A23, potenziamento e passaggio di cattedra

Ieri parlavo con una collega che ha fatto lo scritto per A23 (italiano per stranieri) e mi sono sorte alcune domande:
1. chi vince per questa cdc finirà sul potenziamento o avrà 18 ore di italiano L2?
2. sarà possibile in un secondo momento passare da A23 a un'altra cattedra (lettere nel caso della collega - abilitata con pas/tfa-)?esistono vincoli?
Vi ringrazio per le risposte!

M.

Potenziamento. Puoi leggere i pareri di camera e senato i quali sono stati accolti nel decreto del 23 febbraio. Anche nel decreto è specificato che la A23 sarà sul potenziamento.

Credo si possa fare, perché no? Credo sarà una strategia che verrà seguita da molti vale a dire prima A23 e poi passaggio su lettere o lingue.

Sul secondo punto si tratta di una mia libera interpretazione. Vediamo se ci sono altri pareri.

anastasiadante ha scritto:

Credo si possa fare, perché no? Credo sarà una strategia che verrà seguita da molti vale a dire prima A23 e poi passaggio su lettere o lingue.

Sul secondo punto si tratta di una mia libera interpretazione. Vediamo se ci sono altri pareri.

Speriamo di no! Già i posti sono pochi!

Secondo me andrà così!

Vuoi mettere lavorare sulla A23 nel potenziamento (supplenze e corsi recupero) e lavorare su lettere con classi di alunni?

Piuttosto mi piacerebbe capire cosa accadrà nei CPIA. Secondo voi sono previsti posti sulla A23 nei CPIA?

Vuoi mettere non dover domare gli studenti in classi di 30 e non correggere le verifiche di 150 studenti? Aggiungiamo anche che non partecipano agli scrutini?

Secondo me questi neoassunti saranno costretti tra qualche anno a tornare sulla materia.

anastasiadante ha scritto:Secondo me andrà così!
Vuoi mettere lavorare sulla A23 nel potenziamento (supplenze e corsi recupero) e lavorare su lettere con classi di alunni?
Piuttosto mi piacerebbe capire cosa accadrà nei CPIA. Secondo voi sono previsti posti sulla A23 nei CPIA?

secondo me non si possono paragonare lettere con italiano L2, sono due cose completamente diverse... non è come sostegno che quasi tutti (per fortuna non proprio tutti) chiedono il passaggio da sostegno alla materia. In questo caso dipende da cosa ti piace di più... italiano L2 è più paragonabile alle lingue che a lettere, almeno didatticamente... non è questione di avere la classe o non classe... io personalmente amo l'italiano L2 e (se non dovessi vincere) spero di entrare con lingue o sostegno per poi chiedere il passaggio a italiano per stranieri...che sia in un CPIA di sera, a scuola con una classe o stile sostegno con due ragazzi di classi diverse, qualsiasi cosa!! erano anni che aspettavo l'istituzione di questa classe di concorso, finalmente!!!
cmq secondo me il contingente verrà utilizzato principalmente nei vari gradi di scuola e poi forse una minima parte nei CPIA...che per ora sono abbastanza saturi... e in effetti ci vorrebbe... purtroppo senza specializzazione fino ad ora erano costretti a chiamare docenti di lettere senza nessuna nozione di didattica delle lingue straniere o maestri delle elementari.. poi moltissimi si sono formati sul campo con ottimi risultati, ma un percorso formativo è giusto che venga istituito.

NOn lo so! Anche io ho la passione dell'insegnamento dell'italiano agli stranieri ma non credo avrei voglia di fare potenziamento vale a dire supplenze e lavoro in più scuola.

Personalmente mi interessa il CPIA e prendere questo titolo solo per un eventuale concorso all'estero.

