Consigli per chi deve ancora partecipare: lasciate perdere i contenuti!

Ciao a tutti! Non so se sia utile o invece risulti ormai scontato, ma dopo avere affrontato la prova di italiano mi viene spontaneo dare qualche consiglio, se qualcuno ne avesse bisogno...
Partendo dal presupposto che ovviamente per le prossime CDC lo stile delle domande potrebbe anche cambiare, nel caso invece dovesse rimanere quello delle prove fatte fino ad ora, fidatevi: i contenuti servono, ovviamente, ma non è utile approfondirli fino allo stremo, cercando di memorizzare un'infinità di dati e di andare a scovare chissà quali particolarità o cavilli. Gli autori che ci hanno chiesto di affrontare oggi non erano degli autori minori ma i grandi della letteratura, e anche le tematiche di geostoria erano molto ampie e tutto sommato prevedibili, o comunque ragionevoli.
A mio parere è sensato ripensare bene alla propria esperienza concreta, rivedendo qualche percorso che si è già affrontato e immaginando ulteriori collegamenti/declinazioni; consultare un po' di materiali per gli insegnanti (di quelli allegati ai libri di testo) per visionare esempi di verifiche e di griglie o anche esempi di UdA/UD; tenersi pronta una rosa di testi/documenti/materiali da citare nel caso chiedano di sviluppare un certo argomento; avere ben chiaro cosa si insegna e quando, per evitare di proporre alle medie un argomento che di solito si fa alle superiori, o un argomento da prima superiore in una terza ecc...
Ovviamente i miei suggerimenti sono forse più adatti alle discipline umanistiche, non so...

Altra cosa: il fattore ansia gioca brutti scherzi. Fondamentale è mantenere la calma e la lucidità. A mio parere è anche meglio non lasciare niente in bianco, ma piuttosto fare lo sforzo sovrumano di partorire qualcosa a tutti i costi, fosse anche approssimativo e generico... sempre meglio che niente!

Detto ciò, queste sono solo le mie idee... Non so come sia andata io... Ma incrocio le dita e faccio a tutti un grande in bocca al lupo!

Grazie per i tuoi preziosi consigli. Crepi il lupo. Volevo chiederti se le domande si possono visualizzare tutte.

nora86 ha scritto:
Altra cosa: il fattore ansia gioca brutti scherzi. Fondamentale è mantenere la calma e la lucidità. A mio parere è anche meglio non lasciare niente in bianco, ma piuttosto fare lo sforzo sovrumano di partorire qualcosa a tutti i costi, fosse anche approssimativo e generico... sempre meglio che niente!

Condivido in pieno. Considerando l'interpretabilitá delle correzioni, ritengo che una risposta in bianco faccia la differenza, perché non darebbe comunque alcun punto. Meglio allora essere molto sintetici ma dare tutte le risposte, sperando di ottenere il massimo dei punti a seconda di chi giudicherà, piuttosto che dilungarsi su qualcuna e lasciarne in bianco altre.

Anche io condivido soprattutto la teoria che le prove saranno variabili...oggi ne abbiamo avuto la prova hanno aggiunto cose nuove

Grazie mille nora86....mi pare tutto pienamente condivisibile!

In effetti da quello che ho letto mi pare che le domande siano ben strutturate, in grado di mettere in luce le capacità d'insegnamento.

Unico neo la questione DSA-BES: "in una classe con un BES ....."; santo cielo, non è che tutti i BES siano uguali ! Ci sarà differenza tra uno straniero che non parla ancora italiano ed un italiano con il padre alcolizzato ?

Consiglio di mettere in evidenza questa stortura quando capiterà nelle prossime prove.

Se mi fai domande ben strutturate sapendo bene che non avrò mai il tempo di rispondere in maniera altrettanto strutturata vuol dire che non stai cercando di valutare le mie capacità di insegnamento, ma di ostentare le tue capacità di fare buone domande. Di cosa e come risponderò io in quei 18' risicati non te ne frega nulla.

peccato che chi ha svolto la prova c'ha perso un po' del suo tempo risicato per dover decidere a quale razza di BES fare riferimento e pure specificarlo nella traccia...che poi un BES su Petrarca giusto a noi poteva capitare...sai quanti colleghi si sarebbero messi a strillare che avevano la peste in classe!

alfredo_tripicchio ha scritto:Se mi fai domande ben strutturate sapendo bene che non avrò mai il tempo di rispondere in maniera altrettanto strutturata vuol dire che non stai cercando di valutare le mie capacità di insegnamento, ma di ostentare le tue capacità di fare buone domande. Di cosa e come risponderò io in quei 18' risicati non te ne frega nulla.

sostanzialmente, lo stesso parere
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i quesiti di inglese sono di comprensione di tutto il testo o tipo il testo è diviso in paragrafi e ogni per ogni paragrafo c'è un quesito di comprensione?

alfredo_tripicchio ha scritto:Se mi fai domande ben strutturate sapendo bene che non avrò mai il tempo di rispondere in maniera altrettanto strutturata vuol dire che non stai cercando di valutare le mie capacità di insegnamento, ma di ostentare le tue capacità di fare buone domande. Di cosa e come risponderò io in quei 18' risicati non te ne frega nulla.

