A019/18 Sicilia
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A019/18 Sicilia
Promemoria primo messaggio :
A19: 12 agli orali su 130.
A18: ZERO agli orali su circa 160.
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royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: A019/18 Sicilia
Perché di base, C080, penso tu sia un troll.
Vari topic sono stati chiusi grazie ai tuoi soavi interventi.
Comunque, tu dici che sono tematiche di base a cui chiunque avrebbe dovuto saper rispondere. Bene.
Parliamo del fatto che secondo te non possono esistere insegnanti ciechi, vogliamo discutere di questo in relazione alla tua consapevolezza sui "BES"?
Può essere che le loro domande fossero, dal tuo punto di vista, "più facili". Può darsi che invece fossero strutturate in maniera tale da essere peggiori di altre.
Tendenzialmente, non avendole provate, preferisco dar retta a chi c'è passato che a chi questo concorso lo vede da lontano e comunque sa sempre tutto.
Vari topic sono stati chiusi grazie ai tuoi soavi interventi.
Comunque, tu dici che sono tematiche di base a cui chiunque avrebbe dovuto saper rispondere. Bene.
Parliamo del fatto che secondo te non possono esistere insegnanti ciechi, vogliamo discutere di questo in relazione alla tua consapevolezza sui "BES"?
Può essere che le loro domande fossero, dal tuo punto di vista, "più facili". Può darsi che invece fossero strutturate in maniera tale da essere peggiori di altre.
Tendenzialmente, non avendole provate, preferisco dar retta a chi c'è passato che a chi questo concorso lo vede da lontano e comunque sa sempre tutto.
Ospite- Ospite
Re: A019/18 Sicilia
Galadriel ha scritto:Perché di base, C080, penso tu sia un troll.
Vari topic sono stati chiusi grazie ai tuoi soavi interventi.
Comunque, tu dici che sono tematiche di base a cui chiunque avrebbe dovuto saper rispondere. Bene.
Parliamo del fatto che secondo te non possono esistere insegnanti ciechi, vogliamo discutere di questo in relazione alla tua consapevolezza sui "BES"?
Può essere che le loro domande fossero, dal tuo punto di vista, "più facili". Può darsi che invece fossero strutturate in maniera tale da essere peggiori di altre.
Tendenzialmente, non avendole provate, preferisco dar retta a chi c'è passato che a chi questo concorso lo vede da lontano e comunque sa sempre tutto.
Non sprecare il tuo tempo a rispondere alle provocazioni e assurdità di certi individui... Ignoriamoli, altrimenti riescono anche a far chiudere thread interessanti e utili.
Ultima modifica di VITAK il Mar Ago 09, 2016 3:16 pm - modificato 1 volta.
VITAK- Messaggi : 3425
Data d'iscrizione : 14.05.14
Re: A019/18 Sicilia
Credo, leggendole una per una con calma, che siano domande non molto adatte per un concorso. Provo a spiegare perché, a mio parere.
Avrebbero potuto porle a tutte le cdc, probabilmente. Ma una prova interamente su queste è... scivolosa. Ci sono un sacco di domande, ad esempio, sulle metodologie. Mi risulta però che la scelta metodologica sia lasciata, dalle leggi, dalle Indicazioni nazionali, dalla Costituzione, libera. Un commissario può prediligere alcuni metodi e strategie, ma non è detto che chi se ne discosta sbagli.
Allora? Si adotta un'ottica basata sull'evidenza e sulle ricerche sull'efficacia di metodi nella didattica, ne esistono, si può discutere di qualcosa. O si resta su un piano dell'"io farei così", che è discutibile e secondo me, appunto, scivolosissimo.
Avrebbero potuto sottoporle ad ogni cdc, e ce ne erano un po' ovunque; ma una prova che è quasi tutta così, che cosa chiede? creatività nell'inventare di getto un'attività per verificare una "competenza" a caso?
Non lo so. Mi sembra che le domande fossero fattibili ma ci sia troppa aleatorietà nella valutazione.
E con pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia da verificare, avrebbero forse potuto spremersi un po' di più a cercare qualcosa che non fossero solo le loro stupendissime leggi da magnificare.
