Utilizzazione / AP: Giovanna, Dec o esperti...aiuto!

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti! Sono nuova del forum e ho bisogno di qualche consiglio da qualcuno più esperto di me su una questione su cui mi sto arrovellando da qualche giorno. Sono neoimmessa in fase zero alle medie e il mio obiettivo è, con l'utilizzazione e/o l'assegnazione provvisoria, ottenere la scuola su cui ho svolto l'anno di prova (che probabilmente sarà poco richiesta, a 50 km dalla mia residenza), COI, sulla classe di concorso in cui ho ottenuto il ruolo. Ho i requisiti per richiedere sia utilizzazione (trasferimento d'ufficio) sia AP (ricongiungimento ai familiari). So che l'utilizzazione è lavorata prima dell'assegnazione provvisoria.
Al fine di poter avere più possibilità di ottenere questa scuola specifica, secondo voi è meglio che chieda solo l'utilizzazione, magari mettendo tale scuola come prima preferenza? L'assegnazione provvisoria potrei chiederla per ricongiungimento ai familiari: in realtà non sono interessata al riavvicinamento; la chiederei solo per avere qualche chance in più di ottenere tale scuola. Tuttavia, temo che chiedendo in aggiunta pure l'AP, io possa sia ottenere una scuola diversa dall'utilizzazione sia complicare in qualche modo la situazione e avere qualche difficoltà in più nell'ottenere ciò che voglio (magari "scavalcata" da qualche collega per precedenze o punteggio…): è possibile? Inoltre, se la scuola è così lontana, non perde efficacia il fatto di richiedere l'AP? Sbaglio in questi miei ragionamenti? Cosa mi consigliate? Sono veramente piena di dubbi! Help me!!! Grazie!

Ma se io voglio tenere quella sede di titolarità (magari per timore di capitare peggio) chiedendo ogni anno utilizzazione (per non perdere continuità) o ap, non posso farlo?

orianazionale ha scritto:Ma se io voglio tenere quella sede di titolarità (magari per timore di capitare peggio) chiedendo ogni anno utilizzazione (per non perdere continuità) o ap, non posso farlo?

Utilizzazione non potrai più. Ap sì, certamente, ma non è detto che ti verrà concessa sempre.

Stefania Biancani ha scritto:A questo punto faccio una domanda da ignorantissima.
State parlando di punteggio di titolarità su una scuola, ma se per tanti la titolarità d'ora in poi sarà non su scuola bensì su ambito (questo dovrebbe valere anche per tutti i trasferimenti dal 2017 in poi, anche quelli dei "vecchi immessi", vero?), come si calcolerà l'eventuale punteggio di continuità?
Scusate se l'aveste già spiegato, non riesco a leggere sempre tutto..
grazie

Chiaramente i discorsi che stiamo facendo si applicano al contesto della titolarità di sede. Con la titolarità di ambito, secondo me, dovranno essere definiti parecchi aspetti.

Con grande amarezza devo dire che essere stata assunta in fase 0 si e' rivelata una fregatura. Peggio i colleghi in fase B, per carita', per i quali esprimo totale solidarieta'. Nella mia provincia, anche se i sindacati negano, la fase C e' stata la migliore. Tutti sotto casa. E con mansioni molto piu' tranquille delle mie. Al primo anno mi hanno dato due terze medie, con tre materie per classe. Coordinamento, verbali, progetti da gestire. La collega in potenziamento si annoiava talmente tanto che ci veniva a chiedere se ci servisse qualcosa. Gli ambiti poi, se questa oscenita' rimarrà in piedi saranno il futuro di tutti. Solo che chi non ha conoscenze nel settore fara' il prof senza fissa dimora. Hanno rovinato anche quanto di democratico rimaneva nel pubblico impiego. Nella scuola eh. Quindi ben venga potersi trasferire... anche su ambito. Tanto si tratta comunque di vivere una vita senza certezze in termini spazio-temporali.

perly ha scritto:

orianazionale ha scritto:P.s. ma l'utilizzo non si può chiedere tutti gli anni senza limiti? ;-)

Beh, no. Se la sede è scomoda puoi chiedere trasferimento. L'anno prossimo non lo potrai più chiedere.

