Consigli per chi deve ancora partecipare: lasciate perdere i contenuti!

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti! Non so se sia utile o invece risulti ormai scontato, ma dopo avere affrontato la prova di italiano mi viene spontaneo dare qualche consiglio, se qualcuno ne avesse bisogno...
Partendo dal presupposto che ovviamente per le prossime CDC lo stile delle domande potrebbe anche cambiare, nel caso invece dovesse rimanere quello delle prove fatte fino ad ora, fidatevi: i contenuti servono, ovviamente, ma non è utile approfondirli fino allo stremo, cercando di memorizzare un'infinità di dati e di andare a scovare chissà quali particolarità o cavilli. Gli autori che ci hanno chiesto di affrontare oggi non erano degli autori minori ma i grandi della letteratura, e anche le tematiche di geostoria erano molto ampie e tutto sommato prevedibili, o comunque ragionevoli.
A mio parere è sensato ripensare bene alla propria esperienza concreta, rivedendo qualche percorso che si è già affrontato e immaginando ulteriori collegamenti/declinazioni; consultare un po' di materiali per gli insegnanti (di quelli allegati ai libri di testo) per visionare esempi di verifiche e di griglie o anche esempi di UdA/UD; tenersi pronta una rosa di testi/documenti/materiali da citare nel caso chiedano di sviluppare un certo argomento; avere ben chiaro cosa si insegna e quando, per evitare di proporre alle medie un argomento che di solito si fa alle superiori, o un argomento da prima superiore in una terza ecc...
Ovviamente i miei suggerimenti sono forse più adatti alle discipline umanistiche, non so...

Altra cosa: il fattore ansia gioca brutti scherzi. Fondamentale è mantenere la calma e la lucidità. A mio parere è anche meglio non lasciare niente in bianco, ma piuttosto fare lo sforzo sovrumano di partorire qualcosa a tutti i costi, fosse anche approssimativo e generico... sempre meglio che niente!

Detto ciò, queste sono solo le mie idee... Non so come sia andata io... Ma incrocio le dita e faccio a tutti un grande in bocca al lupo!

chiarina77 ha scritto:Io do invece un altro consiglio: siate voi stessi. Se siete schematici, siate schematici. Se siete discorsivi-riflessivi, siate discorsivi-riflessivi. Se spiegare il taglio di un contenuto vi sembra essenziale per come impostereste la lezione in classe, spiegatelo.

Io mi sono rotolata nei rimpianti per tre giorni dopo la prova (avrei dovuto far così, avrei dovuto far cosà)...poi mi sono resa conto che i rimpianti ce li avrei avuti comunque e se non altro in quella prova che ho fatto ci sono io, e il mio stile educativo. E va bene così: a questo punto non è più un problema mio.

ma le caselle di testo sono a battute chiuse o aperte? è possibile ritornare sul testo una volta salvato?

chiarina77 ha scritto:Io do invece un altro consiglio: siate voi stessi. Se siete schematici, siate schematici. Se siete discorsivi-riflessivi, siate discorsivi-riflessivi. Se spiegare il taglio di un contenuto vi sembra essenziale per come impostereste la lezione in classe, spiegatelo.

Io mi sono rotolata nei rimpianti per tre giorni dopo la prova (avrei dovuto far così, avrei dovuto far cosà)...poi mi sono resa conto che i rimpianti ce li avrei avuti comunque e se non altro in quella prova che ho fatto ci sono io, e il mio stile educativo. E va bene così: a questo punto non è più un problema mio.

Guarda, infatti, è esattamente la conclusione che avevo tratto io: in così poco tempo non c'è altra possibilità che scrivere quello che ritengo importante, consapevole delle nozioni fondamentali di didattica, ma adattandole al mio modo di insegnare, di "costruire" con i ragazzi, in funzione delle domande poste.
E che altro potremmo fare?

avidodinformazioni ha scritto:

dubitoergosum ha scritto: è impossibile rispondere in 18' x 6 a domande così complesse.

E' impossibile rispondere ........ bene; ma non è necessario rispondere bene, è sufficiente rispondere meglio degli altri.

Elenchi il candidato tutti i numeri naturali compresi tra 0 ed 1000000000.

Giovanni: 0 1 2 3 4

Filippo: 0 1 2 3 4 5 6

Filippo vince anche se ha fatto schifo, perchè Giovanni ha fatto più schifo.

