Potenziamento: prospettive?

piccoloprincipe14 ha scritto:Poi cerchiamo di evitare toni aggressivi per favore

sono un insegnante della provincia di Cagliari, coinvolto in questi giorni nell'invio dell'istanza di mobilità, come tanti altri, nella cosiddetta "fase A". Le scrivo nella speranza di ricevere da parte Sua un chiarimento su alcune indiscrezioni in merito a presunte direttive del Ministero sulla procedura di elaborazione della mobilità comunale e provinciale.

Da alcuni giorni, diversi insegnanti coinvolti nella fase A, segnalano la notizia, ottenuta da incerte fonti degli ambienti sindacali e di alcuni uffici scolastici, che dal Ministero sarebbe giunta una direttiva interna che dispone agli uffici scolastici l'elaborazione della mobilità verso i posti di potenziamento esclusivamente nelle procedure successive alla fase A.

Non so quanto sia attendibile questa notizia, nel quadro di sostanziale incertezza e confusione che quest'anno regola l'intera procedura di mobilità, soprattutto alla luce delle novità introdotte dalla Legge 107/2015 e del forte ritardo in cui si colloca l'approvazione del CCNI 2016-2017 e l'emanazione dell'ordinanza ministeriale relativa alla mobilità. Certo è che molti insegnanti vivono con apprensione gli sviluppi di questa notizia, in quanto la presunta disposizione avrebbe un impatto non trascurabile sulle aspettative di decine di migliaia, se non centinaia di migliaia, di docenti che aspirano ad un movimento territoriale o professionale in ambito comunale o provinciale.

Qualora le destinazioni disponibili fossero davvero limitate ai soli posti dell'organico di diritto, in ragione della preclusione ai posti vacanti e disponibili dell'organico di potenziamento, verrebbero drasticamente ridimensionate le aspettative di chi, anche da molti anni, aspira ad ottenere il trasferimento territoriale o professionale in una sede più sostenibile, di chi, nella condizione di soprannumerario nell'ambito provinciale, aspira ad un riassorbimento negli organici delle istituzioni scolastiche della provincia, di chi in qualità di neo immesso nelle fasi 0 e A del piano di immissioni in ruolo 2015, è in attesa dell'assegnazione definitiva. Vorrei farLe osservare che una tale disposizione creerebbe scenari di difficile accettazione sul piano giuridico o addirittura di non facile gestione sotto l'aspetto tecnico. Ne cito alcuni:

1) la limitazione della mobilità della fase A ai soli posti dell'organico di diritto aprirebbe un numero elevato di contenziosi amministrativi e legali a causa della partecipazione, ai movimenti sui posti dell'organico di potenziamento, riservata esclusivamente agli aspiranti ai trasferimenti da altre province e ai neo immessi della fase B e C del 2015. Infatti, questa presunta disposizione interna sancirebbe una precedenza de facto nelle aspirazioni di questi docenti rispetto ai vecchi immessi in ruolo, anche con punteggi elevati o con diritti di precedenza, dei soprannumerari, degli immessi in ruolo in fase 0 e A del 2015. Una disposizione amministrativa interna che violerebbe le norme vigenti, dal momento che sia la Legge 107/15 sia il CCNI 2016-17 sanciscono che i movimenti si attuano su tutti i posti vacanti e disponibili dell'organico dell'autonomia, compresi quelli assegnati provvisoriamente agli immessi in fase B e C del piano straordinario di assunzioni. Questa disposizione violerebbe inoltre i diritti acquisiti sanciti dalle norme legislative e contrattuali pregresse e non superate dalle attuali, secondo le quali la mobilità è regolata sulla base di scale di merito e precedenze definite dalla titolarità in provincia, dai titoli di anzianità, esigenze di famiglia e generali, dal possesso di specifici requisiti.

2) sa bene e meglio di me che la partecipazione alla mobilità limitata a posti dell'organico di diritto rende pressoché impossibile l'allocazione dei soprannumerari in classi di concorso in esubero provinciale. La condizione di esubero di questi docenti, infatti, persiste da anni a causa dell'impossibilità di riassorbirli sui posti di organico di diritto. Come si pensa, per fare un esempio, di riallocare i 30 soprannumerari della ex Dotazione Organica Provinciale dell'A019, se non possono partecipare ai movimenti sui 39 posti di potenziamento definiti per la provincia di Cagliari? Quale esito comparirà il 24 giugno, per questi docenti? saranno destinati ad un trasferimento interprovinciale d'ufficio, per assenza di posti disponibili, a favore dell'assegnazione di 39 posti a docenti provenienti da altre province o neo immessi anche con 0 anni di servizio? Oppure resteranno nel limbo della condizione di soprannumerario, in un contesto incompatibile con l'impianto degli ambiti territoriali a numero chiuso definito dalla Legge 107?

3) a fronte del privilegio fittizio di una mobilità che conferisce, per il 2016, la titolarità di sede, verrebbe meno il principio di fondo, sbandierato dalla riforma della "buona scuola", che vorrebbe far partecipare tutti i docenti ad un meccanismo di incontro tra offerta e domanda sulla base delle competenze e dei curricoli dei docenti e della progettualità e dell'autonomia delle istituzioni scolastiche. In tutto il territorio nazionale, 100-200 mila docenti e forse anche di più, potranno partecipare solo a movimenti per lo più compensativi che mettono in gioco un numero relativamente limitato di posti dell'organico di diritto, precludendo l'accesso alle decine di migliaia di posti dell'organico di potenziamento.

4) la procedura di inoltro delle domande che si svolge in questi giorni, infine, è regolata da aspettative che sono basate sui dispositivi della legge 107 e del CCNI. Qualora fossero fondate le voci su questa direttiva ministeriale, le preferenze espresse nell'attuale procedura di inoltro si effettuerebbero su criteri infondati, in un clima di totale assenza di trasparenza e in piena violazione delle norme vigenti, con risultati che sarebbero visibili solo al momento della pubblicazione degli esiti dei movimenti della fase A.

A fronte di queste criticità, questa fantomatica disposizione non avrebbe alcuna motivazione se non quella di una difficoltà di adempiere, entro le scadenze definite, alla ripartizione territoriale dei posti di potenziamento sulla base dei PTOF delle singole istituzioni scolastiche e dei piani di contingentamento definiti dagli uffici scolastici regionali. Non vedo altre ragioni, in quanto l'eventuale disponibilità provinciale di posti per le fasi B, C e D, non verrebbe sostanzialmente compromessa, in quanto i movimenti comunali e provinciali sarebbero compensativi, al netto dei riassorbimenti dei soprannumerari e della mobilità professionale sul 25% dei posti dell'organico dell'autonomia.

Mi scuso per la lunghezza della presente, ma auspico che possa comprendere le ragioni che mi hanno portato a disturbarLa. Siamo in tanti ad attendere con apprensione conferme o smentite in merito a queste presunte disposizioni interne. So bene che non è tenuto a dare un riscontro alla mia richiesta, ma confido in una sua informale cortesia per fare luce in questo oscuro clima di incertezza. Mi auguro inoltre che dagli uffici periferici vi adoperiate per far presente al Ministero le criticità che scaturirebbero a seguito di questa eventuale assurda disposizione.

Ringrazio per l'attenzione e per un eventuale cortese riscontro
porgendo i miei cordiali saluti

Giancarlo Dessì ha scritto:Va be', la rilascio sotto licenza Creative Commons. Liberamente modificabile e redistribuibile.