Una info: la certificazione ditals, dils-pg e simili sono riconosciute all'estero? Le avcettano le scuole europee o riconoscono solo l'abilitazione? Grazie

Hoffnung2 ha scritto:Una info: la certificazione ditals, dils-pg e simili sono riconosciute all'estero? Le avcettano le scuole europee o riconoscono solo l'abilitazione? Grazie

queste certificazioni valgono nel privato per insegnare in scuole di lingua. Per le scuole pubbliche straniere che si trovano all'estero devi:

1) avere il titolo di laurea del paese in questione oppure chiedere l'omologazione del titolo di laurea italiano (a quel punto confrontano i piani di studio e devi fare solo gli esami integrativi che ti mancano...)

2) avere l'abilitazione del paese oppure chiedere l'omologazione del TFA e fare eventuali esami mancanti se richiesti...

poi dicono che siamo in europa.... invece di incoraggiare la mobilità la ostacolano!!!
(ovviamente parlo dei percorsi regolari)

anastasiadante ha scritto:NOn lo so! Anche io ho la passione dell'insegnamento dell'italiano agli stranieri ma non credo avrei voglia di fare potenziamento vale a dire supplenze e lavoro in più scuola.

Personalmente mi interessa il CPIA e prendere questo titolo solo per un eventuale concorso all'estero.

all'estero dove? intendi scuole italiane che fanno parte del circuito MIUR? secondo me, purtroppo (!!) nelle scuole italiane all'estero non arriverà la figura del docente di italiano L2.

Per le scuole straniere invece bisogna avere titoli (sia laurea che abilitazione) richiesti nei paesi in cui si vuole andare (oppure omologarli e sostenere gli esami integrativi) e poi passare i concorsi locali.
e purtroppo le possibilità sono poche, l'italiano come lingua straniera non è molto studiato.... tipo il tedesco da noi.... le scuole sono pochissime.

Ma voi siete laureate in Lingue?

Posso chiedervi dove avete sostenuto l'esame di didattica della lingua italiana da 12 CFU?
Devo sostenerlo ma ho trovato solo Bologna e chiedono troppi soldi per l'iscrizione. Grazie

Intendo concorso MAE. Invece credo che per insegnare italiano agli stranieri sarà richiesto il docente nella CDC A23.

fra_ncesca ha scritto:

Hoffnung2 ha scritto:Una info: la certificazione ditals, dils-pg e simili sono riconosciute all'estero? Le avcettano le scuole europee o riconoscono solo l'abilitazione? Grazie

queste certificazioni valgono nel privato per insegnare in scuole di lingua. Per le scuole pubbliche straniere che si trovano all'estero devi:

1) avere il titolo di laurea del paese in questione oppure chiedere l'omologazione del titolo di laurea italiano (a quel punto confrontano i piani di studio e devi fare solo gli esami integrativi che ti mancano...)

2) avere l'abilitazione del paese oppure chiedere l'omologazione del TFA e fare eventuali esami mancanti se richiesti...

poi dicono che siamo in europa.... invece di incoraggiare la mobilità la ostacolano!!!
(ovviamente parlo dei percorsi regolari)

Quindi per chi è laureato e abilitato in lingue quale sarebbe il percorso più lineare per insegnare italiano all'estero? (mi manca la certificazione L2).

@anastasiadante: sì, laureata e abilitata in lingue (tedesco).

Hai esame di didattica della lingua italiana? Devo sostenerlo perché mi manca.

Per me il percorso sarà diventare docente di ruolo sulla A23 e provare il concorso MAE.

anastasiadante ha scritto:Hai esame di didattica della lingua italiana? Devo sostenerlo perché mi manca.

No, mi mancano la certificazione L2 e il blocco da 12 cfu / Lin02.

didattica della lingua italiana è ssd L fil let 12

anastasiadante ha scritto:didattica della lingua italiana è ssd L fil let 12

Sì, intendevo quello, sorry

anastasiadante ha scritto:Ma voi siete laureate in Lingue?

Posso chiedervi dove avete sostenuto l'esame di didattica della lingua italiana da 12 CFU?
Devo sostenerlo ma ho trovato solo Bologna e chiedono troppi soldi per l'iscrizione. Grazie

l'ho sostenuto a Bologna, tanti anni fa. Laurea in lingue, vecchio ordinamento, esame annuale. Fu uno dei corsi più interessanti, ricordo.

