Parere spassionato su mia situazione.

Salve a tutti,
chiedo un parere sulla mia situazione.

1) Ipotizziamo che io, per un colpo di fortuna, resti nell'ambito della scuola in cui ho insegnato quest'anno.
2) So con certezza che il DS che ho avuto quest'anno e gli studenti che ho avuto si sono trovati bene con me e io con loro.
3) I miei titoli sono miserandi: 3 forcom e titolo sul sostegno.
4) La scuola dove sono stato quest'anno ha 1 posto disponibile dopo la fase zero e A e non ci saranno docenti di fase B.
5) La mia anzianità è di 7 anni completi.

Quali fattori devo considerare per capire se verrò messo in ruolo in quella scuola? Al momento ho molti dubbi e pochissime certezze sulla "procedura"

Quanti assunti in fase C nella tua cdc? in che posizione eri? in ogni caso, si parla di ambito, poi se piaci al DS...

io ti consiglio questo:

mi raccomando.. cerca di non contraddire mai il ds e sii sempre ossequioso e remissivo.. devi fare di tutto per piacergli ! non pensare alla tua dignità non conta più niente...sii sempre sorridente! abbi sempre presente che tutto dipenderà da lui... la tua vita è nelle sue mani! se ti sbattano in una sede disagiata sono cavoli amari! tu non dare retta a quelli che ti chiameranno lecchino.. sono solo invidiosi! e mi raccomando metti da parte le tue idee sulla didattica e su tutto il resto, allineati con il pensiero del dirigente in tutto e per tutto!!


vedrai che forse ce la farai a piacergli!!

devi solo sperare che però non ci sia qualcuno , o "qualcuna" che gli piaccia di più!!

ecco ci sei quasi...


ops aspetta ...

devi anche sperare che non arrivi nella tua scuola qualche ottimo "raccomandato"...

in tutti i casi cercati anche tu una raccomandazione!! nella vita è importante si sa!!

sai come funzionano le cose in Italia.... cmq nn farne parola con nessuno!! questi sono consigli da amico... abbi fede negli amici!... e negli amici degli amici!

BUONA FORTUNA!

causaeffetto ha scritto:io ti consiglio questo:

mi raccomando.. cerca di non contraddire mai il ds e sii sempre ossequioso e remissivo.. devi fare di tutto per piacergli ! non pensare alla tua dignità non conta più niente...sii sempre sorridente! abbi sempre presente che tutto dipenderà da lui... la tua vita è nelle sue mani! se ti sbattano in una sede disagiata sono cavoli amari! tu non dare retta a quelli che ti chiameranno lecchino.. sono solo invidiosi! e mi raccomando metti da parte le tue idee sulla didattica e su tutto il resto, allineati con pensiero del dirigente in tutto e per tutto!!


vedrai che forse ce la farai a piacergli!!

devi solo sperare che però non ci sia qualcuno , o "qualcuna" che gli piaccia di più!!

ecco ci sei quasi...


ops aspetta ...

devi anche sperare che non arrivi nella tua scuola qualche ottimo "raccomandato"...

in tutti i casi cercati anche tu una raccomandazione!! nella vita è importante si sa!!

sai come funzionano le cose in Italia.... cmq nn farne parola con nessuno!! questi sono consigli da amico... abbi fede negli amici!... e negli amici degli amici!

BUONA FORTUNA!

A che servono risposte di questo genere?

a consolidare la fede nella discrezionalità selvaggia dei presidi e a combattere ogni forma di "mitigazione" o compromesso di essa (vedi recenti tentativi).

raganella ha scritto:


A che servono risposte di questo genere?

a (s)qualificare chi le scrive.

o a (s)qualificare  chi difende la chiamata diretta selvaggia dei presidi dai tentativi di mitigarla perchè pensa di "piacere" al preside o perchè pensa di avere qualche buon "santo in paradiso".

ovviamente queste motivazioni non si dichiareranno mai ma si troveranno mille "buoni" pretesti per attaccare ogni tentativo di "mitigazione".