Ma chiedo lumi a Giancarlo, ovviando al problema comunicativo. ;-)

Il tutto è nato da un equivoco: io mi riferivo all'intera casistica che riguarda le utilizzazioni, mentre tu ti riferisci solo ad un caso particolare.
Nella fattispecie, il neoimmesso che ottiene un'assegnazione della sede definitiva d'ufficio, può richiedere l'utilizzazione solo per l'anno scolastico successivo. Ma ci sono anche casi in cui l'utilizzazione può essere richiesta per più anni consecutivi: perdenti posto, soprannumerari in provincia o, semplicemente titolari di sede in una classe di concorso in esubero provinciale. In questi casi non ci sono vincoli al di là del possesso dei requisiti.

iaiataf ha scritto:Con grande amarezza devo dire che essere stata  assunta in fase 0 si e' rivelata una fregatura. Peggio i colleghi in fase B, per carita', per i quali esprimo totale solidarieta'. Nella mia provincia, anche se i sindacati negano, la fase C e' stata la migliore. Tutti sotto casa. E con mansioni molto piu' tranquille delle mie. Al primo anno mi hanno dato due terze medie, con tre materie per classe. Coordinamento, verbali, progetti da gestire. La collega in potenziamento si annoiava talmente tanto che ci veniva a chiedere se ci servisse qualcosa. Gli ambiti poi,  se questa oscenita' rimarrà in piedi saranno il futuro di tutti. Solo che chi non ha conoscenze nel settore fara' il prof senza fissa dimora. Hanno rovinato anche quanto di democratico rimaneva nel pubblico impiego. Nella scuola eh. Quindi ben venga potersi trasferire... anche su ambito. Tanto si tratta comunque di vivere una vita senza certezze in termini spazio-temporali.

Mi permetto di farti notare che un confronto che faccia riferimento solo al caso specifico dello scorso anno è del tutto fuori luogo.
Quest'anno hai avuto il trasferimento nella sede definitiva. Sicuramente non è il meglio che potessi aspettarti. Probabilmente dovrai lavorare a 40 km da casa e non "sotto casa", ma hai già una certezza, sulla quale puoi anche pianificare il tuo prossimo futuro. Ovvero decidere di restare in quella sede o giocarti il trasferimento in un ambito più favorevole alle tue esigenze logistiche.
Chi è entrato in fase C, come la tua collega, attualmente sta vivendo ben altri stati d'animo. È vero, l'anno scorso ha ottenuto il posto "sotto casa", magari si è anche rigirata i pollici. Ma ora vive con la prospettiva di non sapere quale sarà la sua destinazione. Sicuramente non "sotto casa". Sarà già un successo se riuscirà a ottenere il posto a 40 km, dal momento che la prospettiva è anche quella di dover cambiare provincia, se non regione.

L'erba del vicino è sempre più verde, ma bisognerebbe anche osservarla dalla parte delle radici, perché quel verde può essere un effetto alquanto effimero.

Giancarlo Dessì ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:A questo punto faccio una domanda da ignorantissima.
State parlando di punteggio di titolarità su una scuola, ma se per tanti la titolarità d'ora in poi sarà non su scuola bensì su ambito (questo dovrebbe valere anche per tutti i trasferimenti dal 2017 in poi, anche quelli dei "vecchi immessi", vero?), come si calcolerà l'eventuale punteggio di continuità?
Scusate se l'aveste già spiegato, non riesco a leggere sempre tutto..
grazie

Chiaramente i discorsi che stiamo facendo si applicano al contesto della titolarità di sede. Con la titolarità di ambito, secondo me, dovranno essere definiti parecchi aspetti.

Grazie!

Certo. Il disagio in prospettiva della collega in fase C potra' forse avere luogo. Il mio, farmi 150 km, al giorno e' stato ed e' una certezza. E non e' che se lei o altri andranno fuori provincia, forse, le cose per me miglioreranno. Se guardo ai colleghi in fase B, trasferiti e sradicati con centinaia di punti devo tacere. Ma sia io sia loro siamo stati beffati da una legge che per ora ci ha solo penalizzati.

iaiataf ha scritto:Certo. Il disagio in prospettiva della collega in fase C potra' forse avere luogo. Il mio, farmi 150 km, al giorno e' stato ed e' una certezza. E non e' che se lei o altri andranno fuori provincia, forse, le cose per me miglioreranno. Se guardo ai colleghi in fase B, trasferiti e sradicati con centinaia di punti devo tacere. Ma sia io sia loro siamo stati beffati da una legge che per ora ci ha solo penalizzati.