Ma infatti, sono giunta anch'io a questa conclusione.
Non può essere una gara alla tastiera, perché i commissari sono colleghi e non penso che siano così stupidi ed inesperti da non saper valutare in quali condizioni rispondiamo.
Credo si tratti di cogliere il segno della domanda, rispondere con pertinenza e dare risposte sensate e di qualità, più che di quantità. Ma essere brevi e circoncisi richiede maggiori sforzi (e perfino più tempo) che essere logorroici e ondivaghi.

ushikawa ha scritto:

Boh a me sembra l'esatto contrario: le domande finora sono state molto disciplinari e molto cavillose in tutte le classi di concorso. Anche in italiano: un confronto tra vari poeti, da declinare poi per la didattica in classe, da solo richiederebbe l'intero tempo a disposizione per la prova, per quanto si possa aver studiato accuratamente il programma.

Tutto ciò è successo malgrado la promessa tutta politica e propagandistica di "prove non nozionistiche", in cui con non nozionistiche si intendeva non centrate sui contenuti disciplinari (come è invece giusto che avvenga) e malgrado le false speranze indotte da alcuni sindacalisti che consigliavano di lasciar perdere i contenuti e puntare tutto sulla didattica. Del resto bastava leggere con attenzione i programmi di esame per accorgersi che certe rassicurazioni fossero basate sul nulla.

In pratica al carico già quasi proibitivo della conoscenza completa del programma della propria disciplina si è aggiunto quello sulle strategie didattiche, che per quanto intuitivamente più alla portata di docenti che hanno già esperienza, comporta comunque una perdita di tempo utile alla risposta della parte disciplinare delle domande.

Paradossalmente la prova nozionistica è quella che garantisce una maggiore uniformità di giudizio.
Le scelte didattiche sono invece per loro natura opinabili e, se esse  non portano a violazioni di leggi e normative, anche insindacabili.
Quanto alle griglie, sappiamo bene come funzionano queste cose: prima si decide il punteggio da attribuire al candidato, solo successivamente lo si spalma nei vari descrittori.
Il poco tempo a disposizione dà poi l'idea del pressapochismo di chi ha organizzato l'intera procedura ma è anche l'emblema dei tempi moderni.
Un tempo per lo scritto del concorso a cattedre si davano otto ore perché l'insegnante era un intellettuale che doveva riflettere, ponderare e analizzare con calma le sue risposte.
Oggi il docente è un burocrate, non è più importante che sappia pensare, l'importante è che quello che deve fare lo faccia in fretta.

Mi spaventano poi i riferimenti alla presenza di studenti bes in diverse domande.
A parte il fatto che viene difficile definire con uno stesso acronimo studenti che presentano difficoltà anche molto differenti fra di loro, mi pare evidente che tutto ciò si tradurrà in un trionfo dell'ipocrisia e del politicamente corretto.
Una persona che vuole superare il concorso può permettersi il lusso di scrivere cose che non sono conformi ai dogmi dell'ideologia pedagogica dominante?

comp_xt ha scritto:
Una persona che vuole superare il concorso può permettersi il lusso di scrivere cose che non sono conformi ai dogmi dell'ideologia pedagogica dominante?

No. Questo me l'ha insegnato molto bene il TFA.

marcoelia ha scritto:ma le caselle di testo hanno le battute chiuse o si può scrivere all'infinito? poi un'altra domanda. dopo aver salvato la risposta è possibile ritornarci su magari apportando qualche correzione?

è possibile tornare indietro e modificare la risposta.
non ricordo se ci fosse un limite di battute... ma se c'era era molto alto!

comp_xt ha scritto:Una persona che vuole superare il concorso può permettersi il lusso di scrivere cose che non sono conformi ai dogmi dell'ideologia pedagogica dominante?

Con cautela sì; è stato un punto di forza del mio orale (40/40)

avidodinformazioni ha scritto:

comp_xt ha scritto:Una persona che vuole superare il concorso può permettersi il lusso di scrivere cose che non sono conformi ai dogmi dell'ideologia pedagogica dominante?

Con cautela sì; è stato un punto di forza del mio orale (40/40)

Si diceva "scrivere": l'orale è diverso, li si può stendere col proprio indubbio fascino.