Dallolio ha scritto:Salve a tutti,
chiedo un parere sulla mia situazione.

1) Ipotizziamo che io, per un colpo di fortuna, resti nell'ambito della scuola in cui ho insegnato quest'anno.
2) So con certezza che il DS che ho avuto quest'anno e gli studenti che ho avuto si sono trovati bene con me e io con loro.
3) I miei titoli sono miserandi: 3 forcom e titolo sul sostegno.
4) La scuola dove sono stato quest'anno ha 1 posto disponibile dopo la fase zero e A e non ci saranno docenti di fase B.
5) La mia anzianità è di 7 anni completi.

Quali fattori devo considerare per capire se verrò messo in ruolo in quella scuola? Al momento ho molti dubbi e pochissime certezze sulla "procedura"

Devi verificare i posti vacanti dopo fase A, il numero assunti in fase C, dai anche un'occhiata alle API del 2015 per avere un'idea sul numero di docenti che potrebbero chiedere trasferimento in fase B. Last but not least, ignora i commenti OT.

causaeffetto ha scritto: o a (s)qualificare  chi difende la chiamata diretta selvaggia dei presidi dai tentativi di mitigarla perchè pensa di "piacere" al preside o perchè pensa di avere qualche buon "santo in paradiso".

non sono di ruolo, quindi totalmente imparziale. Reputo però giusto che il preside possa scegliere i docenti in base alle competenze, si chiama merito.
le tue mi sembrano tanto difese tipiche dei sindacalisti che han sempre difeso i fancazzisti.

ecco bravo difendi il "merito" di aver ottenuto una "buona raccomandazione"  e combatti ogni forma di opposizione o limitazione del potere del regime e di difesa dei diritti dei lavoratori...  a ognuno la sua qualifica.

causaeffetto ha scritto:ecco bravo difendi il "merito" di aver ottenuto una "buona raccomandazione"  e combatti ogni forma di opposizione o limitazione del potere del regime e di difesa dei diritti dei lavoratori...  a ognuno la sua qualifica.

il '68 è finito da un pezzo, aggiornati. Le cose sono 2 o tu non hai alcun titolo da spendere (dovresti prendertela con te stesso) e quindi stai facendo una tua personale campagna contro la chiamata diretta (tanto ci sarà indipendentemente dallo spam che stai facendo sul forum) oppure sei ancora fermo alla lotta padrone (ds) -lavoratore che non ti fa neanche giudicare il ds come una normale persona che ha il suo ruolo. Magari è una brava persona ma per te è il padrone da abbattere.

il problema è che non si possono dare tanti poteri a un ds... a volte può essere una brava persona ma altre volte no.

le nostre vite non possono essere messe nelle loro "discrezionali" mani.

causaeffetto ha scritto:il problema è che non si possono dare tanti poteri a un ds... a volte può essere una brava persona ma altre volte no.

le nostre vite non possono essere messe nelle loro "discrezionali" mani.

cambia lavoro se pensi questo sia un problema; gli alunni pensano la stessa cosa di noi, però qui tutti ad invocare la libertà di insegnamento...

causaeffetto ha scritto:mi raccomando metti da parte le tue idee sulla didattica e su tutto il resto, allineati con pensiero del dirigente in tutto e per tutto!!

Chi ti dice che le sue idee non siano esattamente quelle del DS ?

Lui ama lavorare gratis quindi ......

C080 ha scritto:

causaeffetto ha scritto:il problema è che non si possono dare tanti poteri a un ds... a volte può essere una brava persona ma altre volte no.

le nostre vite non possono essere messe nelle loro "discrezionali" mani.

cambia lavoro se pensi questo sia un problema; gli alunni pensano la stessa cosa di noi, però qui tutti ad invocare la libertà di insegnamento...

paragoni il rapporto tra dirigente/docente a quello tra docente/discente?

non ci posso credere!