Opinione personale.
Mi rendo conto che si rischia di tornare alla diatriba prova nozionistica-prova di didattica, su cui credo siano già state spese tante parole...
Non è assurdo che la prima prova fosse tutta di filosofia: era la prova di filosofia. Se la seconda avesse toccato qualche contenuto in più delle discipline, il tutto sarebbe stato forse più bilanciato.
Avrebbero potuto porle a tutte le cdc, probabilmente. Ma una prova interamente su queste è... scivolosa. Ci sono un sacco di domande, ad esempio, sulle metodologie. Mi risulta però che la scelta metodologica sia lasciata, dalle leggi, dalle Indicazioni nazionali, dalla Costituzione, libera. Un commissario può prediligere alcuni metodi e strategie, ma non è detto che chi se ne discosta sbagli.
Allora? Si adotta un'ottica basata sull'evidenza e sulle ricerche sull'efficacia di metodi nella didattica, ne esistono, si può discutere di qualcosa. O si resta su un piano dell'"io farei così", che è discutibile e secondo me, appunto, scivolosissimo.
Avrebbero potuto sottoporle ad ogni cdc, e ce ne erano un po' ovunque; ma una prova che è quasi tutta così, che cosa chiede? creatività nell'inventare di getto un'attività per verificare una "competenza" a caso?
Non lo so. Mi sembra che le domande fossero fattibili ma ci sia troppa aleatorietà nella valutazione.
E con pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia da verificare, avrebbero forse potuto spremersi un po' di più a cercare qualcosa che non fossero solo le loro stupendissime leggi da magnificare.
Opinione personale.
Mi rendo conto che si rischia di tornare alla diatriba prova nozionistica-prova di didattica, su cui credo siano già state spese tante parole...
Non è assurdo che la prima prova fosse tutta di filosofia: era la prova di filosofia. Se la seconda avesse toccato qualche contenuto in più delle discipline, il tutto sarebbe stato forse più bilanciato.
Ospite- Ospite
Re: A019/18 Sicilia
Galadriel ha scritto:Dulcamara, hai la tua opinione, che sul forum hai già espresso, e la si può condividere o meno. Non credo che a chi ha studiato le scienze umane interessi molto sapere che un'altra persona, che peraltro si occupa di tutt'altro, pensa che siano un'idiozia.
Se vogliamo parlare del discutibile ruolo che certa pedagogia spicciola riveste nella concezione della scuola odierna, probabilmente possiamo trovare tante di quelle falle... (a partire dai corsi del tfa).
Da questo a dire che chi ha studiato pedagogia - sappiamo come? sappiamo a che livelli? con quanto e quale lavoro? - è un incapace o ha fatto una scelta di serie C, ce ne corre.
Beh, una bella portata me la sono ingurgitata, volente o nolente al TFA, ma mi sono letta anche le due opere principali di Bruner e qualcosa di Piaget, nonché vari articoli di studi più recenti, fra cui un libro "visible learning for teachers" di Hattie, che ha furoreggiato all'estero. Che possano essere discipline interessanti è indiscutibile, che si definiscano scienze no, questo è inaccettabile, anche perché spesso molti pedagogisti si rifugiano nella dizione di scienza per non affrontare il fatto che non sono in grado di sostenere un dibattito e di elaborare ragionamenti filosofici rigorosi.
Forse sono ingiusta verso alcuni, sicuramente, ma dovrebbero essere loro i primi a riconoscere la pochezza degli attuali dogmi pedagogici, riconoscerne limiti, difetti e danni provocati, ed emendarsi. Non fanno altro invece che scusarsi, appioppando la colpa sempre ad altri, che non userebbero o userebbero poco o male le loro eccezionali ricette... Sia mai che quanto propagandano possa essere messo in discussione...
Dulcamara- Messaggi : 1767
Data d'iscrizione : 20.03.12
Re: A019/18 Sicilia
carletto 2 ha scritto:le competenze sono decisamente più ontologiche dei "saperi".
il vero punto è che NON le si pretendono dagli studenti.