Chiedo invece a voi: avete la certificazione Ditals (o simili)? Mi spiegate a grandi linee il funzionamento?

[quote="michetta"]

anastasiadante ha scritto:

Chiedo invece a voi: avete la certificazione Ditals (o simili)? Mi spiegate a grandi linee il funzionamento?

Non ce l'ho ma la vorrei conseguire (la dils-pg II).
Ti puoi preparare in autonomia o con corsi dedicati. Si sostiene l'esame in presenza (circa 150 €) e se lo passi hai la certificazione. Ovviamente ci sono dei requisiti di ammissione (vedi relative certificazioni).

anastasiadante ha scritto:Per me il percorso sarà diventare docente di ruolo sulla A23 e provare il concorso MAE.

scusa io sapevo che:

1) a meno che non si tratti di supplenza all'estero (e in caso ti serve residenza nel paese che ti interessa, altrimenti vai in fondo alla lista) per entrare di ruolo devi essere prima di ruolo in italia e poi chiedere di andare all'estero. poi se non sbaglio i mandati sono di 5 p 7 anni non ricordo, forse rinnovabili una sola volta... o sbaglio?? magari non sono più aggiornata...

2)le scuole italiane all'estero del circuito MAE sono scuole italiane a tutti gli effetti e l'80% degli studenti sono figli di italiani, e se ci sono stranieri parlano benissimo italiano dal momento che studiano tutto in italiano fin dalle elementari. quindi dovrebbero servire docenti di lettere non della A23. Almeno per quel che ho visto io... poi se mai dovessero servire dei corsi iniziali ad hoc farebbero ricorso al consolato e ai docenti di italiano L2 degli istituti italiani di cultura

)[/quote]

Quindi per chi è laureato e abilitato in lingue quale sarebbe il percorso più lineare per insegnare italiano all'estero? (mi manca la certificazione L2).

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dipende dove vuoi insegnare: sono tutti percorsi diversi che fanno capo a ministeri diversi

1) per le scuole straniere (se vuoi insegnare italiano come i docenti di inglese insegnano qui inglese nelle medie e superiori) , devi avere laurea e abilitazione del paese in questione oppure richiedere al ministero di quel paese la convalida dei tuoi titoli e sostenere eventualmente prove aggiuntive (di solito le chiedono)

2)nel circuito italiano, ovvero nelle scuole italiane all'estero... secondo me non chiamano docenti di italiano per stranieri, perché sono scuole italiane con molti ragazzi italiani e gli stranieri che ci sono cmq parlano italiano (esattamente come le scuole straniere in italiana che fanno capo ai ministeri dei paesi di provenienza). anche io sono di lingue e secondo me in questo settore nn c'è speranza. Semmai è più facile per docenti di LETTERE, (e se hanno anche ditale ecc tanto meglio).
poi non so... magari ci sono paesi lontani dove c'è bisogno di docenti di italiano per stranieri... ma per quel che ho visto non credo prorpio.. anche nella ricreazione i ragazzi paralano italiano, gli stranieri sono praticamente bilingui....

3) poi ci sono gli istituti italiani di cultura (concorso a titoli o assunzione locale, dipende)

4) università

5) scuole locali di lingua che fanno corsi di italiano L2 (curriculum ,ditale è sufficiente)

michetta ha scritto:

anastasiadante ha scritto:Ma voi siete laureate in Lingue?

Posso chiedervi dove avete sostenuto l'esame di didattica della lingua italiana da 12 CFU?
Devo sostenerlo ma ho trovato solo Bologna e chiedono troppi soldi per l'iscrizione. Grazie

l'ho sostenuto a Bologna, tanti anni fa. Laurea in lingue, vecchio ordinamento, esame annuale. Fu uno dei corsi più interessanti, ricordo.

Chiedo invece a voi: avete la certificazione Ditals (o simili)? Mi spiegate a grandi linee il funzionamento?

Grazie, solo che a Bologna è costosissimo.

Quanto per curiosità?

mi sembra intorno ai 900