:-)

ti reputi alla stregua di un ragazzino che debba essere giudicato dal suo docente/dirigente?

questa tua affermazione mi ha lasciato basito... talmente basito, da lasciare la profonda disquisizione.

C080 ha scritto:

causaeffetto ha scritto:ecco bravo difendi il "merito" di aver ottenuto una "buona raccomandazione"  e combatti ogni forma di opposizione o limitazione del potere del regime e di difesa dei diritti dei lavoratori...  a ognuno la sua qualifica.

il '68 è finito da un pezzo, aggiornati.

E il regime fascista è finito da parecchi anni prima ancora.

Per non parlare del feudalesimo, che è finito da parecchi secoli.

@royalstefano: ero in posizione 5, 12 assunti, ap nel 2015 nessuna

Posti vacanti dopo fase A?

12, sopra avevo scritto male e nessun fase B

Allora se non ci saranno trasferimenti in fase B dovresti riuscire ad avere un ambito in provincia. Poi sarà un DS a chiamarti, magari quello dell'anno appena trascorso.

Dallolio ha scritto:Salve a tutti,
chiedo un parere sulla mia situazione.

1) Ipotizziamo che io, per un colpo di fortuna, resti nell'ambito della scuola in cui ho insegnato quest'anno.
2) So con certezza che il DS che ho avuto quest'anno e gli studenti che ho avuto si sono trovati bene con me e io con loro.
3) I miei titoli sono miserandi: 3 forcom e titolo sul sostegno.
4) La scuola dove sono stato quest'anno ha 1 posto disponibile dopo la fase zero e A e non ci saranno docenti di fase B.
5) La mia anzianità è di 7 anni completi.

Quali fattori devo considerare per capire se verrò messo in ruolo in quella scuola? Al momento ho molti dubbi e pochissime certezze sulla "procedura"

Oltre a prendere in considerazione il tuo punteggio di mobilità e il numero di posti residui dopo la fase A devi tener conto anche di altri fattori che possono avere un ruolo più o meno determinante secondo il contesto:
1) classe di concorso: se non ricordo male sei in A037, quindi parliamo di una classe di concorso in cui ci saranno parecchi trasferimenti interprovinciali dalla fase C di molte province.
2) provincia: la provincia in cui ti trovi è fondamentale se si mette in relazione con gli aspetti logistici. Beninteso, potrebbe trattarsi di una provincia disagiata e in tal caso risulterebbe in coda alle preferenze della maggio parte dei fase C, ma potrebbe anche essere un buon partito, come piano B, e quindi risultare in alte posizioni tra le preferenze di molti dei fase C.
3) punteggio messo in relazione ad un contesto nazionale e non provinciale.

Detto questo, cerco di spiegarmi facendoti alcuni scenari di esempio. Se è vero che sei nell'A037 non puoi fare a meno di considerare l'eventualità che nella tua provincia possa arrivare - sia pure involontariamente - qualcuno da un'altra provincia in fase C. Se non ricordo male sei in una provincia del nord Italia, perciò sei a rischio di coinvolgimento nell'effetto domino.