Secondo la definizione che va per la maggiore di questo confuso concetto, una competenza si presenta quando conoscenza, pratica ed intenzione sono usate in contesti inediti. Dal che si evince che non vi può essere alcuna evidenza in merito, per definizione, se non nell'atto stesso in cui questa fantasmagoria si manifesta, senza contare le condizioni al contorno sempre cangianti. Nulla dunque di più transeunte: porlo come base e fine dell'apprendimento, nonché della sua certificazione è semplicemente folle.
Senza contare che sono una categoria inutile, inseparabili dalle e intrinseche nelle nozioni espresse dalle discipline, in particolare quelle che presentano contesti pratici, come faceva notare l'ottimo Israel.
Costituiscono però un ottimo grimaldello per sottrarre finanziamenti ed importanza alle discipline vere e proprie ed ai loro addetti a favore del variopinto mondo della pedagogia e di studi sociali indegni di questo nome.
Una straordinaria opera di marketing basata sulla moltiplicazione degli universali (come molte altre perle quali le meta-cose, il bene-essere ed insulsaggini varie). Di nessun valore filosofico, men che meno scientifico.
Dulcamara- Messaggi : 1767
Data d'iscrizione : 20.03.12
Re: A019/18 Sicilia
Qualcuno vuol riscrivere il Quadro Europeo delle Qualifiche per l' apprendimento permanente. ..
ginestra- Messaggi : 475
Data d'iscrizione : 22.09.11
Re: A019/18 Sicilia
ginestra ha scritto:Qualcuno vuol riscrivere il Quadro Europeo delle Qualifiche per l' apprendimento permanente. ..
Molti a dire il vero, ma non abbiamo voce!
Dulcamara- Messaggi : 1767
Data d'iscrizione : 20.03.12
Re: A019/18 Sicilia
Dulcamara ha scritto:carletto 2 ha scritto:le competenze sono decisamente più ontologiche dei "saperi".
il vero punto è che NON le si pretendono dagli studenti.
Secondo la definizione che va per la maggiore di questo confuso concetto, una competenza si presenta quando conoscenza, pratica ed intenzione sono usate in contesti inediti. Dal che si evince che non vi può essere alcuna evidenza in merito, per definizione, se non nell'atto stesso in cui questa fantasmagoria si manifesta
infatti i voti dovrebbero essere messi in base alle prove. o no?
niente di più scientifico che basare le conclusioni sui fatti.
, senza contare le condizioni al contorno sempre cangianti. Nulla dunque di più transeunte: porlo come base e fine dell'apprendimento, nonché della sua certificazione è semplicemente folle.
al contrario: lo scopo dell'apprendere dovrebbe essere imparare a saper ragionare indipendentemente e non a "ripetere la lezione"
Senza contare che sono una categoria inutile, inseparabili dalle e intrinseche nelle nozioni espresse dalle discipline, in particolare quelle che presentano contesti pratici
Se sono solo un altro nome per qualcosa di già presente, non fanno grossi danni.
In verità molte discipline si sono prestate di più ad un tipo di apprendimento "ripetitivo" in cui il saper usare autonomamente le abilità acquisite veniva malvisto. Ben venga in quei casi metterle al centro.
, come faceva notare l'ottimo Israel.
Costituiscono però un ottimo grimaldello per sottrarre finanziamenti ed importanza alle discipline vere e proprie
Per come la vedo io, o le discipline vere e proprie sono (anche) competenze, o non sono.
ed ai loro addetti a favore del variopinto mondo della pedagogia e di studi sociali indegni di questo nome.
ecco, su questo sono parecchio d'accordo.
Una straordinaria opera di marketing basata sulla moltiplicazione degli universali (come molte altre perle quali le meta-cose, il bene-essere ed insulsaggini varie). Di nessun valore filosofico, men che meno scientifico.
appunto, ma questo è un altra faccenda: se vuoi demolire la pedagogia moderna, non sarò io a fermarti.
carletto 2- Messaggi : 681
Data d'iscrizione : 12.07.15
Re: A019/18 Sicilia
[quote="carletto 2"]
Secondo la definizione che va per la maggiore di questo confuso concetto, una competenza si presenta quando conoscenza, pratica ed intenzione sono usate in contesti inediti. Dal che si evince che non vi può essere alcuna evidenza in merito, per definizione, se non nell'atto stesso in cui questa fantasmagoria si manifesta
infatti i voti dovrebbero essere messi in base alle prove. o no?
