in un clima di tensione generale, condita dalle solite raccomandazioni: e sottolineo guerre tra poveri, perchè insegnanti e Ds sono complessivamente sottopagati per ciò che si pretende da loro.
Questa innovazione denota, tra l'altro, una scarsa fiducia nell'esistenza di persone impegnate a prescindere dalla stabilità del proprio posto, responsabili e affidabili anche se con un'occupazione "sicura", capaci di passione nell'insegnamento, indipendentemente dal mondo di lupi che ci circonda.
Amaramente, dico che vorrò proprio vedere che fine faremo quando, a 55-60-65 anni, dovremo essere continuamente costretti a dimostrare, dimostrare e dimostrare, atttraverso titoli, seminari, progetti (qualsiasi cosa faccia apparenza e, sperabilmente, anche sostanza nel cv), le nostre sempre più aggiornate competenze e stare sulla graticola per mantenere alta la nostra forza contrattuale, senza mai un cedimento, senza mai una fisiologica "pausa" che non comporti necessariamente anche il fatto di cambiare luogo di lavoro. Di per sè sarebbe un fatto positivo, arricchire conoscenze ed esperienze, mutando sede continuamente, però ritengo sia una pratica sostenibile a 25-30-35 anni... poi diventa sfibrante: doversi continuamente adattare a nuovi ambienti, nuovi regolamenti, entrare nella filosofia di nuovi DS, non avere mai colleghi che possano anche diventare amici e fidati collaboratori per far crescere, con delicatezza e attenzione, generazioni sempre diverse (perchè i colleghi non resteranno mai, mai gli stessi) ....
E in tutto ciò, dovremo crescere i figli piccoli e riservare, giustamente, sempre più tempo (perchè mancano servizi e infrastrutture ... e denaro) ai genitori anziani e, magari, malati .... ci aspetta una vita in trincea, almeno dal punto di vista psicologico (ma probabilmente anche materiale).
L'umanità "vera" non viene mai vista e valorizzata dallo Stato: non si crede possibile che un docente, una volta superate le debite selezioni, una volta dimostrate le famose competenze, sia in grado di auto-gestire la propria crescita umana e professionale. Non si nutre fiducia nel fatto che, spesso, le esperienze e le sofferenze della vita possano far crescere quanto e più del conseguimento di un pezzo di carta straccia, legato ad un interessante corso culturale, di informatica, di contenuto disciplinare o simili: ciascuno fa i conti con la propria coscienza e questo dovrebbe bastare...
Il primo contatto con gli studenti non è ancora robotico, per fortuna, non è ancora filtrato da una pagina di carta: sono elementi che ci sono, ma intervengono in un secondo momento. Il primissimo scambio docente-studente passa attraverso gesti, sguardi e parole di comprensione, cariche di passione per ciò che si trasmette (e si sente dal tono, dalla mimica facciale, dalla consapevolezza interiore di chi parla), ed è alimentato dall'esempio, dagli incoraggiamenti, dalla giusta empatia: senza questo, non ci può essere nulla, senza umanità, non c'è vera trasmissione ... di qualsiasi cosa.
Scusate lo sfogo, sono stata colta da un momento, forse, di tristezza ed eccessivo pessimismo (o realismo?)...

aquilegia ha scritto:

paolo88 ha scritto:

piuccia ha scritto:Scusate ma per "ambito territoriale" cosa si  intende? Il docente cosa indica,la regione,la provincia,la zona... di dove vorrebbe essere scelto ?

Credo che gli ambiti siano regionali,mi pare di aver capito.

Credo, credo..., da quello che ho inteso finora, che gli ambiti territoriali siano ancora in corso di definizione (dovrebbero essere individuati entro giugno... devo averlo letto da qualche parte), ma spero vivamente che non siano di ampiezza "regionale", bensì almeno provinciale: anche perchè, se l'assegnazione sarà non più ad una scuola, ma ad un ambito, c'è il rischio di doversi spostare ogni triennio, a seconda dei PTOF e delle scelte dei DS e/o del caso, da una scuola all'altra di questo bendetto territorio ...
Cmq, ovviamente, non ho alcuna certezza ....
Ne approfitto per ringraziare ancora Dec delle risposte :-)

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queste le istruzioni per gli ambiti territoriali. Anche se la legge 107/2015 dice che si ha tempo fino al 30 giugno gli USR si stanno già muovendo per la loro costituzione in quanto su di essi verrà disposta anche la mobilità degli insegnanti di ruolo

lallaorizzonte ha scritto:

aquilegia ha scritto:

paolo88 ha scritto:

piuccia ha scritto:Scusate ma per "ambito territoriale" cosa si  intende? Il docente cosa indica,la regione,la provincia,la zona... di dove vorrebbe essere scelto ?

Credo che gli ambiti siano regionali,mi pare di aver capito.

Credo, credo..., da quello che ho inteso finora, che gli ambiti territoriali siano ancora in corso di definizione (dovrebbero essere individuati entro giugno... devo averlo letto da qualche parte), ma spero vivamente che non siano di ampiezza "regionale", bensì almeno provinciale: anche perchè, se l'assegnazione sarà non più ad una scuola, ma ad un ambito, c'è il rischio di doversi spostare ogni triennio, a seconda dei PTOF e delle scelte dei DS e/o del caso, da una scuola all'altra di questo bendetto territorio ...
Cmq, ovviamente, non ho alcuna certezza ....
Ne approfitto per ringraziare ancora Dec delle risposte :-)

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queste le istruzioni per gli ambiti territoriali. Anche se la legge 107/2015 dice che si ha tempo fino al 30 giugno gli USR si stanno già muovendo per la loro costituzione in quanto su di essi verrà disposta anche la mobilità degli insegnanti di ruolo

Grazie infinite delle info e del link!

Aquilegia, condivido ogni parola del tuo "sfogo"... Che tristezza guarda, davvero... Col concorso poi ho paura che per molti di noi finirà prima di iniziare, anche se voglio sperare che non sia così...

Scusatemi, sono nuova del forum. Vorrei capire,ma ci sono dei termini per iscriversi a sto benedetto concorso? Su istanze on line non trovo nulla!

E' ancora presto. Il bando è annunciato per la settimana prossima, poi sarà avviata la procedura.