permesso per attività pomeridiana

Salve!
sono insegnante di lingue....precaria ( come molti di questi tempi! )
lo scorso anno un'associazione di pensionati mi ha chiesto di tenere un corso di inglese pomeridiano per i loro soci. Io ho chiesto il permesso al DS presentando regolare domanda. Il permesso mi è stato concesso.
Nella domanda ho specificato che questo non avrebbe comportato interferenze con gli impegni del docente ( cdc, collegi ecc..) e così è stato.
Ovviamente io NON sono stata assunta da questa associazione, ma mi hanno fatto un contrattino tipo collaborazione occasionale.

1 DOMANDA: un DS può rifiutarsi di concedere questo tipo di permesso? Se sì, in quali casi?

ribadisco che ciò non interferisce con gli impegni a scuola.

altra cosa: una collega ogni tanto viene chiamata come guida turistica e ha partita iva.

2 DOMANDA: un DS può rifiutarsi di concedere questo tipo di permesso ad una persona con partita IVA? Se sì, in quali casi?

3 DOMANDA: c'è un limite sul numero di permessi di questo tipo che si possono chiedere?

grazie per le risposte

Sono interessato anche io a questa situazione: un dirigente può rifiutare l'autorizzazione a svolgere un'attività lavorativa occasionale che non influisce sull'attività d'insegnamento?

Il DS può negare l'autorizzazione ad effettuare prestazioni occasionali, ma deve motivare per iscritto il diniego.

Non si tratta di permessi, ma di autorizzazione, che vale per tutte le prestazioni effettuate nei confronti dello stesso committente. Nella domanda bisogna specificare infatti il destinatario della prestazione.

Nel caso della guida turistica, se la prestazione viene effettuata sempre per lo stesso committente, basta una sola domanda e una sola autorizzazione.

E nel caso in cui il dirigente per principio non concede mai l'autorizzazione alle attività esterne? C'è modo di far valere i propri diritti o questo tipo di autorizzazioni rientrano nella completa discrezionalità del singolo dirigente?

zorba1977 ha scritto:E nel caso in cui il dirigente per principio non concede mai l'autorizzazione alle attività esterne? C'è modo di far valere i propri diritti o questo tipo di autorizzazioni rientrano nella completa discrezionalità del singolo dirigente?

Quando risponde alla richiesta di autorizzazione, scrive testualmente che lui non la concede per principio?
Capisci bene che con una motivazione del genere si darebbe la zappa sui piedi, aprendo la strada a contestazioni.

Ha detto ad una riunione che lui non concede autorizzazioni per attività esterne, non so quali motivazioni andrà poi a scrivere nel caso specifico.
Quello che mi sto chiedendo io è se può farlo adducendo una motivazione qualsiasi a scelta sua.

Quello che si dice a voce non conta un tubo.
Se sei interessato ad una collaborazione occasionale, presenta la tua richiesta scritta con tutti i crismi e aspetta la risposta scritta.
La motivazione deve essere circostanziata e plausibile, non chiacchiere.

Invece per tutte le attività senza né contratto, né stipendio/contributi ma con solo rimborso spese chilometrico non è necessario chiedere alcuna autorizzazione, giusto?

zorba1977 ha scritto:Invece per tutte le attività senza né contratto, né stipendio/contributi ma con solo rimborso spese chilometrico non è necessario chiedere alcuna autorizzazione, giusto?

Puoi chiarire di che attività si tratta?

Un concerto di raccolta fondi per qualche associazione di volontariato.

Sia che tu ti esibisca personalmente, sia che tu collabori con l'organizzazione dell'evento, non parlerei di attività lavorativa, nemmeno alla lontana. Non si pone quindi il problema delle incompatibilità.
Come utilizzi il tuo tempo libero non riguarda il tuo datore di lavoro.