niente di più scientifico che basare le conclusioni sui fatti.
senza contare le condizioni al contorno sempre cangianti. Nulla dunque di più transeunte: porlo come base e fine dell'apprendimento, nonché della sua certificazione è semplicemente folle.
al contrario: lo scopo dell'apprendere dovrebbe essere imparare a saper ragionare indipendentemente e non a "ripetere la lezione"
Per come la vedo io, o le discipline vere e proprie sono (anche) competenze, o non sono.
[quote]
Il punto è che il buon uso di quanto si è appreso ed il giusto spirito non è detto siano replicabili al di fuori del contesto scuola. E' un ambiente protetto che non può replicare la società. Si finisce per fare un insulso scimmiottamento illudendo gli studenti, che cresceranno sempre più montati e sempre più ignoranti data la disistima intrinseca delle nozioni che ha questo modello, in particolare alle scuole elementari e medie, quelle dove più si insiste su queste maledette competenze riducendo il bagaglio culturale fornibile e perdendo molto tempo con progetti lavoretto da asilo Mariuccia quasi identici e discutibilissimi.
Si può impostare una didattica basata sui costrutti culturali, ovvero le nozioni disciplinari, stimolando eccome il ragionamento, anche perché sono prodotti dell'intelletto socialmente e storicamente interconnessi, non mere informazioni, l'intensità si può ottenere con l'estensione poiché l'ampliamento dei saperi di una materia deriva da quelli precedenti e dall'esperienza di milioni di individui nella storia.
La scuola dovrebbe divulgare e far sviluppare cultura, il che non significa far ripetere a memoria brani di testi o far fare attività ripetitive, anche se a volte è utilissimo pure questo.
Le competenze, non sono qualcosa di stabile e definito: sono esperienze personali. Non possono far parte di un corpus concettuale coerente e dedicato allo studio di un aspetto specifico della realtà, ovvero le discipline.
Secondo la definizione che va per la maggiore di questo confuso concetto, una competenza si presenta quando conoscenza, pratica ed intenzione sono usate in contesti inediti. Dal che si evince che non vi può essere alcuna evidenza in merito, per definizione, se non nell'atto stesso in cui questa fantasmagoria si manifesta
infatti i voti dovrebbero essere messi in base alle prove. o no?
niente di più scientifico che basare le conclusioni sui fatti.
senza contare le condizioni al contorno sempre cangianti. Nulla dunque di più transeunte: porlo come base e fine dell'apprendimento, nonché della sua certificazione è semplicemente folle.
al contrario: lo scopo dell'apprendere dovrebbe essere imparare a saper ragionare indipendentemente e non a "ripetere la lezione"
Per come la vedo io, o le discipline vere e proprie sono (anche) competenze, o non sono.
[quote]
Il punto è che il buon uso di quanto si è appreso ed il giusto spirito non è detto siano replicabili al di fuori del contesto scuola. E' un ambiente protetto che non può replicare la società. Si finisce per fare un insulso scimmiottamento illudendo gli studenti, che cresceranno sempre più montati e sempre più ignoranti data la disistima intrinseca delle nozioni che ha questo modello, in particolare alle scuole elementari e medie, quelle dove più si insiste su queste maledette competenze riducendo il bagaglio culturale fornibile e perdendo molto tempo con progetti lavoretto da asilo Mariuccia quasi identici e discutibilissimi.
Si può impostare una didattica basata sui costrutti culturali, ovvero le nozioni disciplinari, stimolando eccome il ragionamento, anche perché sono prodotti dell'intelletto socialmente e storicamente interconnessi, non mere informazioni, l'intensità si può ottenere con l'estensione poiché l'ampliamento dei saperi di una materia deriva da quelli precedenti e dall'esperienza di milioni di individui nella storia.
La scuola dovrebbe divulgare e far sviluppare cultura, il che non significa far ripetere a memoria brani di testi o far fare attività ripetitive, anche se a volte è utilissimo pure questo.