150 km nella tua provincia? presumo andata e ritorno

Si per fortuna. Ma ho speso una tombola in benzina ed usura del macinino. Credimi.

iaiataf ha scritto:Con grande amarezza devo dire che essere stata  assunta in fase 0 si e' rivelata una fregatura. Peggio i colleghi in fase B, per carita', per i quali esprimo totale solidarieta'. Nella mia provincia, anche se i sindacati negano, la fase C e' stata la migliore. Tutti sotto casa. E con mansioni molto piu' tranquille delle mie. Al primo anno mi hanno dato due terze medie, con tre materie per classe. Coordinamento, verbali, progetti da gestire. La collega in potenziamento si annoiava talmente tanto che ci veniva a chiedere se ci servisse qualcosa. Gli ambiti poi,  se questa oscenita' rimarrà in piedi saranno il futuro di tutti. Solo che chi non ha conoscenze nel settore fara' il prof senza fissa dimora. Hanno rovinato anche quanto di democratico rimaneva nel pubblico impiego. Nella scuola eh. Quindi ben venga potersi trasferire... anche su ambito. Tanto si tratta comunque di vivere una vita senza certezze in termini spazio-temporali.

egoisticamente, condivido anche io perché sono nella tua stessa situazione. l'ambito sarà un salto nel vuoto ma, nella peggiore delle ipotesi, finirò in una scuola alla stessa distanza di quella assegnatami.

Infatti. La realta' e' gia' la peggiore delle prospettive. Tanto un modo per farci finire negli ambiti, tutti, lo troveranno comunque.

Sempre escludendo i colleghi della fase b che sono stati penalizzati per aver sostenuto la scuola italiana per anni, lavorando da precari.

iaiataf ha scritto:Si per fortuna. Ma ho speso una tombola in benzina ed usura del macinino. Credimi.

L'anno sorso ero in assegnazione provvisoria in una sede a 40 km (tre giorni) e un'altra a 65 km (due giorni). Percorso settimanale: 500 km, 100 km al giorno. Sono in ruolo dal 1992. Per 19 anni avevo il posto "sotto casa" perché sono andato ad abitare dove lavoravo. Da sei anni faccio il pendolare.

Uno dei miei colleghi che sono passati di ruolo in fase C, un carissimo collega, ha fatto domanda, lo scorso anno, perché l'ho convinto io. Ha potuto beneficiare del posto "sotto casa", ma non l'ho considerato affatto un privilegiato. Condivido la sua apprensione sul momento perché si affida ai miei suggerimenti, come altri colleghi, e quindi conosco bene la sua situazione e le prospettive che lo aspettano. Probabilmente riuscirà a restare in provincia, anche se c'è ancora un piccolo margine di incertezza. Ma le sue prospettive sono quelle di finire a distanze medie dell'ordine di 60-90 km, quindi rischierà di dover fare, nella migliore delle ipotesi, 120-180 km al giorno.

Dall'anno prossimo, io ho la prospettiva di dover fare 60 km al giorno, andata e ritorno. E questo si deve al fatto che io ho potuto ottenere un avvicinamento perché altri sono andati a prendersi i posti di potenziamento che l'anno scorso sono stati estemporaneamente occupati dai neoimmessi in fase C.

Non credo che certe situazioni siano invidiabili.

No certo. Non lo siamo proprio come categoria. Anche se socialmente siamo percepiti come tali. Non si ha la percezione delle nostre precarie condizioni di vita. Io come fase 0 sono stata invidiata e ho lavorato in condizioni difficilissime. Non so puo' scegliere in quale fase essere assunti. Nessuno avrebbe scelto la b. Alcuni la 0 o la A. La realta' e' che ad oggi per me la fase c sarebbe stata piu' vantaggiosa. Per il domani non esiste certezza. Per nessuno. Tranne che per un mio conoscente che e' entrato di ruolo in veneto ma ottiene sempre ap nel suo quartiere, qui al sud. Misteri della fede.

Giancarlo Dessì ha scritto:

orianazionale ha scritto:E un'altra questione: è vero che chi ha ottenuto un'utilizzo su una scuola ha in qualche modo una precedenza l'anno successivo per richiedere lo stesso utilizzo sulla medesima scuola? In base a cosa? Grazie :-)

Nessuna precedenza.
Per la precisione, capita spesso la conferma ma per il semplice fatto che si ripropongono gli stessi presupposti.