Perché è importante la provincia? Perché la proporzione dell'effetto domino cambia secondo la dislocazione della provincia.
1) ci sono province ad alto rischio di impatto dell'effetto domino. Ad esempio, Bologna, Modena, Reggio, Piacenza, Milano saranno nelle prime posizioni, dopo le province viciniori, nelle preferenze della maggior parte dei fase C del meridione. Se sono a Napoli, evito di mettere tra le prime preferenze Macerata o Pistoia, ma punto su Bologna o Modena perché devo tener conto della possibilità di finire in un ambito disagiato, perciò è importante anche garantirmi un facile collegamento con i nodi ferroviari e aeroportuali. Un conto è finire a 40 km da Modena o Bologna, un altro è finire a 40 km da Macerata o Pistoia, dove i collegamenti potrebbero richiedere una mezza giornata per raggiungere il nodo ferroviario più vicino per prendere un intercity o l'aeroporto più vicino per prendere un low cost. Se sei in provincia di Bologna o di Milano aspettati perciò un'ondata di trasferimenti da altre province anche se non si tratta di trasferimenti dalla fase B1 o B2.
2) ci sono province a medio rischio di impatto dell'effetto domino. Ad esempio, Pesaro o Forlì: queste province saranno snobbate da chi viene dalla Campania, dalla Sicilia o dalla Calabria, ma saranno gettonate da chi si trova in Puglia. Perché per un pugliese è sicuramente più agevole finire a Forlì piuttosto che a Milano o a Pistoia.
3) ci sono province a basso rischio di impatto dell'effetto domino. Ad esempio, le province del Friuli o del Piemonte sono in generale disagiate per la maggior parte dei meridionali. C'è sempre il rischio di un effetto domino, ma sicuramente più basso rispetto a quello che si può avere nelle province chiave di regioni dislocate sull'asse Toscana-Emilia-Lombardia. In ogni caso l'effetto domino si smorza tanto più facilmente quanto più disagiata è la provincia: Gorizia o Sondrio o Verbania risentiranno pochissimo rispetto a Pordenone, Bergamo o Alessandria, dove possono arrivare più facilmente altri scalzati rispettivamente dal Veneto, da Milano o da Torino.

Perché è importante il punteggio rapportato ad un ambito nazionale e non provinciale? Perché la mobilità in fase C è basata su una graduatoria nazionale. Per una determinata classe di concorso, le soglie di "uscita" sono differenti di provincia in provincia. Ad esempio, dalla provincia di Napoli si viene deportati con un punteggio inferiore alla soglia di 80 punti, dalla provincia di Bologna con un punteggio inferiore a 40 punti, dalla provincia di Forlì con un punteggio inferiore a 20 punti. Ma può capitare che Tizio esce dalla provincia di Napoli con 78 punti e finisce a Bologna, innalzando la soglia a 45 punti. E Caio, con 42 punti, non resta più in provincia di Bologna ma finisce nella provincia di Forlì, scalzando Sempronio che ha 24 punti.

Da quanto detto è evidente che se ti trovi in provincia di Bologna con 40 punti non puoi ritenerti al sicuro, mentre se ti trovi a Forlì con 40 punti puoi avere buone possibilità di restare in provincia.

Sia chiaro che i numeri che ho messo come esempio sono del tutto inventati.

avidodinformazioni ha scritto:
Chi ti dice che le sue idee non siano esattamente quelle del DS ?

Lui ama lavorare gratis quindi ......

Io lavoro gratis?

paniscus_2.0 ha scritto:
E il regime fascista è finito da parecchi anni prima ancora.

Per non parlare del feudalesimo, che è finito da parecchi secoli.

il comunismo purtroppo continua ad esserci e questi sono gli effetti.

causaeffetto ha scritto:

paragoni il rapporto tra dirigente/docente a quello tra docente/discente?

non ci posso credere!

:-)

ti reputi alla stregua di un ragazzino che debba essere giudicato dal suo docente/dirigente?

questa tua affermazione mi ha lasciato basito... talmente basito, da lasciare la profonda disquisizione.

non sono persone con pari dignità? Se non vuoi sottostare ad un superiore gerarchico fai il libero professionista o l'imprenditore.

C080 ha scritto:

paniscus_2.0 ha scritto:
E il regime fascista è finito da parecchi anni prima ancora.

Per non parlare del feudalesimo, che è finito da parecchi secoli.

il comunismo purtroppo continua ad esserci e questi sono gli effetti.

A parte il fatto che per vedere un comunista sarebbe forse opportuno farsi prestare la lanterna da Diogene o rifornirsi dallo stesso spacciatore di fiducia di Don Silvio, su quale base associ i fenomeni devianti di un sistema socioeconomico all'idea di un altro sistema socioeconomico?
Che io sappia, in Italia non c'è mai stato un regime comunista, ma di fenomeni devianti ce ne sono stati e ce ne sono a iosa. Sicuro che sia tutto generato da questi eterei comunisti?