Le competenze, non sono qualcosa di stabile e definito: sono esperienze personali. Non possono far parte di un corpus concettuale coerente e dedicato allo studio di un aspetto specifico della realtà, ovvero le discipline.
Dulcamara- Messaggi : 1767
Data d'iscrizione : 20.03.12
Re: A019/18 Sicilia
Certo: le competenze sono personali, nel senso che ognuno se le deve costruire da sé, interpretando i saperi a modo suo.
E fanno certamente "parte" delle discipline: il mio corso di laurea non mi ha mica semplicemente fornito "conoscenze" pure ed astratte, ma mi ha insegnato a farle mie e a saperle usare con perizia (tra le altre cose), ANCHE (ma non solo) in contesti apparentemente distanti da quelli tradizionalmente riservati alla disciplina appresa.
(Quella che tu chiami "esperienza di milioni di individui nella storia" è, in sostanza, competenza).
Quanto si apprende a scuola non è detto sia replicabile all'esterno? ovviamente, ma questo vale anche per le "nozioni".
Il problema che vedo è che le competenze spesso NON vengono insegnate e NON vengono pretese, scambiando la "competenza" con i progettini: se i progettini servono per sviluppare competenze, bene, se no occorre non farli.
O, ancora peggio, scambiando la "competenza" con la "non-conoscenza" (in sostanza, "6" a tutti).
Si possono costruire competenze anche con didattiche "tradizionali" e senza progettini, ed una scuola che non se ne rende conto è folle o maliziosamente gestita.
E fanno certamente "parte" delle discipline: il mio corso di laurea non mi ha mica semplicemente fornito "conoscenze" pure ed astratte, ma mi ha insegnato a farle mie e a saperle usare con perizia (tra le altre cose), ANCHE (ma non solo) in contesti apparentemente distanti da quelli tradizionalmente riservati alla disciplina appresa.
(Quella che tu chiami "esperienza di milioni di individui nella storia" è, in sostanza, competenza).
Quanto si apprende a scuola non è detto sia replicabile all'esterno? ovviamente, ma questo vale anche per le "nozioni".
Il problema che vedo è che le competenze spesso NON vengono insegnate e NON vengono pretese, scambiando la "competenza" con i progettini: se i progettini servono per sviluppare competenze, bene, se no occorre non farli.
O, ancora peggio, scambiando la "competenza" con la "non-conoscenza" (in sostanza, "6" a tutti).
Si possono costruire competenze anche con didattiche "tradizionali" e senza progettini, ed una scuola che non se ne rende conto è folle o maliziosamente gestita.
carletto 2- Messaggi : 681
Data d'iscrizione : 12.07.15
Re: A019/18 Sicilia
Dulcamara:
"Si può impostare una didattica basata sui costrutti culturali, ovvero le nozioni disciplinari, stimolando eccome il ragionamento, anche perché sono prodotti dell'intelletto socialmente e storicamente interconnessi, non mere informazioni, l'intensità si può ottenere con l'estensione poiché l'ampliamento dei saperi di una materia deriva da quelli precedenti e dall'esperienza di milioni di individui nella storia."
Applausi. Forse potremmo ricordarlo a molti. Applausi di nuovo.
"Si può impostare una didattica basata sui costrutti culturali, ovvero le nozioni disciplinari, stimolando eccome il ragionamento, anche perché sono prodotti dell'intelletto socialmente e storicamente interconnessi, non mere informazioni, l'intensità si può ottenere con l'estensione poiché l'ampliamento dei saperi di una materia deriva da quelli precedenti e dall'esperienza di milioni di individui nella storia."
Applausi. Forse potremmo ricordarlo a molti. Applausi di nuovo.
Ospite- Ospite
Re: A019/18 Sicilia
C080 .....mi permetta di Precisare. Non ho detto che la II prova fosse più facile di altre. Il riferimento serviva SOLO a esprimere la mia TOTALE INDIGNAZIONE per la mancanza di di DOMANDE DISCIPLINARI di contenuto circa le altre materie. Per la nessuna considerazione dedicata alle VERE Scienze Umane.
pierpWCONCORSO19- Messaggi : 51
Data d'iscrizione : 24.02.16
Re: A019/18 Sicilia
Dagli atti del concorso di un candidato A018 di altra regione non ammesso all'orale Prova Comune di Filosofia: "Valutazione totale : 24,0
Giudizio sintetico
Il candidato con sufficiente correttezza linguistica ma con scarsa originalità ha svolto trattazioni pertinenti."