Esatto.

michetta ha scritto:

alfredo_tripicchio ha scritto:Se mi fai domande ben strutturate sapendo bene che non avrò mai il tempo di rispondere in maniera altrettanto strutturata vuol dire che non stai cercando di valutare le mie capacità di insegnamento, ma di ostentare le tue capacità di fare buone domande. Di cosa e come risponderò io in quei 18' risicati non te ne frega nulla.

sostanzialmente, lo stesso parere
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secondo post:
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Trovo invece corretta la lamentela sulla velocità di digitazione; chi scrive veloce ha una marcia in più che non dovrebbe essere così discriminante ed invece lo è.

Però il problema si conosce da mesi, nel frattempo un po' di pratica spero l'abbiate fatta.

nora86 ha scritto:Ciao a tutti! Non so se sia utile o invece  risulti ormai scontato, ma dopo avere affrontato la prova di italiano mi viene spontaneo dare qualche consiglio, se qualcuno ne avesse bisogno...
Partendo dal presupposto che ovviamente per le prossime CDC lo stile delle domande potrebbe anche cambiare, nel caso invece dovesse rimanere quello delle prove fatte fino ad ora, fidatevi: i contenuti servono, ovviamente, ma non è utile approfondirli fino allo stremo, cercando di memorizzare un'infinità di dati e di andare a scovare chissà quali particolarità o cavilli. Gli autori che ci hanno chiesto di affrontare oggi non erano degli autori minori ma i grandi della letteratura, e anche le tematiche di geostoria erano molto ampie e tutto sommato prevedibili, o comunque ragionevoli.
A mio parere è sensato ripensare bene alla propria esperienza concreta, rivedendo qualche percorso che si è già affrontato e immaginando ulteriori collegamenti/declinazioni; consultare un po' di materiali per gli insegnanti (di quelli allegati ai libri di testo) per visionare esempi di verifiche e di griglie o anche esempi di UdA/UD; tenersi pronta una rosa di testi/documenti/materiali da citare nel caso chiedano di sviluppare un certo argomento; avere ben chiaro cosa si insegna e quando, per evitare di proporre alle medie un argomento che di solito si fa alle superiori, o un argomento da prima superiore in una terza ecc...
Ovviamente i miei suggerimenti sono forse più adatti alle discipline umanistiche, non so...

Altra cosa: il fattore ansia gioca brutti scherzi. Fondamentale è mantenere la calma e la lucidità. A mio parere è anche meglio non lasciare niente in bianco, ma piuttosto fare lo sforzo sovrumano di partorire qualcosa a tutti i costi, fosse anche approssimativo e generico... sempre meglio che niente!

Detto ciò, queste sono solo le mie idee... Non so come sia andata io... Ma incrocio le dita e faccio a tutti un grande in bocca al lupo!

Boh a me sembra l'esatto contrario: le domande finora sono state molto disciplinari e molto cavillose in tutte le classi di concorso. Anche in italiano: un confronto tra vari poeti, da declinare poi per la didattica in classe, da solo richiederebbe l'intero tempo a disposizione per la prova, per quanto si possa aver studiato accuratamente il programma.

Tutto ciò è successo malgrado la promessa tutta politica e propagandistica di "prove non nozionistiche", in cui con non nozionistiche si intendeva non centrate sui contenuti disciplinari (come è invece giusto che avvenga) e malgrado le false speranze indotte da alcuni sindacalisti che consigliavano di lasciar perdere i contenuti e puntare tutto sulla didattica. Del resto bastava leggere con attenzione i programmi di esame per accorgersi che certe rassicurazioni fossero basate sul nulla.