Invece Sì!
L'utilizzazione nella scuola di precedente utilizzo determina una precdenza per il docente interessato.
Nel modulo la richiesrta viene fatta nella sezione E (oltre ad inserire la scuola nelle preferenze territoriali. La Sezione E riguarda proprio le "UTILIZZAZIONI CON PRECEDENZA" e nel modulo dello scorso anno per il II grado bisognava compilare le caselle 18 - 19 - 20 e 21

Stefania Biancani ha scritto:A questo punto faccio una domanda da ignorantissima.
State parlando di punteggio di titolarità su una scuola, ma se per tanti la titolarità d'ora in poi sarà non su scuola bensì su ambito (questo dovrebbe valere anche per tutti i trasferimenti dal 2017 in poi, anche quelli dei "vecchi immessi", vero?), come si calcolerà l'eventuale punteggio di continuità?
Scusate se l'aveste già spiegato, non riesco a leggere sempre tutto..
grazie

Bella domanda!
Il MIUR non si è ancora espresso sulla questione
Ho scritto un articolo sull'argomento dove ho espresso tutti i dubbi e le perplessità che tu stessa confermi
http://www.orizzontescuola.it/news/trasferimenti-docenti-201617-titolarit-scuola-o-ambito-territoriale-quali-sono-differenze

perly ha scritto:

orianazionale ha scritto:P.s. ma l'utilizzo non si può chiedere tutti gli anni senza limiti? ;-)

Beh, no. Se la sede è scomoda puoi chiedere trasferimento. L'anno prossimo non lo potrai più chiedere.

Ma chiedo lumi a Giancarlo, ovviando al problema comunicativo. ;-)

Non è così Perly! Se hai i requisiti puoi chiedere utilizzazione anche ogni anno

Allora l'utilizzazione si potra' chiedere anche il prossimo anno?

Grazie Giovanna :-) mi sembrava in effetti di aver letto qualcosa in merito ma essendo alle primissime armi...

giovanna onnis ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

orianazionale ha scritto:E un'altra questione: è vero che chi ha ottenuto un'utilizzo su una scuola ha in qualche modo una precedenza l'anno successivo per richiedere lo stesso utilizzo sulla medesima scuola? In base a cosa? Grazie :-)

Nessuna precedenza.
Per la precisione, capita spesso la conferma ma per il semplice fatto che si ripropongono gli stessi presupposti.

Invece Sì!
L'utilizzazione nella scuola di precedente utilizzo determina una precdenza per il docente interessato.
Nel modulo la richiesrta viene fatta nella sezione E (oltre ad inserire la scuola nelle preferenze territoriali. La Sezione E riguarda proprio le "UTILIZZAZIONI CON PRECEDENZA" e nel modulo dello scorso anno per il II grado bisognava compilare le caselle 18 - 19 - 20 e 21

orc... e magari spuntavo pure, non ricordo...

Io infatti pensavo che se quest'anno ne ho diritto perche' trasferita d'ufficio, dovrei averne diritto anche l'anno prossimo in quanto saro' comunque titolare in una scuola assegnatami d'ufficio. La stessa di quest'anno.

iaiataf ha scritto:Allora l'utilizzazione si potra' chiedere anche il prossimo anno?

Se hai i requisiti previusti dalla normativa, la risposta è Sì.
I requisiti sono quelli indicati nell'articolo di OS
http://www.orizzontescuola.it/news/utilizzazioni-201617-chi-pu-presentare-domanda-confermati-requisiti-validi-nel-corrente-anno

Giovanna che mi dici sulla mia situazione (apertura post)? Chiedo solo utilizzo? Mi sto convincendo...

iaiataf ha scritto:Io infatti pensavo che se quest'anno ne ho diritto perche' trasferita d'ufficio, dovrei averne diritto anche l'anno prossimo in quanto saro' comunque titolare in una scuola assegnatami d'ufficio. La stessa di quest'anno.

secondo me no. utilizzazione come la intendiamo noi, ovvero perché trasferiti d'ufficio, la possiamo richiedere solo quest'anno. un altro conto e' l'utilizzo sul sos, su altra classe di concorso, se in esubero...