Commentate Voi!!!
Giudizio sintetico
Il candidato con sufficiente correttezza linguistica ma con scarsa originalità ha svolto trattazioni pertinenti."
Commentate Voi!!!
zorromat48- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 27.03.16
Re: A019/18 Sicilia
zorromat48 ha scritto:Dagli atti del concorso di un candidato A018 di altra regione non ammesso all'orale Prova Comune di Filosofia: "Valutazione totale : 24,0
Giudizio sintetico
Il candidato con sufficiente correttezza linguistica ma con scarsa originalità ha svolto trattazioni pertinenti."
Commentate Voi!!!
Magari pensavano che 24/40 fosse la sufficienza. Non mi stupirebbe.
Plastico- Messaggi : 59
Data d'iscrizione : 04.07.14
Re: A019/18 Sicilia
Plastico ha scritto:
Magari pensavano che 24/40 fosse la sufficienza. Non mi stupirebbe.
Oppure ha sbagliato molte di quelle d'inglese...
Dulcamara- Messaggi : 1767
Data d'iscrizione : 20.03.12
Re: A019/18 Sicilia
C'era una mia compagna di classe al liceo... il commento ai suoi compiti di italiano era quasi sempre del tipo "forma corretta, svolgimento pertinente, contenuti non banali", il voto era quasi sempre 5 e mezzo.
I commissari devono essere parenti di quella prof (a dire il vero bravissima nello spiegare, una vera scuola di vita, ma come dire... particolare nei voti).
I commissari devono essere parenti di quella prof (a dire il vero bravissima nello spiegare, una vera scuola di vita, ma come dire... particolare nei voti).
Ospite- Ospite
Re: A019/18 Sicilia
Galadriel ha scritto:C'era una mia compagna di classe al liceo... il commento ai suoi compiti di italiano era quasi sempre del tipo "forma corretta, svolgimento pertinente, contenuti non banali", il voto era quasi sempre 5 e mezzo.
I commissari devono essere parenti di quella prof (a dire il vero bravissima nello spiegare, una vera scuola di vita, ma come dire... particolare nei voti).
Mi piace !!!
zorromat48- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 27.03.16
Re: A019/18 Sicilia
Mi permettto di osservare che se questo è successo vuol dire che la valutazione è ancora meno corrispondente, laddove significherebbe che a un giudizio sostanzialmente positivo non corrisponde un adeguato punteggio numericoDulcamara ha scritto:Mi piace !!!Plastico ha scritto:
Magari pensavano che 24/40 fosse la sufficienza. Non mi stupirebbe.
Oppure ha sbagliato molte di quelle d'inglese...
zorromat48- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 27.03.16
Re: A019/18 Sicilia
24,0/40 significa che le domande di inglese corrette sono 0, 5 oppure 10/10.
Ma la specifica dei punteggi quesito per quesito c'è?
Ma la specifica dei punteggi quesito per quesito c'è?
carletto 2- Messaggi : 681
Data d'iscrizione : 12.07.15
Re: A019/18 Sicilia
24/40 è la soglia minima per avere diritto alla correzione della prova di storia (e viceversa). Che questo porti a definire il 24 come soglia della sufficienza è opinabile, a mio vedere, perché il 24 è comunque subordinato al 28 totale come vera soglia discriminante.
Ma a parte questo, ripeto: con 24 si supera la prima prova. Se il candidato è stato bocciato è perché evidentemente nella prova di storia non ha preso un voto abbastanza alto da far uscire come media 28.
Ma a parte questo, ripeto: con 24 si supera la prima prova. Se il candidato è stato bocciato è perché evidentemente nella prova di storia non ha preso un voto abbastanza alto da far uscire come media 28.
rainbowarrior- Messaggi : 136
Data d'iscrizione : 14.05.13
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