In pratica al carico già quasi proibitivo della conoscenza completa del programma della propria disciplina si è aggiunto quello sulle strategie didattiche, che per quanto intuitivamente più alla portata di docenti che hanno già esperienza, comporta comunque una perdita di tempo utile alla risposta della parte disciplinare delle domande.

ushikawa ha scritto:

nora86 ha scritto:Ciao a tutti! Non so se sia utile o invece  risulti ormai scontato, ma dopo avere affrontato la prova di italiano mi viene spontaneo dare qualche consiglio, se qualcuno ne avesse bisogno...
Partendo dal presupposto che ovviamente per le prossime CDC lo stile delle domande potrebbe anche cambiare, nel caso invece dovesse rimanere quello delle prove fatte fino ad ora, fidatevi: i contenuti servono, ovviamente, ma non è utile approfondirli fino allo stremo, cercando di memorizzare un'infinità di dati e di andare a scovare chissà quali particolarità o cavilli. Gli autori che ci hanno chiesto di affrontare oggi non erano degli autori minori ma i grandi della letteratura, e anche le tematiche di geostoria erano molto ampie e tutto sommato prevedibili, o comunque ragionevoli.
A mio parere è sensato ripensare bene alla propria esperienza concreta, rivedendo qualche percorso che si è già affrontato e immaginando ulteriori collegamenti/declinazioni; consultare un po' di materiali per gli insegnanti (di quelli allegati ai libri di testo) per visionare esempi di verifiche e di griglie o anche esempi di UdA/UD; tenersi pronta una rosa di testi/documenti/materiali da citare nel caso chiedano di sviluppare un certo argomento; avere ben chiaro cosa si insegna e quando, per evitare di proporre alle medie un argomento che di solito si fa alle superiori, o un argomento da prima superiore in una terza ecc...
Ovviamente i miei suggerimenti sono forse più adatti alle discipline umanistiche, non so...

Altra cosa: il fattore ansia gioca brutti scherzi. Fondamentale è mantenere la calma e la lucidità. A mio parere è anche meglio non lasciare niente in bianco, ma piuttosto fare lo sforzo sovrumano di partorire qualcosa a tutti i costi, fosse anche approssimativo e generico... sempre meglio che niente!

Detto ciò, queste sono solo le mie idee... Non so come sia andata io... Ma incrocio le dita e faccio a tutti un grande in bocca al lupo!

Boh a me sembra l'esatto contrario: le domande finora sono state molto disciplinari e molto cavillose in tutte le classi di concorso. Anche in italiano: un confronto tra vari poeti, da declinare poi per la didattica in classe, da solo richiederebbe l'intero tempo a disposizione per la prova, per quanto si possa aver studiato accuratamente il programma.

Tutto ciò è successo malgrado la promessa tutta politica e propagandistica di "prove non nozionistiche", in cui con non nozionistiche si intendeva non centrate sui contenuti disciplinari (come è invece giusto che avvenga) e malgrado le false speranze indotte da alcuni sindacalisti che consigliavano di lasciar perdere i contenuti e puntare tutto sulla didattica. Del resto bastava leggere con attenzione i programmi di esame per accorgersi che certe rassicurazioni fossero basate sul nulla.

In pratica al carico già quasi proibitivo della conoscenza completa del programma della propria disciplina si è aggiunto quello sulle strategie didattiche, che per quanto intuitivamente più alla portata di docenti che hanno già esperienza, comporta comunque una perdita di tempo utile alla risposta della parte disciplinare delle domande.

Concordo pienamente.
Quando riflettevo, con mio marito, su come potessero essere strutturate, queste 6 domande, avevo escluso proprio quello che invece sta tristemente accadendo. Perché, pensavo, fare domande impostate sulla didattica comporta che uno conosca benissimo la materia, e benissimo la didattica, il che va bene, ma è impossibile rispondere in 18' x 6 a domande così complesse. Una simile soluzione, sostenevo, potrebbe essere fattibile solo dando un unico tema da elaborare con 6 quesiti, ma il rischio sarebbe stato incentrarlo su una sola domanda disciplinare, quindi molto soggetta alla fortuna/sfortuna di conoscere bene/male proprio quell'argomento.
Infatti la mia ipotesi era: 4 di pura materia, come il concorso 2012, più 2 generiche di fuffodidattica, del tipo "quanto pesa 1 kg di piume? e 1 kg di piombo?", perché essendo un concorso per soli abilitati, con 8 domande, qualche domanda cuscinetto ci voleva (secondo me).
Sono stata tristemente smentita, veramente, si sta verificando la peggiore delle ipotesi che avevo fatto a suo tempo, escludendola perché materialmente insensata (18 minuti a domanda, è una missione IMPOSSIBILE) e molto esposta all'arbitrarietà elle cmmissioni. Poi, cosa gravissima, senza nemmeno un foglio per uno schemino, per riordinare le idee. Quindi la prova computer based è una disgrazia. Anche se non sono male a digitare, mi pare che sia solo una presa in giro, l'ennesima nei confronti dei precari. In questo momento provo un grande sconforto.

dubitoergosum ha scritto: è impossibile rispondere in 18' x 6 a domande così complesse.

E' impossibile rispondere ........ bene; ma non è necessario rispondere bene, è sufficiente rispondere meglio degli altri.

Elenchi il candidato tutti i numeri naturali compresi tra 0 ed 1000000000.

Giovanni: 0 1 2 3 4

Filippo: 0 1 2 3 4 5 6

Filippo vince anche se ha fatto schifo, perchè Giovanni ha fatto più schifo.

"Se avessi detto più due avrei vinto io"

avidodinformazioni ha scritto:

dubitoergosum ha scritto: è impossibile rispondere in 18' x 6 a domande così complesse.

E' impossibile rispondere ........ bene; ma non è necessario rispondere bene, è sufficiente rispondere meglio degli altri.

Elenchi il candidato tutti i numeri naturali compresi tra 0 ed 1000000000.

Giovanni: 0 1 2 3 4

Filippo: 0 1 2 3 4 5 6

Filippo vince anche se ha fatto schifo, perchè Giovanni ha fatto più schifo.

Se contare fino a 6 è ritenuto insufficiente dalla commissione non vincono nè Giovanni nè Filippo.
Dipende da QUANTO saranno tolleranti sui quattro concetti raffazzonati che riusciremo a scrivere.

La commissione non è stupida, sa che in 18 min non si possono fare miracoli e secondo me il fatto che nessun candidato scriva un saggio di 100 pagine a quesito, considerando il compenso di 0.5 € a compito, non può che farli felici e disporli al meglio.

schippy ha scritto:i quesiti di inglese sono di comprensione di tutto il testo o tipo il testo è diviso in paragrafi e ogni per ogni paragrafo c'è un quesito di comprensione?

Per inglese funziona così: c'è il testo, e sotto la prima domanda con le 4 opzioni da crocettare. Il testo è unico, ma la prima domanda si riferisce alle prime righe, quindi uno può leggere quelle e rispondere alla domanda senza bisogno di arrivare necessariamente alla fine del testo (cosa che comunque, se vuole farsi un'idea globale, ovviamente può fare). Risposto alla prima domanda si fa il solito click su conferma e appare la seconda domanda, che si riferirà alle righe successive del testo... e così via. Il testo insomma rimane fisso, e le domande compaiono man mano che si procede. Spero di essere stata chiara.

UN ALTRO CONSIGLIO IMPORTANTE!!! Se pensate che lavorereste meglio nel silenzio, portatevi dei tappi per le orecchie!!! Non è facile isolarsi e concentrarsi con altre 20 persone che battono freneticamente a computer nella stessa stanza!

Comunque ragazzi, riguardo a quanto avete risposto in questo thread, io sono la prima ad essere d'accordo con voi e NON ritengo questa modalità d'esame ben fatta, ragionevole o giusta. Semplicemente ho voluto condividere qualche impressione che a mio parere, non potendo noi cambiare la situazione, almeno ci dia uno strumento in più per farvi fronte.
Possiamo lamentarci per mesi evidenziando gli innumerevoli difetti di questo concorso, che io per prima individuo con molta chiarezza, ma alla fine dei conti, nel frattempo, possiamo anche cercare le strategie per affrontarlo meno peggio che possiamo, se abbiamo interesse a farlo...
Riguardo alla prova di italiano che ho sostenuto, l'ho definita a mio parere "non nozionistica e cavillosa" solo perché Petrarca, Montale, Leopardi, Ungaretti e Pascoli, la Costituzione, la figura "del diverso e dell'emarginato" ecc... non sono argomenti di nicchia... alla fine delle scuole superiori li conosciamo più o meno tutti. La difficoltà, a mio parere, stava in altro... ma poi siamo tutti diversi, quindi ci sta che qualcuno non sia d'accordo!

Grazie mille Nora86

Io do invece un altro consiglio: siate voi stessi. Se siete schematici, siate schematici. Se siete discorsivi-riflessivi, siate discorsivi-riflessivi. Se spiegare il taglio di un contenuto vi sembra essenziale per come impostereste la lezione in classe, spiegatelo.

Io mi sono rotolata nei rimpianti per tre giorni dopo la prova (avrei dovuto far così, avrei dovuto far cosà)...poi mi sono resa conto che i rimpianti ce li avrei avuti comunque e se non altro in quella prova che ho fatto ci sono io, e il mio stile educativo. E va bene così: a questo punto non è più un problema mio.

ma le caselle di testo hanno le battute chiuse o si può scrivere all'infinito? poi un'altra domanda. dopo aver salvato la risposta è possibile ritornarci su magari apportando qualche correzione?

...Condivido in pieno la tua riflessione!...e Grazie x il tuo contributo